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IL MINISTRO PADOAN? ARGENTINA E GRECIA



governo Renzi





di Gianni Lannes




Uno affidabile per il lavoro finale che porterà l'Italia dentro il baratro. Pier Carlo Padoan? In Argentina lo ricordano per unica ragione: aver spinto il Paese sudamericano nell’abisso economico. Ex dirigente del Fondo monetario internazionale, ex consulente della Bce ed ex vice segretario dell’Ocse. Ecco un telegrafico identikit del nuovo titolare dell’economia telecomandata dall'estero. In altri termini, uno sicuro per il sistema di potere dominante.

Rammentate cosa dichiarò un anno fa il neo ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan? Testuale: «La riforma Fornero è stato un passo importante per la risoluzione dei problemi dell’Italia». Avete capito ora cosa ci attende?

Padoan


Scelto personalmente dal presidente abusivo della Repubblica Giorgio Napolitano e osannato dai mass media italiani. Sentite cosa scrisse di lui sul “New York Times” il premio Nobel per l’economia Paul Krugman: «Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’Ocse».


Un passo indietro: Padoan era responsabile in Argentina per conto del Fondo monetario internazionale nell’anno in cui il Paese sudamericano fece bancarotta.


Allora a cosa si riferiva il professor Krugman? Padoan è stato l’uomo che ha gestito per conto del Fondo monetario internazionale la crisi argentina. Nel 2001, Buenos Aires fu costretta a dichiarare fallimento dopo che le politiche liberiste e monetariste imposte dal Fmi (suggerite da Padoan) distrussero il tessuto sociale del Paese. In quegli anni il neo ministro si occupò anche di Grecia e Portogallo. Krugman scrisse in un altro articolo che furono proprio le ricette economiche «suggerite da Padoan a favorire la successiva crisi economica nei due Paesi».


Ecco cosa ha detto Padoan a proposito della crisi greca: «La Grecia si deve aiutare da sola, a noi spetta controllare che lo faccia e concederle il tempo necessario. La Grecia deve riformarsi, nell’amministrazione pubblica e nel lavoro». In altre parole, Atene avrebbe dovuto rendere il lavoro molto più flessibile, alleggerendo (licenziando) la macchina della pubblica amministrazione.

Nel marzo del 2013, quando la Grecia era sull’orlo del collasso indotto dalle speculazioni finanziarie, l’allora numero due dell’Ocse suggerì direttamente: «C’è necessità che il governo greco adotti una disciplina di bilancio rigorosa e di un continuo sforzo di risanamento dei conti pubblici, condizioni preventive per il varo di misure a sostegno dello sviluppo».


Mister Padoan è stato per quattro anni responsabile per conto del Fmi della Grecia. Successivamente, ha influenzato le politiche economiche di Atene in qualità di vice presidente dell’Osce.


Dopo la cessione definitiva della Banca d'Italia e della riserva aurifera nazionale (depositata a New York invece che a Roma) ai privati (grazie soprattutto a Napolitano), vanno in onda gli ultimi affari sporchi che distruggeranno definitivamente le risorse naturali dello Stivale.



http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/italia-pronta-la-distruzione-finale.html

Per farvi una minima idea di quello che bolle realmente in pentola, date un'occhiata ai progetti speculativi rilevabili in parte sul sito del ministero del cosiddetto sviluppo produttivo nonché dell'ambiente.


La crisi non è economica bensì etica, o meglio ecologica. L'unico debito che abbiamo è con madre Natura.




documentario sulla crisi Argentina:



Pubblicato da Gianni Lannes a 09:31 Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest



Etichette: A FUTURA MEMORIA
 
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2007 * O la Banca o la vita * 7. I flussi internazionali del denaro * Marco Saba

Mentre la finanza internazionale attraversa una crisi generalizzata a seguito delle disfunzioni relative ai mutui del mercato immobiliare americano (agosto 2007), il presidente francese Sarkozy ha indirizzato una lettera all’attuale presidente del G8 Angela Merkel (1), lamentandosi delle mancanze del sistema finanziario mondiale e dell’assenza di trasparenza dei mercati. In questo capitolo cerchiamo di chiarire come funzionano gli scambi finanziari internazionali descrivendo le strutture che li permettono e che gestiscono la circolazione degli attivi finanziari assicurando la liquidità dei mercati. Queste strutture vengono denominate “camere internazionali di compensazione”. E’ in occasione degli accordi economici tra la Francia e la Libia – che sono seguiti alla liberazione da parte della Libia delle infermiere bulgare quest’estate e che hanno suscitato una controversia a livello europeo (2) – che ci si chiede se queste camere di compensazione non potrebbero rivelarsi utili nelle indagini che sta svolgendo la Commissione d’inchiesta parlamentare francese sulla modalità con cui questi accordi con la Libia si siano realmente svolti. In pratica, se fosse stato pagato un riscatto questo risulterebbe proprio dai movimenti contabili di queste camere di compensazione.

Da qualche decina d’anni, le transazioni finanziarie sono facilitate da questi organismi centralizzati che possono essere nazionali – come in Italia il Monte Titoli (3) - oppure internazionali, come in Europa Euroclear Bank, Clearstream International, SWIFT (4), in Svizzera la SegaInterSettle o, negli Stati Uniti, il CHIPS (5) e la DTC (6).


Negli anni dal 2001 in avanti, con l’uscita di vari libri d’indagine firmati dal giornalista investigativo francese Denis Robert (7) sulla Banca Clearstream, che precedentemente si chiamava CEDEL e che fa parte del gruppo tedesco Deutsche Börse, in Francia sono scoppiati vari scandali tutti legati al fatto che queste società di compensazione sono opache e che mantengono dei conti, cosiddetti “non pubblicati”, attraverso i quali è possibile perdere le tracce di importanti movimenti di denaro. L’argomento è stato poi approfondito in un capitolo di un mio precedente lavoro (8).

Queste camere di compensazione - in inglese: International Central Securities Depositories, ICSD – nel caso di Euroclear e Clearstream – cumulano la funzione di stanze di compensazione con quella di vere e proprie banche.

