è fatta: capitalia+unicredito

Ovviamente tutti i nostri giornali indipendenti non hanno dato sufficientemente risalto a due sentenze..n.5928/07 e n.5930/07.. Unicredit aveva cercato di scaricare la responsabilità....

ovvio che queste sentenze creano un precedente e vede risvolti spiacevoli per B.Italease



I collaterali virtuali : il motore del mercato finanziario
Emessa dal Tribunale di Torino un'importante sentenza che dichiara [la Unicredit Bank come responsabile degli atti degli intermediari finanziari che agiscono in un suo nome mediante la semplice dichiarazione della competenza nell'utilizzo degli strumenti finanziari. Il caso emerso da tale sentenza dimostra proprio l'esistenza di uno "strano" e "sottile" filo tra le Banche e i suoi intermediari, che le unisce in strane vendite di titoli derivati di garanzie di elevato valore. Tale stretta correlazione è sorta in sede istruttoria, per lasciare nascosti invece altri delicati dettagli che dimostrano invece il reale scopo delle operazioni di acquisto di titoli ad elevato valore.

Il Tribunale di Torino, nella sentenza n.5928/07 e n.5930/07 , afferma che la semplice dichiarazione (spesso autocertificata) prevista dall'articolo 31 del regolamento Consob non è sufficiente per riconoscere a un'impresa lo status di operatore qualificato. Anche se la Banca non può verificare l'esperienza finanziaria dei clienti, deve rispettare i suoi doveri di correttezza, trasparenza e informazione, cercando di acquisire sufficienti informazioni sui rischi dell'operazione. Secondo il Tribunale, Unicredit non ha compiuto alcuna attendibile valutazione sull'adeguatezza di contratti così rischiosi e volatili agli scopi dei clienti, e per questo motivo è responsabile degli atti posti in essere dagli intermediari nei confronti delle parti che sono venuti in contatto con questi.
Analizzando tuttavia il caso con maggiore precisione può emergere che, dietro delle operazioni di acquisto di derivati swap, vi sono degli aspetti che sono rimasti deliberamente nascosti, ma che però svelano la vera natura della relazione delle imprese con la Banca Unicredit.
Sentenze 5930/07 e 5928/07 del tribunale di Torino






La «Torneria automatica piemontese» e la «Fast.Loc.» hanno sottoscritto contratti derivati per coprire i rischi connessi all'eventuale rialzo dei tassi di interesse su finanziamenti ottenuti dalla stessa banca; tuttavia le operazioni hanno provocato delle perdite per entrambe di oltre 150mila euro. Ad agire in nome delle imprese vi erano due rappresentanti legali, dotati di un'autocertificazione - prevista dall'articolo 31 del regolamento Consob - che li legittimava ad acquistare tali titoli in nome della società presso la Unicredit. Il giudice ha tuttavia dichiarato non sufficiente tale autocertificazione, condannando UniCredit al risarcimento del danno da inadempimento contrattuale. Ciò che non viene rilevato è che molto spesso la dichiarazione autocertificata ad agire come intermediario viene accettata senza alcun problema nel mercato finanziario, oltre al fatto che i legali dell'impresa non potevano non conoscere la rischiosità dell'operazione, per cui non è questa la vera colpa della Banca Unicredit. È chiaro infatti che le imprese avevano acquistato dei titoli, denominati per centinaia di migliaia di euro, per servirsene come "collaterale", come garanzia per ottenere un finanziamento, o meglio per poter ricapitalizzare la propria società con un aumento fittizio di capitale. Ciò che tuttavia bisogna considerare quando si portano a termine queste operazioni, è che i titoli posti come base e garanzia dell'operazione non valgono di fatto nulla, sono dei semplici strumenti finanziari virtuali che però consentono di muovere e trasferire consistenti somme di denaro.

Evidentemente le due imprese non hanno considerato che si trattava di una garanzia volatile se non assolutamente inesistente: morale della favola, Unicredit riesce ad uscire illesa da tale incidente accettando il pagamento della sanzione e salvando la sua credibilità di banca d'affari, oltre che di banca di impresa.


Se si scopre il grande pentolone del mercato finanziario, nonché quello bancario e interbancario, troveremo quello che viene definito il mercato dei collaterali finanziari. Per capire tuttavia di cosa stiamo parlando, e di cosa vogliamo dimostrare, dobbiamo premettere che quello dei collaterali è un sistema fatto di numeri e di valori virtuali, che figurano all'interno dei circuiti virtuali in forma di cifra ma nella realtà non esistono affatto. Al momento, circolano sul mercato finanziario dei Titoli denominati Petrobras, la più grande compagnia petrolifera brasiliana, venduti dai brokers e acquistati da società o speculatori, al fine di porre in essere delle sporche operazioni occultate tuttavia all'interno del circuito bancario. Si tratta di obbligazioni al portatore del 1959 negoziati sui mercati internazionali e, in particolar modo, su quello svizzero, pronti per essere venduti a garanzia di operazioni di ricapitalizzazione o per riciclaggio di denaro sporco.




