ESISTO PER STUPIRMI

Mi ritorna in mente .......il giaguaro.

Pierluigi Bersani torna con le sue metafore.
Questa volta, il tema è l'immigrazione e l'ex segretario del Partito democratico snocciola una delle sue mirabolanti figure retoriche.

Parlando del rischio sulla sicurezza legato all'rrivo dei barconi, Bersani ha detto:
"Bisogna tirar via l'acqua buona, se c'è l'acqua cattiva vado con il badile".

L'ennesima metafora di un leader politico da sempre noto per le sue frasi molto particolari,
diventato poi un cavallo di battaglia delle imitazioni di Maurizio Crozza.

La traduzione arriva qualche secondo dopo:
"I barconi non ci sono già con Minniti, problema è che abbiamo 600mila irregolari, dove ci sono i buoni, i meno buoni e i cattivi".

E il presidente di Articolo 1 ha continuato con un nuovo attacco a Matteo Salvini:
"Citerò Berlusconi che ha detto Salvini dice 'ghe pensi mi' e i clandestini sono tutti qui".

Già ieri, Bersani aveva attaccato il ministro dell'Interno:

"Tutte queste robe sui populismi sono sciocchezze. C'è una nuova realtà in Europa
che può prendere una piega repressiva con qualche connotazione autoritaria".

E questa sera è tornato con un altro suo cavallo di battaglia: lo ius soli.
Aggiungendo anche se sarebbe la prima cosa che farebbe se tornasse al governo.
 
ATTENZIONE

Il governo mette le mani sul calendario del Fisco.
L'esecutivo di fatto sta preparando un piano per cambiare le scadenze sui pagamenti e sulle dichiarazioni dei redditi.


Di fatto il nuovo calendario prevede le dichiarazioni dei redditi al 30 novembre.

Poi viene fissato il termine per il pagamento di un primo acconto al 16 luglio.

Novità anche sulle trasmissione telematica della certificazione unica: verrà spostata dal 7 al 16 marzo.

La maggioranza dunque si appresta a cambiare il calendario che più di ogni altro regola la vita dei contribuenti.
Come riporta ilSole 24 Ore, tra i nuovi piani approvati c'è anche lo spostamento
della scadenza per l'invio telematico delle dichiarazioni Irperf, Ires e Irap:
si avrà più tempo con il cambio della data dal 31 ottobre al 30 novembre.

In questo quadro va registrata come detto anche la novità consistente sul versamento
primo acconto e del saldo con uno spostamento al 16 luglio.

Più tempo anche per la "Cu", la Certificazione unica che con una proroga slitterebbe dal 7 al 16 marzo.

Ma una grande novità riguarda l'F 24.
Il modello verrebbe esteso a tutti i tributi.

In questa "rivoluzione" c'entrano anche i tributi locali.

"Per ridurre la giungla di aliquote, detrazioni e addizionali, è arrivato l’ok dei tecnici
sul modello unitario per le delibere comunali di tutti i tributi".

Cambiamenti anche per i versamenti che per gli enti locali potranno avvenire con modalità telematiche uniformi da nord a sud.
Il mef adesso dovrà valutare il nuovo piano prima di dare il via libera definitivo.
 
Oh guardate che i commenti che trovo sono cento così e mezzo cos'à. Non è che faccio apposta........;)

"La cosa è semplice..Molto semplice..
Se non spalanchi i porti e non accetti una immigrazione selvaggia sregolata,
ideologica la propaganda sinistra ed i radical chic di Capalbio ti bollano come
“fassista,leghista,rassista,xenofobo ecc..ecc bla..bla”..
Non hanno argomenti validi davanti alla nazione e quindi aggrediscono per non affrontare il discorso.
Fanno polverone,sviano. Ripetono a disco incantato le solite balle a cui non crede più nessuno.
Regolare i flussi migratori non ha nulla a che vedere con il “rassismo”.
Ora vogliono farci credere che siamo tutti “rassisti fassisti,xenofobi..”
per colpa di alcuni esponenti politici e/o partiti che seminano “odio..ecc bla..bla”..
Quante balle!! Si arrampicano sugli specchi..
C”è “emergenza rassismo”..
Prima delle elezioni mentre la gente non arrivava a fine mese e perdeva il lavoro, c’ era ” l’ emergenza rigurgiti del ventennio”..
Quante fesserie..Vivono su Marte..O meglio nei lussuosi salotti bene..Col portafogli ben pieno..ovviamente..
Gli italiani lo hanno capito ed alle elezioni li hanno bastonati.
Secondo loro,il “popolino” puzzone e troglodita è “indegno della loro illuminata guida”,
incapace di pensare con la propria testa e giudicare l’operato di un governo in base ai fatti.
Fatti che la sinistra con i media asserviti MINCULPOP ha sempre voluto modificare
,plasmare,raccontandoci balle su balle su immigrazione e tanto altro.
La sx al “caviale” se ne faccia una ragione,il popolo,le gente comune non gli crede più.
Hanno perso il contatto con la popolazione questo è il loro vero problema..
Restino nei salotti “intelletuali” a filosofeggiare e lascino stare la nazione. "

