Elezioni U.S.A. 2004 - Election Day 2 Novembre 2004

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Se l'indice di Wall Street a ottobre perde oltre lo 0,50
l'inquilino della Casa Bianca è destinato a fare le valige
Minigonne, Dow Jones e football
Ecco cosa dicono i pronostici
Ma tuti gli indicatori che vanno nella stessa direzione
dei sondaggi dove ancora domina l'incertezza
di BARBARA ARDU'

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Un tempo dominava la regola della minigonne. Se la moda dettava orli più bassi, per i repubblicani il successo era assicurato, ma se la porzione di gambe scoperte aumentava, erano i democratici a cantare vittoria. I pantaloni a vita bassa hanno spiazzato i guru dei pronostici, che non sono però rimasti a corto di risorse.

In economia ci sono almeno un paio di ferre regole. Una è quella del Dow Jones. E questa dà la vittoria ai democratici. Secondo Jeffrey Hirsch, editore dell'"Almanacco del broker", è dal 1904 che un presidente non viene rieletto se l'indice Dow Jones perde più dello 0,50 per cento nel mese di ottobre. E a ottobre, il Dow Jones, ha perso oltre lo 0,50.

Il livello dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è un'altra spia di come potrebbero andare le elezioni Usa. Se l'indice si pone sopra ai 92 punti l'inquilino della Casa Bianca ha un'alta probabilità di veniva riconfermato. Se è sotto i 92, la sconfitta è assicurata. A ottobre si è posizionato su 91,7, anche se a settembre puntava deciso a 94,2. Bush a settembre quindi, Kerry a ottobre, un po' come i sondaggi.

Favorevole a John F.Kerry è anche la sconfitta dei Washington Redskins a casa. Secondo una tradizione che dura dal 1936, se la squadra di football americano della capitale perde l'ultimo incontro casalingo prima delle elezioni presidenziali, l'inquilino della Casa Bianca è destinato a fare le valige. Una regola che è stata rispettata in 17 elezioni. "Non potrei essere più felice per la vittoria dei Green Pay Packers", ha detto Kerry riferendosi alla squadra che ha battuto i Redskins per 28 a 14, "loro hanno fatto la loro parte, martedì noi faremo la nostra".

Anche Halloween è un buon indicatore. Un accurato conteggio dei volti dipinti sulle zucche di Halloween in alcune contee del Wisconsin è ritenuto un indicatore affidabile degli umori degli elettori. La faccia di Kerry ha prevalso sul 59% delle zucche, contro il 41% di Bush. Ancora un pronostico a favore del senatore democratico.

Ma l'effetto Wisconsin sembra venir annullato dal doppio trionfo di Bush tra bambini e casalinghe. La società di libri per l'educazione Scholastic dal 1940 ha sbagliato solo due previsioni nel chiedere ai bambini di indicare chi vincerà le elezioni. Nel 2000 Bush vinse per un soffio tra i 660 mila studenti americani e quest'anno è in testa su Kerry per oltre duemila voti. Insomma i pronostici come i sondaggi.


(1 novembre 2004)
 
BUSH/KERRY: CONFRONTO POSIZIONI SU TEMI CHIAVE


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WASHINGTON
- I due principali candidati alla Casa Bianca, il presidente George W. Bush e il rivale John Kerry, hanno concezioni diverse del ruolo dello Stato nell'economia, posizioni diverse sui temi etico-sociali e visioni diverse dell'ambiente, dei rapporti internazionali e della lotta al terrorismo. Vediamo quali sono le posizioni dei due candidati su alcuni temi chiave della campagna elettorale.

TEMI SOCIO-ECONOMICI - 1) DEFICIT E FISCO. Bush: contrario all'aumento delle spese pubbliche, tranne quelle per difesa e sicurezza, di oltre lo 0,5% nel 2005. Favorevole ai tagli delle tasse per favorire gli investimenti. Kerry: contrario ai tagli delle tasse per chi guadagna piu' di 200.000 dollari l'anno, favorevole a quelli sui redditi medio-bassi. Contrario a concedere agevolazioni alle aziende che spostano posti di lavoro all'estero.

2) OCCUPAZIONE. Bush: favorevole a ridurre la spesa pubblica e a potenziare la formazione professionale, a concludere intese di libero scambio, ad aumentare la produzione di energia. Kerry: contrario a ridurre la spesa pubblica, favorevole a dare la priorita' negli appalti pubblici a imprese americane e a concedere agevolazioni fiscali a chi
crea posti di lavoro negli Usa.


