Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

:up: ti quoto in pieno
però metà della responsablità è degli italiani, che evidentemente se ne fottono della cultura e dell'approfondimento
io la tv non la guardo, ma quando vado da amici me la trovo sempre accesa, un bel abbonamento per vedere le partire, mica documentari
se poi cominci a parlare di social network... facebook è obsoleto

...poi come alle elezioni... se tutti spegnessero la tv stai tranquillo che cambierebbero i tipi di programmi, con il giro di soldi che c'è dopo una settimana saremmo accontentati
invece la gente si accontenta del menopeggio... e non può andare che peggio

ll meno peggio è da sempre il life motive degli italiani..... senza minimamente considerare le conseguenze.

accettare passivamente i discorsi tipo: "meglio un salto vuoto" denota già questo scarsa capacità cognitiva oltre che irresponsabilità nei confronti della comunità intera.

è un atto di irresponsabile prepotenza arrogarsi il diritto di far fare a tutti, e non solo ai propri elettori, un salto nel vuoto.

probabilmente lui salterà fuori poco prima dello schianto e si metterà in salvo..... ha già esperienza in questo.

il nuovo Papa sarà anche una bravissima e pia persona....ho seri dubbi su molti di quelli che gli stanno intorno tra i prelati e che sembra proprio abbiano interessi un tantino più terreni.
 
La favola del ?rimborso? fantasma | Phastidio.net


Torniamo brevemente sulla teoria del “rimborso” dei nostri titoli di stato, che secondo Beppe Grillo (e non solo lui) sarebbe alla base della nostra permanenza “a termine” nell’Eurozona. Una sorta di “bancarotta preferenziale”, detto in termini più crudi, in cui gli italiani verrebbero depredati dei loro averi per permettere alle istituzioni finanziarie tedesche di rientrare degli investimenti in nostri titoli di stato, prima di lasciarci andare a sbattere e reintrodurre la salvifica lira. Come abbiamo già avuto modo di dirvi, questa lettura è del tutto fallace, soprattutto dopo il celebre discorso di Mario Draghi sul whatever it takes per tenere unita l’area euro. In caso continuaste a non fidarvi della nostra analisi (siamo in democrazia, dopo tutto), eccovi una robusta evidenza fattuale.
Le assicurazioni dei paesi del Nord Europa, Germania in testa, da qualche tempo sono costrette a comprare titoli di stato della periferia dell’Eurozona a scadenza lunga e lunghissima, cioè decennali e trentennali, per sostenere la redditività delle proprie polizze, visto che i rendimenti dei Bund sono così bassi da mettere a rischio l’operatività e la redditività delle compagnie teutoniche. In questo articolo del bravo Morya Longo del Sole, si spiega che il nostro Btp quindicennale, emesso lo scorso gennaio, è stato acquistato in misura schiacciante (il 69 per cento del totale) da investitori esteri, dei quali il 29 per cento britannici, il 17 per cento tedeschi, il 12 per cento francesi. Questo titolo, sul mercato dei pronti contro termine, quota largamente special, cioè con tassi negativi: detto in modo molto semplice, i possessori di questo titolo (e di altri simili) sono in grado di finanziarlo (cioè prestarlo) e di incassare soldi anziché pagarne. Questo tipicamente avviene quando il titolo è introvabile, cioè immobilizzato nei portafogli degli investitori, soprattutto istituzionali, tra i quali spiccano le assicurazioni, anche di non residenti.
 
scusa black mi sono spiegato male, non volevo dire che il guadagno è facile... altrimenti avrei smesso di fare quel che faccio e mi sarei piazzato davanti ad un pc
mi riferivo al fatto che la tassazione italiana sul trading è simile a quella estera (a parte qualche eccezione), più o meno si combatte alla pari col resto del mondo

un'azienda italiana invece parte da una situazione di svantaggio mostruoso per cui combattere su un mercato globale è diventato veramente arduo e non si fa nulla per incentivare chi cerca di fare di più... in questo modo il declino è inevitabile

:up:
 