Il ruolo di queste organizzazioni private è quello di permettere la circolazione dei valori finanziari autorizzando transazioni in tempo quasi-reale tra i clienti del sistema che sono le banche tradizionali, le istituzioni finanziarie, le banche centrali ed alcune multinazionali (9). Queste transazioni – o “regolamenti” – riguardano cifre importanti, normalmente dell’ordine di varie centinaia di milioni di euro. I titoli o valori mobiliari che sono stati smaterializzati attraverso l’informatica - ovvero vengono registrati come cifre digitali in dei computer – vengono scambiati attraverso comunicazioni digitali ed attraverso un gioco di scritture contabili, sui conti dei clienti di queste istituzioni. Tutte le transazioni vengono memorizzate e ritrascritte nei conti della società di compensazione che svolge la funzione di agente dei “regolamenti”. Le carte-valori vengono depositate nelle casseforti di queste organizzazioni – quando non sono emesse esclusivamente in modo digitale – ed in questo caso la camera di compensazione assolve la funzione di “deposito titoli”. Per quanto riguarda Clearstream, si parla di cifre di diversi trilioni di euro (dodici zeri), circa 23 volte il prodotto interno lordo di un paese come la Francia. Quindi, qualsiasi transazione internazionale che si realizza tra banche che hanno aperto un conto presso questi organismi, viene da essi svolti facendo pagare delle spese per il servizio. Un organismo come Clearstream International SA permette ai suoi clienti di svolgere tre tipi differenti di compensazioni o regolamenti:

- i regolamenti interni: riguardano delle transazioni con contropartite o clienti all’interno del sistema Clearstream;

- i regolamenti detti di “Bridge” (Ponte): si tratta di transazioni con contropartite presso la collegata Euroclear attraverso l’uso di un ponte elettronico tra il sistema Clearstream e quello Euroclear;

- i regolamenti esterni: per delle transazioni con contropartite all’esterno delle due camere internazionali di compensazione (o ICSD) che sono appunto Euroclear Bank e Clearstream.



Schema di funzionamento del sistema basato sul ponte elettronico BRIDGE


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Le due camere di compensazione sono quindi strettamente legate e permettono ai loro clienti di passare da un sistema all’altro attraverso un ponte di collegamento elettronico che inizialmente funzionava di notte, dal 1993, ma che poi ha cominciato a funzionare anche di giorno, nel 2004, avendo visto crescere il traffico ed è poi notevolmente aumentato, dall’inizio del 2007, nel tentativo di “liquidificare” il mercato. Le banche clienti possono così scambiare dei titoli e concludere delle transazioni anonime utilizzando le banche “corrispondenti” Euroclear e Clearstream. Conservando le tracce di tutte le transazioni effettuate all’interno dei loro sistemi, queste istituzioni internazionali potrebbero, se volessero o fossero costrette, collaborare efficacemente con le istituzioni che indagano sui movimenti di denaro legati al terrorismo ed alla criminalità.

Nel 2004, due senatori belgi, Isabelle Durant e Jean Cornil, avevano proposto una legge per creare una commissione d’inchiesta nazionale incaricata di indagare sull’utilizzazione dei conti presso “delle società di compensazione e d’istradamento finanziario” a fini di frode, evasione fiscale e/o riciclaggio di denaro. Questa proposta di legge non ha avuto seguito poiché la commissione europea ha stimato che il Lussemburgo ha “trasposto ed applicato correttamente la direttiva relativa allo sbiancamento dei capitali”. Ora questo perlomeno appare assai strano nel quadro della persecuzione giudiziaria che lo stesso Lussemburgo sta praticando da anni nei confronti di Denis Robert, colpevole solo di aver portato alla luce che, ad esempio, attraverso Clearstream fu pagato un riscatto anglo-americano per mantenere prigionieri gli ostaggi dell’Ambasciata americana a Teheran, rapiti dall’Iran, allo scopo di farli rilasciare solo dopo e non prima dell’elezione di Reagan e Bush alla Casa Bianca (nel gennaio 1980). Le cause tentate per imbavagliare Robert, quasi tutte poi perse, hanno solo lo scopo di distruggere finanziariamente una persona che ha osato sfiorare da vicino la piramide dei creatori di denaro dal nulla. Queste camere di compensazione infatti permettono proprio di riciclare i proventi del signoraggio primario delle banche centrali oltre al signoraggio secondario delle altre banche tradizionali. Ma non basta: permettendo la compensazione mobiliare, permettono alle banche centrali, che usano per lo più conti “coperti”, di effettuare quelle cosiddette Operazioni di Mercato Aperto (10) che altro non sono che un sistema per trasferire ricchezza agli amici degli amici. Ma Denis Robert a denunciare questo ancora non ci è arrivato…

Continuiamo la nostra esplorazione di queste centrali private di traffico di capitali internazionali. Descriviamo ora altre due di queste istituzioni: la DTC (Depository Trust Company) e il sistema SWIFT.

La DTC è una filiale della DTCC (Depository Trust and Clearing Corporation) con sede a New York, è assimilata ad una camera di compensazione nazionale ma di fatto si tratta di una camera internazionale a causa dell’entità e del valore dei suoi depositi: ha un volume di attivi in valuta estera di più di due trilioni di dollari, viene al primo posto seguita nell’ordine da Euroclear e da Clearstream ed è connessa a queste ultime attraverso il sistema “Bridge”.

Il sistema SWIFT, che ha base a Bruxelles, è una rete interbancaria che permette il trasferimento di valute e che permette di effettuare operazioni su titoli e divise grazie ad un servizio di messaggeria istantanea tra gli operatori del sistema, principalmente le grandi banche e le grandi istituzioni finanziarie mondiali.



I trasferimenti finanziari attraverso la tecnica delle banche di corrispondenza, il “correspondent banking”

Nel marzo 2001, il senatore democratico americano Carl Levin citava in un rapporto sul riciclaggio di denaro, la poca collaborazione da parte delle grandi banche americane - che fanno parte delle banche più grandi del mondo – nella lotta contro i crimini finanziari e metteva in luce come la tecnica delle banche di corrispondenza avesse un ruolo cruciale in questo genere di delitti. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, sono state prese delle misure per lottare contro il finanziamento delle reti terroriste: in ambito statunitense attraverso il Patriot Act (11) ed in ambito OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) attraverso il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), aggiungendo 9 raccomandazioni alle 40 già esistenti, di cui una interessa particolarmente i grandi organismi di trasferimenti finanziari descritti in questo capitolo e riguarda i trasferimenti elettronici (12). La tecnica del correspondent banking è “moneta corrente” negli ambienti finanziari e questa tecnica è ampiamente riconosciuta e diffusa (13).

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La banca “A” apre un conto a suo nome nella banca corrispondente “B” per effettuare delle operazioni finanziarie per conto dei suoi clienti, che saranno coperte da un doppio segreto bancario, a nome della banca “B” scelta e che potrà permettere un accesso indiretto ai clienti a degli organismi di transazioni assicurate come le camere internazionali di compensazione (ICSD), o a degli altri sistemi di transazione. Le ICSD come Clearstream International lavorano in modo significativo con delle istituzioni con base nei paradisi fiscali (14). La tecnica del correspondent banking può così favorire l’entrata di società o d’istituzioni finanziare che le fanno da schermo, nei circuiti della finanza mondiale.