"Clerical chic".

"Tollerare: Resistere pazientemente a cose, persone o situazioni spiacevoli;
accettare, sopportare: non tollererò un simile sopruso.
Intransitivo: Accettarsi vicendevolmente, sopportarsi.
Dato il senso del termine, visto che, per forza di cose, mi tocca tollerare il capoufficio,
la morte e le malattie di amici e parenti, la crisi e le leggi ingiuste,
ma perché mai devo tollerare pure una marea di gente che viene qui solo per farsi mantenere a spese mie?
Sarò pur libero di decidere con chi accompagnarmi?
Perché devo tollerare gli insulti di chi continua a chiedere quattrini nel caso in cui non glieli dia
o, in caso contrario, ritenga troppo esigua la mia liberalità?
Sono intollerante verso i parassiti, colorati o meno,
verso i delinquenti e i farabutti e ne vado orgoglioso.
E non mi risulta che nessuno dei vari sinistrati tolleri situazioni simili quando sono loro a doverle subire."

"Sono con te e non mi risulta che questo possa definirsi razzismo.
Io Italiano e fiero di esserlo, non sono razzista.
In quanto all’intolleranza del sinistrato Furfaro, credo sia causata dal fatto
che si sono ridotti gli stanziamenti per i migranti a causa dei mancati arrivi e si sa che
“dove l’acqua è poca, le papere non galleggiano”."

"Chi afferma che gli Italiani sono razzisti è profondamente disonesto, intellettualmente e moralmente.
Gli Italiani non sono, in genere, razzisti sotto alcun punto di vista.
Perfino le infami “leggi razziali” erano frutto di un compromesso e di un’imposizione che non hanno attecchito.
Anche se sono state usate come clava, più spesso a sproposito."
 
Ultima modifica:
L'hanno fatto di nuovo. Lo sport si sporca ancora di doping e l'ombra della menzogna
e dell'inganno si allarga sui Mondiali di sci di Fondo in corso in Austria, a Seefeld,
dove, due notti fa, un blitz congiunto, con 16 diverse operazioni della polizia austriaca e tedesca,
ha portato all'arresto di nove persone, cinque atleti e quattro fra medici e personale di staff.

Gli agenti sono entrati in azione sia nella località tirolese, fermando sette persone
all'alba della vigilia della 15km maschile in tecnica classica, sia, arrestando altre due persone,
ad Erfurt, la città dove studiò Lutero e dei mercanti di blu, il prezioso pigmento per colorare i tessuti.
Si tinge, invece, di giallo ancora una volta una rassegna mondiale di sci nordico.

L'operazione Bloodletting, «salasso», ha portato fatto grave quanto raro all'arresto di atleti
anche perché alcuni sarebbero stati trovati, in flagranza di reato, flebo ed ago infilato nel braccio a poche ore dal via della gara.

Si tratterebbe di due austriaci a circolare sono i nomi di Dominik Baldauf e di Max Hauke -,
due estoni assenti in gara ieri erano Andreas Veerpalu e Karel Tammjarv -
ed un atleta del Kazakhistan per cui si fa il nome del plurimedagliato Aleksej Poltoranin, anch'esso assente sulla griglia di partenza.

Le perquisizioni in Germania, invece, hanno portato al fermo
di una vecchia conoscenza del doping ematico, Mark Schmidt, ex medico del team Gerolsteiner.

