Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

Lo so che avevi maggiori affinità con Silvio...:lol:

Silvio chi?
Non sarà mica..massì, ho capito, è lui...il Maestro degli abbiocchi...quello che si addormentava sempre ! :D

Quello che si risvegliava solo o per sparare vaccate (che non facevano ridere) o per far funzionare la sua protesi bicomponente per illudere e illudersi di non essere impotente...:lol: :lol:

Quello che...ha fatto ridere di noi tutto il mondo.

Quello che, insieme alla spazzatura leghista, mi ha fatto vergognare, in giro per il mondo, di essere italiano. E qua c'è poco da ridere.

Che carisma, che Homo !
 
I post degli oltranzisti di B. appaiono acrobazie disinvolte nonché di difficile comprensione.

Il precedente premier era comunque tenuto per le pa**e da suoi pari (invece che superiori), dovendone recepire ob torto collo i 'suggerimenti' (vedasi ad esempio la lettera della bce). Da un certo punto di vista, di fatto il principale merito del governo B. starebbe quindi nell'incapacità, nell'approssimazione e inconcludenza di dare attuazione a disposizioni nei confronti delle quali era comunque probo o comunque non risulta abbia dato origine ad una dialettica - i (suoi) media ne avrebbero ampiamente diffuso la conoscenza.

Venendo all'autorevolezza e al carisma della figura, oltre che per le risate rivoltegli in mondovisione, quale valore aggiunto o comunque ricaduta possiamo ricordare o attribure a Berlusconi? Non vale citare Putin o il premier ceco..
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ecco: quando sostieni l'insostenibile fai proprio impressione...

Abbi pazienza Rott, ma l'ultima volta che mi dicesti che sostenevo l'insostenibile ti stavo dicendo che con Monti al posto di Berlusconi per spread e bonds non sarebbe cambiato una cippa.

http://www.investireoggi.it/forum/2526341-post54580.html

Il tempo è passato e gli spread sono dove li puoi vedere anche tu nonostante azioni concertate mondiali delle banche centrali e 500 billion messi in circolo :eek: della BCE. Con tanti saluti ad alan Minc, a Roubini e agli articoli del NYT che dicevano che via Berlusconi tutto a posto.

Alain Minc: Il vero problema è il Cavaliere se uscisse di scena la crisi sarebbe risolta - Repubblica.it » Ricerca

Le mie motivazioni sono quelle che ti avevo detto nel post sopra, che erano le stesse di Agosto e che finora non hanno trovato nulla (nulla) che le contraddicesse. Dovrebbe "fare impressione" non aver ancora capito che qualcosa nelle proprie convinzioni non era poi correttissima, invece che stupirsi per uno che mantiene un'idea che si sta rivelando corretta.

Ah, poi... guarda che io non ho alcuna "militanza politica", mai stato candidato a nulla, mai avuto alcun incarico pubblico retribuito. Seguo le mie idee e basta e penso mi pubblichino sul Giornale in funzione di quelle idee, non viceversa.
 
La vera svolta per l'Europa è ancora di la da venire, d'accordo, ma mi sembra difficile affermare che il governo Monti non abbia assunto un ruolo ben più importante nel "concerto" delle nazioni europee.
Quello di oggi è solo un esempio:

Sarkozy, Merkel to meet Monti in Italy on Jan 20 | Reuters

Sarkozy, Merkel Bring Monti Into Summit Planning - Bloomberg

Dipende se viene considerato di più perchè fa meglio i LORO interessi o i nostri...

Ecco: quando sostieni l'insostenibile fai proprio impressione...
Qualunque sia la posizione sostenuta da Monti, credo sia impossibile ignorare che l'uomo viene ascoltato (la famosa credibilità...) qualche miliardo di volte più volentieri del suo predecessore.

Scusami, ma far balenare l'ipotesi che l'attenzione riservata a Monti sia quella dedicata all'"utile idiota" fa solo capire quanto sia accecante la militanza politica.

Abbi pazienza Rott, ma l'ultima volta che mi dicesti che sostenevo l'insostenibile ti stavo dicendo che con Monti al posto di Berlusconi per spread e bonds non sarebbe cambiato una cippa.

http://www.investireoggi.it/forum/2526341-post54580.html

Il tempo è passato e gli spread sono dove li puoi vedere anche tu nonostante azioni concertate mondiali delle banche centrali e 500 billion messi in circolo :eek: della BCE. Con tanti saluti ad alan Minc, a Roubini e agli articoli del NYT che dicevano che via Berlusconi tutto a posto.