Le transazioni a livello di ICSD e di banche di corrispondenza interne a questi sistemi

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Le banche clienti delle ICSD possono fare da banche o da istituzioni di corrispondenza con delle parti terze e dare loro la possibilità di accedere alle operazioni effettuate in seno a questi sistemi. La DTC, i sistemi Euroclear e Clearstream, il sistema SWIFT possono così essere utilizzati da delle parti e controparti “anonime” per quanto riguarda i registri interni o le banche dati delle transazioni di questi organismi. In che misura sono state applicate le raccomandazioni per la lotta al finanziamento del terrorismo nel quadro di queste tecniche interbancarie? Dato il carattere di raccomandazione delle misure di trasparenza enunciato dalle istituzioni come il GAFI, la loro applicazione al livello delle ICSD – dato che la diffusione geografica della clientela non può garantire una armonizzazione del comportamento di trasparenza – sembra non potersi concretizzare, lasciando così un vuoto normativo, giuridico e finanziario, che intacca l’ottimizzazione della sicurezza delle transazioni a livello internazionale.



Le banche corrispondenti in seno alle ICSD

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Inoltre, la presenza di banche all’interno stesso delle istituzioni che assicurano le compensazioni e i regolamenti dei conti - come è il caso di Euroclear Bank per il sistema Euroclear, di Clearstream Banking nel caso di Clearstream International – permette di utilizzare il ricavato delle operazioni del correspondent banking all’interno di questi organismi stessi. La complessità nel tracciare questi trasferimenti legata a questi livelli intermedi nelle transazioni, rappresenta una difficoltà ulteriore al raggiungimento della trasparenza dei sistemi finanziari. L’insieme degli attivi scambiati al livello delle ICSD partecipa anch’essa a questo stato di cose. (15)



Dal correspondent banking al correspondent clearing

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La realizzazione di una politica di efficienza e di liquidità dei mercati si è materializzata, negli ultimi anni, attraverso l’istallazione di un ponte elettronico che collega le tre grandi camere di compensazione mondiali che sono la DTC (Depository Trust Company), Euroclear Bank e Clearstream International. La presenza di banche in seno ai due grandi sistemi europei, accoppiata a questo sistema di ponte di collegamento (BRIDGE) permette, infine, l’utilizzazione di questi organismi secondo una tecnica di correspondent clearing. In pratica, le banche clienti dei due ICSD possono utilizzare le banche interne a ICSD come delle banche di corrispondenza passando così da un sistema di compensazione (clearing) all’altro beneficiando così di un ulteriore schermo bancario a fini legali o illegali. In questo contesto si pongono varie questioni a chi osserva il sistema dall’esterno: quali sono le condizioni contrattuali che le banche ICSD offrono ai loro clienti e sono queste differenti da quelle che pongono le altre banche? Queste banche sono aperte a chi non è cliente delle ICSD? Infine, queste banche sono anche clienti a tutti gli effetti delle altre ICSD concorrenti?

Dalla risposta a queste domande dipende una parte considerevole delle esigenze di trasparenza che sono richieste nel quadro di una mondializzazione finanziaria, perché non si tratta qui solo di un malfunzionamento del sistema finanziario mondiale, ma della sua stessa organizzazione, legalizzazione e della definizione del suo ruolo istituzionale.

 
IL DENARO E IL SISTEMA BANCARIO TRADIZIONALE

dicembre 30, 2009 di abulbarakat
Link censurato originale: http://abulbarakat.wordpress.com/2009/12/30/il-denaro-e-il-sistema-bancario-tradizionale/



