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I conti dei Comuni

«Le aliquote Imu aumenteranno
La seconda rata sarà più cara»


I sindaci: mancheranno 2,5 miliardi di gettito
rispetto alla vecchia Ici


«Le aliquote Imu aumenteranno La seconda rata sarà più cara» - Corriere.it
“Non pagate l’Imu”

01/06/2012

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Daniela Santanché torna alla carica con una lettera al premier Monti chiedendo la sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu: per farlo si aggrappa al cosiddetto “ravvedimento operoso”.


IL RINVIO - “La legge ci consente di pagare fra un anno la prima rata dell’Imu, usufruendo del cosiddetto ‘ravvedimento operoso’, con una sanzione del 3,75% e gli interessi legali. Se per esempio la prima rata è di 50 Euro, fra un anno pagheremo 53,13 Euro. Sospendiamo dunque il pagamento dell’Imu, nella speranza e nella convinzione che sia il governo, questa volta, a ravvedersi, cancellando per sempre la tassa sulla prima casa”. La Lady di ferro del governo Berlusconi ha indetto anche una conferenza stampa a Milano nella quale ha spiegato perché bisogna prendere tempo e dare respiro agli italiani.
CONTRO LA COSTITUZIONE “L’Imu – si legge nella lettera inviata al presidente del Consiglio – è una tassa che ci prende in giro e che viola la Costituzione, perché il governo si è riservato la possibilità di rivedere le aliquote base a proprio arbitrio, contravvenendo così al pilastro fondamentale su cui si regge lo Stato liberale di diritto: la certezza delle norme. L’Imu è una tassa dannosa perché fa male all’economia tutta intera: crollo del mercato immobiliare, svalutazione degli immobili (che secondo il Censis e l’Adoc raggiungerà a dicembre il 30-35%), aumento relativo dei mutui (perché continueremo a pagare a prezzo pieno una casa che ha perso un terzo del suo valore), sofferenza del sistema bancario (perché gli immobili a garanzia dei mutui potranno valere meno del prestito erogato), crisi dell’industria edilizia (gli ultimi dati di febbraio segnano -20,3%). L’Imu è una tassa menzognera perché si chiama ‘municipale” (Ansa)


[ame=http://www.youtube.com/watch?v=k8P2HAqJDVw]Imu, Santanchè: "Italiani, non pagate la prima rata" - YouTube[/ame]

 
servirebbe meglio se cercasse di controllare i soldi dello stato---

serve un agenzia delle uscite x controllare gli sprechi
 
l'ho appena sentita a Radio24H
su una presunta evasione di 14 milioni di lire
i delinquenti di EquitaGlia pretende 320mila euro
cioè? 44 volte di più
cioè? il 4400%

ma qui è il fascinazismo che ci tratta come glio schiavi

e non ci dicano che apllicano solo le leggi di questi Partiti assassini

gli Imperatori del Medio Evo erano più onesti!!!!
 
Controlli o … razzie?

Manuel Seri
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CHICAGO BLOG » Controlli o … razzie?





Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno la Polizia Stradale deve effettuare su tutto il territorio nazionale un dato numero di servizi sulla strada per incrementare di un tot percento le contravvenzioni a carico degli automobilisti?



Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno le Forze dell’Ordine debbono effettuare un dato numero di interventi sul territorio per incrementare di un tot percento le denunce di reato alla Magistratura?


Grideremmo certamente allo scandalo; inveiremmo contro lo Stato tiranno; solleveremmo gli scudi contro un sopruso inaccettabile da parte delle Autorità preposte!



Reagiremmo giustamente all’intollerabile stravolgimento delle regole di ordinaria gestione del potere: aumentare i controlli va bene, può essere anche un interesse di tutti, ma se la maggior parte dei controllati le rispettasse, come si potrebbe sperare in un incremento delle contravvenzioni o delle denunce di reato?

Le conseguenze di comportamenti tutti da verificare non possono mai trasformarsi in un risultato predeterminato dell’azione di controllo se non prevaricando i diritti fondamentali dei Cittadini e travalicando i limiti dei doveri delle Pubbliche Autorità.

In materia tributaria tutto questo non vale!

Quando si tratta delle entrate dello Stato i principi generali vanno sempre a farsi benedire.