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Torniamo brevemente sulla teoria del “rimborso” dei nostri titoli di stato, che secondo Beppe Grillo (e non solo lui) sarebbe alla base della nostra permanenza “a termine” nell’Eurozona. Una sorta di “bancarotta preferenziale”, detto in termini più crudi, in cui gli italiani verrebbero depredati dei loro averi per permettere alle istituzioni finanziarie tedesche di rientrare degli investimenti in nostri titoli di stato, prima di lasciarci andare a sbattere e reintrodurre la salvifica lira. Come abbiamo già avuto modo di dirvi, questa lettura è del tutto fallace, soprattutto dopo il celebre discorso di Mario Draghi sul whatever it takes per tenere unita l’area euro. In caso continuaste a non fidarvi della nostra analisi (siamo in democrazia, dopo tutto), eccovi una robusta evidenza fattuale.
Le assicurazioni dei paesi del Nord Europa, Germania in testa, da qualche tempo sono costrette a comprare titoli di stato della periferia dell’Eurozona a scadenza lunga e lunghissima, cioè decennali e trentennali, per sostenere la redditività delle proprie polizze, visto che i rendimenti dei Bund sono così bassi da mettere a rischio l’operatività e la redditività delle compagnie teutoniche. In questo articolo del bravo Morya Longo del Sole, si spiega che il nostro Btp quindicennale, emesso lo scorso gennaio, è stato acquistato in misura schiacciante (il 69 per cento del totale) da investitori esteri, dei quali il 29 per cento britannici, il 17 per cento tedeschi, il 12 per cento francesi. Questo titolo, sul mercato dei pronti contro termine, quota largamente special, cioè con tassi negativi: detto in modo molto semplice, i possessori di questo titolo (e di altri simili) sono in grado di finanziarlo (cioè prestarlo) e di incassare soldi anziché pagarne. Questo tipicamente avviene quando il titolo è introvabile, cioè immobilizzato nei portafogli degli investitori, soprattutto istituzionali, tra i quali spiccano le assicurazioni, anche di non residenti.


ottima analisi dal mio punto di vista ma credo che pochi ne coglieranno il senso.
 
A me la questione appare meno limpida, pur concordando con la tua breve e divertente cronistoria del concetto di divinità.
E' evidente che l'idea di dio sia una creazione dell'uomo e assieme all'uomo si è evoluta.
Analogamente p.e. l'idea di mondo o universo è una creazione dell'uomo e potremmo tratteggiarne l'evoluzione in modo del tutto simile.
Quindi siamo creatori di dei e di universi, ma ciò non implica che oltre alla ns. idea non ci sia anche una realtà.
Insomma, la mappa è sicuramente una nostra creazione, ma cosa ci dice la mappa rispetto all'esistenza del territorio?

:ciao:


irrazionali ragioni ateismo | UCCR

Notare :
a) il forum-blog (sul web è possibile trovare qualcosa di diverso rispetto al blog di Beppe Grillo ...:))
b) il libro della Ceruti (peccato, mi sembra, non sia nè in italiano, nè in inglese)
c) dove insegna la (una donna :up:) Ceruti (Minsk, da quel ateo cattivone di Lukasenko) e cosa insegna.


Purtroppo mi faccio domande, ma non ho risposte.
 
Ultima modifica:
[..]
b) il libro della Ceruti (peccato, mi sembra, non sia nè in italiano, nè in inglese)
[..]

peccato, mi sembra, che la sua recensione sia in italiano :down:
l'argomentare ha la delicatezza di una portaerei atomica, secondo me queste tematiche vanno affrontate con altro spirito, altrimenti si scade nella polemica sterile...
 
Quasi Giannino

Da quasi due lauree a una laurea a quasi una a quasi ...

Anche il mitico master...

Marta Grande e «il giallo della laurea» «Io sottoposta a stalking giornalistico» - Corriere.it

Quello che francamente trovo insopportabile è questo clima di "superiorità morale" che questi "rinnovatori" (in primis Grillo) hanno, se poi fino a 25 anni, diciamo, non ha passato sui libri giorno e notte, che male c'è ?
Bisogna prendersela adesso coi giornalisti (o presunti tali, come dice) ?
Quando sparavano titoloni a tutta pagina sulla quasi doppia laurea + master andavano bene.
Sarebbe bastata una rettifichina (o un cinguettio)
 
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