Guarda, la mia opinione è che Renzi del PD non sa che farsene. Tra un Cuperlo che accetta di fare il Presidente e poi se ne va, molto meglio Matteo (come lo chiama amichevolmente SB)
Se davvero la faccenda è in questi termini sarà meglio che si chiarisca le idee, perché un generale senza truppe va poco lontano ...
La novità sarà se questa volta il generale riuscirà a portarsi dietro una truppa storicamente riottosa.
Oltretutto MR è miglioratissimo, in questa foto con Ciriaco addirittura si abbottonava tutti e tre i bottoni della giacca (la Tolstoj consiglia di abbottonare i due superiori, altri solo quello in mezzo), una cravatta blu a pois terrificante, e maniche della giacca lunghissime : per il resto foto perfetta.
Pare che abbia avuto un consulente d'immagine d'eccezione ...
Non ha niente del "democristiano" , molto del cercatore del potere ad ogni costo.
Mi si dirà : come tutti.
MR fa tutto alla luce del Sole, compiango solo quei piddini che l'hanno votato pensando : "mi fa schifo, ma almeno farà vincere il PD".
D'Alema c'aveva visto giusto.
Il fatto che faccia le cose alla luce del sole è un passo avanti, per carattere preferisco chi gioca con le carte sul tavolo.
Il potere ... anche nell'accezione più nobile che riesco a concepire della politica, è comunque uno strumento indispensabile.
E non ritengo il desiderio di potere sbagliato in sè, se mai è l'uso che se ne vuole fare che spesso è opinabile ... cambiare le cose senza potere, è impossibile.
MdA... cosa diceva?
A me sembra che con Renzi sia l'idea stessa di "Partito" (nel bene e nel male) che non esiste più.
MR ha detto benissimo, a chi lo criticava perchè ha concluso l'accordo direttamente con SB invece che con i Presidenti dei gruppi parlamentari di FI, affermando che lui l'accordo lo fa con "il Capo" non con i vari Dudù (pare che Brunetta non abbia capito il riferimento gentile)
Vorrei chiedere ai suoi critici cosa avrebbe dovuto fare, nella loro opinione.
Suppongo nulla. Del resto è noto che chi non fa, non sbaglia.
Mi ero perso il riferimento ai Dudù ...
Mi pare che l' idea di MR della concezione democratica-dialettica all'interno del PD sia uguale : le decisioni si prendono a maggioranza, o tutto o niente, take or leave. Con buona pace dei suoi dudù.
Ribadisco : non è detto che sia un male, ma siamo lontani anni luce da certe dinamiche e da certe liturgie.
Vedendolo da fuori, trovo che quello che impedisce al PD di incidere nel Paese (*) sia l'incapacità di trovare una sintesi al proprio interno.
Si sceglie un leader, e subito dopo lo si silura (non sono un fan di RP, ma a tutto c'è un limite). Oppure di fronte ad un'unità di facciata (l'ultima volta due giorni fa), poi ognuno va per conto proprio.
Il "tutto o niente" è un metodo opinabile, ma di fronte al "niente, mai, in nessun caso" che abbiamo visto finora appare un enorme (forse MdA lo definirebbe "pericoloso"...) balzo in avanti. Una decisione, finalmente!
Peraltro afferma un concetto: le discussioni interne si fanno PRIMA di prendere una decisione, con tutta la vis polemica necessaria. DOPO, quella decisione si porta avanti. Perché altrimenti è soltanto una versione complicata del gioco dell'oca.
Comunque, penso che al di là del merito delle sue proposte la novità davvero grossa sarà se finalmente riuscirà a portarsi dietro i suoi evitando la fine dei suoi predecessori.
Impresa ai limiti del titanico, ma diamogli almeno il beneficio del dubbio ...
(*) Dal 1994 ad oggi hanno vinto due volte le elezioni e sono stati 7 anni al governo, contro gli 8 di SB. Eppure, si parla di "ventennio berlusconiano", come se quegli anni fossero passati senza lasciare traccia. E per molti versi, le cose stanno effettivamente così.