Obbligazioni al Portatore denominati Petrobras

Ogni titolo è certificato ufficialmente da un notaio del tribunale, che attesta così la veridicità e la bontà di un titolo "numismatico", che in realtà dovrebbe essere ritirato dal mercato perché non valido. I titoli sono di solito depositati presso le securities delle Banche che, di volta in volta vengono vendute, provvedono ad inviare i plichi a destinazione del compratore. Ogni titolo ha una quotazione virtuale di 580.000$ , e ogni proprietario di un pacchetto di titoli Petrobras chiede circa $20.000 per ogni obbligazione e in genere si propone al compratore finale con un investimento pari a 40.000 o 50.000$: ad un calcolo approssimativo possiamo notare che il pacchetto di cui discutiamo è formato da 700 obbligazioni con un valore virtuale totale di 406.000.000$, contro un pagamento degli stessi titoli da parte del compratore finale di 28.000.000 o 35.000.000$ . Il titolo fa così da strumento destinato ad attirare fondi e capitali sul mercato per essere poi utilizzato all'interno di operazioni volte a ricapitalizzare la sua società, fino all'ammontare di 406.000.000$ e, con la complicità dell'Istituto bancario, a chiedere una linea di credito e usufruire dei fondi, sempre sotto il controllo della Banca. Quest'ultima, userà poi i collaterali per correggere i suoi assets bancari e coprire perdite derivate da investimenti negativi, oppure effettuale scalate e fusioni, o infine per occultare un trasferimento di denaro illecito . A conti fatti, in questo labirinto fatto di Banche e di trasferimenti ci accorgiamo che in effetti il pacchetto di titoli in oggetto, non solo altro che valori virtuali, che hanno un valore "numismatico" ossia pari a 10$.

Su tale castello di immaterialità viene tenuto in piedi l'intero sistema finanziario mondiale e quello bancario, che hanno così nei collaterali virtuale il vero motore, in quanto consente di creare valore e liquidità a garanzia di delicate operazioni e di speculazioni. Questo e ancora altro è il cancro che tutti cercano di combattere, ma che nessuno riesce a vedere perché è costruito in un universo quasi parallelo al nostro , protetto dalle Istituzioni e dalle Autorità di Sorveglianza. I collaterali denominati Petrobras sono stati già presentati e inviati alla società stessa, senza che questa abbia risposto negando la validità del titolo onde distogliere ogni dubbio. Senz'altro dunque questi titoli sono al momento utilizzati per porre in essere operazioni molto importanti, all'interno dello stesso mercato interbancario, come può essere per esempio la raccolta di capitali e di liquidità a garanzia di ulteriori prestiti. Come abbiamo già ribadito a proposito della Federal Reserve, le società e le Istituzioni sono complici e colpevoli di questa grande truffa che nasconde il marcio dell'economia.
 
dopo le due condanne per la vendita sconsiderata di alcuni dirigenti bancari che hanno rovinato i clienti

oggi arriva la notizia di altre grane per Profumo


Unicredit citata con Profumo da hedge fund di HVB

NOTIZIE, clicca qui per leggere la rassegna Di Alberto Susic , 11.10.2007 22:02
http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=irs&id=162334

UniCredit informa che è stato oggi notificato alla società e, personalmente, al suo amministratore delegato, Alessandro Profumo, l’atto di citazione relativo alla causa intentata da alcuni hedge funds, azionisti di minoranza della controllata tedesca HypoVereinsbank AG.
Tale azione è diretta ad ottenere il risarcimento dei danni asseritamente arrecati a HVB in conseguenza di alcune operazioni di riorganizzazione del gruppo a seguito all’aggregazione con HVB medesima.
UniCredit ritiene infondata l’azione avanzata, dal momento che le transazioni in questione sono state effettuate dietro corrispettivi congrui e ritenuti tali anche sulla base di opinioni e valutazioni esterne e indipendenti. Pertanto, UniCredit e l’Amministratore Delegato, Signor Profumo, intendono costituirsi in giudizio a tutela dei rispettivi diritti.
 
tontolina ha scritto:
guardate che faccia da quiz hanno tutti

e dicono che stanno facendo l'ITALIA GRANDE

grande?

con grandi debiti e grandi faz de kul

come dice grillo
c'è cha ha la faccia da culo e chi ha il culo in faccia :-o


guardatelo tutto
MILANO LIBERA
sì dalla dignità dalla democrazia dal decoro


http://it.youtube.com/watch?v=QcuzIgsvUcc



guardali come si sbattono a buttare le quotazioni alle cozze...
ma non hanno capito che presto o tardi ci devono pagare .. e stanno lavorando per noi...
distraction :D
 
annamo a ride...

