Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

L'economista Loretta Napoleoni ha rilasciato a caldo - dopo la serie B di S&P.- alcune
dichiarazioni, al pari di quelle che si scrivono quì da persone che vengono considerate
catastrofiste.
Secondo me il peggio che ci può capitare è trascinarci per qualche anno (come
sembrano vogliono la Merkel e Sarko) per farci arrivare stremati alla bancarotta.
Ecco perché la Merkel attacca le agenzie di rating (che intendiamoci per me sono parte del problema). potrebbero fargli saltare il piano.

Credo che neanche la via della ristrutturazione sia auspicabile perché rimarrebbero i
soliti noti a gestire l'operazione (ricordate il gattopardo: cambiare tutto per non cambiare niente): quì ci vuole un'azione di forza come quella che hanno fatto gli Islandesi.

Ma purtroppo noi siamo italiani e non islandesi.
 
concordia.jpg



E poi ci lamentiamo se la Germania è in triplAAA e noi in triplaBBB

Ecco il nostro senso della Nazione:


“Che la nave Italia affondi pure, l’importante è che mi salvi il cùlo io…”

grande capitano della nave continua cosi'
 
50 dati economici del 2011 incredibili. Il collasso economico è inevitabile?

Ho trovato questi 50 dati economici del 2011 quasi troppo folli da credere che riguardano gli States. Dategli un'occhiata, visto che la fine dell'anno è tempo di bilanci, mi sembra che quello economico sia tutt'altro che positivo! Ci attende lo stesso destino?
1 Uno sconvolgente 48 per cento di tutti gli Americani è considerato a "basso reddito" o vive in povertà.
2 Circa il 57 per cento di tutti i bambini negli Stati Uniti vive in famiglie considerate a "basso reddito" o impoverite.
3 Se il numero degli americani che "cercano un lavoro" fosse lo stesso di quanto era nel 2007, il tasso "ufficiale" di disoccupazione rilasciato dal governo sarebbe superiore dell’11 per cento.
4 Il periodo medio di disoccupazione di un lavoratore negli Stati Uniti è ora superiore alle 40 settimane.
5 Un recente sondaggio ha rilevato che il 77 per cento delle piccole imprese statunitensi non ha in progetto l’assunzione di lavoratori.
6 Ci sono oggi meno lavori retribuiti negli Stati Uniti di quanti ce ne fossero nel 2000 anche se si sono aggiunte 30 milioni di persone alla popolazione da allora.
7 Dal dicembre del 2007, il reddito medio delle famiglie negli Stati Uniti è calato del 6,8% se viene calcolata l’inflazione.
8 Secondo il Bureau of Labor Statistics, 16,6 milioni di Americani erano lavoratori autonomi nel dicembre del 2006. Oggi questo numero si è ridotto a 14,5 milioni.
9 Un sondaggio di Gallup dell’inizio di quest’anno ha scoperto che circa un americano su cinque che ha un lavoro si vede già come un disoccupato.
10 Secondo l’autore Paul Osterman, circa il 20 per cento di tutti gli adulti negli USA stanno svolgendo lavori pagati con stipendi a livello di povertà.
11 Nel 1980 meno del 30% di tutti i lavori negli Stati Uniti erano a basso reddito. Oggi più del 40% di tutti gli impieghi negli Stati Uniti è a basso reddito.
12 Nel 1969 il 95 per cento di tutti gli uomini tra i 25 e i 54 anni aveva un lavoro. A luglio solo l’81,2 per cento degli uomini di questa fascia di età aveva un lavoro.
13 Un recente sondaggio ha rilevato che un americano su tre non sarà in grado di pagare il mutuo o l’affitto il mese successivo se dovesse perdere improvvisamente il lavoro.
14 La Federal Reserve ha recentemente annunciato che la ricchezza totale netta delle famiglie statunitensi è calata del 4,1 per cento solo nel terzo quarto del 2011.
15 In base a un recente studio condotto dal BlackRock Investment Institute, il rapporto tra debito delle famiglie e reddito negli Stati Uniti è ora del 154 per cento.
16 Se l’economia ha rallentato, lo stesso hanno fatto i matrimoni. Secondo un’analisi del Pew Research Center, solo il 51 per cento di tutti gli americani che hanno almeno 18 anni sono al momento sposati. Nel 1960 il 72 per cento di tutti gli adulti negli USA erano coniugati.
17 L’U.S. Postal Service ha perso più di 5 miliardi di dollari nello scorso anno.
18 A Stockton in California i prezzi delle case sono diminuiti del 64 per cento dal valore di picco del mercato immobiliare.
19 Il Nevada ha il più alto tasso di sgomberi per mutui non pagati della nazione da 59 mesi consecutivi.
20 Da non credere, ma il prezzo medio di una casa a Detroit è di circa 6.000 dollari.
21 Secondo l’U.S. Census Bureau, il 18 per cento di tutte le abitazioni nello stato della Florida è vuoto. Questo dato è del 63 per cento più alto di quanto fosse dieci anni fa.
22 Nel 2011 la costruzione di nuove case negli Stati Uniti è sul punto di stabilire il nuovo minimo di tutti i tempi.
23 Come ho già scritto in precedenza, il 19 per cento di tutti gli uomini americani tra i 25 e i 34 anni ora vive con i genitori.
24 Le bollette dell’elettricità negli Stati Uniti sono cresciute più del tasso di inflazione da cinque anni consecutivi.
25 Secondo i dati del Bureau of Economic Analysis, nel 1980 i costi sanitari assommavano al 9,5% di tutti i consumi individuali. Oggi raggiungono circa il 16,3%.
26 Uno studio ha scoperto che circa il 41 per cento di tutti gli statunitensi in età lavorativa ha problemi di pagamento dei conti sanitari o sta saldando un debito relativo alle proprie cure.
27 Se riuscite a crederci, un americano su sette ha almeno dieci carte di credito.
28 Gli Stati Uniti spendono circa 4 dollari in beni e servizi che vengono dalla Cina per ogni dollaro che la Cina spende per beni e servizi proveniente dagli Stati Uniti.
29 Si prevede che il passivo commerciale degli USA nel 2011 sarà di 558,2 miliardi di dollari.
30 La crisi dei pensionati negli Stati Uniti continua a peggiorare. Secondo l’Employee Benefit Research Institute, il 46 per cento di tutti i lavoratori americani ha risparmiato meno di 10.000 dollari per la pensione e il 29 per cento ne ha meno di 1.000.
31 Oggi un anziano americano su sei vive sotto la linea federale di povertà.
32 In base a uno studio appena pubblicato, la paga dei CEO nelle più grandi aziende statunitensi è cresciuta del 36,5% negli ultimi dodici mesi.
33 Oggi le banche "troppo grandi per fallire" sono più forti che mai. Gli asset totali delle sei maggiori banche statunitensi sono incrementati del 39 per cento tra il 30 settembre 2006 e il 30 settembre 2011.
34 I sei eredi del fondatore di Wal-Mart Sam Walton hanno un patrimonio netto che corrisponde più o meno a quello del 30 per cento degli Americani col reddito più basso.
35 Secondo un’analisi dei dati del Census Bureau fatta dal Pew Research Center, la ricchezza media netta delle famiglie capeggiate da chi ha più di 65 anni è 47 volte maggiore della ricchezza media delle famiglie capeggiate da quelli che ne hanno meno di 35.
36 Se riuscite a crederci, il 37 per cento di tutte le famiglie statunitensi è guidato da individui sotto i 35 anni che hanno un patrimonio netto pari a zero o sotto zero.
37 La percentuale di americani che vive in estrema povertà (6,7%) è la più alta mai registrata.
38 I bambini senza una casa negli Stati Uniti sono adesso il 33 per cento in più di quanto fossero nel 2007.
39 Dal 2007 il numero dei bambini che vivono in condizioni di povertà nello stato della California è incrementato del 30 per cento.
40 Triste a dirsi, la povertà infantile sta assolutamente esplodendo in tutta l’America. Secondo il National Center fo Children in Poverty, il 36,4% di tutti i bambini di Philadelphia vive in povertà, il 40,1% di tutti i bambini di Atlanta vive in povertà, il 52,6% di tutti i bambini di Cleveland vive in povertà e il 53,6% di tutti i bambini di Detroit vive in povertà.
41 Oggi un cittadino americano su sette e un bambino su quattro usufruiscono dei buoni alimentari.
42 Nel 1980 la redistribuzione dei redditi da parte del governo era pari a solo l’11.7% di tutti gli introiti. Oggi assommano a più del 18 per cento.
43 Uno sbalorditivo 48,5% di tutti gli americani vive in famiglie che ricevono una qualche forma di sussidio. Nel 1983 questo dato era inferiore del 30 per cento.
44 In questo momento la spesa del governo federale è pari a circa il 24 per cento del PIL. Nel 2001 era solo del 18 per cento.
45 Per l’anno fiscale 2011 il governo statunitense ha un deficit di bilancio pari a circa 1,3 trilioni di dollari. È il terzo anno consecutivo che il nostro passivo di bilancio ha superato il trilione di dollari.
46 Se Bill Gates desse ogni centesimo delle proprie fortune al governo statunitense, riuscirebbe a coprire il passivo di bilancio degli USA solo per quindici giorni.
47 Incredibilmente, il governo statunitense ha ora accumulato un debito totale di 15 trilioni di dollari. Quando Barack Obama salì in carica, il debito nazionale era solo di 10,6 trilioni di dollari.
48 Se il governo federale iniziasse in questo momento a ripagare il debito nazionale al ritmo di un dollaro al secondo, ci vorrebbero più di 440.000 anni per ripianarlo.
49 Il debito nazionale degli Stati Uniti è incrementato in media più di 4 miliardi di dollari al giorno dall’inizio dell’amministrazione Obama.
50 Durante l’amministrazione Obama il governo statunitense ha accumulato più debito di quanto fatto da quando George Washington è salito in carica fino alla presidenza



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50 dati economici del 2011 incredibili. Il collasso economico è inevitabile?

Ho trovato questi 50 dati economici del 2011 quasi troppo folli da credere che riguardano gli States. Dategli un'occhiata, visto che la fine dell'anno è tempo di bilanci, mi sembra che quello economico sia tutt'altro che positivo! Ci attende lo stesso destino?
1 Uno sconvolgente 48 per cento di tutti gli Americani è considerato a "basso reddito" o vive in povertà.
2 Circa il 57 per cento di tutti i bambini negli Stati Uniti vive in famiglie considerate a "basso reddito" o impoverite.
3 Se il numero degli americani che "cercano un lavoro" fosse lo stesso di quanto era nel 2007, il tasso "ufficiale" di disoccupazione rilasciato dal governo sarebbe superiore dell’11 per cento.
4 Il periodo medio di disoccupazione di un lavoratore negli Stati Uniti è ora superiore alle 40 settimane.
5 Un recente sondaggio ha rilevato che il 77 per cento delle piccole imprese statunitensi non ha in progetto l’assunzione di lavoratori.
6 Ci sono oggi meno lavori retribuiti negli Stati Uniti di quanti ce ne fossero nel 2000 anche se si sono aggiunte 30 milioni di persone alla popolazione da allora.
7 Dal dicembre del 2007, il reddito medio delle famiglie negli Stati Uniti è calato del 6,8% se viene calcolata l’inflazione.
8 Secondo il Bureau of Labor Statistics, 16,6 milioni di Americani erano lavoratori autonomi nel dicembre del 2006. Oggi questo numero si è ridotto a 14,5 milioni.
9 Un sondaggio di Gallup dell’inizio di quest’anno ha scoperto che circa un americano su cinque che ha un lavoro si vede già come un disoccupato.
10 Secondo l’autore Paul Osterman, circa il 20 per cento di tutti gli adulti negli USA stanno svolgendo lavori pagati con stipendi a livello di povertà.
11 Nel 1980 meno del 30% di tutti i lavori negli Stati Uniti erano a basso reddito. Oggi più del 40% di tutti gli impieghi negli Stati Uniti è a basso reddito.
12 Nel 1969 il 95 per cento di tutti gli uomini tra i 25 e i 54 anni aveva un lavoro. A luglio solo l’81,2 per cento degli uomini di questa fascia di età aveva un lavoro.
13 Un recente sondaggio ha rilevato che un americano su tre non sarà in grado di pagare il mutuo o l’affitto il mese successivo se dovesse perdere improvvisamente il lavoro.
14 La Federal Reserve ha recentemente annunciato che la ricchezza totale netta delle famiglie statunitensi è calata del 4,1 per cento solo nel terzo quarto del 2011.
15 In base a un recente studio condotto dal BlackRock Investment Institute, il rapporto tra debito delle famiglie e reddito negli Stati Uniti è ora del 154 per cento.
16 Se l’economia ha rallentato, lo stesso hanno fatto i matrimoni. Secondo un’analisi del Pew Research Center, solo il 51 per cento di tutti gli americani che hanno almeno 18 anni sono al momento sposati. Nel 1960 il 72 per cento di tutti gli adulti negli USA erano coniugati.
17 L’U.S. Postal Service ha perso più di 5 miliardi di dollari nello scorso anno.
18 A Stockton in California i prezzi delle case sono diminuiti del 64 per cento dal valore di picco del mercato immobiliare.
19 Il Nevada ha il più alto tasso di sgomberi per mutui non pagati della nazione da 59 mesi consecutivi.
20 Da non credere, ma il prezzo medio di una casa a Detroit è di circa 6.000 dollari.
21 Secondo l’U.S. Census Bureau, il 18 per cento di tutte le abitazioni nello stato della Florida è vuoto. Questo dato è del 63 per cento più alto di quanto fosse dieci anni fa.
22 Nel 2011 la costruzione di nuove case negli Stati Uniti è sul punto di stabilire il nuovo minimo di tutti i tempi.
23 Come ho già scritto in precedenza, il 19 per cento di tutti gli uomini americani tra i 25 e i 34 anni ora vive con i genitori.
24 Le bollette dell’elettricità negli Stati Uniti sono cresciute più del tasso di inflazione da cinque anni consecutivi.
25 Secondo i dati del Bureau of Economic Analysis, nel 1980 i costi sanitari assommavano al 9,5% di tutti i consumi individuali. Oggi raggiungono circa il 16,3%.
26 Uno studio ha scoperto che circa il 41 per cento di tutti gli statunitensi in età lavorativa ha problemi di pagamento dei conti sanitari o sta saldando un debito relativo alle proprie cure.
27 Se riuscite a crederci, un americano su sette ha almeno dieci carte di credito.
28 Gli Stati Uniti spendono circa 4 dollari in beni e servizi che vengono dalla Cina per ogni dollaro che la Cina spende per beni e servizi proveniente dagli Stati Uniti.
29 Si prevede che il passivo commerciale degli USA nel 2011 sarà di 558,2 miliardi di dollari.
30 La crisi dei pensionati negli Stati Uniti continua a peggiorare. Secondo l’Employee Benefit Research Institute, il 46 per cento di tutti i lavoratori americani ha risparmiato meno di 10.000 dollari per la pensione e il 29 per cento ne ha meno di 1.000.
31 Oggi un anziano americano su sei vive sotto la linea federale di povertà.
32 In base a uno studio appena pubblicato, la paga dei CEO nelle più grandi aziende statunitensi è cresciuta del 36,5% negli ultimi dodici mesi.
33 Oggi le banche "troppo grandi per fallire" sono più forti che mai. Gli asset totali delle sei maggiori banche statunitensi sono incrementati del 39 per cento tra il 30 settembre 2006 e il 30 settembre 2011.
34 I sei eredi del fondatore di Wal-Mart Sam Walton hanno un patrimonio netto che corrisponde più o meno a quello del 30 per cento degli Americani col reddito più basso.
35 Secondo un’analisi dei dati del Census Bureau fatta dal Pew Research Center, la ricchezza media netta delle famiglie capeggiate da chi ha più di 65 anni è 47 volte maggiore della ricchezza media delle famiglie capeggiate da quelli che ne hanno meno di 35.
36 Se riuscite a crederci, il 37 per cento di tutte le famiglie statunitensi è guidato da individui sotto i 35 anni che hanno un patrimonio netto pari a zero o sotto zero.
37 La percentuale di americani che vive in estrema povertà (6,7%) è la più alta mai registrata.
38 I bambini senza una casa negli Stati Uniti sono adesso il 33 per cento in più di quanto fossero nel 2007.
39 Dal 2007 il numero dei bambini che vivono in condizioni di povertà nello stato della California è incrementato del 30 per cento.
40 Triste a dirsi, la povertà infantile sta assolutamente esplodendo in tutta l’America. Secondo il National Center fo Children in Poverty, il 36,4% di tutti i bambini di Philadelphia vive in povertà, il 40,1% di tutti i bambini di Atlanta vive in povertà, il 52,6% di tutti i bambini di Cleveland vive in povertà e il 53,6% di tutti i bambini di Detroit vive in povertà.
41 Oggi un cittadino americano su sette e un bambino su quattro usufruiscono dei buoni alimentari.
42 Nel 1980 la redistribuzione dei redditi da parte del governo era pari a solo l’11.7% di tutti gli introiti. Oggi assommano a più del 18 per cento.
43 Uno sbalorditivo 48,5% di tutti gli americani vive in famiglie che ricevono una qualche forma di sussidio. Nel 1983 questo dato era inferiore del 30 per cento.
44 In questo momento la spesa del governo federale è pari a circa il 24 per cento del PIL. Nel 2001 era solo del 18 per cento.
45 Per l’anno fiscale 2011 il governo statunitense ha un deficit di bilancio pari a circa 1,3 trilioni di dollari. È il terzo anno consecutivo che il nostro passivo di bilancio ha superato il trilione di dollari.
46 Se Bill Gates desse ogni centesimo delle proprie fortune al governo statunitense, riuscirebbe a coprire il passivo di bilancio degli USA solo per quindici giorni.
47 Incredibilmente, il governo statunitense ha ora accumulato un debito totale di 15 trilioni di dollari. Quando Barack Obama salì in carica, il debito nazionale era solo di 10,6 trilioni di dollari.
48 Se il governo federale iniziasse in questo momento a ripagare il debito nazionale al ritmo di un dollaro al secondo, ci vorrebbero più di 440.000 anni per ripianarlo.
49 Il debito nazionale degli Stati Uniti è incrementato in media più di 4 miliardi di dollari al giorno dall’inizio dell’amministrazione Obama.
50 Durante l’amministrazione Obama il governo statunitense ha accumulato più debito di quanto fatto da quando George Washington è salito in carica fino alla presidenza



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non so' dove abbia trovato tutte ste informazioni, ma oltre ad essere egregie, spiegano pure il perche' il governo americano deve far credere che l' europa e' prossima al burrone....

per quanto riguarda il paragone tra italia e USA io non vedo la benche' minima somiglianza.....

da sempre gli states sono indebitatissimi, mentre noi veniamo spennati dalle tasse e tra 1000 sacrifici tiriamo avanti.....

una casa a detroit si compra con 6000 USD, mentre da noi nessuno te la regala e sebbene ci sia una stasi delle vendite i prezzi non sono tracollati, segno evidente che chi possiede una casa ha pure dei dindi da parte per tirare a campare, altrimenti sarebbe costretto a svendere.....

le 10 carte di credito....quelle sono il vero pericolo...
una volta ho letto da qualche parte che un economista americano ne sconsigliava l' uso, anzi indicava di spendere denaro fisico, perche' rende l' idea di quanto stai spendendo.....

cmq morale della storia a differenza di altre mentalita', noi abbiamo sempre avuto una classe politica di delinquenti senza scrupoli, disposti a svendere la carcassa della propria madre pur di accaparrarsi la poltrona, ma la maggior parte della popolazione ha sempre fatto la formica risparmiando, tanto e' che fino a qualche anno fa' eravamo considerati i primi risparmiatori al mondo.....

logico che in tempo di vacche magre son caz.zi per tutti, ma proprio grazie ai risparmi passati secondo me ce la faremo.....

certo pero' che se cracca il mondo intorno a noi mi sa' difficile sopravvivere.....

oh raga solo monti ha calcato la mano per 80 miliardi di euro di tasse/aumenti etc etc.....senza le continue manovre di tremonti.....

sebbene bastonati e quasi al tappeto, siamo mezzi agonizzanti e sopratutto ancora vivi.....

certo e' che se ci fossero delle leggi a protezione della nostra economia (come nel caso delle aziende che delocalizzano sebbene in utile) sarebbe piu' facile.....

sebbene gli americani tentino l' accoppo declassandoci, ce la faremo....;)
 
Ultima modifica:
mah non so dove le hai prese i giornali economici dicon che in dicembre dopo novembre son aumentati il nr dei posti di lavoro .l ho letto su due giornali economici
 
mah non so dove le hai prese i giornali economici dicon che in dicembre dopo novembre son aumentati il nr dei posti di lavoro .l ho letto su due giornali economici

Buona giornata a tutti/e,anche x me li ho letti anch'io
passaggio veloce x augurarvi di TT
siamo a 490
vado sulle piste
M5S ci saremo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli&brutti
 
Italia declassata a BBB+. Stessi errori della Grecia? Austerity beffa?

Dopo la meravigliosa notizia che il nostro Paese è stato declassato dall'agenzia di rating S&P's a BBB+ sono andato a rivedere come era nata la crisi in Grecia. Testuali da un articolo del 2010 (http://santaruina.splinder.com/post/22402594/grecia-alle-origini-della-crisi):
Nelle scorse settimane, il governo greco, guidato da Yorgos Papandreou, ha imposto alla popolazione misure decisamente drastiche, come il taglio di parte della tredicesima e della quattordicesima dagli stipendi dei dipendenti pubblici, l'aumento dell’iva dei prodotti in commercio mediamente del 2%, una sovrattassa su sigarette ed alcolici, nonché un considerevole aumento della benzina, passata in breve tempo dal costo di 1,10 euro al litro a punte di 1,50 euro. Come conseguenza, la popolazione ha risposto, come c’era da attendersi, con ondate di scioperi generali che hanno paralizzato il paese per diversi giorni nell’arco dell’ultimo mese. Tali sollevazioni sono viste da alcuni analisti come la reazione di un popolo vessato che non vuole pagare per le colpe degli speculatori e dei “supercapitalisti”.

Non vi sembra che possa essere un qualsiasi articolo dell'Italia di queste settiamane?
Quindi se l'austerità non ha funzionato in Grecia perchè dovrebbe avere risvolti positivi da noi?


ripeto a dire noi non siamo la grecia ma se guardo i politici siamo messi peggio:wall:
 
borsa_interna2.jpg

http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2011/08/borsa_interna2.jpgDopo gli ultimi declassamenti da parte dell’agenzia Standard&Poor’s, i rendimenti di Bot e Btp italiani rischiano di tornare sopra il livello di guardia. Ma è tutta l’Unione Europea a essere in allarme, con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy che annuncia il potenziamento dei fondi europei: ”L’Esm entrerà in vigore a luglio 2012, prima del previsto”. Il nuovo patto di bilancio (Fiscal Compact) “sarà messo a punto entro fine mese e firmato a marzo”. Entrerà in vigore a luglio 2012. E in difesa dei mercati europei, per rispondere agli attacchi di S&P, il vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn ha, per la prima volta apertamente, criticato le agenzie di rating: “Queste agenzie non sono istituti di ricerca imparziali ma hanno i loro interessi e svolgono il loro ruolo molto in linea con il capitalismo finanziario americano”.

Possibili conseguenze anche sugli istituti bancari del nostro Paese, che hanno i bilanci imbottiti di Buoni del Tesoro: Monte dei Paschi, Banco Popolare e Unicredit che venerdì prossimo chiuderà l’aumento di capitale. Ma per il momento la risposta dei mercati sembra comunque di fiducia. Lo spread, dopo un’apertura intorno ai 500 punti, arriva poco sopra i 480. E i titoli di Piazza Affari, dopo un’apertura in negativo, perdono un punto percentuale. Buon esito ha avuto l’asta dei titoli francesi (circa 8,7 miliardi di euro di titoli di Stato in offerta e oltre 8,5 piazzati) dopo il downgrade del Paese insieme a quello di altre 8 nazioni europee.
 

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