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Varie Ucraina: il golpe si dissolve, le minacce USA rafforzano l’Asse Mosca-Beijing
marzo 6, 2014
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Alessandro Lattanzio, 6/3/2014

Sull’Ucraina viene resa pubblica una nuova intercettazione, ovvero la telefonata tra il ministro degli Esteri estone Urmas Paet e Catherine Ashton, Alto rappresentante dell’Unione europea, il cui argomento erano i cecchini che avevano sparato sulla folla a Kiev, dal 17 febbraio al 20 febbraio. Si scopre così che ciò era opera di un gruppo di Euromaidan e non delle forze speciali ucraine, come i media propagandistici occidentali volevano fare credere: “
I cecchini che hanno sparato contro i manifestanti e la polizia a Kiev, presumibilmente furono arruolati dai capi di Maidan, secondo una telefonata tra il capo del comitato per la politica estera dell’Unione europea Catherine Ashton e il ministro degli Esteri estone. Vi è ora la forte idea che dietro i cecchini non ci fosse Janukovich, ma gente del nuovo governo”, aveva detto Paet, “
Penso che indagheremo. Voglio dire, non lo scegliamo ma è interessante. Dio” rispose Ashton. (…) Paet ha anche ricordato una sua conversazione con un medico che aveva curato dei feriti a Kiev. Ha detto che manifestanti e poliziotti erano stati colpiti dalle stesse persone. “
E poi, cosa abbastanza inquietante, questa Olga (Bogomolets) ha detto anche che tutte le prove dimostrano che le persone uccise dai cecchini, poliziotti e manifestanti, lo furono per mano degli stessi tiratori che sparavano su entrambe le parti“, sottolineava il ministro estone. Ashton rispose: “
Beh, sì… ecco, è terribile.” “
Allora mi ha anche mostrato alcune foto dicendomi, da medico, che si trattava degli stessi tipi di proiettili, ed è davvero inquietante che ora il nuovo governo non voglia indagare su cosa sia esattamente successo“, continuava Paet. Paet sottolineava ad Ashton che temeva che ciò possa “
screditare fin dall’inizio questo nuovo governo”, ma Ashton insisteva affinché le indagini non fossero autorizzate, per non minare il nuovo regime. Paet infine riferiva “
Non c’è fiducia verso i politici ora al governo. Chi proviene da Maidan e dalla società civile dice di sapere che tutti quelli del nuovo governo hanno un passato da criminali.“
Nel frattempo, il parlamento della Crimea vota l’adesione alla Federazione Russa chiedendo a Mosca “
l’avvio del processo di adesione alla Federazione russa“, mentre 22000 militari ucraini e decine di sistemi missilistici terra-aria S-300 passano sotto l’autorità del governo della Repubblica autonoma di Crimea. Affermava a una conferenza stampa, a Mosca, il Presidente Vladimir Putin, “
Sembra che si voglia riprodurre in Crimea lo scenario di Kiev, organizzando una serie di attentati terroristici. Questo preoccupa molte persone in Crimea, che così hanno creato i comitati di autodifesa e preso il comando delle locali unità militari (…) decine di sistemi missilistici S-300 ed altre armi, così come 22000 soldati ucraini, sono passate alle autorità della Crimea. Grazie a Dio, è avvenuto senza resistenza e il popolo della Crimea controlla tutto“. Il rappresentante della Russia alle Nazioni Unite, Vitalij Churkin, aveva annunciato che il Presidente Putin aveva anche ricevuto una lettera dal legittimo presidente dell’Ucraina Viktor Janukovich. Churkin indicava che nella lettera Janukovich chiede d’inviare truppe russe in Ucraina per proteggere i civili. Il Presidente Vladimir Putin aveva definito illegittime le autorità insediatesi a Kiev, ma dichiarava che l’intervento militare della Russia era riservato per i casi estremi. “