بسم الله الرحمان الرحيم
Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo


IL SISTEMA BANCARIO ISLAMICO SENZA INTERESSI
IL DENARO E IL SISTEMA BANCARIO TRADIZIONALE
O voi che credete, molti dottori e monaci divorano i beni altrui, senza diritto alcuno, e distolgono dalla causa di Allah. Annuncia a coloro che accumulano l’oro e l’argento e non spendono per la causa di Allah un doloroso castigoCorano IX. At-Tawba, 34
Il sistema bancario basato sugli interessi, che attualmente costituisce la base del sistema monetario nelle nazioni moderne, si è sviluppato dall’attività degli orefici che fondarono le prime banche in Europa molti secoli fa.
Gli orefici erano pronti ad offrire i loro servizi a coloro che desideravano depositare monete d’oro per tenerle al sicuro. All’atto del deposito, l’orefice emetteva una ricevuta al depositario del tipo “al portatore”, per cui chiunque la presentasse, poteva reclamare il valore a fronte in oro dall’orefice.
Con il passare del tempo, la gente scoprì che le ricevute degli orefici erano accettate come pagamento di beni e servizi. Le ricevute erano diventate la prima forma di “denaro bancario” ed erano di natura assolutamente diversa dalle monete d’oro prodotte dallo stato.
Quando il sistema bancario raggiunse uno sviluppo maggiore, le monete ritirate presso l’orefice da alcuni clienti venivano compensate da nuovi depositi di altri clienti. Perciò c’era sostanzialmente poca differenza nella riserva d’oro dell’orefice da un giorno all’altro. La tentazione di prestare questo oro fermo era irresistibile. Comunque, sarebbero rimaste in cassaforte quantità sufficienti per soddisfare le prevedibili richieste di pagamento delle ricevute. L’ammontare delle monete tenute in riserva, in proporzione alla quota di ricevute in attesa di essere riscosse, divenne nota come “quantità di riserva”.
Quanto grande dovesse essere questa “quantità di riserva” per effettuare operazioni sicure divenne argomento di feroce dibattito tra i primi banchieri orefici in Inghilterra. Alcuni erano a favore di una riserva del 100% basandosi sul fatto che se l’orefice avesse emesso £ 100 di ricevute promettendo la restituzione su richiesta, allora avrebbe dovuto tenere £ 100 di oro in cassaforte per onorare la promessa. Altri prevedevano le possibilità lucrative di una quantità di riserva “frazionaria”. Il dibattito era di vitale importanza. Se era sufficiente diciamo un 20% di quantità di riserva, il restante 80% di oro poteva essere prestato ad interesse. Più bassa era la quantità di riserva, più alto il profitto.
Presto divenne evidente che non c’era effettivamente bisogno di prestare proprio l’oro della cassaforte. Poiché le ricevute degli orefici erano ormai considerate come denaro dalla gente comune, bastava che venissero prestate come sostituti delle monete d’oro. Il vantaggio di questa politica consisteva nel fatto che le ricevute potevano essere fabbricate a costo quasi zero, mentre l’oro no.
Ma se il banchiere aveva in effetti il potere di fabbricare denaro, perché non stampare semplicemente le ricevute e spenderle per il proprio consumo? Perché, se spendeva le sue ricevute, il banchiere non le avrebbe più avute in suo possesso.
Era altresì certo che a tempo debito tutte le ricevute sarebbero tornate da lui per essere scambiate con oro – oro che all’inizio non esisteva. Invece prestando le ricevute, il banchiere poteva aggiungere l’interesse alla somma prestata. Al pagamento, le ricevute potevano essere distrutte facilmente come erano state fabbricate, ma l’interesse sarebbe rimasto come tornaconto.
Nel tentativo di proteggere i prestiti dalle loro ricevute, divenne uso comune tra le banche evitare completamente investimenti in società e concentrarsi invece sui prestiti ad interesse accompagnati da garanzia. La garanzia svolgeva il ruolo di ammortizzatore per proteggere il prestito del banchiere in caso di inadempienza da parte del cliente. Tali criteri per il rilascio di prestiti naturalmente gettarono le basi per il prestito di fondi a persone benestanti: da qui l’origine del detto “i banchieri sono persone che ti prestano soldi se puoi dimostrare di non averne bisogno”. La ricchezza, perciò, tendeva a circolare tra i ricchi, sorvolando sui più poveri i cui progetti economici non sarebbero mai stati degni di ricevere finanziamenti.
Nacque presto un problema nell’operazione di questa nuova industria, l’idea commerciale più proficua di tutti i tempi. I banchieri mettevano interessi sui soldi che solo loro potevano creare. Come potevano, allora, i clienti sperare di ripagare i debiti di questo denaro fabbricato più le spese degli interessi? Immaginiamo che, all’inizio, l’ammontare del denaro di uno stato sia di £ 100. Se i banchieri creano £ 400 di denaro bancario l’ammontare totale del denaro salirà a £ 500. Immaginiamo anche che le £ 400 di denaro bancario vengano prestate per 3 anni ad un tasso del 10% annuo e che quindi la somma da restituire sia di £ 532,40. Ora, se la quantità di denaro totale è solo di £ 500 all’inizio del finanziamento, da dove verranno le restanti £32,40?
La nuova somma di denaro richiesta poteva venire solo da due fonti: o i banchieri aumentavano la fornitura di denaro bancario, in altre parole facevano altri prestiti o lo stato aumentava la fornitura di denaro pubblico. Questo fatto avrebbe avuto enormi ripercussioni sull’economia man mano che cresceva la diffusione delle banche. A lungo andare, sia la fornitura di denaro, sia il debito sarebbero aumentati nonostante tutti i tentativi di controllo. E, ad un certo punto, sarebbe comparsa tutta una seri di problemi economici, tra i quali l’inflazione endemica, un “ciclo commerciale” i cui alti e bassi avrebbero seguito la creazione e la distruzione del denaro bancario ed una distribuzione sempre più sbilanciata della ricchezza.
La forma estrema del ciclo commerciale operativo era il boom speculativo e la bancarotta. Chi desiderava acquistare un bene immobiliare o delle azioni poteva farlo con un prestito dalla banca, fornendo come garanzia il bene acquistato. Di solito, la banca prestava una somma pari alla metà o ai tre quarti del valore della garanzia, cosicché anche se sul mercato ci fosse stato un ribasso dei prezzi e una inadempienza da parte del cliente, il bene dato in garanzia poteva ancora essere venduto ad un prezzo sufficiente per ripagare il prestito della banca. Man mano che il nuovo denaro era speso dallo speculatore, il prezzo dei beni iniziava a salire. Altri, vista la tendenza, entravano nel gioco per prendere in prestito denaro bancario ed acquistare nel mercato in crescita. Poteva nascere, quindi, una bolla speculativa, finanziata in parte dai fondi degli speculatori, ma soprattutto del denaro delle banche.
Purtroppo, la bolla scoppiava sempre quando i banchieri si innervosivano per la fabbricazione di altro denaro. Con la diminuzione della fabbricazione di denaro, pochi nuovi compratori entravano nel mercato per comprare beni, e con meno compratori il mercato iniziava a collassare. Allora i banchieri diventavano ancora più nervosi, poiché anche il valore delle loro garanzie diminuiva. Alcuni clienti, che si erano basati sui profitti speculativi per pagare gli interessi, ora iniziavano a non pagare. Perciò le banche prendevano e vendevano le garanzie sul mercato, spingendo i prezzi ancora più in basso. E così il circolo vizioso continuava in un processo che viene oggi descritto come “deflazione del debito”.
Molto tempo fa, le autorità inglesi sono entrate in azione per parare i danni all’economia provocati dall’eccessiva presenza di produttori privati di denaro. In base al Bank Charter Act del 1844, il diritto di emettere la maggior parte del denaro era limitato alla Banca d’Inghilterra (Bank of England). Purtroppo, la legge non faceva nulla per proibire ai banchieri di affidarsi sempre più al nuovo sistema basato sugli assegni e sulla dichiarazione del conto. Ancora una volta, la fiducia della gente era essenziale per garantire il successo al funzionamento del nuovo sistema. Mentre una volta la gente era certa di poter cambiare le ricevute in oro, ora la si doveva convincere che le cifre stampate sulla dichiarazione del conto bancario potevano essere ritirate su richiesta come denaro pubblico.
Il sistema di conto ed assegno può essere analizzati facilmente se noi ipotizziamo che ci sia una sola banca operativa nell’economia. Immaginiamo che questa banca abbia diversi clienti, due dei quali sono A e B. Entrambi iniziano con un bilancio zero sul loro conto corrente. A ora dà a B un assegno di £ 100 per pagare dei beni e B deposita questo assegno in banca. La banca accredita sul conto di B £ 100 e addebita sul conto di A la stessa somma. B ora ha un credito e A un debito di £ 100 ed i beni sono stati pagati. L’ammontare del nuovo denaro (bancario) è di £ 100 sul conto di B.
Si osservi che un gruppo di clienti di una banca deve sempre essere in debito per un totale che equivale alla riserva di denaro bancario effettivo. Si noti anche che se A colma il suo debito depositando un assegno di £ 100 preso da B, il denaro bancario trasferito da B ad A semplicemente scompare. Il denaro bancario è in assoluto contrasto con quello pubblico. Le monete d’oro e anche le moderne banconote non vengono mai distrutte all’atto della restituzione di un prestito.
In Italia nel giugno del 1997 la quantità totale di denaro pubblico in circolazione (banconote e monete) era di circa 116 bilioni, mentre la quantità totale di denaro disponibile separatamente nei depositi bancari superava i 186 bilioni per una riserva totale di denaro di 219 bilioni. Queste cifre, fornite dalla Banca d’Italia, mostrano chiaramente quanto denaro sia stato fabbricato dalle banche nel mondo moderno. Spiega altresì perché, se ognuno andasse a ritirare il proprio denaro dalla banca in liquidi nello stesso giorno, il sistema bancario collasserebbe.[1]
Dell’interesse messo sul denaro bancario, una parte è pagata ai depositari ed il resto appartiene alla banca. L’ammontare del profitto di una banca, perciò, è ampiamente determinato da:
a) la differenza tra il tasso di interesse pagato ai depositari e il tasso imposto ai prestiti, “il divario di interesse”;
b) la quantità di denaro fabbricato.
Il livello attuale dei tassi di interesse di solito non ha una vera e propria influenza su queste due variabili.
Poiché il sistema bancario italiano è costruito sugli stessi principi che prevalgono in tutta Europa da circa trecento anni, i responsabili della crisi della lira sono gli stranieri. Ma a parte questo, le cause della svalutazione della lira sono molto più vicine a Roma che a qualsiasi altra città. Negli ultimi anni le banche italiane hanno aumentato notevolmente la produzione della lira. Tra il giugno 1996 ed il giugno 1999 ad esempio, le autorità fabbricarono 99 bilioni tra banconote e monete, mentre le banche fabbricarono cinque volte tanto sotto forma di depositi. Questo afflusso di nuovo denaro bancario porta con sé il rischio della svalutazione della lira sia da parte degli italiani che da parte degli stranieri. Ovviamente, le banche straniere fanno lo stesso gioco con le proprie monete. Perciò, su ampia scala, i tassi di scambio a lungo termine sono influenzati dal livello al quale si gioca in tutto il mondo.
Mentre colui che fabbrica denaro a casa propria viene arrestato, il sistema commerciale bancario è totalmente protetto dalla legge per fare esattamente la stessa cosa. La stabilità finanziaria non può essere costruita su una tale ingiustizia. Un vero sistema bancario islamico potrebbe cambiare questo stato di cose. Avrebbe un impatto nel cuore stesso del sistema monetario internazionale, poiché l’usura che ho descritto prima svanirebbe. Ma purtroppo, l’attuale sistema bancario islamico è poco più del sistema bancario convenzionale con le etichette cambiate. Coloro che l’hanno progettato non hanno colto la vera natura del moderno sistema bancario. Il risultato è una serie di prodotti bancari islamici che non mostrano alcuna differenza evidente da quelli offerti dal sistema basato sull’interesse. Questi prodotti sono presentati al pubblico senza giustificazioni plausibili da banchieri che hanno tutti i motivi per mantenere lo status quo. Altri che si impegnano sinceramente per il sistema bancario islamico spesso restano intrappolati nella mentalità occidentale del corso di laurea in economia, basato su una serie di testi finanziari che di solito riflettono il pensiero di non musulmani.
Una comunità che pratica l’usura da secoli e che perciò la capisce meglio di coloro la cui religione la proibisce, dovrebbe essere prima studiata e poi criticata. Chi critica gli usurai senza capire la vera natura dell’usura probabilmente perderà solo in credibilità, come ha fatto la Chiesa e come hanno fatto tanti e tanti politici e uomini comuni nel corso della storia.
shaykh ‘AbdulQadir FadlAllah Mamour



