Val
Torniamo alla LIRA
«Hey guys, turn me around, there's something wrong with this plane».
«Ehi ragazzi, torno indietro, c'è qualcosa di sbagliato in questo aereo».
Sono le ultime parole pronunciate da Yared Mulugeta Getecho, il pilota del volo ET302.
Rappresentano il primo estratto della conversazione, sbobinata dalla scatola nera,
tra il comandante dell'aereo e la torre di controllo. Frasi drammatiche, anche se pronunciate
con un timbro non particolarmente alterato, ma che dimostrano come il Boeing 737 Max8
avesse problemi di natura tecnica evidenziati da Mulugeta ad appena quattro minuti dal decollo.
Dopo l'appello l'aereo ha tentato di rientrare in aeroporto, ma la virata è risultata fatale e ha provocato il tragico schianto.
«Mio nipote era un pilota preparato, non si raccolgono per caso 8mila ore di volo ad appena 29 anni
- racconta dal Canada la zia Leila Ali Henry -. Aveva una cura maniacale dei dettagli nel suo lavoro.
Aveva persino sacrificato una vera e propria vita affettiva per l'aviazione».
«Ehi ragazzi, torno indietro, c'è qualcosa di sbagliato in questo aereo».
Sono le ultime parole pronunciate da Yared Mulugeta Getecho, il pilota del volo ET302.
Rappresentano il primo estratto della conversazione, sbobinata dalla scatola nera,
tra il comandante dell'aereo e la torre di controllo. Frasi drammatiche, anche se pronunciate
con un timbro non particolarmente alterato, ma che dimostrano come il Boeing 737 Max8
avesse problemi di natura tecnica evidenziati da Mulugeta ad appena quattro minuti dal decollo.
Dopo l'appello l'aereo ha tentato di rientrare in aeroporto, ma la virata è risultata fatale e ha provocato il tragico schianto.
«Mio nipote era un pilota preparato, non si raccolgono per caso 8mila ore di volo ad appena 29 anni
- racconta dal Canada la zia Leila Ali Henry -. Aveva una cura maniacale dei dettagli nel suo lavoro.
Aveva persino sacrificato una vera e propria vita affettiva per l'aviazione».