3) ACCORDI COMMERCIALI.[/Bush: favorevole ad accordi commerciali bilaterali e alla cosiddetta Area di libero scambio delle Americhe. Kerry: favorevole agli accordi commerciali, ma solo dopo avere verificato se sono equi per gli Stati Uniti. Favorevole, inoltre, a includervi clausole di tutela dei lavoratori e dell'ambiente.

4) ENERGIA E AMBIENTE. Bush: contrario ad attingere alle riserva strategiche di petrolio per calmierare i prezzi. Contrario all'adesione degli Usa al Protocollo di Kyoto. Kerry: favorevole a contenere il prezzo del petrolio, inducendo i Paesi produttori ad aumentarne la produzione. Favorevole alla ricerca su fonti d'energia pulita. Non s'e' pronunciato per la ratifica del Protocollo di Kyoto.

5) SANITA' E PREVIDENZA.
Bush: favorevole al rafforzamento della sanita' e del sistema assicurativo privati. Kerry: favorevole a un ampliamento della copertura sanitaria e ad agevolazioni fiscali che permettano anche ai disoccupati di essere assicurati. ''Non possiamo continuare a pensare che la salute sia per pochi privilegiati''.

6) IMMIGRAZIONE. Bush: contrario alla cittadinanza immediata per gli immigrati illegali. Favorevole a permessi di lavoro temporanei. Kerry: favorevole alla cittadinanza per chi ha lavorato almeno 5 anni negli Usa senza avere guai con la legge.

TEMI ETICO-SOCIALI
- 1) ABORTO. Bush: contrario, salvo in casi di stupro, incesto o rischi per la madre. Favorevole ai diritti legali per il feto. Kerry: favorevole al diritto di scelta delle donne. Vuole nominare alla Corte Suprema giudici che non mettano in forse la situazione attuale.

2) PENA DI MORTE
. Bush: favorevole. Kerry: contrario, salvo in casi di terrorismo internazionale o interno.

3) DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI. Bush: favorevole a emendare la Costituzione per bandire i matrimoni omosessuali. Kerry: contrario all'emendamento costituzionale. Favorevole alle unioni civili con riconoscimento di diritti ai partner.

4) POSSESSO DI ARMI. Bush: favorevole all'immunita' per i fabbricanti d'armi contro i ricorsi civili. Non s'e' mai detto contrario al bando sulle armi d'assalto, ma l'ha di fatto lasciato decadere. Kerry: contrario all'immunita' per gli armaioli. Favorevole al bando sulle armi d'assalto. E' un cacciatore.

5) RICERCA SU EMBRIONI UMANI. Bush: contrario a stanziare fondi federali per la ricerca su cellule staminali ricavate da embrioni umani. Accetta di finanziare solo quelle su alcuni embrioni gia' distrutti. Kerry: favorevole a finanziare con fondi federali la ricerca sulle cellule staminali.

SICUREZZA e POLITICA INTERNAZIONALE
- 1) TERRORISMO. Bush: favorevole all'aumento della spesa per la sicurezza interna, al rafforzamento dell'intelligence all'estero e dei poteri di sorveglianza della polizia negli Usa. Favorevole a continuare le pressioni su Cuba affinche' ''il popolo cubano arrivi a godere della stessa liberta' di cui dispongono gli americani''. Kerry: favorevole al rafforzamento dei controlli di porti e frontiere. Favorevole ad aumentare gli sforzi per evitare la proliferazione nucleare e contro Al Qaida. Contrario ad ampliare i poteri di sorveglianza negli Usa, per evitare violazioni dei diritti civili.

2) IRAQ, AFGHANISTAN E RAPPORTI CON GLI ALLEATI. Bush: favorevole a incrementare gli aiuti per la ricostruzione di Iraq e Afghanistan. Vago sullo spazio da concedere all'Onu e agli alleati nella guida della coalizione. Kerry: favorevole a continuare gli aiuti ai due Paesi, ma con un maggiore coinvolgimento della comunita' internazionale. Contrario a scelte unilaterali e cauto sull'attacco preventivo.

3) DIFESA. Bush:favorevole ad attivare lo scudo spaziale e all'aumento della spesa militare; Kerry: cauto sullo scudo spaziale. Favorevole ad aumentare gli effettivi dell'esercito.
 

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