Alain Minc: Il vero problema è il Cavaliere se uscisse di scena la crisi sarebbe risolta - Repubblica.it » Ricerca

Le mie motivazioni sono quelle che ti avevo detto nel post sopra, che erano le stesse di Agosto e che finora non hanno trovato nulla (nulla) che le contraddicesse. Dovrebbe "fare impressione" non aver ancora capito che qualcosa nelle proprie convinzioni non era poi correttissima, invece che stupirsi per uno che mantiene un'idea che si sta rivelando corretta.

Ah, poi... guarda che io non ho alcuna "militanza politica", mai stato candidato a nulla, mai avuto alcun incarico pubblico retribuito. Seguo le mie idee e basta e penso mi pubblichino sul Giornale in funzione di quelle idee, non viceversa.

Sei veramente un'anguilla! :lol::bow:
Pubblichi un commento che sottintende un Monti più o meno consapevolmente manipolato da "LORO" (che poi immagino sia la Merkel), ti faccio notare l'assurdità della cosa e, per tutta risposta, mi ritiri in ballo questa storia dello spread che non è diminuito!
Più che "mobile", sei veramente un bersaglio “inafferrabile”! :lol::bow:
Guarda che la "militanza politica" è una dimensione dell'intelletto: una misera tesserina ne è solo l'espressione più banale... Per me, anche se mi scuserai se ammetto che non ti voterei mai, sei un candidato ideale al Parlamento….

Visto che la questione di Monti interessa, volenti o no, tutti noi vorrei però aggiungere alcuni commenti che, mi auguro, possano aiutarci nei nostri futuri confronti:
1)non ha più alcun senso dividersi in berlusconiani e antiberlusconiani. La ragione è semplice: B. è politicamente morto. Questo stupefacente personaggio avrà ancora un ruolo politico solo perchè traghetterà una parte dell'attuale centro-destra verso il leader (chiunque esso sia) che ne proteggerà meglio gli interessi economici. Stop. Neppure Monti ha nulla da temere da lui: basta tenersi alla larga da giustizia (penale) e tv.
2)le emozioni sollevate in quasi 20 anni di B. non si spegneranno presto. E tuttavia non ha alcun senso, se ragioniamo da investitori, dissertare di ciò che B. ha fatto nel bene e nel male. Solo gli storici possono cominciare ad occuparsene. Per questo sarebbe un errore leggere nel mio post il gusto di riandare alla gestione berlusconiana. Il tema era: possiamo ritenere che i nostri interessi (di investitori) siano accuditi di "più" (non dico: "meglio", perchè questo dipende dall'opinione che si ha di Monti) dal nuovo governo? Possiamo attenderci che l’Europa tenga maggiormente conto del punto di vista dell’Italia?
A me sembra indubbio che Monti abbia assunto delle iniziative da assoluto leader europeo, dopo che il massimo delle italiche performances erano state (gags di B. a parte…) le lamentele di Frattini contro l’asse franco-tedesco.
Voglio dire che Monti avrà la forza e l’abilità di prendere l’Europa per mano? O che la sua strategia, se accolta dagli altri leaders, avrà successo? Contrariamente a Claudio che lo ha già bocciato, io ammetto di non saperlo. Però negare che Monti ci stia provando e che il suo tentativo sia preso in seria considerazione da tutti in Europa mi sembra proprio negare l’evidenza.

Invito pertanto tutti a concentrarci su ciò che Monti sta facendo, esprimendo giudizi sul tipo di impegno profuso, sul merito delle proposte (e perchè no, sullo stile...) con la mente rivolta più a quale giovamento ne potrà trarre il Paese che a quanto ha fatto il suo predecessore.

P.S. Claudio: sull’andamento dello spread successivamente alla dipartita di B., mi sembra che anche qui la tua parte politica (ma quante volte lo scrive ogni giorno il tuo giornale? un bombardamento...) sia solo preoccupata di spiegare che lo spread elevato era dovuto a tutti eccetto che a B. Pare interessare molto meno l’analisi del perché sia ancora troppo alto.
Sarà interessante ritornare sulla questione più avanti. Se lo facessimo adesso correremmo il rischio di cadere nell’errore (“militanza politica”) dal quale ho cercato di metterci in guardia.
 
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Pubblichi un commento che sottintende un Monti più o meno consapevolmente manipolato da "LORO" (che poi immagino sia la Merkel), ti faccio notare l'assurdità della cosa e, per tutta risposta, mi ritiri in ballo questa storia dello spread che non è diminuito!

