Cronistoria della mobilitazione a Trieste nell'ultimo anno:
https://www.infoaut.org/precariato-...-mobilitazioni-contro-il-green-pass-a-trieste.
Alla fine c'è un'intervista radio a uno degli organizzatori del comitato No Green Pass, che si può ascoltare anche qui:
Il blocco dell’attività a oltranza che intende attuare il Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste (Clpt) è stato dichiarato illegittimo dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. L’ente statale ha comunicato al ministero...
www.radiondadurto.org
Ora, è fondamentale capire che la piazza si sta mobilitando non lungo l'asse destra/sinistra ma lavoro/capitale. In piazza ci sono i lavoratori, con appartenenze politiche, per chi ancora ce le ha, assolutamente trasversali.
Non faccio altro che parlare con gente che mi dice "io con quelli non scendo in piazza". Oggi al lavoro, la rappresentante sindacale quota CGIL mi ha detto chiaro e tondo che lo sciopero di domani è indetto dalla F.I.S.I sigla di copertura di Casa Pound (a detta del referente CGIL). E solo per questo lei non parteciperebbe. Non so neanche se è vero, e manco lei - ma così le è stato riferito.
Ma come ho detto in passato, è fondamentale che una protesta del genere provenga da sinistra - perché è da lì che nasce il problema, tanto dal lato governativo (il PD è l'architrave della gestione coloniale del paese) quanto elettorale (il nocciolo duro che vota PD a prescindere è composto da gente sedicente di sinistra, che si identifica in quanto tale) e sopratutto ideologico (il "progresso" come carcassa vuota dell'emancipazione sociale - per cui tutto ciò che è nuovo, in primis il nuovo tecnologico, è "buono" a prescindere. Siamo tornati alle magnifiche sorti e progressive del nostro amato gobbo, che non è Andreotti.
Ieri pomeriggio in piazza Unità c'era la manifestazione della CGIL, qualche centinaio di persone, solita nuvoletta di batuffoli bianchi: le teste dei pensionati.
Nella divisione lavoro/capitale i pensionati di sinistra, che ormai sono legione, stanno dalla parte del capitale. Incredibile a dirsi, ma è così.
Non sto neanche a specificare che sotto l'etichetta "lavoro" dovrebbero rientrare anche la stragrande maggioranza di commercianti, imprenditori, piccoli e medi, italiani. E che sotto quella di capitale, con la C maiuscola, va inteso il capitale vero, quello transnazionale.