Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 2 (2 lettori)

DannyC

Forumer storico
Tempo fa scrissi questo...forse può aiutare...sempre per condividere e mai per insegnare. Buon we a tutti.

Il principio di indeterminazione

Come abbiamo ripetuto fino alla nausea in questi giorni, una delle peculiarità che il trader deve avere più sviluppata su tutte le altre è quella di essere in grado di trovare il giusto equilibrio. Operativo e psicologico. Ora molti potrebbero chiedersi il perché; se non fosse chiaro il perché risiede nel fatto che nei mercati finanziari non esiste un’unica verità. O meglio la verità è determinata dalla somma di due probabilità equivalenti ognuna delle quali ha valore uno. Per capirci, il principio di indeterminazione della meccanica quantistica calza a pennello. Ed il motivo è proprio il medesimo teorizzato ed osservato da Heisenberg. Il problema in fisica come in borsa è che l’osservatore determina il risultato dell’esperimento. Nel momento in cui cerco di determinare se le particelle hanno natura corpuscolare, esse mi si presenteranno come corpuscoli, e nel momento in cui cerco di determinare se esse hanno natura ondulatoria esse mi si presenteranno come onde.

La stessa cosa avviene in questo mestiere più spesso di quanto non possiate immaginare. Se siete rialzisti determinerete la visione che avete del mercato; attenzione non il reale andamento del mercato ma la visione che avete di esso. Questo significa che tenderete a ritenere di non essere voi a sbagliare ma il mercato, se per caso gli capita di andare nella direzione opposta. E questo può arrecare un gran danno. Il primo tra tutti? Posizioni aperte al rialzo con un mercato che scende. Conseguenza principale questa della maggior parte delle perdite che si realizzano in borsa. Siete così convinti della vostra visione del mercato che non uscire dalle posizioni, perché sapete che tanto a breve salirà. In poche parole voi stessi state determinando la convinzione di una realtà che non esiste. Ovviamente la cosa funziona anche se siete ribassisti in un mercato al rialzo. Nessuno può sapere in anticipo quello che il mercato farà, e la convinzione che si ha non ha alcuna valenza sul fatto che l’evento da voi prospettato accada.

Più volte abbiamo ripetuto come sia fondamentale affidarsi ad un sistema, testarlo e seguirlo alla lettera. Se impostato con criterio nella gestione delle perdite e dei guadagni con target di prezzo efficaci anche nel seguire il trend in atto, è un aiuto prezioso per eliminare la componente discrezionale. Sono stati scritti centinaia di libri su quella che viene chiamata “psicologia del trading” o meglio “psicologia del trader“. In ognuno troverete sempre la stessa identica lezione. Il nemico principale da battere quando si fa questo lavoro è se stessi. Quando troverete scritti consigli che vi esortano al distacco ed alla tranquillità, al rilassamento ed alla concentrazione, vi stanno dicendo proprio questo; vi esortano ad eliminare la vostra visione per leggere al meglio la realtà che avete davanti. L’ausilio dell’analisi tecnica è un buon inizio per distaccarsi da ciò che pensate i mercati faranno per legarvi a ciò che avete verificato e che funziona con una buona approssimazione di probabilità di successo.

Quando il vostro cammino di consapevolezza sarà compiuto, ed il distacco, grazie agli strumenti, pieno, allora, e solo allora potrete anche abbandonare l’uso dell’analisi. Infatti la verità non è percezione ma sensazione. Ed è li che dovrete arrivare. Soltanto a questo punto potrete usare a vostro favore la componente discrezionale. Le vostre scelte deriveranno dalla consapevolezza che il mercato sta facendo quello che realmente fa e discrezionalmente potrete decidere se e come operare. I numeri della matematica vi aiuteranno all’inizio come abbiamo detto ma anch’essi in linea di principio presentano notevoli limiti.

Quando sarete pronti, e lo capirete, allora potrete mettere in dubbio persino ciò che vi sta dicendo un analisi ben fatta. Compreso il mercato, e percepito che esso è in una fase rialzista, allora potrete dubitare prima di accettare l’indicazione del vostro sistema. Non sto dicendo che non lo dovete seguire ma semplicemente che giunti ad un grado alto di consapevolezza non lo dovrete più seguire senza porvi la domanda se sia più giusta la vostra idea o “l’idea” del vostro indicatore matematico. All’inizio è importante eliminare la discrezionalità, perché eliminerete il pericolo più grande del trading, la vostra opinione, ma quando sarete diventati dei grandi traders allora la vostra discrezionalità farà davvero la differenza. Il cammino è molto lungo e molti spesso non giungono alla meta, ma per dieci che cadono lungo la strada uno arriva al traguardo.

Relax. Take it easy and follow your brainwaves.
 

U055884

Forumer storico
Tempo fa scrissi questo...forse può aiutare...sempre per condividere e mai per insegnare. Buon we a tutti.