L'intera operazione prende le mosse da un documentario dell'emittente tedesca Ard
che si occupò dell'ex fondista Johannes Dürr: condannato per uso di Epo nel 2014,
dopo i Giochi di Sochi, rivelò, mettendolo anche nero su bianco in un libro, il sistema delle trasfusioni illegali in Germania.

Mentre la Federsci italiana conferma che nessun atleta italiano sia stato coinvolto,

la Federsci austriaca ha emesso un duro comunicato:
«Nulla è più spregevole del doping e in Austria la tolleranza è da sempre zero verso quei singoli atleti
che dimostrano di non aver imparato nulla dagli errori di altri nel passato»,
ha scandito il presidente Peter Schröcksnadel, annunciando un grande repulisti a fine stagione nei ranghi degli staff federali.

Colpe che ricadono sui singoli, responsabilità penali individuali, come da codice.
Brucia, però, che il Paese ospite dei Mondiali, sia coinvolto nel più grande scandalo doping
che abbia mai investito Fondo o Biathlon, dopo il 2006 dei Giochi di Torino.

Ricordate? Fra San Sicario e Pragelato, l'operazione voluta da Raffaele Guariniello, scattò all'alba del giorno della staffetta maschile.
Un atleta austriaco fu visto gettare dalla finestra una sacca nella neve.
Era il febbraio di 13 anni fa e furono oltre 50 le persone perquisite.
Per l'Italia il ricordo più bruciante risale a Salt Lake City 2002 e a quella medaglia di bronzo
consegnata 22 mesi dopo a Stefania Belmondo che aveva chiuso quinta la 10 km in tecnica classica
e fu promossa a podio in seguito alla doppia squalifica di Olga Danilova e di Larissa Lazutina.
Anche a Sochi 2014 la biatleta azzurra Karin Oberhofer diventò bronzo nella 7.5 km,
dopo la squalifica di Olga Vilukhin, una delle 11 medaglie revocate.
Un po' meglio è andata, un anno fa, in Corea del Sud: a Pyeong Chang, i casi di doping sono stati solo quattro.

Per la cronaca, intanto la 15 km è stata vinta, su una neve tanto molle da sembrare schiuma,
dal norvegese Martin Sundby, sul russo Alexander Bessmertnykh e il finlandese Iivo Niskanen
con Francesco De Fabiani, ventesimo a quasi due minuti.

Domani, serenità permettendo, ci sarà la staffetta, domenica la 50 km
 
Per chi se lo fosse perso...... riprendo le parole di Fogli.
"Mi dicono che sono l'unico che parla di sesso sull'Isola - replica Fogli -.
Ma io sono nato con una generazione così. Ne parlo perché sono vivo".

Ariadna Romero scatena (e non poco) gli ormoni dei maschietti all'Isola dei Famosi.
Non si può non dire quanto sia bellissima, perfetta, fisico da urlo,
talmente tanto stupenda da mettere in imbarazzo Ghezzal è già caduto ai suoi piedi,
Paolo Brosio pure, vediamo gli altri come si comporteranno nella prossima settimana.

Ma ora, quello che ci interessa affrontare è un altro tema: la prova ricompensa.
La bella Ariadna Romero, nel suo costume stirminzito, si è battuta come una leonessa
con Soleil Sorge fino ad arrivare alla vittoria.
Ma nel battersi è inevitabilmente finita per essere super sensuale.
Movimenti provocanti, strisciate sotto il legno e costumini birichini.

E il cameraman? Fa vedere tutto (in diretta) mandando in visibilio il pubblico.
"Da casa ringraziano", commenta Alessia Marcuzzi.

Eh sì, da casa avranno ben ringraziato la regia
. Vedere Ariadna in quelle posizioni è stato piuttosto provocante.
 
Ultima modifica:
Il 29 marzo 2019, sino a poche settimane fa considerato cruciale
esclusivamente in quanto data del definitivo distacco del Regno Unito dall’Unione europea,
risulterà una giornata decisiva anche per l’economia internazionale e il settore dell’oro,
emblema della ricchezza, tornato negli ultimi mesi sulla cresta dell’onda.

“Non è chiaro se per scelta o per caso”, scrive Il Sole 24 Ore,
“la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, la ‘Banca delle banche centrali’
per il suo ruolo-chiave nel sistema finanziario mondiale, 
ha fissato infatti per il 29 marzo un appuntamento con la storia: la resurrezione del Gold Standard nel mondo bancario
a quasi mezzo secolo di distanza dalla scelta di annullare la convertibilità diretta dollaro-oro
presa dal presidente Richard Nixon nel 1971, che diede origine all’odierna fase della moneta fiat.