Secondo quanto risulterebbe dal Piano di Azione 2012 dell’Agenzia delle Entrate
(cfr. articolo di M. Mobili su Il Sole 24 Ore di oggi 29.05.2012, pag. 23) infatti l’obiettivo dei controlli previsti è quello di recuperare all’incirca il 15% in più rispetto al 2011: la voce “conseguimento delle previsioni di entrata” registrerebbe l’importo di 10 miliardi di Euro (cioè 1,3 miliardi in più del 2011) che dovrebbe derivare dalla stessa quantità di accertamenti dell’anno precedente (n. 380.000) indirizzando le verifiche su

n. 3.166 grandi imprese (quelle con volumi d’affari non inferiori ad 100 milioni di Euro),

n. 13.000 medie imprese,

n. 130.000 piccole imprese e professionisti,

n. 35.000 contribuenti persone fisiche che saranno assoggettati al redditometro

e n. 11.000 poveri cristi che saranno sottoposti ad accertamenti bancari!
Da tutti questi controlli “debbono” scaturire i 10 miliardi di recuperi tributari e l’incremento di 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente in barba ai principi del “buon andamento” e della “imparzialità” dell’azione della Pubblica Amministrazione (art. 97 Cost.) ed ai frequenti richiami da parte del Presidente del Consiglio Monti (<> – Bergamo, 26.05.2012, cerimonia del giuramento degli Allievi Ufficiali della Guardia di Finanza).

Tanto per completare il quadro, va anche ricordato che gli operatori dell’Agenzia delle Entrate si spartiranno pure gli incentivi quale premio per ciò che avranno recuperato.
Finiamola di fare gli struzzi … prima che sia troppo tardi!
Lettere shock dell’agenzia delle entrate: cosa vuole il fisco?

Una spiegazione delle modalità con cui sono state spedite le lettere dell'Agenzia delle entrate che richiedono una giustificazione alle spese sostenute nel 2010 e dichiarate nel 730 del 2011.


Lettere shock dell’agenzia delle entrate: cosa vuole il fisco? - Fisco - Investireoggi.it
Ma soprattutto chi sono questi 300 mila destinatari?
Ci si aspetterebbe un elenco di proprietari immobiliari e di beni mobili di lusso o anche acquirenti di opere d’arte o iscritti a circoli esclusivi.
E invece spesso nelle transazioni sospette rientrano la stipula di un mutuo, il saldo delle rette scolastiche o delle tasse universitarie o perfino il pagamento dei contributi previdenziali (obbligatori). E’ chiaro che questi destinatari non possono che interpretare la lettera come l’ennesima beffa di uno Stato che, inerte di fronte ai grandi evasori, se la prende con i piccoli risparmiatori.
Le lettere non sono state spedite solo a lavoratori autonomi ma anche a pensionati e disoccupati. In molti casi si tratta di persone che, per spese inevitabili, sono dovute ricorrere a prestiti di genitori o parenti e che in questo modo subiscono un ulteriore umiliazione.
 
Fisco, nel 2012 i conti non tornano E Monti: "Saremo più duri con gli evasori"

Il presidente del Consiglio preannuncia il pugno di ferro contro chi evade: "Saremo sempre più duri". Intanto la Corte dei Conti lancia l'allarme: "In un anno persi 46 miliardi solo di Irap e Iva"

Fisco, nel 2012 i conti non tornano E Monti: "Saremo più duri con gli evasori" - Interni - ilGiornale.it


per questo Stato
tutti noi siamo evasori


nel senso che i veri evasori continuano imperterriti in sicurezza e proptetti dalla classe politica


mentre la gente comune è vessata e tratta come SERVO DELLA GLEBA


ha rtagione Oscar Giannino
questo è uno Stato finanziario fascista
 
comunque una volta c'era il detto ridanciano che recitava:
"l'abuso dell'uso
porta al disuso..."


con questo che voglio dire? una roba sempl.ice semplice


qui da noi la gente acquista la macchinona con leasing tedesco

è vero non può essere detratto
però
paga meno IVA
l'assicurazione è compresa nel canone leasing
non si pagano le multe
e neppure il bollo auto
infine
il mezzo non rientra nel redditometro


l'italia perde molta IVA
 
come volevasi dimostrare

come volevasi dimostrare: in Italia i grandi evasorio restano impuniti
mentre i pensionati sono perseguitati da EquitaGlia

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Guardia di Finanza, si dimette Rapetto. Multò i re dei videopoker per 98 miliardi

Polemico addio su Twitter del colonnello autore di numerose inchieste sul cyber crime e sulle truffe fiscali delle concessionarie del gioco d'azzardo: "Cancellati 37 anni di sacrifici, momento difficile e indesiderato"


di Federico Mello | 30 maggio 2012Commenti (514)

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Più informazioni su: Cyber-crime, guardia di finanza, Rapetto, Videopoker.