[1] Si ricorda che nel 1996 l’Italia uscì dal SME per questi motivi. SME = sistema monetario europeo, accordo internazionale che regolava i rapporti di cambio tra le monete dei paesi membri della CEE (salvo la Gran Bretagna e la Grecia che facevano parte del paniere ECU, ma non partecipavano al meccanismo di regolazione dei cambi dello SME), sancito da una risoluzione del consiglio d’Europa nel 1978 ed entrato in vigore il 13 marzo 1979. Lo SME aveva lo scopo di favorire la stabilità monetaria tra i paesi partecipanti. Suo principale strumento era l’écu (attuale EURO), corrispondente alle iniziali dell’espressione inglese European Currency Unit, semplice unità di conto il cui valore iniziale è stato fatto uguale a un paniere di monete. Le autorità monetarie dei Paesi partecipanti allo SME erano impegnate a seguire regole determinate per impedire scostamenti del cambio dello scudo nelle rispettive monete al di là di certi limiti.
 
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Auriti, il valore indotto e la proprietà della moneta

Posted on giugno 19, 2013 di sporchibanchieri

Di chi sono i soldi e perché hanno valore?

In questo articolo analizzeremo il meccanismo reale che genera il valore della moneta e cercheremo di capire chi sia il proprietario della valuta di uno Stato all’atto di emissione.
Aristotele definì la moneta come “misura del valore”. Ma cosa è il valore? Lo spiega il professor Giacinto Auriti in uno dei suoi scritti: «Il valore è un rapporto tra fasi di tempo. Così, ad esempio, una penna ha valore perché prevediamo di scrivere; quindi il valore è un rapporto tra il momento della previsione ed il momento previsto».
La definizione data da Aristotele, però, implica che la moneta sia anche “valore della misura”: ogni unità di misura infatti, possiede anche la qualità corrispondente a ciò che deve misurare. Come il metro che, misurando la lunghezza possiede anche la qualità della lunghezza, anche la moneta, misurando il valore, ha necessariamente intrinseca la qualità del valore, ossia, vale.
Ogni unità di misura è anche una convenzione ed ogni convenzione è una fattispecie giuridica, quindi anche la moneta è una fattispecie giuridica. Il simbolo, la convenzione monetaria, acquista valore semplicemente per il fatto che ci si mette d’accordo che lo abbia. La previsione che ognuno di noi accetti moneta in cambio di merce e viceversa ci induce ad accettare moneta a nostra volta per poi utilizzarla in cambio di prodotti. In poche parole: i soldi sono carta straccia che però acquistano valore solamente perché un’insieme di persone lo decide per convenzione, in previsione di poterli utilizzare. Siamo noi che diamo valore ai soldi. Ricordiamo, fra l’altro, che con la fine degli accordi Bretton Woods nel 1971 la moneta si sgancia completamente dalla riserva aurea, perdendo completamente la convertibilità in oro.
Giacinto Auriti parla di “valore indotto” della moneta, utilizzando il paragone con la dinamo che, per induzione, tramite il movimento, genera la corrente e quindi la luce. Le persone che decidono convenzionalmente di utilizzare una moneta, mettendola in circolo e facendola girare, le attribuiscono, le inducono valore. Il valore indotto del denaro è generato dalla rete di scambi tra i soggetti che stabiliscono di farne uso. Come la luce diventa più forte all’aumentare della velocità di rotazione della dinamo, anche il valore, la forza della moneta, risulta maggiore all’aumentare della sua messa in circolazione. È logico: più le persone utilizzano una moneta, più questa è richiesta e guadagna valore.
Sarebbe quindi naturale pensare che la proprietà della moneta intesa come simbolo, sia da considerarsi ovviamente di quell’insieme di persone che accettano per convenzione di attribuirle un valore. Per esempio nel caso della storica Lira italiana, potrebbe essere scontato pensare che la proprietà del conio fosse stata della collettività che le dava valore accettandola, ossia degli italiani. Purtoppo, almeno durante i suoi ultimi vent’anni, non è stato così. Chiedetevi perché dalle diciture “Biglietto di Stato” e “Repubblica Italiana” (come per esempio nelle vecchie 500 Lire di carta, il “Mercurio alato”), si sia passati alla dicitura “Banca d’Italia”, presente in tutte le ambite banconote in circolazione. La scritta “Repubblica Italiana” poteva essere letta soltanto nelle monete: allo Stato italiano era rimasto il solo diritto di conio degli spiccioli di poco valore.
Se la cosa potrebbe apparire di scarsa rilevanza, bisogna ricordare che la Banca d’Italia (Bankitalia S.p.A.) non è assolutamente di proprietà dello Stato italiano, ma una S.p.A. in mano a banche private.
Cosa c’entra la proprietà della moneta? È ovvio: per prestare qualcosa bisogna anche esserne i proprietari. E di chi è la proprietà della moneta, come ad esempio l’Euro, il Dollaro o la Lira? Come è possibile che, per esempio, la BCE generi dal nulla e presti soldi agli Stati facendosi pagare, per di più, degli interessi?
C’è un vuoto giuridico, ovviamente voluto da menti sopraffine. I banchieri, che muovono i fili di quei burattini chiamati politici, ottengono da sempre leggi a proprio favore. In questo modo possono arrogarsi il diritto di stampare moneta, usurpandolo agli Stati, che perdono così la propria sovranità, a cominciare da quella monetaria. Le banche centrali, in realtà private, si appropriano del valore indotto della moneta, il valore generato dai cittadini che decidono di utilizzarla. Questi usurai particolari addirittura prestano qualcosa che sarebbe di proprietà di altri. Stampano banconote dal nulla al costo di pochi centesimi (il valore intrinseco) e le prestano agli Stati per il valore riportato sulla banconota (il valore nominale) più gli interessi. Però, come abbiamo appena visto, il valore dei soldi non è generato, in realtà, dalla banca, ma dall’insieme di persone che convenzionalmente decidono di accettare una determinata valuta.
La proprietà della moneta dovrebbe essere dei cittadini che, stampando la propria unità di misura del valore, genererebbero un reddito di cittadinanza all’atto di emissione, sgravato fra l’altro degli interessi dovuti ad una banca privata.
Con il sistema imposto dalla dittatura bancaria tutto il denaro in circolazione, la massa monetaria, è essenzialmente un debito nei confronti della banca centrale. Per questo il debito pubblico diventa inestinguibile, come abbiamo spiegato nell’articolo Signoraggio Bancario: perché il debito è inestinguibile?
Faceva giustamente notare anni fa un famoso .......: «Se i soldi sono nostri, perché ce li prestano?».
 