Dal 29 marzo l’oro detenuto dalle banche centrali, secondo quanto deciso dalla Bri
su iniziativa di Fed, Bce, Bundesbank, Bank of England e Banca di Francia,
diventerà cash equivalent, un asset equivalente al denaro contante e quindi “risk free”.

“In pratica, l’oro in lingotti ‘fisici’ – quindi non sotto la forma ‘sintetica’ come i certificati –
torna ad essere considerato dai regolatori come l’equivalente del dollaro e dell’euro
in termini di sicurezza patrimoniale, eliminando così l’obbligo di ponderarne il rischio
ai fini dell’assorbimento di capitale, come avviene con ogni altro asset finanziario,
esclusi (per ora) i titoli di Stato dell’Eurozona”, prosegue Il Sole.

“La svolta non è di poco conto, per il mercato dell’oro e per il ruolo stesso delle riserve auree nazionali.
Il risultato è rilevante: con le nuove regole di Basilea 3, viene assegnato all’oro
lo stesso status oggi riconosciuto ai Bond sovrani nei bilanci delle banche”.

L’oro si troverà dunque di fronte a uno status di rilevanza mai detenuto nell’ultimo mezzo secolo
e rafforzerà il suo ruolo di determinante degli equilibri di potenza economici.

La svolta non dispiacerà all’amministrazione Trump, ma apre a uno scenario connesso
all’effettivo controllo sulle riserve auree destinate a essere convertite contabilmente in asset sicuri.
La possibilità di sostituire i bond sovrani o bancari con l’oro fisico aumenta la rendita di posizione
di Paesi che hanno rimpatriato man mano buona parte delle proprie riserve
(la Germania, l’Olanda, l’Austria, la Francia, la Svizzera, il Belgio, la Polonia, la Romania e l’Ungheria)
o che negli ultimi anni hanno scatenato la corsa all’acquisto di oro che ha avuto nel 2018
con 640 tonnellate scambiate il suo apice dal 1971 (Cina, Turchia, India, Russia).

Tali nazioni non avranno problemi, in futuro, a fornire oro come collaterale
o a offrirlo in caso di aumento notevole dei premi al rischio.

Così come la Fed e la Bank of England vedranno rafforzato il loro raggio d’azione.

In una fase in cui l’oro sovrano è tornato ad occupare un ruolo chiave per Stati
e mercati Fed e BoE hanno espanso il loro controllo sulle riserve straniere.
E del resto la segretezza che circonda la gestione delle riserve auree straniere
è talmente alta e protetta da aver creato forti sospetti su un loro utilizzo improprio
per operazioni di mercato tra le due grandi banche centrali e i loro interlocutori del sistema finanziario:
in sintesi, lingotti di altre nazioni verrebbero dati in prestito (a loro insaputa)
a banche ed hedge fund, o cartolarizzati in Gold Certificates, dietro l’impegno delle parti
a non reclamare mai la proprietà dei lingotti alla scadenza dell’operazione.

Tutto deve chiudersi in dollari o sterline.

La Bank of England tiene sotto chiave oltre 200mila lingotti d’oro sovrano di proprietà dei governi di oltre 70 nazioni:
150 tonnellate di oro in tutto, un quantitativo che tuttavia da solo è pareggiato dalla porzione di oro italiano depositato a Londra.

Esso ammonta a 141 tonnellate.

Cifre da capogiro, ma comunque inferiori al dato statunitense:
Fort Knox, nominalmente, dovrebbe ospitare 1060 delle 2452 tonnellate di oro italiano,
depositarie di un valore complessivo da 100 miliardi di euro.



L’Italia si trova dunque nella condizione di non poter avere il controllo di circa la metà
dei suoi asset auriferi in una fase in cui essi tornano ad acquisire un elevato valore geoeconomico
e, al tempo stesso, con la loro evoluzione potrebbero perturbare mercati finanziari
come quello bancario, in cui il nostro Paese è più vulnerabile.

Avremmo a disposizione un formidabile scudo antispread, come segnalato da Marco Deaglio,
se solo potessimo ottimizzare il nostro controllo sull’oro nazionale.