Il parlamento è in parte legittimo, ma tutto il resto no. Il presidente ad interim non ha alcuna legittimità… L’uso delle truppe è l’ultima risorsa. Non vi è alcuna necessità di impiegarle in questo momento, anche se l’opzione è presente sul tavolo. Qualsiasi intervento sarà puramente di natura umanitaria. Se prendiamo la decisione di schierare le truppe, sarà solo per proteggere il popolo. I nostri militari sono fratelli in armi, amici. Sono sicuro che i soldati ucraini e russi saranno sullo stesso lato della barricata. … Il colpo di Stato anticostituzionale e l’occupazione armata del potere a Kiev causano il caos in Ucraina, ora fuori controllo. Vediamo un’orgia di neonazisti, nazionalisti e antisemiti in diverse parti dell’Ucraina. Se vediamo tale illegalità nelle regioni orientali, se il popolo ci chiede aiuto, oltre alla richiesta dal presidente legittimo, che già abbiamo, ci riserviamo il diritto di utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione per tutelare i cittadini, cosa che riteniamo del tutto legittima. Non siamo in guerra contro il popolo ucraino. … Voglio che lo capiate senza ambiguità. Se prendiamo una decisione, sarà solo per proteggere i cittadini ucraini. … Quando dico agli occidentali ‘Credete di agire legittimamente’, rispondono ‘sì’. Devo ricordargli le azioni degli Stati Uniti in Afghanistan, Iraq e Libia dove hanno agito senza alcun mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o pervertendolo, come è avvenuto in Libia. … I nostri partner, in particolare gli Stati Uniti, formulano sempre chiaramente i loro interessi geopolitici e nazionali, li perseguono senza sosta trascinandosi dietro il resto del mondo, utilizzando il principio del ‘sei con noi o contro di noi’, molestando coloro che rifiutano di essere trascinati. Ci opponiamo decisamente a tale forma di transizione del potere in Ucraina, e ovunque nello spazio post-sovietico. Ciò non aiuta la cultura della legalità. Se qualcuno viene autorizzato ad agire in tale modo, poi ognuno si sentirà di seguirlo e ciò significherà il caos. È la cosa peggiore che può capitare ad un Paese con economia e sistema politico instabili“. Putin inoltre ha avvertito che in Ucraina si sono imposti al potere altri oligarchi dalla reputazione discutibile. Sui cecchini a Kiev, Putin ha detto che non sapeva di alcun ordine del governo Janukovich di usare armi da fuoco contro i manifestanti. Per lui i tiratori avrebbero potuto essere provocatori dell’opposizione. Il Presidente Putin ha concluso sottolineando che la Russia vorrebbe vedere la partecipazione di tutti i cittadini dell’Ucraina nella definizione del futuro del Paese, sottolineato che la resistenza ai golpisti a Kiev, soprattutto nell’Ucraina orientale e meridionale, dimostra chiaramente che Kiev non ha il mandato nazionale per governare il Paese: “
Francamente, dovrebbero adottare una nuova costituzione tramite un referendum, in modo che tutti i cittadini dell’Ucraina s’impegnino nel processo, partecipando alla formulazione dei nuovi principi su cui fondare la loro nazione. … Credo che dopo la formazione di un governo legittimo, e nuove elezioni presidenziali e parlamentari si dovrebbe tornare alla normalità.” Putin avvertiva che le elezioni presidenziali in Ucraina, previste per il 25 maggio, non dovrebbero esserci se la situazione nel Paese non migliora. “
Se si svolgono in condizioni di tale terrore, naturalmente, non le accetteremo“.
