Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali (1 Viewer)

wartburg_12

forumer storico
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Poi volevo esprimere qui la mia contrarietà a governi tecnici, di salute pubblica, di salvezza nazionale, di decantazione (ecc.) che nel nostro paese sono stati tradizionalmente governi di larghi inciuci.
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Oggi neanche quello: si vuole il paravento del "tecnico", politicamente irresponsabile, per continuare dietro le quinte a spartire ed inciuciare, sebbene sia chiaro che oramai da spartire non c'è rimasto niente.

Temo poi che oggi un tale governo, a prescindere dalla caratura del "tecnico" insediato al vertice, avrebbe il compito di aprire la strada ad una legge proporzionale che butterebbe nel cestino quel poco di positivo che si era faticosamente conquistato negli anni scorsi in termini di riforma istutuzionale, peraltro già compromesso con l'ultima "riforma" della legge elettorale che ci ha regalato un parlamento nominato da una oligarchia di una mezza dozzina di persone.
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Per questo, solo governi politici. Quando non hanno più maggioranza parlamentare, se non fosse possibile formarne un'altra, si torna alle urne e si prende il responso dell'elettorato, secondo me... ;)

Ciao Mark, mi fà piacere leggere i tuoi commenti, che spesso approvo :up:

Mi chiedevo questo però, io sò de coccio MA temo (sottolineo TEMO) che un nuovo governo, con elezioni ecc. è IMPROBABILE che sia MOLTO diverso da questo ... del resto l'hai detto tu prima citando Guzzanti : mano destra e mano sinistra, assieme, sempre in quel posto finiscono .. :cool:

Invece pensavo (troppo facile ? non sò !) che il termine 'Governo Istituzionale' fosse quello che mi dice wikipedia :

"Con la locuzione governo istituzionale si indica un governo che si forma come risoluzione di una Crisi di Governo, quando il parlamento non riesce ad esprimere una maggioranza in grado di sostenere un candidato politicamente schierato. Per questo motivo, spesso, come Presidente del Consiglio dei ministri viene designato il Presidente del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati o un altro esponente delle istituzioni che, per la sua lunga esperienza nelle istituzioni o nelle strutture di governo, rivesta la fiducia di larga parte del parlamento. Spesso viene anche indicato come governo tecnico, soprattutto quando i ministri che lo compongono sono studiosi o imprenditori di chiara fama nei loro campi. Tali governi restano in carica generalmente per gestire l'ordinaria amministrazione durante il periodo che separa la crisi di governo dalle elezioni, oppure per il tempo necessario ad introdurre una riforma non più rinviabile (come ad esempio una riforma pensionistica), ma che per motivi politici non riesce ad essere varata dal parlamento. Infine un governo istituzionale può nascere per gestire un momento particolarmente difficile della vita sociale, economica o politica di una nazione, come ad esempio un periodo di forte crisi economica"

Troppo facile ? certo, ma adesso mi sembra il momento di scegliere il male minore, NON la soluzione perfetta, che, temo, non ci sia .. IMHO

p.s. vedo con piacere che Tomcat ha citato (grazie) il futuro meeting .. spero che tutti quelli che sono già venuti + tutti gli altri ci partecipino ... CREDO CHE ORA PIU' CHE MAI CI SARANNO ARGOMENTI INTERESSANTI DI CUI PARLARE ;););)
 
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ferdo

Utente Senior
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Queste misure possono essere prese in considerazione solo con garanzia assoluta e condivisa centralmente di tutto il debito, altrimenti non dovremmo muovere un dito e tornare SUBITO alla lira detassando contemporaneamente il lavoro in Italia e alzando l'Iva.
Occhio che si rischia di ripetere la follia di Ciampi / Amato del '92... buttare soldi nel gabinetto per poi arrivare all'inevitabile.

non ho capito perchè non aumentano leggermente l'iva diminuendo l'irap a compensazione:
secondo le analisi farebbe perdere uno 0,3% al pil il primo anno ma lo farebbe aumentare nei due successivi dello 0,5%
 

tommy271

Forumer storico
Finalmente ho sentito cose "sensate" dal nostro Presidente del Consiglio e non le solite cose "insensate" cui era abituato da tempo.
Grazie alla crisi si mette mano, per la prima volta, ai problemi strutturali che attanagliano il nostro paese.
E' un passo in avanti che otteniamo con l'intervento della BCE e dei nostri partner comunitari.
Fortunatamente essere membri dell'eurozona ci toglie un pò di quella sovranità che, tradotta in italiano, significa lotta alla corruzione e più etica verso la "cosa pubblica".

