Buongiorno, seguo da mesi la diatriba vairus su questo forum, appena iscritto, e solo perché ho notato che l'utente Snapo ha finalmente toccato l'argomento giusto, vi invio messaggio copiaincollato da canale teleg del dr Fabio Franchi da leggere attentamente, riguardo l'isolamento e quindi il contagio...
Saluti.
"Si replica!
L’associazione UHRTA di Trieste ha inoltrato nel giugno scorso, tramite l’avvocato Michele RODARO, una richiesta di accesso agli atti all’Istituto Spallanzani di Roma, con il quesito se vi fosse documentazione comprovante l’avvenuto isolamento virale.
Ha risposto la professoressa Maria Rosaria CAPOBIANCHI con una lettera ed un allegato in cui vengono elencati 14 lavori del suo gruppo di ricerca.
Alla fine ne è uscita una replica che, se interessati, può essere scaricata qui:
https://drive.google.com/file/d/1oEoA_HkafkG16GvWkk2AnRu2G3hdmBXY/view?usp=sharing
Gli allegati sono qui:
https://drive.google.com/file/d/1mZlTdS-SV6Yj1pYbeAhF8QOSCaXeH8ey/view?usp=sharing
Associazione UHRTA TLT ODV – United Human Rights Trieste Association, Territorio Libero di Trieste, Organizzazione di Volontariato – associazione per i diritti umani e del fanciullo di Trieste.
NB Anticipo che ad un “perché?” non saprò rispondere.
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Qualcuno mi ha fatto notare che la mia replica alla lettera della professoressa Capobianchi fosse troppo tecnica, così ho pensato di inserire un sommario iniziale, per chi volesse cogliere il succo, ... senza pagare dazio! Eccolo qui: ——————-————————————————- "Sommario
Una richiesta di accesso agli atti è stata inviata all'Istituto Spallanzani (Istituto Nazionale Malattie Infettive, Roma-Italia), in merito al presunto isolamento di SARS-CoV-2. Ad essa ha risposto gentilmente la Prof.ssa Maria Rosaria Capobianchi, Direttrice del Dipartimento di Epidemiologia Clinica e Diagnostica, allegando 14 articoli di ricerca a supporto.
La professoressa ha scritto al richiedente che l'unico mezzo per ottenere l'isolamento in virologia è mostrare: 1) un effetto citopatico visibile nelle colture cellulari, 2) presenza di particelle virali da colture cellulari, 3) misura della quantità di genomi virali rilasciati dalle cellule .
Nella presente replica obiettiamo che tutti i fenomeni di cui sopra sono aspecifici e l'unico modo per essere sicuri è isolare fisicamente il virus. Questo non solo è possibile, ma è una procedura accettata e standardizzata in virologia, utilizzata anche per l'isolamento - non riuscito - dell'HIV.
Consiste nel separare le presunte particelle virali con ultra centrifugazione in gradiente di densità di saccarosio. Il contenuto della banda di sedimentazione corrispondente può essere visualizzato con un microscopio elettronico. In caso di esito positivo, il materiale in quella banda (virus puro) può essere studiato nei suoi componenti, cioè proteine e codice genetico. I test di controllo sono fondamentali.
Nonostante gli oltre 170.000 lavori scientifici pubblicati su SARS-CoV-2/COVID-19 in un anno e mezzo, la procedura di cui sopra non è stata portata a termine da alcuno.
Tra questi documenti, nessuno ha mostrato una relazione causale tra un risultato positivo alla PCR e la malattia (polmonite interstiziale). Lo stesso test PCR non è mai stato convalidato e standardizzato, il che significa che nessuno sa cosa identifichi.
Le pubblicazioni nell'elenco fornito dalla prof.ssa Capobianchi confermano in toto l'assenza delle prove richiesta. Ancora di più: offrono un'ulteriore evidenza che quelle che son state riconosciute come particelle di SARS-CoV-2 non possono essere coronavirus. Non possono essere neppure un virus unico. Infatti sono differenti per forma e dimensione; molte sono incompatibili con la definizione di coronavirus.
Inoltre, alcuni lavori mostrano che il test antigenico utilizzato, accettando tutti i parametri offerti dagli Autori, ha dato luogo a un numero enorme di risultati falsi positivi (in un calcolo, su 36 risultati positivi, 35 sono falsi). Anche i test sugli anticorpi sono molto inaffidabili.
Lockdown e quarantene sono fondate sulla capricciosità di tali test."