Il principio di indeterminazione

Come abbiamo ripetuto fino alla nausea in questi giorni, una delle peculiarità che il trader deve avere più sviluppata su tutte le altre è quella di essere in grado di trovare il giusto equilibrio. Operativo e psicologico. Ora molti potrebbero chiedersi il perché; se non fosse chiaro il perché risiede nel fatto che nei mercati finanziari non esiste un’unica verità. O meglio la verità è determinata dalla somma di due probabilità equivalenti ognuna delle quali ha valore uno. Per capirci, il principio di indeterminazione della meccanica quantistica calza a pennello. Ed il motivo è proprio il medesimo teorizzato ed osservato da Heisenberg. Il problema in fisica come in borsa è che l’osservatore determina il risultato dell’esperimento. Nel momento in cui cerco di determinare se le particelle hanno natura corpuscolare, esse mi si presenteranno come corpuscoli, e nel momento in cui cerco di determinare se esse hanno natura ondulatoria esse mi si presenteranno come onde.

La stessa cosa avviene in questo mestiere più spesso di quanto non possiate immaginare. Se siete rialzisti determinerete la visione che avete del mercato; attenzione non il reale andamento del mercato ma la visione che avete di esso. Questo significa che tenderete a ritenere di non essere voi a sbagliare ma il mercato, se per caso gli capita di andare nella direzione opposta. E questo può arrecare un gran danno. Il primo tra tutti? Posizioni aperte al rialzo con un mercato che scende. Conseguenza principale questa della maggior parte delle perdite che si realizzano in borsa. Siete così convinti della vostra visione del mercato che non uscire dalle posizioni, perché sapete che tanto a breve salirà. In poche parole voi stessi state determinando la convinzione di una realtà che non esiste. Ovviamente la cosa funziona anche se siete ribassisti in un mercato al rialzo. Nessuno può sapere in anticipo quello che il mercato farà, e la convinzione che si ha non ha alcuna valenza sul fatto che l’evento da voi prospettato accada.

Più volte abbiamo ripetuto come sia fondamentale affidarsi ad un sistema, testarlo e seguirlo alla lettera. Se impostato con criterio nella gestione delle perdite e dei guadagni con target di prezzo efficaci anche nel seguire il trend in atto, è un aiuto prezioso per eliminare la componente discrezionale. Sono stati scritti centinaia di libri su quella che viene chiamata “psicologia del trading” o meglio “psicologia del trader“. In ognuno troverete sempre la stessa identica lezione. Il nemico principale da battere quando si fa questo lavoro è se stessi. Quando troverete scritti consigli che vi esortano al distacco ed alla tranquillità, al rilassamento ed alla concentrazione, vi stanno dicendo proprio questo; vi esortano ad eliminare la vostra visione per leggere al meglio la realtà che avete davanti. L’ausilio dell’analisi tecnica è un buon inizio per distaccarsi da ciò che pensate i mercati faranno per legarvi a ciò che avete verificato e che funziona con una buona approssimazione di probabilità di successo.

Quando il vostro cammino di consapevolezza sarà compiuto, ed il distacco, grazie agli strumenti, pieno, allora, e solo allora potrete anche abbandonare l’uso dell’analisi. Infatti la verità non è percezione ma sensazione. Ed è li che dovrete arrivare. Soltanto a questo punto potrete usare a vostro favore la componente discrezionale. Le vostre scelte deriveranno dalla consapevolezza che il mercato sta facendo quello che realmente fa e discrezionalmente potrete decidere se e come operare. I numeri della matematica vi aiuteranno all’inizio come abbiamo detto ma anch’essi in linea di principio presentano notevoli limiti.

Quando sarete pronti, e lo capirete, allora potrete mettere in dubbio persino ciò che vi sta dicendo un analisi ben fatta. Compreso il mercato, e percepito che esso è in una fase rialzista, allora potrete dubitare prima di accettare l’indicazione del vostro sistema. Non sto dicendo che non lo dovete seguire ma semplicemente che giunti ad un grado alto di consapevolezza non lo dovrete più seguire senza porvi la domanda se sia più giusta la vostra idea o “l’idea” del vostro indicatore matematico. All’inizio è importante eliminare la discrezionalità, perché eliminerete il pericolo più grande del trading, la vostra opinione, ma quando sarete diventati dei grandi traders allora la vostra discrezionalità farà davvero la differenza. Il cammino è molto lungo e molti spesso non giungono alla meta, ma per dieci che cadono lungo la strada uno arriva al traguardo.

Relax. Take it easy and follow your brainwaves.

:bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow::bow:
 

gioboss

Forumer storico
Tempo fa scrissi questo...forse può aiutare...sempre per condividere e mai per insegnare. Buon we a tutti.