Nel 1997 la Russia e l’Ucraina firmarono un trattato sulle basi militari e navali in Crimea. L’accordo fu ratificato dai parlamenti russi e ucraini nel 1999. La Russia ricevette l’82 per cento delle navi della flotta del Mar Nero dopo aver versato al governo ucraino 526,5 milioni di dollari. L’accordo, emendato, permette alla Flotta russa del Mar Nero di rimanere in Crimea fino al 2042. Mosca compra annualmente 97,75 milioni di dollari di debito di Kiev per il diritto di utilizzare acque e frequenze radio ucraine, e per compensare l’impatto ambientale della Flotta del Mar Nero. La marina russa può schierare in Crimea 25000 effettivi, 24 sistemi di artiglieria di calibro inferiore a 100mm, 132 veicoli blindati e 22 aerei militari. Cinque squadre navali russe sono di stanza nel porto di Sebastopoli, in conformità con il trattato:
30.ma Divisione navi di superficie formata dall’11.ma Brigata navi antisom, comprendente l’ammiraglia della Flotta del Mar Nero, l’incrociatore lanciamissili
Moskva, nonché le navi antisom
Kerch e
Ochakov, il cacciatorpediniere lanciamissili
Smetlivij, la fregate
Ladnij e
Pytlivij; e dalla 197.ma Brigata navi da sbarco, composta da sette grandi navi d’assalto anfibio;
41.ma Brigata motomissilistiche, comprendente la 166.ma Divisione mezzi d’attacco veloce, composta degli aliscafi
Bora e
Samum e dai pattugliatori lanciamissili
Mirazh e
Shtil, e la 295.ma Divisione motomissilistiche;
247.ma Divisione sottomarini, costituita dai due sottomarini diesel B-871
Alrosa e B-380
Svjatoj Knjaz Georgij;
68.ma Brigata difesa portuale, formata da 4 navi del 400.mo Battaglione antisom e della 418.ma Divisione cacciamine;
422.ma Divisione idrografica formata dalle navi da ricerca scientifica
Cheleken,
Stvor,
Donuzlav, GS-402 e da imbarcazioni idrografiche;
La Russia ha due basi aeree in Crimea, a Kacha e a Gvardejskij. Le forze della difesa costiera russe in Ucraina sono il 1096.mo Reggimento di Difesa missilistica antiaerea a Sebastopoli e l’810.ma Brigata di fanteria di marina, con 2000 marine. Le unità navali russe sono autorizzate ad attuare le misure di sicurezza nella base di permanenza e durante le operazioni in collaborazione con le forze ucraine, in conformità con le procedure delle forze armate della Russia che, nel frattempo, rafforzano la loro presenza in Armenia, inviando nella 3624.ma Base Aerea russa, presso l’aeroporto Erebuni di Erevan, 16 jet da combattimento multiruolo MiG-29
Fulcrum, nel quadro degli accordi sulla difesa aerea della Comunità degli Stati Indipendenti. La base di Erebuni fa parte della 102.ma base militare russa di Gyumri, al confine tra Armenia e Turchia. L’esercito russo dichiarava che oltre ai caccia, la base di Erebuni presto ospiterà uno squadrone di 18 elicotteri d’attacco e d’assalto.
In reazione alle operazioni difensive di Mosca, gli Stati Uniti il 3 marzo annunciavano la sospensione dei colloqui commerciali e degli investimenti con la Russia, oltre che i rapporti militari. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama avvertiva Mosca che Stati Uniti e alleati esaminano le misure per “isolarla”. “
È la Russia che potrebbe sanzionare gli Stati Uniti”, avvertiva Gordon Duff sottolineando la dipendenza dell’Europa dal gas russo: “
il gas russo riscalda l’Europa e la Russia è piena di soldi“. Ma intanto il Pentagono si trova nel panico, temendo di perdere il vantaggio tecnologico che ha mantenuto per tanto tempo. La preoccupazione per i tagli alla difesa potrebbero logorare le forze armate statunitensi, perdendo il vantaggio tecnologico su Russia e Cina. Questo è in parte il motivo per cui il Pentagono prevede di ridurre il numero di truppe e sbarazzarsi delle armi vecchie. Negli ultimi anni i funzionari della difesa USA hanno osservato attentamente Mosca e Pechino testare armamenti sofisticati. “
Lo sviluppo e la proliferazione di avanzate tecnologie militari da parte di altre nazioni significa che entriamo nell’epoca in cui il dominio statunitense su mari, cieli e spazio non sarà più scontato“, avvertiva il segretario alla Difesa statunitense Chuck Hagel. Hagel dovrebbe svelare il piano per ridurre le forze dell’esercito degli Stati Uniti di 40/50000 soldati e per eliminare la flotta di cacciacarri A-10
Warthog. L’aereo spia U-2 non sarà più utilizzato dal Pentagono, concentrandosi sui droni da ricognizione
Global Hawk. Il dipartimento della Difesa così arriverebbe a un bilancio di 500 miliardi dollari, spendendo quanto i successivi sei-sette Paesi messi insieme. Cina e Russia aumentando gli investimenti per la sicurezza superano nuovi traguardi tecnologici. Secondo la rivista
IHS Jane’s, a febbraio crescerà la spesa per la Difesa della Cina del 14 per cento, pari a quasi 160 miliardi di dollari. La Russia dovrebbe aumentare il suo bilancio per la Difesa di oltre il 40 per cento, cioè di 98 miliardi dollari, entro il 2016. Inoltre Cina, Iran e Russia sviluppando nuovi missili antinave acquiscono la capacità d’interdire l’acceso alle rispettive zone marittime, minacciando la flotta statunitense operante presso le loro coste. Infine, “
gli Stati Uniti hanno goduto del monopolio delle armi guidate per circa 20 anni“, afferma Robert Cenni, vicesegretario alla Difesa USA, ma “
quel monopolio ora si sta erodendo“.