Che per un Paese con le quarte riserve al mondo adesso più che mai è di vitale importanza.
 
Per inciso. Ricordate l'articolo di qualche settimana fa ?
L'oro appartiene a Banca d'Italia ....oppure è dello Stato ?

Era dello Stato quando la Banca d'Italia era un Ente Pubblico.
Ma ora che è un Ente Privato ?

Diciamocela francamente. Abbiamo avuto dei politici di merda
che ci hanno sempre infinocchiato a dovere.
 
Subito lo ius soli .........

Violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni:
sono i reati contestati al gruppo di cinque giovanissimi, di cui due minorenni,
arrestati all’alba dai carabinieri della compagnia di Como (procedono i militari della stazione di Rebbio)
in esecuzione ad altrettanti provvedimenti di custodia cautelare in carcere
emessi dal Tribunale di Como e da quello dei minorenni di Milano.

Ai giovani viene contestata anche la produzione, il traffico e la detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

L’episodio che ha portato in carcere i cinque giovani risale al pomeriggio del 14 luglio scorso
ed è avvenuto nell’appartamento di uno degli arrestati, nella zona del Canturino,
dove i cinque amici (tre di origine albanese e due marocchini. di 17, 18 e 19 anni)
avevano invitato quattro ragazze, tutte italiane e minorenni.

Secondo le accuse i ragazzi, in parte ubriachi e sotto l’effetto di stupefacenti,
hanno chiuso le ragazze in una stanza, tenendole per oltre tre ore,
minacciando di buttarle dalla finestra e poi «con modalità da branco»
- come affermano i carabinieri - hanno preso di mira una sedicenne, abusandone e prendendola a morsi.

Per le procure di Como e dei Minori che per i due giudici delle indagini preliminari,
la condotta del gruppo ha reso necessaria la custodia cautelare
per concorso in violenza sessuale di gruppo, lesioni e sequestro di persona.

I due minorenni, 17 anni, sono anche accusati di detenzione e spaccio di marijuana.

L’indagine è partita alcuni giorni più tardi sulla base di una segnalazione arrivata ai carabinieri di Rebbio.
Uno degli arrestati è stato rintracciato dai carabinieri a Stradella (Pavia).
 
Questa è l'Italia delle opere pubbliche. E dei giudici.
Bisogna metterci mano e cambiare registro.

Doveva essere inverno. Poi primavera. Siamo arrivati all’estate.
Come ampiamente previsto dai più pessimisti (realisti?),
la perizia finale degli esperti del Tribunale incaricati di stabilire
se e quali errori sono stati compiuti nella realizzazione del viadotto dei lavatoi
- e dai successivi mancati sopralluoghi - si allontana sempre di più.

Nei giorni scorsi i consulenti tecnici nominati dal Tribunale,
hanno convocato un incontro nel loro studio a Torino con le varie parti coinvolte nel cosiddetta Atp
(accertamento tecnico peritale) propedeutico a un’eventuale causa civile per danni.

Il motivo dell’incontro - a cui il Comune ha partecipato con ben quattro funzionari,
oltre al consulente tecnico nominato da Palazzo Cernezzi - era quello di trovare
una conciliazione tra costruttori, progettisti e collaudatori del ponte da una parte,
e la stessa amministrazione comunale dall’altra.


Tentativo di conciliazione che ha portato i protagonisti della complicata vicenda giudiziaria a prendere tempo,
per poter studiare un eventuale - ma improbabile - accordo
sui danni evidenziati dai periti
nella bozza preliminare della loro consulenza.

E così il Tribunale ha concesso altro tempo per la conclusione dei lavori:
la perizia è attesa - adesso, e salvo nuovi rinvii - entro il 30 giugno prossimo.

In attesa della conclusione della perizia, il Comune sta lavorando
alla predisposizione di un progetto per la messa in sicurezza del viadotto.

L’idea di Palazzo Cernezzi - stando al piano dell’assessore Vincenzo Bella -
è riuscire ad arrivare alla pubblicazione del bando di gara d’appalto in estate
(verosimilmente, comunque, non prima del deposito della perizia).

In questo modo il cantiere potrebbe aprire all’inizio dell’anno prossimo.

I lavori si stima dureranno 9 mesi, quindi per un altro anno e mezzo almeno il ponte resterà proibito ai Tir.
 

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