Enel (ENEL) ENEL poco al dividendo del 22 giugno

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Boh... io non posso dire di conoscerla, però un'azione che paga un dividendo del 6,37% e che appena staccato ci lascia un'azione nuda, la quale a 6,36 € "promette", ipotizzando senza dati concreti lo stesso dividendo l'anno successivo, un rendimento del 6,81%, credo che prima o poi dovrà fare un po' di strada.
 
Extracosti Kyoto in bollette, Enel tonica in Borsa

23/05/2006 11.15



Il protocollo di Kyoto comincia a pesare sui consumatori elettrici italiani, già penalizzati da costi medi dell'energia superiori del 25-30% rispetto agli altri Paesi europei. Ad accendere la miccia, come riporta oggi Il Sole 24 Ore, è stata Enel: con le fatture industriali di fine marzo i grandi consumatori e i trader di elettricità che avevano firmato contratti diretti con l'ex monopolista si sono visti conteggiare un'addizionale di 1,67 euro a megawattora.

L'incremento è pari ad almeno il 2%, a titolo di compensazione dei maggiori costi sostenuti nel 2005 a causa di 8 milioni di tonnellate di Co2 prodotta in eccesso rispetto alle quote assegnate. La maggiorazione, che vale come conguaglio annuale, è "prevista dalle clausole contrattuali" a detta del colosso elettrico italiano.

Mentre aumentano le contestazioni di molti destinatari, Enel se ne approfitta in Borsa e mette a segno un progresso dell'1,04% portandosi a quota 6,80 euro. "La notizia d'altra parte è positiva in quanto evidenzia che Enel è in grado di trasferire sul prezzo dell'elettricità i costi dell'emissioni di Co2 eccessive", sottolinea un analista di una primaria sim milanese.

"Tale possibilità è determinata anche dall'incidenza limitata sul prezzo dell'elettricità di tali costi rispetto a quanto sta avvenendo in altri Paesi", aggiunge l'esperto. "Enel sta inoltre realizzando degli accordi con società cinesi per la realizzazione di progetti di disinquinamento industriale che daranno luogo a crediti di emissione. Confermiamo il nostro giudizio di outperform (farà meglio del mercato, ndr) sul titolo con un prezzo obiettivo a 7,4 euro". Si ricorda che il prossimo 19 giugno Enel distribuirà un dividendo di 0,44 euro.

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=162203&chkAgenzie=TMFI
 
Su Kyoto siamo indietrissimo, Bush non ne vuole sapere e questi addebitano costi aggiuntivi.

Aveva ragione Gazzé: facce di rame!
 
Eni-Enel sotto i riflettori, nuova ipotesi allo studio del Governo

22/05/2006 10.15



Poco variato questa mattina il comparto energia a piazza Affari. Ma se Enel resiste alle vendite rimanendo ancorata sulla parità a quota 6,715 euro, Eni arretra dello 0,65% a 22,90 euro, complice il prezzo del petrolio sotto i 68 dollari, ai minimi da sei settimane. Intanto però si continua a parlare dell'ipotesi Eni-Enel, secondo Il Sole 24 ore (20 maggio 2006), ma in una nuova versione.

L'ipotesi che circola riguarderebbe la cessione da parte di Eni di Italgas al colosso elettrico per circa 4,5 miliardi di euro. Contestualmente, Eni avrebbe le risorse per rilevare un pacchetto di oltre il 10% circa di azioni Enel (capitalizzazione di 41,566 miliardi) dal Ministero dell'Economica (22% di azioni Enel in portafoglio) oppure dalla Cassa Depositi e Prestiti (10,33% di azioni Enel).

L'ipotesi, sottolineano gli analisti di AbaxBank, appare più credibile se fosse Cdp a cedere il proprio 10,33%, considerando il problema di conflitto sollevato dall'Antitrust sulle partecipazioni di Cdp in Enel e Terna (gestore della rete di trasmissione elettrica). Il risultato finale sarebbe, in ogni modo, quello di far entrare nelle casse della Stato nuove risorse per ridurre il debito pubblico.

I risvolti economici dell'operazione non sarebbero in ogni caso neutrali, "poiché Eni perderebbe un asset sinergico come Italgas, guadagnando una partecipazione scomoda in Enel", avvertono gli esperti della banca d'affari. "Mentre Enel rafforzerebbe la sua posizione nella distribuzione del gas, con possibili sinergie sul lato dei costi".

"Il tutto, sull'assunto che il valore d'acquisizione d'Italgas si aggiri intorno ai 4,5 miliardi di euro, valore che riteniamo congruo", aggiungono ad Abaxbank. In sostanza, "se tale ipotesi dovesse concretarsi, siamo più propensi a favorire Enel che Eni". Comunque, tolte le ragioni politiche, sarebbe meglio concentrare le attenzioni di entrambi i due gruppi sull'espansione all'estero piuttosto che su manovre di bilancio in Italia.

"Su Enel confermiamo il rating di outperform (farà meglio del mercato, ndr) con un target price a quota 8,1 euro (+20,7% rispetto al prezzo attuale del titolo, ndr) e un rischio d'investimento basso, mentre su Eni il rating è di market perform con un target a 22,5 euro e un rischio medio", concludono gli analisti di AbaxBank.

