A noi servirebbe un Monti che potesse fare la lacrime e sangue; mi pare ovvio che se non entra il PDL, il PD non taglia da solo (ammesso e non concesso ...); e lascia Silvio all'opposizione a tuonare facile e rivincere le elezioni in carrozzza.
Non sono l'unico visto l'andamento della Borsa, che ritiene che votare a febbraio (come vuole il nostro Presidente del Consiglio attuale) sarebbe un massacro.
Senza governo fino a febbraio sarebbe un bagno di sangue.
Quindi ? Una tua view? (non in generale, ma su un possibile riverbero sulle perpetual dei diversi scenari ipotizzabili)
Le perpetual sono un argomento molto vasto... ci sono quelle industriali, alcune delle quali ho in portafoglio, mentre guardo con interesse a talune di emittenti con core business nei PIIGS (tanto per non fare nomi, Lottomatica) senza tuttavia averne fatto nulla in quanto, in conseguenza dello scenario ipotizzato qui sotto, non ho corporate di sorta (compresi titoli bancari ed assicurativi) di emittenti di area PIIGS.
http://www.investireoggi.it/forum/sunset-boulevard-indian-summer-debt-vol-vi-vt55120.html
L'HY bancassicurativo che avevo - e che non era cmq di area PIIGS - lo ho comprato male (ho perso la gran parte della salita), ma lo ho venduto tutto in primavera ... gain massimo del 10%, ma talvolta anche low single digit, quindi poca roba rispetto a voi che avete avuto meno indugi ...
Il mio punto di vista sull'Italia è che i mercati sconti non tanto la cattiva qualità della politica italiana, quanto in prospettiva la conseguenza che su tutti i paesi avrà, quando arriverà, cioè presto, l'azione americana di contenimento del deficit pubblico, in un contesto quale quello USA in cui già stanno facendo deleverage contestualmente le famiglie, le banche, le corporation e le amministrazioni locali.
Quando a questi si unirà lo stato federale, quegli stati occidentali che già hanno problemi nella riduzione del proprio indebitamento - che tu tagli la spesa pubblica o aumenti il carico fiscale, l'effetto è sempre recessivo - dovranno fronteggiare una congiuntura globale all'insegna della stagnazione/recessione, magari non acuta ma prolungata.
Poichè noi Italia non abbiamo controllo della moneta nazionale, né possiamo ad oggi confidare su di una BCE che ci aiuti monetizzando almeno in parte il debito pubblico che è stimato al 128% del PIL a fine anno (se non vado errato) alla recessione da elementi "interni" si aggiungeranno i fattori recessivi esterni.
Il rischio di accartocciamento del paese è evidente.
La Borsa sconta dunque, IMHO, un siffatto scenario, che per l'Italia prescinde in una certa misura - rimbalzi a parte, IMHO
- da ciò che farà chi avremo al governo.
Per le perpetual, a complicare le cose per tutti - italiani, europei ecc. - è la circostanza per cui il patrimonio delle banche resta incognito negli attivi "problematici", stante la facilità nell'occultarli fuori bilancio e vista anche la palese inutilità delle mosse volte a fare trasparenza e ricreare fiducia (l'esempio degli stress test nazionali ed europei condotti negli ultimi 3 anni continua ad essere eloquente).
A questo, certo ,si aggiunge per le banche ed assicurazioni italiane il peso di una eventuale ristrutturazione del debito nazionale, ove non si addivenisse ad un accordo con tedeschi e francesi su ciò che siamo chiamati a fare a fronte di un sostegno continuativo da parte europea sul mercato del debito pubblico.
Con Monti ed un governo con tutti dentro credo anch'io che godremmo di qualche mese di respiro, ma la partita delle sorti nazionali si gioca in sede europea in primis, e poi dipenderà da ciò che succederà per effetto della riduzione del deficit americano.
che faccia il "bene del paese"