UNICREDIT:ESPOSTA PER 277 MLN SUBPRIME,FUORI BILANCIO 90 MLN

(ANSA) - MILANO, 16 OTT - L'esposizione in bilancio verso il

mercato Usa dei mutui subprime per Unicredit è di 277 milioni

di euro a fine giugno. Fuori bilancio l'esposizione del gruppo

é di circa 90 milioni. Lo si legge in una nota. (ANSA).
 
pabletto ha scritto:
annamo a ride...

UNICREDIT:ESPOSTA PER 277 MLN SUBPRIME,FUORI BILANCIO 90 MLN

(ANSA) - MILANO, 16 OTT - L'esposizione in bilancio verso il

mercato Usa dei mutui subprime per Unicredit è di 277 milioni

di euro a fine giugno. Fuori bilancio l'esposizione del gruppo

é di circa 90 milioni. Lo si legge in una nota. (ANSA).
ma non doveva uscire la trimestrale e il bilancio profrorma dei NOVE mesi?

Report deve aver infastidito molto
informare la gente di stare attenti!
di non firmare

e quelli che hanno firmato possono impugnare il contratto
e chiederne la nullità


speriamo che qualcuno si svegli :rolleyes:



Qualcosa si muove
Da La Repubblica:

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimor...tml?ref=hpsbdx1

Roma, 23:02
CRISI MUTUI: CONSUMATORI,A MAGISTRATURA DENUNCIA 'REPORT'

Adusbef e Federconsumatori hanno inoltrato oggi nuovi esposti denunce a 10 Procure della Repubblica (dopo quelli dell'11 luglio scorso) chiedendo di acquisire la puntata di Report, andata in onda domenica sera, dedicata a swap e strumenti finanziari derivati. Scrivono Adusbef e Federconsumatori: la condotta della banca (citata nella trasmissione televisiva) "appare dunque contraria a buona fede ed alle prescrizioni della Legge n. 154/1992 (Norme per la trasparenza nei servizi bancari e finanziari) circa gli obblighi di trasparenza, di comunicazione e d'informazione al cliente". Secondo i consumatori e' stata anche disattesa "la legislazione attuale in materia di intermediari finanziari, che offre molte garanzie ai risparmiatori ed agli investitori, nel momento in cui si e' proceduto all'offerta fuori sede di prodotti finanziari da parte di funzionari bancari non autorizzati. Conseguentemente - hanno chiesto Adusbef e Federconsumatori- nell'integrazione dell'esposto del luglio scorso inviato oggi alle Procure della Repubblica di Milano,Roma, Torino,Firenze, Genova, Palermo, Bari, Lecce, Napoli,Bologna - sedi delle maggiori banche che hanno commercializzato i prodotti derivati anche a Comuni,Province e Regioni di indagare per i reati di truffa, abuso d'ufficio,truffa contrattuale,falso in atto pubblico e falso in bilancio, invitando le Autorita' giudiziarie, nell'ambito delle rispettive competenze territoriali, allo svolgimento di tutte le indagini sottese ad accertare i riscontri ai reati ipotizzati, e con riserva di costituirsi parte civile nell'eventuale istaurando procedimento penale.
 
lina... ma qui non permettono a nessuno di svegliarsi... di indagare... se profumo si è alleato al mafioso romano che in assemblea dice che un morto ha detto che lo voleva presidente di mediobanca... è la fine del pudore ... la fine della buona giustizia...


e intanto ci tengono incastrati con uc.................

lavorano per noi...

al prossimo dividendo se ne parla...

magari andiamo a chiudere il gap a 4.8... :D
 
pabletto ha scritto:
lina... ma qui non permettono a nessuno di svegliarsi... di indagare... se profumo si è alleato al mafioso romano che in assemblea dice che un morto ha detto che lo voleva presidente di mediobanca... è la fine del pudore ... la fine della buona giustizia...


e intanto ci tengono incastrati con uc.................

lavorano per noi...

al prossimo dividendo se ne parla...

magari andiamo a chiudere il gap a 4.8... :D
anche nel Blog del nostro sito se ne parla
non bene

non piacciono le scelte del cda di dare l'esposizione solo al 30 giugno mentre il grosso del problema è scoppiato in agosto

http://ac-finanza.investireoggi.it/unicredit-fra-derivati-e-subprime-158.html
 

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