FM oggi
Finmeccanica
Dopo vari tira e molla, il gruppo pubblico
ha finalmente preso una decisione
sul futuro borsistico di Datamat.
La società verrà infatti fusa con la Elsag.
Prima di effettuare l’incorporazione,
poiché l’11% di Datamat è ancora
sul mercato, si procederà al delisting.
Finmeccanica avrebbe invece
potuto varare una fusione immediata
e limitarsi a offrire alle minoranze di
Datamat il recesso, che come è noto è
spesso penalizzante per i soci minori.
La proposta di Pierfrancesco Guarguaglini
è invece più fair, ma tecnicamente
più complessa. Finmeccanica
ha di fronte a sè due opzioni. La prima
è di rastrellare l’1% sul mercato,
superando così il 90% del capitale e
lasciare che la Consob fissi il prezzo
dell’Opa residuale. La seconda è quella
di lanciare subito una seconda offerta
sul capitale in circolazione, che
per definizione dovrebbe essere superiore
ai 9,65 euro della prima Opa,
per la semplice ragione che non si vede
come mai, altrimenti, i soci di minoranza
dovrebbero aderire a una proposta
alla quale hanno già detto di no.
Anche nel primo caso, tuttavia, agli
azionisti rimasti non dovrebbe andare
male: è prassi invalsa, ormai, che la
Consob ritocchi verso l’alto il prezzo
della residuale, quasi una sorta di premio
fatto pagare all’azionista di controllo
per avere le mani completamente
libere. In entrambe le eventualità,
comunque, chi non ha aderito alla prima
Opa ha fatto bene i suoi conti.