Business news: Egitto, il governo nega di voler trattenere somme dalle rimesse dei lavoratori all’estero
Il Cairo, 12 mar 05:00 - (Agenzia Nova)- La ministra di Stato per l'immigrazione e gli affari egiziani all'estero, Suha Jundi, ha negato che il governo del Cairo intenda trattenere somme dalle rimesse dei lavoratori egiziani all'estero. "Non interferiamo negli stipendi e nei conti personali degli egiziani che risiedono all'estero", ha detto Jundi, secondo quanto riferiscono i media egiziani. Il senatore Bahaa Abu Shuka aveva suggerito di preparare un elenco dei dati dei lavoratori all'estero, incluso il valore dei loro stipendi, allo scopo di trattenere una percentuale degli introiti degli espatriati a beneficio delle casse statali egiziane. Il senatore ha poi ritirato tali dichiarazioni, ma la vicenda ha comunque generato aspre polemiche, in particolare sui social media. Le rimesse degli egiziani nel 2021 hanno superato quota 31,9 miliardi di dollari, rappresentando una delle maggiori fonti di moneta estera in Egitto. Da mesi il Paese delle piramidi soffre una carenza di valuta forte che ha comportato il crollo del valore della sterlina egiziana e all'aumento dell'inflazione.
Intanto, la Banca centrale del Paese ha registrato “una diminuzione delle rimesse degli egiziani che lavorano all'estero del 20,9 per cento durante il primo trimestre dell'anno fiscale in corso”, passate da (luglio 2022-giugno 2023)", in calo a 6,4 miliardi di dollari rispetto agli 8,1 miliardi di dollari del corrispondente periodo dell’anno fiscale precedente. Secondo una dichiarazione della Banca centrale dello scorso novembre, durante i primi otto mesi del 2022 i trasferimenti in denaro dei lavoratori egiziano all’estero hanno toccato quota 20,9 miliardi, in diminuzione rispetto ai circa 21,4 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. (Cae)
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...figuriamoci se solo osano pensare di trattenere qualcosa...
...alla fine si sono fatti furbi e,mandano sempre meno...