DAL 4 MAGGIO USCIREMO SCAGLIONATI. SECONDO ME C'E' UNA VOCALE SBAGLIATA

DANY1969

Forumer storico
:d:
Buona settimana a tutti :)
In attesa della libertà :confused:... Sempre Islanda: Arco di Dyrtholaey , Dyrtholaey, Colonne Reynisdrangan e basalto, vicino a Reynisdrangan :)

Immagine125.jpg
Immagine126.jpg
Immagine127.jpg
Immagine128.jpg
 
Due sono le possibili spiegazioni: o ci prendono in giro o chi parla vive su un altro pianeta.

Solo l’altro giorno Pier Luigi Bersani affermava: “Si muore di virus, in Italia di fame non muore nessuno”.

Vi ricordate, invece, del contributo portato da Zingaretti?

Il quale sfidava la situazione di emergenza che si era diffusa a causa del coronavirus proprio a Milano mentre faceva aperitivo:
”Bisogna isolare i focolai, ma non bisogna distruggere la vita o diffondere il panico”.

Poco dopo è saltata fuori la notizia della sua positività al covid-19.


Beh ecco, oggi la situazione si è evoluta e quello che sta succedendo è inequivocabile.

L’inizio della fine.

“Bussiness. it” ci racconta un triste evento.

Quello che più si temeva si sta realizzando.

A Torino l’allarme povertà si capta tra le lunghe fila di persone che attendono il proprio turno al Monte dei Pegni.

Numerosi sono coloro i quali dopo ben un mese dall’inizio della quarantena sono in situazione di emergenza economica.

Così per assicurarsi un po’ di soldi nelle tasche per fare la spesa, le persone si rivolgono agli istituti bancari che prestano tale servizio.

“Il modo più semplice di ottenere credito con il tuo oro” consiste nel prestito di piccole somme di denaro,
corrispondenti al 35-40% del bene di valore che si mette in pegno e che sarà restituito solo al pagamento del debito e dei suoi interessi.

Nella filiale di via Botero 9 passano centinaia di persone al giorno, anche 500.

Al banco le persone portano di tutto, dall’anello di fidanzamento, al vestito buono, passando per l’orologio di marca, ricordi di famiglia, gioielli.


6574d930-cb5a-4404-b7a7-5990f3e216f4.jpg

Questo è l’emblema di un fallimento.

Non è possibile che gli italiani siano costretti a dare via fino all’ultimo dei propri beni pur di sopravvivere.

E’ inammissibile che l’ultima soluzione rimasta ai cittadini sia quella di doversi rivolgere a enti bancari privati.

Dov’è lo stato?

Questa è l’immagine di un’Italia in ginocchio, che si sta svendendo, che sta affondando, che viene abbandonata perchè non tutelata dal proprio governo.
 
Ve lo ricordate il Procuratore generale Francesco Saverio Borrelli quando,
all’inaugurazione dell’anno giudiziario, disse: «Resistere, resistere, resistere»?

Ce l’aveva con le ipotesi di riforma della giustizia, con la proposta di separare le carriere.

Il ministro di allora, Castelli, giustamente ribatté:

«L’indipendenza della magistratura non è in discussione, ma non lo è neanche quella del governo».

Mi viene in mente questa scena di quasi vent’anni fa, perché ora siamo pronti alla medesima invasione di campo.

Con un bell’appello televisivo a Burioni, Rezza e Ricciardi: resistere, resistere e resistere agli arresti domiciliari.

Gli "illustri scienziati" oggi sono intoccabili come i magistrati ieri.

Con una differenza drammatica: il governo attuale è loro docile vittima.

Sono i teorici, di fatto, del rischio zero, e gli spacciatori delle prossime paure.

Attenzione alla seconda ondata, ammoniscono.

Poco importa che solo fino a gennaio avessero sottovalutato la prima.

Poco importa che i loro istituti non avessero piani pronti all’uso non dico per affrontare la pandemia,
ma almeno una direzione unica sull’uso delle mascherine.

Poco importa che nel loro campo specifico, la ricerca di soluzioni mediche, brancolino nel buio.

Poco importa che molti loro colleghi, molto meno televisivi, dicano che la prossima ondata è tutta da dimostrare.

Poco importa che i loro stipendi, così come le loro strutture, siano pagati da quelle fabbriche, da quegli artigiani,
da quei commercianti, da quei professionisti che oggi (e per loro anche domani) devono rimanere a fatturato zero.


Loro sono là, con il loro resistere, resistere, resistere.

E se ieri chi era contro l’operato di una piccola ma esibita parte della magistratura era di fatto un corrotto,
oggi chi si oppone alla trimurti, alla trinità indù dei santoni del virus, è uno sciacallo e adoratore del «Dio Denaro» (il ministro Boccia dixit).

Come se poi quel denaro non servisse a tenere in piedi, per dirne una, ospedali e assistenza.

La scienza, come ci ha insegnato Popper e non Paperino, «si muove per congetture e confutazioni»,
eppure per i nuovi eroi del virus, essa appare infusa, acquisita per dono di Dio.

Quella stagione di iper-giustizialismo ha compromesso la nostra competitività.