Un ritorno alla "Lira" sarebbe salvifico come dice Claudio Borghi?
Certo, a patto di girare all'indietro le lancette dell'orologio di almeno trent'anni ... ricostruire il Muro di Berlino e compiacersi del comunismo cinese che non riesce ad assicurare una ciotola di riso alla popolazione, commiserare l'India con Maria Teresa di Calcutta ed infine riempirsi di buone parole verso il Sud del mondo magari con qualche sacco di riso e cereali.
 
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Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Non so se sarebbe salvifico, tommy, ma rischia di essere inevitabile.
L'euro esiste ormai da quasi dieci anni, tempo che sarebbe stato sufficiente per costruire almeno l'impalcatura di una finanza comune, che ci avrebbe permesso di affrontare meglio la crisi attuale.
Non è stato fatto, in parte per l'insipienza della classe politica attuale ma in parte anche per la miopia di chi ha voluto l'euro a queste condizioni - compreso il permettere che paesi come l'UK mantenessero un diritto di veto grazie al quale hanno potuto continuare a fare i loro porci comodi, seduti alla mensa senza doversi minimamente preoccupare del conto da pagare.
Ora il tempo è scaduto e, a meno che non si riesca a fare in sei mesi quel che non si è voluto fare in dieci anni, la moneta unica rischia di interrompersi di colpo per finire sulle pagine di qualche libro di storia, questo è tutto.

Per il resto, mi sento abbastanza vicino alla linea di pensiero di Claudio, che nel desolante panorama dei nostri c.d. mezzi di informazione mi sembra usa le poche menti lucide. Mi sento di muovergli solo un appunto, nella misura in cui mi sembra dimenticare che il tracollo sui nostri tds è iniziato nel momento in cui "qualcuno" dalle colonne de la Repubblica si è lamentato del fatto che il ministro dell'economia pensava solo ai mercati, mentre lui doveva pensare alle elezioni... ;)

Per il resto, permettetemi di dire che è un vero piacere leggere questo thread, uno dei rarissimi posti in questo Paese in cui si riesce ad affrontare una tematica così strettamente legata alla politica con lucidità e senza scadere nelle solite diatribe da stadio :)

E abbiate pazienza per errori/orrori nel mio post, sono confinato alla tastiera del cellulare... :D
 

Discepolo

Negusneg Fan Club
Cari amici, si potrebbe evitare la dialettica destra-sinistra proposta in termini classici (ce l'ho soprattutto con Dupondius... ;))....

Se destra-sinistra deve essere, cerchiamo di prendere almeno il meglio, se c'è ancora un meglio in questa Italia, da entrambe le posizioni. Io mi sono sempre considerato di destra, ma poi ho scoperto che molti dei valori di sinistra sono importanti, ma rimango di destra, forse, non lo so neanch'io. Sicuramente, dopo quello che hanno fatto la destra e la sinistra in Italia, non sono più dell'uno nè dell'altro. Sono del partito dei "morti". Tutti quelli che sono morti, per migliorare l'Italia, soldati (ma non andiamo troppo lontano), magistrati, imprenditori, politici, forze dell'ordine.... e tantissimi altri. Tutti morti e dimenticati. Mi piace pensare al loro comportamento come ad un esempio che hanno lasciato. E ce n'erano di entrambi gli schieramenti.
Il partito dei "morti" dovrebbe comprendere anche tutte quelle persone che ogni giorno fanno seriamente il proprio lavoro, con dedizione, senza domande e ringraziando il cielo di avere ancora un lavoro. Questi sono i morti virtuali, persone che nella vita saranno probabilmente sfruttate, derise e alla fine prese a calci in culo da una mentalità, ormai presente in tutti gli strati della torta italiana, che prevede che, se non sei furbo, o amico dell'amico, puoi essere bravo finchè vuoi ma tu resti lì.
Oggi i Michelangelo e i Leonardo in Italia ci sono ancora, ma noi siamo diventati talmente furbi che, per non farci soffiare il posto da loro, li obblighiamo ad espatriare...che vadano all'estero a sottoporre le loro brillanti idee. (Peccato scoprire poi che erano veramente brillanti).
Quando, quando vedremo un politico di destra che elogia uno studente o che dir si voglia, di sinistra, e viceversa?
 