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Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio

44 minuti fa


PAESI BOMBARDATI DAGLI STATI UNITI E METODI UTILIZZATI:

Cina 1945-6
Corea 1950-3 (Guerra di Corea)
Guatemala 1954
Indonesia 1958...
Cuba 1959-61
Guatemala 1960
Vietnam 1961-73
Congo 1964
Laos 1964-73
Perù 1965
Cambogia 1969-70
Guatemala 1967-69
Grenada 1983
Libano 1983-84
Libia 1986
El Salvador anni ‘80
Nicaragua anni ‘80
Iran 1987
Panama 1989
Iraq 1991-2002
Kuwait 1991
Somalia 1993
Bosnia 1994-5
Sudan 1998
Afghanistan 1998
Jugoslavia 1999
Afghanistan 2001-200?
Iraq 2003-200?

UTILIZZO DI ARMI NON CONVENZIONALI:

Uranio impoverito utilizzo nella guerra del Golfo 1991 e in Jugoslavia 1999, Afghanistan 2001-2000

Bombe a grappolo utilizzo in Laos 1965-73, Vietnam 1961-73, Cambogia 1969-70, Jugoslavia 1999, Afghanistan 2001-200?, Iraq 2003-200?

AGGRESSIONI CHIMICHE E BATTERIOLOGICHE:

Bahamas anni ‘40-50 esperimento: segreto di stato

Canada 1953 esperimento: diffusione di solfuro di zinco-cadmio sulla città di Winnipeg

Cina e Corea anni ‘50 attacco batteriologico, bombardamenti con napalm Corea anni ‘60

Vietnam anni ‘60-70 cospargimento dell’erbicida diossinico Agente Orange, bombardamenti con Napalm

Laos anni ‘70 utilizzo del gas nervino Sarin (CBU-15 o GB)

Panama anni ‘40-’90 svariati test di Agent Orange, Iprite, VX, Sarin, Cianuro di Idrogeno e altri gas nervini ed erbicida.

Cuba anni ‘50-60 probabile diffusione di zanzare portatrici di febbri dengue e febbre emorragica poi effettivamente verificatesi, contaminazione dello zucchero, contaminazione di allevamenti di tacchini con il morbo di Newcastle, contaminazione degli allevamenti di maiali con virus della febbre del maiale africano, diverse contaminazioni delle coltivazioni

APPOGGIO AD AGGRESSINI CHIMICHE E BATTERIOLOGICHE AD ALTRI PAESI

Egitto anni ‘60 addestramento e supporto all’attacco con gas venefici sullo Yemen

Sudafrica anni ‘70 addestramento e supporto

Iraq 1984-89 addestramento ed esportazione dei progetti e delle attrezzature necessarie a produrre virus e batteri e installarli su testate missilistiche, nonchè degli stessi virus e batteri Bacillus Antracis (Antrace), Clostridium Botulinum (Botulino), Hitoplasma Capsulatum, Brucella Melitensis, Clostridium Perfringens , Clostridium Tetani (Tetano)

TEST CHIMICI SULLA POPOLAZIONE INTERNA:

New York 1950 test per provocare epidemia di ruggine dei cereali

San Francesca Salvadorisco 1957 test di attacchi batteriologici di Bacillus globigii e Serratia marcescens

Minneapolis 1953 test di rilasci di zinco-cadmio

St. Louis 1953 test di rilasci di zinco-cadmio

Washington DC 1953 test di rilasci di zinco-cadmio

Florida 1955 test di epidemia di pertosse

Florida 1956-58 test di diffusione di zanzare

New York City 1956 test di irrorazione nella metropolitana del Bacillus subtilis variant niger

Chicago 1960 test di irrorazione nella metropolitana del Bacillus subtilis variant

TORTURA:

Grecia anni ‘40-’70 CIA: addestramento e attrezzature per la tortura

Iran anni ‘50-’79 CIA: costituzione e addestramento alla tortura del SAVAK (servizio segreto)

