Enel leader nelle rinnovabili. Gli analisti guardano avanti con ottimismo
Enel leader nelle rinnovabili. Gli analisti guardano avanti con ottimismo
finanza.repubblica.it
1 febbraio 2023 - 11.06
(Teleborsa) - Il
Gruppo Enel continua ad affermarsi come
leader nelle rinnovabili, soprattutto nel fotovoltaico, che rappresenta la punta di diamante del business.
Enel Green Power (EGP) ha annunciato proprio ieri di aver stabilito un
nuovo record nel 2022 costruendo
5.223 MW di nuova capacità rinnovabile, fra solare (2.622 MW) ed eolico (2.160 MW). Record anche per la capacità rinnovabile in costruzione per un totale di circa 7.200 MW, e per l'energia prodotta, con circa 124 TWh totali.
Anche la
pipeline di progetti in sviluppo ha stabilito un record, con
455 GW inclusivi di impianti rinnovabili, batterie e capacità già in execution, in aumento di circa il 24% rispetto al risultato dell’anno precedente.
EGP si conferma così il
più grande operatore privato al mondo nel settore delle rinnovabili e, con gli impianti costruiti nel 2022 ha raggiunto circa
59 GW di capacità rinnovabile, compresi i sistemi di accumulo.
In Italia, il 2023 dovrebbe essere un
anno di potenziale crescita per le rinnovabili, anche grazie alle
migliori prospettive sul fronte autorizzativo. Nei primi sei mesi dell’anno, Enel Green Power dovrebbe avviare cantieri per impianti rinnovabili per una potenza complessiva di oltre
330 MW oltre ad una
forte accelerazione nella realizzazione di
sistemi di accumulo e l’avvio della costruzione di 19 nuovi progetti per una potenza totale di 1562 MW.
Il
piano industriale 2022-2025, presentato in autunno da Enel, punta su
dismissioni, semplificazioni e riduzione dell'indebitamento e prevede
introiti da cessione di attività non core per
21 miliardi di euro. La nuova strategia che - ha assicurato l'Ad Francesco Starace -
"non rallenta la crescita nelle rinnovabili",
concentra le attività in sei Paesi core come Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia, dove si concentrerà il 90% degli investimento per aumentare la capacità rinnovabile,
sancendo l'uscita dall'America Latina (Perù ed Argentina).
Una strategia che è stata piuttosto
apprezzata dagli analisti, i quali ritengono che il Piano
"abbia perfettamente senso" e "vada nella giusta direzione" e "s
e eseguito con successo, potrebbe portare ad un aumento delle previsioni".
Particolarmente apprezzata dagli esperti la
riduzione dell'esposizione in America latina,
Europa orientale e nel business del gas all'ingrosso che "dovrebbe contribuire a ridurre il rischio operativo percepito del gruppo".
L'opera di semplificazione e rifocalizzazione del Gruppo porterà ad un
miglioramento della profittabilità del Gruppo e ad una contestuale
riduzione del debito di 9 miliardi di euro dal 2022 (58-62 miliardi di euro) al 2023 (51-52 miliardi di euro), giusto in tempo per mitigare gli aumenti dei tassi di Fed e BCE e
con un costo del debito stimato al 3,4%-3,5% nell'arco di piano.
Attesa nel 2023 una
riduzione del rapporto Net Debt/EBITDA a 2,4-2,5x che gli analisti ritengono "degna di nota" e "non troppo difficile da raggiungere".
Il 2022 è stato un anno di "turbolenze" - sottolineano gli analisti - ed ha
visto i governi "drenare" una bella fetta del capitale circolante (circa 3,5 miliardi sui 9 di working capital negativo) per compensare le famiglie dei rincari dell'energia con gli introiti derivanti dalla t
assa sugli extraprofitti a cui l’azienda ha risposto tutelando i propri clienti, mantenendo invariati i costi in bolletta.
Il piano e le nuove linee strategiche di Enel sono
piaciute anche al mercato, che ha premiato il titolo, riportandone il valore sui 5,4 euro da un minimo di 4 euro toccato a metà ottobre, subito prima della presentazione del Piano quadriennale.
La performance in questo primo scorcio d'anno è decisamente brillante con un
+7% circa.