La storia dello spread c'entra perchè Merkozy finora hanno dimostrato di essere o due cretini patentati o di puntare (quantomeno la Merkel) solo ed esclusivamente ai propri interessi a danno degli altri. Tertium non datur. La Grecia è lì a marcire da anni e abbiamo visto che bel risultato con le loro strategie. Avere uno che (poverino, lasciamogli il dubbio della buonafede) per europeismo convinto si accoda a costoro NON MI FA PENSARE che sia buona cosa per il bene dell'Italia, ok?
A scanso di equivoci, anche quando il governo precedente ha fatto la quazzata a luglio di accodarsi ai desiderata ASSURDI dei due gaglioffi (alzare le tasse in stagnazione... spaventare fiscalmente uno stato bloccandone l'economia, alzare le tasse sui risparmi in una crisi finanziaria, pensa te :rolleyes:) ho detto e scritto che era una boiata, altro che militanza!
Il fatto che siamo messi peggio deriva solo dal fatto che mentre quello di prima ci faceva suicidare obtorto collo, questo qui ci fa correre felice verso il patibolo perchè (forse) ci crede davvero! :wall:

Se ci salveremo (come io credo) perchè alla fine l'istinto di sopravvivenza prevarrà (e i 500mld BCE ne sono un chiaro sintomo) sarà NONOSTANTE le tasse e le manovre di Tremonti+Monti, non GRAZIE alle medesime.
 
mah che sia [inadeguato -fixd] mi pare appurato sia dai contenuti della manovra che ha varato che dai risultati finora ottenuti, quanto alla sua utilita' come esecutore delle politiche miopi della cricca bancaria non c'e' alcun dubbio che finora abbia compiaciuto i suoi padroni/compari perseguendo la folle politica del "pagherete caro pagherete tutto" che gia' tanto bene ha fatto alla Grecia :lol:

Quoto
 
mah che sia idiota mi pare appurato sia dai contenuti della manovra che ha varato che dai risultati finora ottenuti, quanto alla sua utilita' come esecutore delle politiche miopi della cricca bancaria non c'e' alcun dubbio che finora abbia compiaciuto i suoi padroni/compari perseguendo la folle politica del "pagherete caro pagherete tutto" che gia' tanto bene ha fatto alla Grecia :lol:


Tra l'asse Milano (Via Negri)-Pattaya e quanto scrive oggi Eugenio Scalfari, non ho dubbi: mi ritrovo nel secondo, e mi auguro vivamente, per il bene di tutti noi, che abbia proprio ragione:

L'Italia guida la battaglia salva-Europa
di EUGENIO SCALFARI

Abbiamo più volte osservato che Mario Monti non è un tecnico ma un uomo politico di grande livello, attento alle relazioni con la società civile, con le organizzazioni sindacali e con le forze politiche. Ma sta rivelando un'insolita capacità nella politica estera, applicata principalmente ai temi che riguardano l'economia e agli strumenti finanziari che ne costituiscono la leva; ma non soltanto.

La politica estera di Monti mira più in alto. L'obiettivo finale, se riuscirà nel suo intento, si propone di rafforzare un potere federale europeo che, pur mantenendo in vita i governi nazionali, ne restringa la sovranità e modifichi la distribuzione dei poteri all'interno delle istituzioni europee, accrescendo quelli del Parlamento di Strasburgo, della Commissione di Bruxelles e della Banca centrale.

Questo disegno appare ormai chiaro e passa per l'attenzione che il nostro "premier" sta dedicando alle alleanze politiche all'interno dell'Unione con gli altri Paesi dell'eurozona ma anche al di fuori di essa a cominciare dalla Gran Bretagna. Questa rete diplomatica non ha come finalità quella di stringere e di costringere la Germania a piegarsi - obiettivo impensabile - ma di rassicurarla e convincerla che un'Europa forte coincide con una Germania forte, economicamente e politicamente.

Questo è il motivo del prezzo che l'Italia ha salatamente pagato nelle scorse settimane con la legge "salva Italia" di marca rigorista.

Era necessaria per salvare il nostro Paese dal baratro, ma anche per procurarsi un biglietto d'ingresso al vertice dell'Europa. Quella legge potrebbe a buon diritto chiamarsi "salva Europa" poiché il peso del nostro Paese nel concerto dei 27 Stati dell'Unione non è mai stato così determinante come oggi, specie se abbinato alle capacità di Monti, politiche ed economiche, che non hanno riscontro negli altri leader europei.