Germania anni ‘50 tortura direttamente praticata dalla CIA

Vietnam anni ‘60-’70 tortura direttamente praticata dalla CIA e dall’Esercito

Bolivia 1967 CIA: supervisione e addestramento

Uruguay anni ‘60-’70 CIA e Agenzia internazionale per lo sviluppo: addestramento

Brasile anni ‘60 CIA e Agenzia internazionale per lo sviluppo: addestramento

Guatemala anni ‘60-’90 CIA: addestramento e attrezzature

El Salvador anni ‘80 CIA: addestramento e attrezzature

Honduras anni ‘80 CIA ed Esercito: addestramento, attrezzature e ‘operatività’

Panama anni ‘90 tortura direttamente praticata dall’Esercito USA

SOVVERTIMENTO DELLE ELEZIONI IN PAESI STRANIERI:

Filippine anni ‘50
Libano anni ‘50
Indonesia 1955
Vietnam 1955
Guyana 1953-64
Giappone 1958-anni ‘70
Nepal 1959
Laos 1960
Brasile 1962
Repubblica Dominicana 1962
Guatemala 1963
Bolivia 1966
Cile 1964
Portogallo 1975
Australia 1974
Giamaica 1976
Panama 1984, 1989
Nicaragua 1984, 1990
Haiti 1987-88
Bulgaria 1990-91
Albania 1991-92
Russia 1996
Mongolia 1996
Bosnia 1998

INGERENZE IN PAESI STRANIERI:

Cina 1949-51 addestramento, logistica, organizzazione, reclutamento a sostegno dei nazionalisti di Chaing Kai-Shek nella guerra civile contro Mao

Francia 1947-50 ostacolata la presenza politica e sindacale dei comunisti tramite finanziamenti, consulenze, addestramento ai socialisti e ai sindacati non comunisti e ricorrendo ad operazioni segrete dirette e tramite gli indipendentisti corsi

Isole Marshal 1946-1958 trasferita la popolazione per consentire i numerosissimi test di bombe nucleari

Italia dal 1947 finanziamento della Democrazia Cristiana e organizzazione dell’apparato politico e propagandistico per influenzare l’elettorato

Grecia 1947-9 intervento decisivo nella guerra civile a favore dei neofascisti e organizzazione dell’agenzia per la sicurezza interna, KYP

Filippine 1945-53 combattimento diretto contro le forze di sinistra Huk e pilotaggio delle elezioni fino alla dittatura di Ferdinando Marcos

Corea 1945-53 soppressione delle organizzazioni popolari precedentemente alleate e sostegno alle forze conservatrici precedentemente collaborazioniste con i giapponesi

Albania 1949-53 tentativo di organizzare il rovesciamento del governo comunista

Europa Occidentale anni ‘50-’70 costituzione dell’organizzazione segreta Stay Behind, finanziamento da parte della CIA tramite fondazioni e istituzioni a favore di partiti, riviste, agenzie di stampa, sindacati, gruppi studenteschi, associazioni di giuristi e avvocati

Iran 1953 rovesciamento di Mossadeq

Guatemala dal 1953 rovesciamento del governo, istituzione e protezione di un governo filo Usa responsabile di 200 mila vittime

Costarica 1955, 1970 tentativi di rovesciare Figueres

Medioriente 1956-8 tentativi di rovesciamento del governo siriano, pressioni sui governi di Libano e Giordania, sbarco di 14 mila soldati in Libano, cospirazione per rovesciare Nasser

Indonesia 1957-8 tentativi di rovesciare Sukarno

Haiti 1959 uso di forze armate USA per fermare la rivolta contro il dittatore Duvalier

Guyana 1953-64 rovesciamento di Jagan

Iraq 1958-63 organizzazione del colpo di stato contro Kassem

Cambogia 1955-73 assassini politici, organizzazione del rovesciamento di Sihanouk, sostegno a Pol Pot e ai khmer rossi

Laos 1957-73 organizzazione di colpi di stato nel 1958, 59 e 60; costituzione della milizia clandestina

Thailandia 1965-73 invio di consiglieri militari per il mantenimento della dittatura e per la repressione della popolazione civile e della guerriglia; finanziamento, armamento e addestramento della polizia e dell’esercito

Ecuador 1960-63 estromissione del leader Josè Velasco

Congo/Zaire 1960-65 e 77-78 estromissione ed assassinio del premier Patrice Lumumba; sostegno all’insediamento e al mantenimento della dittatura Mobutu

Francia Algeria anni ‘60 appoggio all’insurrezione dell’OAS, per impedire che De Gaulle concedesse l’indipendenza all'Algeria; tentativo poi abortito della CIA di assassinare De Gaulle

Brasile 1961-64 approvazione e supporto del colpo di stato contro Joao Goulart; sostegno della dittatura militare

Perù 1965 eliminazione di formazioni di guerriglieri ad opera dell’esercito americano

Repubblica Domenicana 1963-65 sostegno al rovesciamento del governo Bosch e invio di 23 mila soldati per sedare la rivolta contro i golpisti

Cuba dal 1959 quarant’anni di attacchi terroristici, attentati dinamitardi, invasioni militari sanzioni, embargo, isolamento ed assassini

Indonesia 1965 sostegno all’insediamento della dittatura Suharto e consegna ai militari indonesiani della lista di 5000 nomi di comunisti da eliminare

Ghana 1966 colpo di stato appoggiato dalla Cia per rovesciare Nkrumah

Uruguay 1969-72 addestramento e organizzazione della repressione contro i Tupamaros

Cile 1964-73 sabotaggio della campagna elettorale di Allende nel 1964, destabilizzazione del governo Allende dal 1970 e sostegno al colpo di stato e alla dittatura Pinochet

Grecia 1967-74 attiva collaborazione della CIA e delle forze armate USA al colpo di stato

Sudafrica anni ‘70-’80 intensa collaborazione della CIA con i servizi segreti per la repressione dell’African National Congress e per la cattura di Mandela; violazione dell’embargo sulle armi verso il Sudafrica disposto dall’ONU.

Bolivia 1964-75 aiuto della CIA e del Pentagono nel rovesciamento del governo Paz; conduzione da parte della CIA dell’operazione di eliminazione di Che Guevara

Australia 1972-75 USA e Inghilterra riescono a far allontanare dal governo il premier laburista Whitlam

Iraq 1972-75 Gli USA dispongono ingenti aiuti militari agli oppositori Kurdi per indebolire l’Iraq coinvolto nella guerra con l’Iran, tranne ritirare loro ogni aiuto nel momento in cui gli USA approvarono il riavvicinamento Iran-Iraq

Portogallo 1974-6 destabilizzazione del governo nato dalla rivoluzione dei garofani e intimidazione della popolazione fino al successo dei candidati appoggiati e finanziati dalla CIA

Timor Est 1975-99 sostegno del governo degli USA all’invasione da parte dell’Indonesia e del successivo genocidio attuato nei confronti della popolazione

Angola anni ‘60-’80 Il governo USA entra in sostegno di una delle parti in causa nella guerra civile, inducendo l’URSS a sostenere l’altra parte; la guerra provocherà più di 500 mila morti