Riguardo la Cina, Beijing chiede 3 miliardi di dollari di risarcimento dall’Ucraina per la violazione del contratto prestiti-per-grano firmato nel 2012. Secondo l’accordo, l’
Export-Import Bank of China aveva concesso un prestito a Kiev in cambio di forniture di grano. Ma l’ente per il cibo e il grano statale dell’Ucraina ha utilizzato il prestito cinese per rifornire altri Paesi, come Etiopia, Iran, Kenya e i gruppi dell’opposizione siriana. Finora gli importatori cinesi hanno ricevuto solo 153 milioni di dollari, o 180000 tonnellate di grano ucraino. La Cina ha già presentato un’istanza contro l’Ucraina presso la Corte dell’arbitrato internazionale di Londra. Il parlamento ucraino avrebbe fornito garanzie statali per il prestito. Il 4 marzo, il presidente cinese Xi Jinping aveva parlato con l’”alleato e amico” Vladimir Putin sulla crisi in Ucraina. “
Vladimir Putin e Xi Jinping hanno discusso della situazione estremamente complessa in Ucraina, rilevando la vicinanza delle loro posizioni. Hanno espresso la speranza che le iniziative adottate dalla leadership della Russia diminuiscano la tensione socio-politica e garantiscano la sicurezza della popolazione russofona in Crimea e nelle regioni orientali dell’Ucraina“. Il presidente cinese ha espresso soddisfazione per la cooperazione strategica su “grandi rilevanti progetti” ed ha anche detto a Putin che Beijing vuole intensificare la cooperazione con la Russia sulla lotta antiterrorismo. Il Presidente Putin aveva inviato le condoglianze a Beijing per il violento attacco terroristico a Kunming, commesso da islamisti dello Xinjiang, il 1 marzo. Xi ha invitato il presidente russo a visitare la Cina nei prossimi mesi per rafforzare i rapporti. Secondo il sito cinese Global Times, “
Alcuni pensano che la politica cinese di non interferenza sarà messa alla prova in questa situazione, e che se la Cina sostiene la Russia, finirà in una trappola diplomatica. Questo è pensare da deboli. L’occidente ha interferito negli affari interni di molti Paesi, senza mai ammetterlo. Preferiamo essere d’accordo con le voci a sostegno della Russia. La Russia ha resistito all’espansionismo delle forze occidentali in Ucraina, azione importante non solo per il destino di Mosca, ma anche per gli interessi strategici della Cina. Russia e Cina rappresentano reciprocamente interessi strategici. Se la Russia guidata da Putin viene sconfitta dall’occidente, ciò sarà un duro colpo per gli interessi geopolitici della Cina. La Russia è il partner strategico globale su cui la Cina può contare. Nei prossimi due o tre decenni nessun Paese sarà in grado di sostituire la Russia. Pertanto, la Cina dovrà sostenerla. … Se l’occidente riuscirà ad imporre sanzioni alla Russia, la società cinese dovrà fornire maggiori aiuti alla Russia, soprattutto economici. Ma l’occidente sottovaluta la resistenza di Mosca. La resistenza della Russia all’occidente ha un valore globale. Sostenere la Russia consolida la base della strategia della Cina. Fintanto che questa strategia è solida, le relazioni bilaterali della Cina con gli altri Paesi non saranno turbate. Non dobbiamo deludere la Russia quando è in difficoltà. La Cina dovrebbe essere un partner strategico affidabile, e così ci avremo altri amici”.
Fonti:
RIAN
Space Daily
WSWS
Nsnbc
RIAN
RussiaToday
RIAN
RIAN
Global Times
Press TV
The BRICS Post