pietruccio
Forumer attivo
Buonasera a tutti.
Io il futuro non lo vedo molto roseo per Csp. L'azienda si rimpicciolisce ad ogni esercizio, va bene contenere i costi, ma siamo in presenza di diversi elementi che mi fanno evitare l'investimento. Primo, il costante e persistente restringimento degli impieghi totali, che non accenando neanche ad una stabilizzazione, non lasciano presagire bene. Se l'azienda nel 2004 poteva vantare attività per 150 milioni, a fine 2009 neanche 100 ne ha. Il fatturato, causa del suddetto restringimento, continua a calare, da anni, e messo in relazione con i dati medi degli ultimi anni, sulla spesa per consumi italiana ed europea in generale, è ancora più chiaro come stia perdendo quote di mercato. Le attività immateriali rimangono sempre quei 2 milioni, cioè sempre quei 3 marchi, uguale l'avviamento, a 11,4 milioni. Aggiungiamoci che ha iniziato anche a bruciare a cassa, con il free cash flow che diventa semplicemente un' utopia, e la concorrenza extra-europea agguerrita, ed il quadro è quasi completo. La quotazione non rappresenta che le attuali aspettative del mercato, che capitalizzandola poco più di 30 milioni, lascia poco da sperare anche per il 2010. L' unica cosa positiva è che in tutti questi anni (dall' Ipo) l'azienda è riuscita a diminuire drasticamente il debito, è lecito pensare dunque che risorse che prima dovevano essere spese per far fronte a scadenze (o dividendi
) adesso possono finalmente iniziare ad esser spesi per il core-business. La strada più semplice, a mio avviso, è la crescita per m&a, magari una piccola operazioncina ogni 2-3 anni, anche perchè i brand attuali mi sembrano oramai maturi, anche troppo forse, almeno di qualche restyling; ma anche questa strada non sarebbe buona, visto la possibilità di diluzioni azionarie per raccimolar capitali per l'eventuale acquisto. La situazione non è ancora chiara, finchè non c'è un accenno ad una ripresa sul fatturato non è chiara per niente. Sul dividendo, come payout ci può stare, potrebbe anche essere sostenibile ( a parità di giro d'affari), ma come detto, l'azienda continua a stringersi su se stessa...........Buona per prendere i rimbalzi (o le cadute, se si è shorter), ma cassettarla proprio no. Non ancora almeno.
Io il futuro non lo vedo molto roseo per Csp. L'azienda si rimpicciolisce ad ogni esercizio, va bene contenere i costi, ma siamo in presenza di diversi elementi che mi fanno evitare l'investimento. Primo, il costante e persistente restringimento degli impieghi totali, che non accenando neanche ad una stabilizzazione, non lasciano presagire bene. Se l'azienda nel 2004 poteva vantare attività per 150 milioni, a fine 2009 neanche 100 ne ha. Il fatturato, causa del suddetto restringimento, continua a calare, da anni, e messo in relazione con i dati medi degli ultimi anni, sulla spesa per consumi italiana ed europea in generale, è ancora più chiaro come stia perdendo quote di mercato. Le attività immateriali rimangono sempre quei 2 milioni, cioè sempre quei 3 marchi, uguale l'avviamento, a 11,4 milioni. Aggiungiamoci che ha iniziato anche a bruciare a cassa, con il free cash flow che diventa semplicemente un' utopia, e la concorrenza extra-europea agguerrita, ed il quadro è quasi completo. La quotazione non rappresenta che le attuali aspettative del mercato, che capitalizzandola poco più di 30 milioni, lascia poco da sperare anche per il 2010. L' unica cosa positiva è che in tutti questi anni (dall' Ipo) l'azienda è riuscita a diminuire drasticamente il debito, è lecito pensare dunque che risorse che prima dovevano essere spese per far fronte a scadenze (o dividendi

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