Imark

Forumer storico
Caro Flavio, recupero una parte di una risposta data ad un amico in mp, ma che esprime il mio punto di vista sui governi tecnici, istituzionali, o come altrimenti li vogliamo chiamare.... ;)

Una precisazione: quando ho detto che sul proporzionale la penso come Crozza, intendevo dire con una battuta che sono contrario al ripristino del proporzionale, non che rivoglio Berlinguer... mi basterebbe riavere i miei venti anni... poi va benissimo anche senza... :lol: :lol:

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Circa il governo tecnico, ti dico francamente la mia opinione: in tutto il resto d'Europa e nel mondo occidentale politicamente evoluto, i governi tecnici non esistono, a partire dei paesi anglosassoni, in cui a nessuno verrebbe in mente un governo tecnico neanche in frangenti davvero estremi.

Ecco, a me, che non ho votato Berlusconi, piace quel modello lì...

Tu mi dirai che noi siamo mediterranei. Eppure né la Grecia, né la Spagna, né il Portogallo, paesi che stanno attraversando circostanze gravi almeno quanto le nostre, hanno mai valutato la possibilità di governi "tecnici": il governo portoghese è caduto su un voto parlamentare sul piano di austerità poposto perché una parte del partito di governo era contrario a certe misure, e si è andati a votare; il governo spagnolo si regge su 1 voto di maggioranza, e ha scelto di dimettersi e di indire elezioni anticipate affinché l'esecutivo che gli succeda goda di una maggioranza più solida.

In Grecia - dove, se sono veri gli ultimi dati relativi all'andamento del PIL, in queste settimane molto probabilmente stanno stampando le nuove dracme - Papandreou ha proposto al principale partito di opposizione, avendone titolo perché lui le elezioni le ha vinte, di formare un governo di unità nazionale, non un governo tecnico, e l'altro ha rifiutato.

Si può avere qualcosa del genere - del tipo democrazia liberale - anche da noi ? Continuo a sperare di sì.

Da noi c'è un governo che ha vinto le elezioni con risultato ampio, e che continua a godere di una maggioranza, avendo superato indenne un numero elevato di voti di fiducia negli ultimi mesi. Per me, che non lo ho votato, ha titolo per continuare ad esercitare il proprio mandato.

Peraltro questo mio punto di vista è lo stesso espresso dai leader del principale partito di opposizione ancora ad inizio 2011, Si sosteneva allora che Berlusconi, avendo avuto un mandato popolare a governare, doveva farlo.

All'epoca infatti i sondaggi accreditavano quel partito di un risultato più vicino al 20% che al 25% dei possibili suffragi elettorali. Oggi sembra si sia poco sopra il 25%, ma con il principale partito di governo attorno al 20%.

E tuttavia la paura delle urne resta forte, credo perché si percepisce che il paese, forse e finalmente, è stanco di questa classe politica che ha fallito per intero ... per cui si vuole il governo "tecnico".

Può darsi che io cada nel qualunquismo, ma credo che il governo tecnico avrebbe il compito di: 1) varare un'amnistia (per gli amici degli amici - vista l'aria che tira nel paese é bene cancellare i reati - e con il pretesto del sovraffollamento delle carceri, che pure c'è); 2) varare legge elettorare proporzionale; 3) varare le stesse misure di austerità che sta adottando il governo in carica.

Una domanda sorge spontanea, almeno a me: è proprio necessario questo governo tecnico ? è utile ? Mi rispondo di no, e che se dovesse cadere questo governo, quando cadrà, credo sarebbe bene che si andasse alle urne. Temo invece che nostri partiti si inventeranno un governo "tecnico" che di fatto risponde risponde a qualche oligarca (di destra e di sinistra), perchè il ceffone degli elettori non lo si vuole ricevere.

E invece è bene che arrivi, IMHO.
 

lorenzo63

Age quod Agis
Inviterei tutti a leggere l' articolo pubblicato sul Sole di ieri di Riolfi (se rieco posterò una sua foto) ; a mio modo di vedere ci sono le radici delle magagne di cui soffriamo ora...
 

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