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=162037&chkAgenzie=TMFI
 
tontolina ha scritto:
.....

"Su Enel confermiamo il rating di outperform (farà meglio del mercato, ndr) con un target price a quota 8,1 euro (+20,7% rispetto al prezzo attuale del titolo, ndr) e un rischio d'investimento basso, mentre su Eni il rating è di market perform con un target a 22,5 euro e un rischio medio", concludono gli analisti di AbaxBank.

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=162037&chkAgenzie=TMFI


Che buffonata... 8,1 :lol:
 
Caboto Scudo su Enel strike 7, 150% perf, 12-2007

In quest’ottica Caboto ha collocato, recentemente, nella famiglia degli “Scudo” un certificato legato al titolo Enel (isin IT0004002090) con scadenza 21 dicembre 2007. Il prodotto garantisce il capitale se i corsi dovessero scendere sotto i 7 euro, al di sotto di tale valore verranno comunque garantiti 0,7 euro a certificato (il multiplo è 0,1)


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che sono sti "Scudo"

sembrano bboni... dov'è la fregatura?
 
Enel, utile netto I trim. sale del 9,6% a 842

- Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, presieduto da Piero Gnudi, ha approvato oggi i risultati del primo trimestre 2006.
I Ricavi del primo trimestre 2006, pari a 10.074 milioni di euro, sono in crescita di 1.665 milioni di euro (+19,8%) rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2005 (8.409 milioni di euro), essenzialmente grazie all’aumento della produzione e delle vendite di energia elettrica e del contributo delle attività estere In particolare, i ricavi -della Divisione Generazione ed Energy Management Italia aumentano del 21,2% a 4.360 milioni di euro, -della Divisione Infrastrutture e Reti Italia dello 0,4% a 1.375 milioni di euro, -della Divisione Mercato Italia del 14,0% a 5.637 milioni di euro e -della Divisione Internazionale del 67,7% a 607 milioni di euro.
L’Ebitda (margine operativo lordo) del periodo in esame ammonta a 2.107 milioni di euro a fronte di 2.017 milioni di euro del primo trimestre 2005, in aumento di 90 milioni di euro (+4,5%) principalmente grazie alla crescita delle attività estere. In particolare, -nella Divisione Generazione ed Energy Management Italia l’Ebitda ammonta a 920 milioni di euro (+1%), -nella Divisione Infrastrutture e Reti Italia si attesta a 846 milioni di euro (-0,5%), -nella Divisione Mercato Italia è negativamente influenzato dall’applicazione di una recente delibera dell’Autorità di settore sulle tariffe gas e risula pari a 51 milioni di euro (-37%), mentre -nella Divisione Internazionale raggiunge 176 milioni di euro (+66%), in larga misura grazie al consolidamento delle attività di distribuzione in Romania.
L’Ebit (risultato operativo) è di 1.583 milioni di euro rispetto a 1.488 milioni di euro del primo trimestre 2005 (in crescita di 95 milioni di euro, +6,4%). In particolare, -nella Divisione Generazione ed Energy Management Italia l’Ebit aumenta del 6,7% a 687 milioni di euro, -nella Divisione Infrastrutture e Reti Italia scende del 2,7% a 652 milioni di euro, -nella Divisione Mercato Italia si riduce del 58,1% a 26 milioni di euro e -nella Divisione Internazionale sale del 92,4% a 127 milioni di euro.
Il risultato netto del Gruppo nel primo trimestre 2006 si attesta a 842 milioni di euro, a fronte di 768 milioni di euro dello stesso periodo del 2005 (in crescita di 74 milioni di euro, +9,6%).

La Situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2006 evidenzia un capitale investito netto di 30.892 milioni di euro (31.728 milioni al 31 dicembre 2005), coperto per 10.544 milioni di euro da indebitamento finanziario netto (12.312 milioni al 31 dicembre 2005) e per 20.348 milioni di euro da patrimonio netto complessivo (19.416 milioni al 31 dicembre 2005). Il rapporto debt to equity scende pertanto a 0,52, mentre al 31 dicembre 2005 era pari a 0,63.Gli Investimenti del primo trimestre 2006 sono pari a 500 milioni di euro (502 milioni di euro nei primi tre mesi del 2005).I Dipendenti a fine marzo 2006 sono 51.402, in calo di 376 unità rispetto al 31 dicembre 2005.
 
EPS del 2005=0.445
se i dati del 1° trim 2006 saranno confermati su tutto l'anno
allora
oltre ad assistere alla diminuzione dell'indebitamento
si vedrà l'EPS=0.485

e sapete ben che determinerà un prezzo di 7.2€


insomma
da quando la società ha ceduto la telefonia e si dedica ai suoi interessi "core"
è diventata piacevole

ora è entrata nel nucleare nella repp.Ceca
la trattativa con SUez non è chiusa
entrerà di certo nel nucleare francese

....
direi che ha cambiato pelle rispetto alla dirigenza tatò
 

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