Il principio di indeterminazione

Come abbiamo ripetuto fino alla nausea in questi giorni, una delle peculiarità che il trader deve avere più sviluppata su tutte le altre è quella di essere in grado di trovare il giusto equilibrio. Operativo e psicologico. Ora molti potrebbero chiedersi il perché; se non fosse chiaro il perché risiede nel fatto che nei mercati finanziari non esiste un’unica verità. O meglio la verità è determinata dalla somma di due probabilità equivalenti ognuna delle quali ha valore uno. Per capirci, il principio di indeterminazione della meccanica quantistica calza a pennello. Ed il motivo è proprio il medesimo teorizzato ed osservato da Heisenberg. Il problema in fisica come in borsa è che l’osservatore determina il risultato dell’esperimento. Nel momento in cui cerco di determinare se le particelle hanno natura corpuscolare, esse mi si presenteranno come corpuscoli, e nel momento in cui cerco di determinare se esse hanno natura ondulatoria esse mi si presenteranno come onde.

La stessa cosa avviene in questo mestiere più spesso di quanto non possiate immaginare. Se siete rialzisti determinerete la visione che avete del mercato; attenzione non il reale andamento del mercato ma la visione che avete di esso. Questo significa che tenderete a ritenere di non essere voi a sbagliare ma il mercato, se per caso gli capita di andare nella direzione opposta. E questo può arrecare un gran danno. Il primo tra tutti? Posizioni aperte al rialzo con un mercato che scende. Conseguenza principale questa della maggior parte delle perdite che si realizzano in borsa. Siete così convinti della vostra visione del mercato che non uscire dalle posizioni, perché sapete che tanto a breve salirà. In poche parole voi stessi state determinando la convinzione di una realtà che non esiste. Ovviamente la cosa funziona anche se siete ribassisti in un mercato al rialzo. Nessuno può sapere in anticipo quello che il mercato farà, e la convinzione che si ha non ha alcuna valenza sul fatto che l’evento da voi prospettato accada.

Più volte abbiamo ripetuto come sia fondamentale affidarsi ad un sistema, testarlo e seguirlo alla lettera. Se impostato con criterio nella gestione delle perdite e dei guadagni con target di prezzo efficaci anche nel seguire il trend in atto, è un aiuto prezioso per eliminare la componente discrezionale. Sono stati scritti centinaia di libri su quella che viene chiamata “psicologia del trading” o meglio “psicologia del trader“. In ognuno troverete sempre la stessa identica lezione. Il nemico principale da battere quando si fa questo lavoro è se stessi. Quando troverete scritti consigli che vi esortano al distacco ed alla tranquillità, al rilassamento ed alla concentrazione, vi stanno dicendo proprio questo; vi esortano ad eliminare la vostra visione per leggere al meglio la realtà che avete davanti. L’ausilio dell’analisi tecnica è un buon inizio per distaccarsi da ciò che pensate i mercati faranno per legarvi a ciò che avete verificato e che funziona con una buona approssimazione di probabilità di successo.

Quando il vostro cammino di consapevolezza sarà compiuto, ed il distacco, grazie agli strumenti, pieno, allora, e solo allora potrete anche abbandonare l’uso dell’analisi. Infatti la verità non è percezione ma sensazione. Ed è li che dovrete arrivare. Soltanto a questo punto potrete usare a vostro favore la componente discrezionale. Le vostre scelte deriveranno dalla consapevolezza che il mercato sta facendo quello che realmente fa e discrezionalmente potrete decidere se e come operare. I numeri della matematica vi aiuteranno all’inizio come abbiamo detto ma anch’essi in linea di principio presentano notevoli limiti.

Quando sarete pronti, e lo capirete, allora potrete mettere in dubbio persino ciò che vi sta dicendo un analisi ben fatta. Compreso il mercato, e percepito che esso è in una fase rialzista, allora potrete dubitare prima di accettare l’indicazione del vostro sistema. Non sto dicendo che non lo dovete seguire ma semplicemente che giunti ad un grado alto di consapevolezza non lo dovrete più seguire senza porvi la domanda se sia più giusta la vostra idea o “l’idea” del vostro indicatore matematico. All’inizio è importante eliminare la discrezionalità, perché eliminerete il pericolo più grande del trading, la vostra opinione, ma quando sarete diventati dei grandi traders allora la vostra discrezionalità farà davvero la differenza. Il cammino è molto lungo e molti spesso non giungono alla meta, ma per dieci che cadono lungo la strada uno arriva al traguardo.

Relax. Take it easy and follow your brainwaves.

:clap::clap::clap::clap::clap: TKS!
 

strong

no Gas no Party!
:titanic:
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luca 1972

Forumer storico
:(ottimo danny e grande il servizio che strong ci da, pero' andare al ribasso e trovarsi sp a 2107, dax a 11100 NASDAQ 4900 che sf iga paura !!!!!!!!! se solo 1 su dieci ce la fa meglio mollare allora. i mercati sono sempre li' e ci saranno milioni di occasioni short nei prossimi anni perché per me questa è bolla pura aggravata dallo scollegamento con l'economia reale.:titanic:
 

gecko

Forumer storico
se il close americano rimane questo. apriamo in gap a 22.000. quindi il secondo in pochi giorni. se non sarà un gap di esaurimento avremmo un caso piuttosto unico nella storia del fib. Next week, escluso lunedi forse, chiuderemo entrambi. e li si vedrà se chiudere gli short in sofferenza.
 

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