Abbiamo talmente incasinato le regole amministrative, commerciali e fiscali da rendere complicatissimo fare affari in questo Paese:
abbiamo legiferato sulla patologia della possibile ed eventuale corruzione, non ragionando sulla sua fisiologica presenza.

Per il ladrocinio di pochi corrotti abbiamo messo le catene a tutti.

Oggi rischiamo altrettanto con il giustizialismo sanitario.

Per arrivare a rischio zero, una follia, metteremo un’ulteriore bardatura alla nostra attività privata.

È già scritto. Non si piegano le evidenze scientifiche, finché rimangono tali, alle incompetenze della politica.

Non ha senso, per essere pratici, contestare i vaccini su basi fantascientifiche.

Ma possiamo bene chiedere alla nostra trimurti di tornare nei propri laboratori, senza atteggiarsi più a santoni del virus.

Ci hanno capito poco, e quel poco lo dicono con troppa arroganza.
 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità prende le distanze della figura di Walter Ricciardi.

Nella missiva che leggete sopra la OMS (WHO World Health Organization) si afferma che Ricciardi,
rappresenta l’Italia nel direttivo della OMS dal 2017 al 2020, non rappresenta con le sue parole le posizioni del OMS, nè su Covid-19, nè su altri temi.

Le posizioni di Ricciardi quindi non sono le posizione del OMS e non devo essere attribuite all’organo.

Cosa può aver fatto arrabbiare la OMS al punto da spingerla a questa chiara sconfessione?

Beh se leggete il suo profilo twitter è praticamente una accusa continua al presidente Trump,
oltre che una sorta di canzone d’amore a Calenda ed alla mediocre economia d’accatto, quella di Monti tanto per capirci.

Soprattutto, secondo noi, non sono andate giù le brutali accuse a Trump ed al suo elettorato, come ad esempio questo tweet:

le elezioni hanno conseguenze, quando il popolo vota avventurieri populisti e sovranisti questi poi prendono decisioni
che hanno conseguenze, in questo caso tagli su ricerca sanità innovazione ricerca pic.twitter.com/zVZL2fhXOk

— Walter Ricciardi (@WRicciardi) April 16, 2020

In questo momento, dopo i tagli ai contributi OMS fatti da Trump (che , purtroppo, vanno alla burocrazia più che alla ricerca…)
per oltre 800 milioni di dollari a biennio probabilmente non vuole offendere troppo il presidente USA.

Ricciardi invece fa molto il politico, ed anche con posizioni pesanti sui quali, francamente, non ha la necessaria competenza,
a meno che non ci si debba aspettare un articolo scientifico sull’epidemiologia del Covid-19 da parte di Bagnai….
 
È difficile condensare in poche righe chi è stato Giuseppe Guarino,
anzi il Professor Giuseppe Guarino o più semplicemente “Geppe”,
come amava farsi chiamare dai suoi tantissimi amici che gli riconoscevano di essere “una spanna avanti a tutti”.

Noi lo ricordiamo prima ancora che come politico, come professore di diritto costituzionale in diverse Università italiane
nonché socio delle Accademie dei Lincei e dei Georgofili.

Non staremo pertanto ad elencare i suoi sterminati incarichi professionali dal dopo guerra fino agli anni Novanta,
ma vogliamo sottolineare il ruolo particolare “illuminante” che ha svolto nel denunciare la deriva intrapresa dall’ Unione europea
nel sostituire le istituzioni democraticamente elette a suffragio universale sempre più con “piloti” automatici
per bypassare i dettami dei Trattati europei e il ruolo degli Stati nazionali.

Guarino scrive che la Ue si era trasformata con l’ introduzione dell’ euro in un “organismo robotizzato”

.
L’ Europa dell’ euro era da lui considerata come una “malattia mortale” peggiore persino del virus.

Egli criticava con forza il modo in cui era stata introdotta la moneta comune.

La moneta avrebbe dovuto essere al servizio dei cittadini e dell’ economia reale e invece era accaduto l’ inverso.

E questo a causa di un colpo di Stato attuato a mezzo di un regolamento che violava le norme fondamentali dei Trattati:
«Il 1/1/99 un colpo di Stato è stato effettuato in danno degli gli Stati membri, dei loro cittadini, dell’ unione.
Il golpe è stato realizzato non con la forza, ma con fraudolenta astuzia».

Parole di Guarino, tratte dal suo ultimo libro: Cittadini europei e crisi dell’ euro, Napoli Editoriale Scientifica, 2014, p. 40.

È magistrale poi come riuscì a demolire il Fiscal Compact all’indomani della sua ratifica, dimostrando la sua incompatibilità con i trattati.

Mai, ripetiamo mai, nessun rappresentante delle istituzioni europee è riuscito a contestare la sua feroce arringa
contro quell’accordo intergovernativo, ma qualche effetto lo deve comunque aver prodotto
perché ad oggi ancora deve essere inserito nel corpus dei Trattati su cui si fonda l’ Ue.

Chi l’ ha conosciuto e lo ha apprezzato non si capacita del silenzio sulla sua morte e della parzialità con cui è stato presentato da un giornalone,
non si capacita soprattutto del fatto che nessun Presidente della Repubblica abbia voluto riconoscere il suo valore
e contributo al Paese nominandolo Senatore a vita.

Altri che il Paese lo hanno tradito quella nomina la hanno ottenuta in poche ore.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto