Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

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Dopo gli ultimi declassamenti da parte dell’agenzia Standard&Poor’s, i rendimenti di Bot e Btp italiani rischiano di tornare sopra il livello di guardia. Ma è tutta l’Unione Europea a essere in allarme, con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy che annuncia il potenziamento dei fondi europei: ”L’Esm entrerà in vigore a luglio 2012, prima del previsto”. Il nuovo patto di bilancio (Fiscal Compact) “sarà messo a punto entro fine mese e firmato a marzo”. Entrerà in vigore a luglio 2012. E in difesa dei mercati europei, per rispondere agli attacchi di S&P, il vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn ha, per la prima volta apertamente, criticato le agenzie di rating: “Queste agenzie non sono istituti di ricerca imparziali ma hanno i loro interessi e svolgono il loro ruolo molto in linea con il capitalismo finanziario americano”.

Possibili conseguenze anche sugli istituti bancari del nostro Paese, che hanno i bilanci imbottiti di Buoni del Tesoro: Monte dei Paschi, Banco Popolare e Unicredit che venerdì prossimo chiuderà l’aumento di capitale. Ma per il momento la risposta dei mercati sembra comunque di fiducia. Lo spread, dopo un’apertura intorno ai 500 punti, arriva poco sopra i 480. E i titoli di Piazza Affari, dopo un’apertura in negativo, perdono un punto percentuale. Buon esito ha avuto l’asta dei titoli francesi (circa 8,7 miliardi di euro di titoli di Stato in offerta e oltre 8,5 piazzati) dopo il downgrade del Paese insieme a quello di altre 8 nazioni europee.

Ciao ottimist non ci farei troppo credito
I depositi overnight delle banche presso la Bce continuano a registrare nuovi massimi storici. Oggi è stato raggiunto un nuovo record a quota 493,3 miliardi di euro, dopo il precedente picco di 489 miliardi segnato lo scorso venerdì. Permane quindi un clima di elevata sfiducia sul mercato interbancario, con gli istituti di credito che preferiscono "parcheggiare" fondi nelle casse di Francoforte per un rendimento dello 0,25%, notevolmente inferiore a quello che ricaverebbero prestandosi denaro a vicenda
M5S ci saremo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli&brutti
 
Scadenze Debito Italia: roll over 2012


  • Quando le scadenze dei Titoli di Stato dell’Italia? Per quali importi?
ovvero la slide con gli importi in scadenza per il debito pubblico italiano nel corso del 2012.
Questa slide serve soprattutto per sottolineare una cosa: è presto, molto presto per cantare vittoria. I veri problemi nelle sottoscrizioni e nei rinnovi (roll over) l’Italia li avrà nei mesi di febbraio, marzo ed aprile, mesi dove la cifra di bond in scadenza sarà pari a circa 140 miliardi di Euro. Senza ovviamente dimenticare gli effetti degli utlimi downgrading e degli eventuali successivi che potrebbero arrivare nei prossimi mesi…
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E’ anche vero che nel frattempo la BCE fornirà nuovamente liquidità con la sua manovra “bancomat” a favore delle banche che si chiama LTRO (previste ancora 2 puntate). Ma vorrei solo far capire che quanto sta accadendo è solo una serie di giri di partite. E non certo si può parlare di manovre che influiscono positivamente sulla crescita economica, sui debiti pubblici, sulla finanza in generale. E’ un giochino che si autoalimenta, con la complicazione, oggi, del peggioramento del merito creditizio. Rinnovare titoli di stato italiani in scadenza significa “aumentare il rischio”. Scade infatti un bond che era A- e che invece oggi è BBB+
Alla fine della fiera, con questo roll over, si cerca di continuare a comprare tempo. E fin che si tratta di BOT il giochino può funzionare, ma poi quando si passa a scadenza più lunghe, qualche problemino in più è probabile.
 
MILANO (MF-DJ)--La Germania beneficera' degli effetti laterali della crisi del debito sovrano, e in particolare dalla "debolezza dell'euro". Lo sostiene Emile Cardon, economista di Rabobank, commentando l'indice Zew di gennaio, nettamente superiore alle aspettative. La debolezza dell'euro sara' "positiva per le esportazioni", una componente "molto importante" per la crescita tedesca, contribuendo cosi' "a migliorare il sentiment" delle societa' in Germania. Per Cardon, la Germania registrera' un calo del Pil nel 1* trimestre del 2012 dello 0,3% t/t, ma "avra' una forte ripresa" per il resto dell'anno.
 
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E’ incredibile come la storia stia giocando a nascondino con la crisi attuale, incredibile è osservare come stia divertendosi a fare la rima…
” Come sempre nella storia capacità finanziaria e perspicacia polita sono inversamente proporzionali. La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l’inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro. Questa è la minaccia per il capitalismo (…) E’ ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno molto male fa dire che la situazione è fondamentalmente sana! JK GALBRAITH

Ma in fondo chi la conosce, chi la legge e ascolta la storia! Sono anni che leggo e rileggo i passi della storia, la storia delle grandi crisi e ogni giorno che passa è un brivido in più, gli stessi errori, la stessa avidità, le stesse paranoie, lo stesso egoismo, la stessa incompetenza…
Non più tardi di qualche mese fa…
Roma, 18 ago. (TMNews) – Nessuna nuova recessione è all’orizzonte, né nella zona euro né tantomeno a livello mondiale, malgrado il rallentamento generalizzato della crescita: ne è convinto il presidente dell’Unione europea Herman Van Rompuy, secondo cui “non c’è nessuna prospettiva di crescita economica negativa: la crescita può essere più debole del previsto, ma non prevediamo alcuna recessione”.
Hanno mai previsto qualcosa di interessante questi pseudoilluminati tecnocrati?
Purtroppo lo scuolabus delle Nazioni è in mano a dei falliti, egocentrici e paranoici, è in mano a Napoleone e Bismark, uomini e donne che lo hanno distrutto facendolo cadere nel canyon della loro sete di potere, della loro avidità…
MILANO – «La situazione di crisi nella quale ci troviamo è peggiorata». È il parere di Mario Draghi, presidente della Bce, sentito dalla commissione parlamentare economico-finanziaria di Strasburgo come presidente dell’autorità europea per i rischi sistemici. Trichet, predecessore dell’italiano sulla poltrona di numero uno della Banca centrale europea, aveva già parlato di dimensioni sistemiche per la crisi in atto. Ma «da allora la situazione è peggiorata», ha sottolineato appunto Draghi. È «vitale», ha spiegato, che le decisioni prese dai leader europei sui fondi salva-Stati siano attuate «tempestivamente e completamente».
LE AGENZIE DI RATING
- L’ex presidente della Banca d’Italia ha poi commentato le ultime notizie sui downgrade disposti da Standard & Poor’s: «Dobbiamo imparare farne a meno. Bisogna vivere non senza di loro, ma con loro, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente».
MONTI SU S&P
- Anche il premier Mario Monti ha commentato il recente provvedimento di S&P, facendo riferimento in particolare al giudizio sull’operato del suo governo. In un’intervista al Financial Times, Monti ha ribadito che l’agenzia ha menzionato come un elemento «negativo» di rischio politico «le istituzioni politiche europee», non il suo governo tecnico. Il presidente del Consiglio ha poi chiesto alla Germania e agli altri paesi creditori di fare di più per aiutare l’Italia a ridurre i costi di finanziamento del nostro Paese, avvertendo che se non lo facessero ci sarebbe una «forte reazione negativa» fra gli elettori dei paesi periferici dell’Eurozona.
DECLASSATO IL FONDO SALVASTATI
- La Standard & Poor’s nel frattempo ha tagliato anche il rating dell’European Financial Stability Facility (Efsf) a «AA+» da «AAA», dopo l’ondata di downgrade di paesi europei decisa venerdì scorso. L’agenzia è altrimenti nota come il fondo Salvastati, incaricato di vigilare sulla tenuta finanziaria dei Paesi europei in questa fase di turbolenze sui mercati.
GRECIA A UN PASSO DAL DEFAULT
- Uno dei manager di punta dell’agenzia di rating, Moritz Kraemer, ha poi annunciato a Bloomberg Tv le sue stime a proposito del Paese in questo momento in maggiore difficoltà: «La Grecia fallirà molto presto. Non posso dire se vi sarà una via d’uscita al termine di questo ciclo di negoziati molto serrato». Ha affermato il responsabile per i rating sovrani dell’Europa, aggiungendo subito dopo: «C’è un tema di politica del rischio calcolato – ha aggiunto – e un default disordinato avrebbe effetti su altri Paesi, ma credo che i leader politici vorranno evitarlo. Il gioco resta aperto» (http://www.corriere.it/)
Si la Grecia è fallita se lo dicono loro che arrivano sempre dopo c’è da credere…è fallita e non ce l’hanno detto birbanti!
Tornando a Van Rompuy uno sbuccato dal nulla di questa immensa nebbia…
Il 9 gennaio a Copenaghen, il presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy, ha dichiarato che le misure di austerità non possono essere portate avanti a scapito della crescita economica; i paesi membri dell’Ue devono evitare ad ogni costo la recessione economica.BRUXELLES – La ”strategia anti-recessione” europea sara’ al centro del vertice europeo informale dei leader convocato per il 30 gennaio prossimo. Lo ha detto il presidente permanente della Ue, Herman Van Rompuy, affermando che essa dovra’ essere ”ampia ed efficace” e fondata su tre principi: evitare tagli agli investimenti nell’azione di consolidamento di bilancio, incremento della domanda, stimolo della creazione di posti di lavoro con legislazioni di ”lavoro flessibile”. ( Blitz quotidiano )

Nel frattempo Napoleone è ritornato all’Elba rinviando il vertice trilaterale…( brivido) in programma a Roma il 20 gennaio per importanti impegni interni!
Che stiano preparando una nuova Waterloo
Nella vera Waterloo Napoleone voleva attaccare le forze alleate alle sette del mattino, bombardandole con i cannoni ma, dato che era piovuto a dirotto tutta la notte e il giorno precedente, non riusci a muovere i cannoni prima di mezzogiorno.
Speriamo che i francesi ma soprattutto i tedeschi non facciano lo stesso errore rimandando il fuoco d’artiglieria, altro che bazooka!
Nel frattempo Monti vuole convincere la City e in un’intervista al Financial Times avverte la Germania che in Europa in molti stanno perdendo la pazienza, la favoletta della Crande Gemania ha un limite nascosto nelle ombre del passato! Al di la delle paranoie sulla sobrietà fiscale e sul pareggio di bilancio è ora che nonna Merkel invece ch stampare marchi dia il via libera alla BCE ultima risorsa per una massiccia iniezione di droga che allontani il momento della verità come sta accadendo in America, Inghilterra e Giappone.
Se nonna Merkel vuole passare alla storia per aver perso la terza guerra mondiale “finanziaria” si accomodi, siamo seduti su una santabarbara sociale, basta solo una scintilla e la storia farà capolino!
Vertici e summit a non finire per dire niente e rimandare in attesa di Godot! L’Europa unita è morta, quella dei capitali e delle monete agonizzante, altro che Italia o Spagna!
Europaranoici altro che euroscettici sono questi pseudo illuminati politici e tecnocrati, magari conniventi con l’oligarchia finanziaria che gli sta sequestrando.
Non vorrei ricordare la storia, lasciamo perdere Napoleone, Bismark o zio Adolfo, ma quello che è accaduto dopo il trattato di Versailles dovrebbe essere un monito profondo e illuminante, mentre il fantasma di Churchill se la ride insieme a zia Albione!
Spiace arrivare a simili conclusioni ma come spesso ho ricordato è stato un fallimento mettere insieme un’Europa dei capitali e delle monete, dimenticando la tragica realtà di anni di guerra, che i nazionalismi e i protezionismi che serpeggiano quotidianamente nell’Europa contribuiscono a risuscitare.
Domani è un altro giorno e si vedrà, ma un brivido scende lungo la schiena! E’ la storia ragazzo e tu non ci puoi fare niente, niente…purtroppo!
Il mio ottimismo si spinge a sperare che per una volta soltanto le ombre del passato possano essere cancellate in nome del bene comune e non di quello assoluto.
Per un problema tecnico l’analisi “Anno 2012: Esplosione del debito ” verrà inviata questa sera.
 
MILANO (MF-DJ)--La Germania beneficera' degli effetti laterali della crisi del debito sovrano, e in particolare dalla "debolezza dell'euro". Lo sostiene Emile Cardon, economista di Rabobank, commentando l'indice Zew di gennaio, nettamente superiore alle aspettative. La debolezza dell'euro sara' "positiva per le esportazioni", una componente "molto importante" per la crescita tedesca, contribuendo cosi' "a migliorare il sentiment" delle societa' in Germania. Per Cardon, la Germania registrera' un calo del Pil nel 1* trimestre del 2012 dello 0,3% t/t, ma "avra' una forte ripresa" per il resto dell'anno.

Ciao Ottimo!!!

Maled... Kartofen, ma verrà il giorno che c'è li inchiap..eremo tutti uno ad uno!:down:
 
Ciao Ottimo!!!

Maled... Kartofen, ma verrà il giorno che c'è li inchiap..eremo tutti uno ad uno!:down:


weee scarlatenn come va le kartofen mi fanno schifo , mentre le nostre patate nostrane sono le migliori del mondo specialmente le romagnole :up: il mio collega vincenzo mi dice che le patate siciliane sono pure buone , io confermo perche sua moglie e' una bella patatonsa
 
Ultima modifica:
weee scarlatenn come va le kartofen mi fanno schifo , mentre le nostre patate nostrane sono le migliori del mondo specialmente le romagnole :up: il mio collega vincenzo mi dice che le patate siciliane sono pure buone , io confermo perche sua moglie e' una bella patatonsa
Ciao Ottimist che cosa stai a dire,ti sono svegliati i spermatozoi?Stai attento che fai disastri dimenticalaaaaaa

Il Tesoro rassicura: la situazione del debito pubblico non è esplosiva

M5S ci saremo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli&brutti
 
Ciao Ottimist che cosa stai a dire,ti sono svegliati i spermatozoi?Stai attento che fai disastri dimenticalaaaaaa

Il Tesoro rassicura: la situazione del debito pubblico non è esplosiva

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Bruxelles, 17 gen. (Adnkronos) - Il tedesco Martin Schulz, finora a capo del gruppo dell'Alleanza dei socialisti e democratici (S&D) all'Europarlamento, è stato eletto oggi presidente del Parlamento europeo al posto del polacco Jerzy Buzek, esponente del Ppe.





Schulz è stato eletto al primo turno con 387 voti, su un totale di 670 voti validi. Candidati alla guida dell'Europarlamento, oltre al tedesco, erano anche la liberaldemocratica britannica Diana Wallis, che ha ottenuto 141 voti, ed il connazionale Nirj Deva, del gruppo dei Conservatori e riformisti, per il quale hanno votato in 142.

"Per la prima volta da quando è stata fondata, il fallimento dell'Unione Europea è una possibilità realistica". Schulz ha esordito così nell'aula di Strasburgo, criticando i summit di crisi che si susseguono senza esito l'uno dopo l'altro, con decisioni "che coinvolgono tutti noi prese dai capi di Stato e di governo a porte chiuse".

"Nella mia visione - ha sottolineato - questo è il contrario di quella forma di politica europea che pensavo fosse stata consegnata ai libri di storia: è una reminiscenza dell'epoca del Congresso di Vienna del 19mo secolo, quando i leader europei erano spietati nella difesa dell'interesse nazionale". Di contro, ha ricordato Schulz, che si definisce "un presidente di lotta", non certo "accomodante", l'Europa del dopoguerra venne fondato sul riconoscimento che "i nostri interessi non possono più essere separati da quelli dei nostri vicini, sulla comprensione comune che l'Ue non è un gioco a somma zero, in cui uno deve perdere in modo che l'altro possa vincere". Piuttosto "è vero il contrario", ha sottolineato il 56enne tedesco che Silvio Berlusconi definì 'kapo', "o vinciamo tutti insieme o perdiamo tutti insieme", perché "la base fondamentale" di quest'Europa è "il metodo comunitario, non un concetto tecnocratico, ma il principio al cuore di tutto quello che l'Ue rappresenta".

"E cosa significa questo nella pratica? - si è chiesto Schulz nel suo primo discorso da presidente dell'Aula di Strasburgo - Significa risolvere le dispute attraverso il dialogo ed il consenso, fondando le decisioni sul principio di solidarietà e democrazia e non semplicemente delegandole al più forte, riconciliando gli interessi dei Paesi più piccoli con quelli dei Paesi più grandi, di quelli del nord Europa con quelli del sud Europa, di quelli dell'est con quelli dell'ovest. E ponendo il bene comune al di sopra degli interessi individuali".

Esattamente il contrario di quanto sta avvenendo, secondo il presidente dell'Europarlamento, per il quale il progetto comunitario, che per decenni tanto successo ha avuto al punto da "darlo per scontato", in questi ultimi due anni è stato messo "a rischio". "Non solo sono cambiati i problemi - ha osservato - ma anche il modo in cui vengono affrontati. La pletora di summit, la convocazione crescente di incontri dei capi di Stato e di governo sta gravemente diminuendo il ruolo giocato dalla sola istituzione comunitaria eletta direttamente, il Parlamento europeo, ed il ruolo dei rappresentanti dei popoli d'Europa è stato ridotto essenzialmente a quello di timbrare gli accordi raggiunti tra i governi a porte chiuse".

E' per questa ragione, è l'analisi di Schulz, che "l'opinione pubblica risponde a questa mancanza di legittimità parlamentare considerando le decisioni politiche prese dai leader come null'altro che diktat imposti da Bruxelles". In questo contesto in cui l'"insoddisfazione alimenta il sentimento antieuropeo", l'accordo intergovernativo sul nuovo Patto di bilancio rappresenta "un primo test", ha concluso il presidente dell'Europarlamento, che ha chiesto un posto al tavolo dei negoziati per arrivare a quel "delicato compromesso tra disciplina di bilancio e misure a sostegno della crescita e dell'occupazione che i cittadini europei vogliono".

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