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Era un punto di riferimento, in Italia e non solo, per tutto ciò che riguarda le cyber-truffe e le inchieste telematiche. Ed è stato l’uomo che, con le sue indagini, ha fatto infliggere una mega multa da 98 miliardi a dieci società concessionarie del gioco d’azzardo di Stato, poi ridotta dalla Corte dei conti alla cifra comunque consistente di 2,5 miliardi. Ora il colonnello della Guardia di finanza Umberto Rapetto, 53 anni, ha annunciato le sue dimissioni su Twitter: “Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno dato fiducia, ma qualche minuto fa sono stato costretto a dare le dimissioni dalla GdF” scrive alle 9:44 del mattino del 29 maggio; “Qualche modulo e una dozzina di firme sono bastati per cancellare 37 anni di sacrifici e di soddisfazioni e i tanti sogni al Gat GdF”, rincara la dose mezz’ora dopo.


Rapetto era stato il fondatore del Gat (Gruppo anti-crimine telematico), poi diventato Nucleo speciale frodi telematiche. È il reparto che si occupa di contrastare le truffe via Internet, i criminali e gli attacchi informatici. Giornalista pubblicista e autore di numerose pubblicazioni – era stato nominato Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana da Carlo Azeglio Ciampi – il colonnello era noto per numerose inchieste condotte con successo: dall’operazione “Macchianera” che portò alla luce centinaia di frodi nei confronti dell’Inps, alle indagini che avevano portato all’arresto di criminali informatici in grado di penetrare nel sistema di sicurezza del Pentagono.


A costargli il posto, però, potrebbe essere stata proprio l’inchiesta sulle slot machine non collegate alla rete telematica dello Stato.

E’ di ieri la notizia degli arresti domiciliari di Massimo Ponzellini: l’ex presidente di Bpm ha ricevuto la misura cautelare per un finanziamento sospetto proprio alla società di slot machine, Atlantis.


Le dimissioni arrivano dopo che, bocciata la sua promozione a generale, Rapetto viene rimosso dal Gat – dal prossimo luglio – e spedito a frequentare – da studente – un corso al Centro Studi della Difesa, struttura presso la quale insegnava da 15 anni. Un’assurdità, che segue la bufera politica già sollevata quando venne decisa la sua rimozione sulla quale si erano concentrate ben nove interrogazioni parlamentari provenienti da pressoché tutto l’arco politico (e nelle quali veniva sottolineato la sua “professionalità specifica e riconosciuta a livello internazionale come esperto di lotta al crimine informatico”).


Il Comando generale delle Fiamme Gialle fece sapere che le sue indagini avevano “frequentemente attirato l’attenzione dell’opinione pubblica soprattutto da un punto di vista mediatico” e che il suo allontanamento dal Gat non era “certamente una rimozione ma, al contrario, rientra nella normalità delle vicende che interessano tutti gli ufficiali della Guardia di finanza”.


Ieri, però, sono arrivate le dimissioni. Con tanta amarezza. Rapetto, oltre che a Twitter, si è affidato anche a Facebook per esprimere la sua delusione: “Grazie a tutti per la solidarietà: il momento è difficile e indesiderato…”. Evidentemente per lui l’aria era diventata irrespirabile.
Da Il Fatto Quotidiano del 30 maggio 2012
Aggiornato dalla redazione web alle 18,30
 
Iva al 23%: scelta politicamente sbagliata

CRISI: IL NUOVO AUMENTO DELL’IVA E’ UNA SOLUZIONE SBAGLIATA POLITICAMENTE E MATEMATICAMENTE. Purtroppo quanto emerso dai dati sui conti pubblici e dai dati di Confindustria conferma le nostre preoccupazioni circa la situazione economica del Paese. Con il potere di acquisto ridotto ormai allo stremo e con i livelli elevatissimi raggiunti dalla tassazione era più che i consumi si sarebbero ridotti drasticamente, comportando una diminuzione delle entrate. [...]

Iva al 23%: scelta politicamente sbagliata - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
 

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