La durezza rigorista della Merkel aveva l'obiettivo di rassicurare l'opinione pubblica tedesca che la Germania non avrebbe pagato il conto dei Paesi spendaccioni. Ci è riuscita recuperando una popolarità che supera il 60 per cento, preziosa in una fase di elezioni regionali che culminerà nel 2013 nelle elezioni politiche generali.

Ma la Cancelliera non ignora che il rigore dei bilanci è parola vana se non è abbinato a politiche di crescita in tutta l'Unione, poiché da quella politica dipendono le esportazioni tedesche, gli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro che ne sono il corollario.

In alcune riunioni informali ma informalmente rese note la Merkel ha più d'una volta manifestato la sua consapevolezza di queste realtà e ne è tanto più convinta a causa del rischioso intreccio che mette in pericolo alcune banche tedesche imbottite di titoli tossici. Ma ha trovato in Sarkozy un partner inutilmente impulsivo e anche lui condizionato dalle imminenti elezioni presidenziali.

La scommessa di Monti consiste nella necessità di un terzo protagonista che non ha condizionamenti pre-elettorali e per di più superiore ai due partner per le sue specifiche competenze, a patto che l'appoggio parlamentare delle forze politiche italiane, delle organizzazioni sindacali e della pubblica opinione sia il più compatto possibile. La sua autorevolezza si fonda sulla fiducia degli italiani e sulla distanza dall'appuntamento elettorale. Un anno scarso perché con l'inizio del semestre bianco (gennaio 2013) anche qui da noi la campagna elettorale avrà inizio e le prerogative del Quirinale saranno affievolite. Ecco perché Monti deve agire con la massima velocità ed ecco perché, se gli italiani saranno consapevoli della posta in gioco, il loro appoggio non può essergli lesinato.

* * *
La settimana che si chiude oggi è stata purtroppo funestata da alcuni fatti non prevedibili ed altri al di fuori dal controllo del nostro governo: l'Sos del "premier" greco per un rischio di default del debito che sembrava superato ma è tornato a manifestarsi con virulenza (anche per una improvvisa diminuzione delle entrate tributarie che desta il fondato sospetto d'uno sciopero dei contribuenti e d'un consapevole lassismo del governo); l'incidente (chiamiamolo così) ungherese, il crollo della sua moneta e del suo debito sovrano; la prolungata attesa delle banche europee e italiane ad utilizzare la massiccia iniezione di liquidità della Bce; le perdite in Borsa registrate dal titolo Unicredit in occasione dell'aumento di capitale da sette miliardi imposto dall'autorità bancaria europea (Eba).

L'andamento borsistico di Unicredit denuncia una situazione cui bisognerebbe porre rapido rimedio: le grandi banche italiane dipendono dal controllo delle Fondazioni che sono strutturalmente inadatte ad adempiere a questo delicatissimo compito. Occorre sostituirle al più presto riportandole alle loro attività statutarie e affidando la proprietà di banche ad un azionariato più idoneo.

Per quanto riguarda l'attendismo del sistema bancario italiano dopo l'operazione di liquidità della Bce, ne parleremo tra poco. Quanto agli incidenti greco e ungherese, si tratta di fatti che chiamano in causa l'Europa con pressante insistenza e vanno dunque affrontati nei modi che abbiamo già indicato.

* * *
L'attendismo delle banche era prevedibile e previsto. Durerà ancora per qualche settimana ma dovrebbe cessare o attenuarsi fortemente con l'inizio delle aste di titoli dei debiti sovrani in scadenza. Tra febbraio e marzo scadranno in Europa 500 miliardi di titoli pubblici dei quali 150 riguardano il nostro debito.

Le ragioni dell'attendismo delle nostre banche sono le seguenti:
1. Si è verificato negli ultimi mesi una sensibile diminuzione sia dei depositi sia delle richieste di prestiti.
2. Le sofferenze di crediti non esigibili sono sostanzialmente aumentate fino a rappresentare il 9 per cento dei bilanci.
3. Molte banche europee sono oberate da titoli scadenti o addirittura tossici. Non essendovi un prestatore di ultima istanza questa situazione blocca la reciproca fiducia tra gli istituti di credito europei e li incita a vendere sul mercato i titoli di debiti sovrani ritenuti rischiosi.
4. Malgrado queste difficoltà le banche, ma anche i fondi d'investimento e i risparmiatori, hanno effettuato rilevanti acquisti di titoli pubblici a breve termine. In particolare il rendimento dei nostri Bot a tre mesi è diminuito, tra il 9 novembre e il 5 gennaio, del 70 per cento passando dal 6,60 all'1,95 per cento; per i Bot a sei mesi la diminuzione è stata del 68 per cento passando dall'8,30 al 2,66; per i Bot a dodici mesi diminuzione del 62 per cento (da 9,47 a 3,61); per i Btp a due anni diminuzione del 30 per cento (da 7,26 a 5,09). La diminuzione del Btp quinquennale è stata più bassa: 12 per cento. I decennali sono sostanzialmente stabili attorno al 7 per cento.

