snapo
the greater the truth, the greater the libel
Ma chi sono questi fornitori? Aziende, per lo più piccole, che fino a poche settimane fa facevano tutt’altro mestiere. “Basta conoscere discretamente l’inglese, avere qualche buon contatto in giro per il mondo, e ci si mette al lavoro di notte a fare le trattative”, racconta Patrizia Colbertaldo, naturopata di Firenze trapiantata a Ostia, laureata a Yale con un passato da candidata locale in appoggio all’ex sindaco Francesco Rutelli. La sua società, la Worldwide Luxury Corner srl, 10mila euro di capitale sociale, specializzata in “editoria elettronica” e “commercio di profumi e cosmetici” risulta formalmente inattiva. Eppure è stata utilizzata come veicolo per la fornitura di 2,5 milioni di mascherine di vario tipo al prezzo complessivo di 4.282.000 euro, di cui il 50% le è già stato pagato sotto forma di acconto. “Ma il materiale arriverà, non è facile, il mercato è bloccato e i prezzi sono cresciuti. Ho presentato tutti i documenti a Tulumello, sono una persona seria, io”, assicura. La protezione civile le aveva accordato la commessa “urgente” il 18 marzo, gliel’ha annullata (in danno) il 2 aprile, salvo poi ripristinare l’ordine il 10 aprile. Lei giura: “Ho fornito i contratti stipulati con i fornitori e prove delle consegne in atto con ticket Dhl di tutto il materiale in arrivo. L’anticipo? Non mi è nemmeno stato sufficiente a coprire la fornitura”.
Coronavirus, la Regione Lazio paga gli anticipi ma di mascherine ne arrivano ancora troppo poche. I fornitori? Venditori di lampade, profumerie, editori di gossip e una società citata nei Panama Papers - Il Fatto Quotidiano
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