Giamaica 1976 tentativo di impedire la rielezione di Manley

Honduras anni ‘80 invio di migliaia di soldati per sostenere le operazioni antiguerriglia in Salvador e Guatemala e per servire come centro di addestramento e rifornimento per i contras del Nicaragua; stretto controllo sulla politica interna honduregna da parte dei diplomatici americani

Nicaragua 1978-90 sostegno attivo alla guerriglia dei contras, oppositori del neogoverno sandinista; interferenza massiccia nelle elezioni del 1980 che videro la sconfitta dei sandinisti

Filippine anni ‘70-’90 finanziamenti e sostegno alla stabilizzazione del governo responsabile di repressioni, miseria e torture

Seychelles 1979-81 coinvolgimento della CIA in un tentativo di invasione

Yemen del Sud 1979-84 sostegno aiuti e addestramento alle forze paramilitari che miravano a far cadere il governo

Corea del Sud 1980 attivo sostegno al governo di Chun responsabile della repressione della contestazione studentesca, sfociata nell’uccisione di duemila persone

Grenada 1979-83 destabilizzazione e invasione dell’isola per il rovesciamento di Maurice Bishop

Suriname 1982-84 organizzazione di un invasione poi abortita da parte della CIA

Libia 1981-89 abbattimento di due aerei libici nello spazio aereo libico, bombardamento della residenza di Gheddafi, tentativi di assassinio del leader, sanzioni economiche

Isole Fiji 1987 organizzazione del colpo di stato Rabuka contro il governo Bavrada

Panama 1989 invasione di Panama con centinaia di civili uccisi e migliaia di feriti ufficialmente per catturare l’ex alleato, il dittatore Noriega, in realtà per intimidire il Nicaragua alla vigilia delle elezioni

Afghanistan 1979-92 massiccio sostegno ai Talebani opposti al governo laico filosovietico

El Salvador 1980-92 coinvolgimento effettivo di truppe americane nei combattimenti della guerra civile, finanziamenti per 6 mld di dollari alle forze filo regime

Haiti 1987-94 sostegno alla dittatura Duvalier e condizionamento del governo Aristide

Bulgaria 1990-91 finanziamento per 1,5 mld di dollari al partito di opposizione; organizzazione da parte dell’organizzazione USA NED di sommosse popolari per rovesciare il risultato delle elezioni fino alle dimissioni del governo

Albania 1991-2 organizzazione da parte del NED del rovesciamento del risultato delle elezioni fino alle dimissioni del governo

Somalia 1993 intervento diretto delle truppe americane contro il ‘signore della guerra’ Aidid, volto in realtà a ripristinare il controllo delle compagnie americane sui campi petroliferi
Jugoslavia 1999 bombardamenti sulla Serbia per consentire la secessione del Kosovo dalla Federazione Jugoslava

Iraq 1991-2002 bombardamenti per 40 giorni e notti sull’iraq pari a 80.000 tonnellate di esplosivo, tra cui molti con uranio impoverito; un milione di bambini morti in dieci anni a causa delle sanzioni economiche e della distruzione delle infrastrutture; continuano le ‘missioni’ da parte di USA e Gran Bretagna, in attesa dell’attacco finale

Perù 1990-2000 sostegno tramite consulenza e addestramento militare, fornitura di armamenti e finanziamenti al governo repressivo Fujimori, responsabile di violazione dei diritti umani e uso della tortura

Messico 1994-1998 addestramento finanziamento e approvvigionamento di armi alle forze paramilitari e ai servizi segreti opposti agli zapatisti

Colombia 2002 terzo paese destinatario di aiuti militari americani, centinaia di militari USA presenti nel paese, invio di armi, coordinamento e addestramento dell’esercito e delle forze paramilitari opposte alle FARC, sostegno al governo responsabile di violazione dei diritti umani e di tortura.

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Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio

7 ore fa


PRESSIONE FISCALE SULLE IMPRESE 73%
Lo Stato è socio sugli utili solo quando le cose vanno bene, se malauguratamente ti va male mandano Equitalia a massacrarti.

QUANDO LO STATO E' TIRANNO LO SCIOPERO FISCALE SI CHIAMA LEGGITIMA DIFESA






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Piace a Graziella Marini, Alfredo Merlo, Giuseppe Muk Ermolli e altri 27.






Maria Laura A me piace quello che propone questo partito: http://www.youtube.com/watch?v=Vw-2XWK87DQ
 
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Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio

17 febbraiohttps://it-it.facebook.com/pages/Abbattiamo-la-Frode-Bancaria-e-il-Signoraggio/208622872545749#

LORO, GLI OLIGARCHI GLOBALI, SIGNORI DELLE MULTINAZIONALI E DELLE GRANDI BANCHE D'AFFARI SONO I "PADRONI DELL'UMANITA' ".
E' IN ATTO UN GRANDE ATTACCO ALLE POPOLAZIONI MONDIALI, IL PIU' GRANDE ATTACCO DA QUARANT'ANNI A QUESTA PARTE (Noam C...homsky)

«Le democrazie europee sono al collasso totale, indipendentemente dal colore politico dei governi che si succedono al potere». Sono “finite”, le democrazie del vecchio continente – Italia, Francia, Germania, Spagna – perché le loro sorti «sono decise da burocrati e dirigenti non eletti, che stanno seduti a Bruxelles». Decide tutto la Commissione Europea, che non è tenuta a rispondere al Parlamento Europeo regolarmente eletto. Puro autoritarismo neo-feudale: «Questa rotta è la distruzione delle democrazie in Europa e le conseguenze sono dittature».Altro...






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Piace a Marisa Richetto, Manuela Paglino, S
 
per azzerare i guadagni da lavoro serve l'inflazione " truffa " come anche altre truffe ..
se la casa è passata da 3000 - 5000 lire , 1 euro e mezzo - 2 euro e mezzo di valore del 1868 a 80 mila euro - 100 mila euro del 2013 credo non serve spiegare che tutte le impostazioni monetarie che hanno fatto da secoli sono errate , vero ?
E non è nemmeno plausibile trovare la scusante che 1 secolo e mezzo fa si usavano parametri monetari differenti ...
invece , se avessimo avuto una valuta concreta e corretta , ipotizzando una persona sia brava e risparmi dal lavoro il 10% mensile [ attualmente 1300 euro con accantonamento di 130 euro ] , ebbene quei frutti dal lavoro tra 1 o 5 secoli rimarrebbero inalterati .. invece così non è , l'importo viene azzerato di mese in mese da " e uso almeno " 1 secolo e mezzo .. balordi putridi che avete creato un sistema zoppo e disonesto , fatevi un favore , andate a zappare la terra che siete due braccia rubate all'agricoltura !
 

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