Va aggiunto a chiarimento che l'alto rendimento dei decennali è virtuale; ridiventerà attuale con le prossime aste di febbraio. A questo proposito sarebbe opportuno che il Tesoro, anziché portare in asta Btp decennali, abbreviasse i termini di scadenza a un anno o al massimo due. Li collocherebbe a rendimenti molto più bassi superando un appuntamento molto impegnativo senza incidere sulla durata media del nostro debito pubblico che è attualmente di sette anni.

Sarebbe altrettanto opportuno che il Tesoro azzerasse il fabbisogno dello Stato. L'operazione ha un costo di 15 miliardi e non presenta particolari difficoltà.

* * *
La Bce la sua parte l'ha fatta con l'operazione di prestito triennale di 500 miliardi all'1 per cento di tasso. Il 19 febbraio riaprirà lo sportello a richieste di prestiti triennali per importi illimitati. Non porrà condizioni alle banche per quanto riguarda l'utilizzo di quei fondi, ma è facile prevedere una discreta "moral suasion" per erogazioni alla clientela e partecipazione attiva alle aste del Tesoro. Si tratta per di più di operazioni profittevoli anche se il Tesoro abbreviasse le scadenze dei nuovi titoli.

Non credo che nella strategia di Monti ci sia la richiesta di equiparare la Bce alle altre Banche centrali. Se il nostro premier vuole rassicurare la Merkel questa non sarebbe, almeno per ora, la richiesta giusta. Ma in un futuro più lontano, diciamo nel 2015, potrebbe divenire praticabile e bene ha fatto il ministro Passera a metterla in calendario.
Quello che Monti vuole oggi portare a casa con la riunione del Consiglio europeo del 30 gennaio, è il dimezzamento della quota di debito da diminuire per i Paesi che superano il 60 per cento nel rapporto debito-Pil e il defalco degli investimenti strutturali dal calcolo del deficit rispetto al Pil. Sarebbero due passi nella giusta direzione per quanto riguarda la crescita. Messi insieme al contenimento dei rendimenti consentirebbero un quadro di maggiore tranquillità e l'avvio immediato di iniziative per la creazione di posti di lavoro e nuovi meccanismi di ammortizzatori sociali.
Insomma una politica di rilancio a piccoli passi ma con perseverante continuità, purché vi sia l'appoggio degli italiani ed in particolare delle parti sociali.

Da questo punto di vista la Camusso e la Fornero hanno grandi responsabilità. Innovare profondamente il contratto di lavoro tenendo fermo l'articolo 18: questa è la scommessa. Non è impossibile, soprattutto se sapranno guardare la luna e non il dito che la indica.

Post scriptum. Voglio qui inviare i nostri sentiti auguri al professor Befera, presidente dell'Agenzia delle entrate. Non badi alle minacce e agli insulti che le vengono lanciati. Le prime confidiamo siano soltanto sciagurate esibizioni di teste balorde, i secondi, se vengono da personaggi tipo Santanché, sono titoli onorifici.

(08 gennaio 2012)
 
x tutti

unicredito per me sara la prima banca d'italia a essere nazionalizzata l'ungheria e i suoi politici se ne stanno sbattendo i maroni e il default vicinissimo.
 
Monti: "chi evade mette mani in tasca agli italiani" :bow: E chi mette le tasse agli italiani, cosa fa? ... Dove le mette le mani? :lol:

Befera, dopo Cortina: "facciamo solo il nostro dovere". E finora cosa avete fatto? :lol:

Hanno dato al popolo ciò che voleva in un momento in cui la casta dei privilegiati si vede minacciata lo status quo: un osso da spolpare per tenerlo buono. Una notizia ad effetto che ci farà dormire sonni tranquilli dimenticando per un po' gli stipendi faraonici dei (dis)onorevoli che non si vogliono tagliare e la legge elettorale porcata e pro-casta da riformare.
 
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