ESISTO PER STUPIRMI

Nessuno li obbliga a partecipare a questo gioco.
Non sono all'altezza ?Ma se ne stiano a casa.......


In occasione della simulazione di quella che sarà la prova leader
tra i due mejor naufraghi della settimana, Jo Squillo è stata beccata da Alvin
mentre nascondeva nei pantaloncini un cocco rubato proprio nel corso del percorso ad ostacoli in acqua,
che prevedeva che i concorrenti trattenessero in bocca il maggior quantitativo possibile di latte di cocco per poter riempire un contenitore.

A vincere la prova in questione sono stati Soleil Sorgè e Aaron Nielsen.

Ma la prova si è conclusa con un momento ad alta tensione.
La Squillo è stata rimproverata da Alvin e invitata a lasciare il cocco rubato,
un rimprovero al grido di "lealtà" da parte di Alvin, che Joe non ha proprio mandato giù.

“Ma quale lealtà? Il gioco è finito.Tieni mangia", con queste parole Joe si è scatenata contro l'inviato,
lanciandogli i pezzi del cocco rubato che aveva nascosto. Cosa succederà adesso?
 
Altri due esempi di classicità........

Roberto Cavalli sembra essere tornato all'attacco.

Usiamo il condizionale perché il commento (non troppo elegante) scritto su Instagram sotto l'ultima foto di Belen è sparito.
Scomparso nel nulla. Ma qualche utente ha avuto la prontezza di fare un bello screenshot e immortalare il tutto.
Ed ecco che si scatena il putiferio.

La bella showgirl argentina, infatti, dopo aver pubblicato una foto dal set di uno shooting
si è vista bombardare il profilo social di commenti, apprezzamenti e qualche critica.

Nel calderone delle critiche ci è finito anche Roberto Cavalli.
"Sei sempre la preferita… dei segaioli e camionisti!", scrive lo stilista.

Commento forte che successivamente è stato rimosso. Ma qualcuno, più di uno, lo ha visto.

Cosa deciderà di fare Belen? Farà finta di niente o risponderà per le rime?
 
Termino il gossip. Senza parole.

L'ex tronista Valentina Dallari è stata protagonista di un forte servizio de Le Iene
andato in onda ieri sera, in cui si portano alla luce gli effetti della deriva social.

Fin dove ci si può spingere per qualche like in più?
La storia di Valentina Dallari è nota agli appassionati di Uomini e Donne.
Nel 2015 è stata protagonista del dating show di Maria de Filippi ed è stata una delle corteggiatrici più apprezzate della stagione.

Aveva solo 21 anni quando si è seduta su quel trono ma ha dimostrato di avere fin da subito
una grinta e una determinazione inusuali per quell'età.

Quello della tv – e tanto più quello dei social – è un mondo che non perdona e non fa sconti.
Chi ne vuole fare parte tende a piegarsi alle sue logiche, snaturando la propria essenza.
Lo sa bene Valentina Dallari, che dopo l'esperienza a Uomini e Donne ha seguito
il percorso di tantissime sue “colleghe” diventando un'influencer sui social network.
Grazie alla partecipazione al dating show pomeridiano si era conquistata una buona fan-base
su cui costruire un bottino di follower su Instagram, elemento fondamentale per attirare a sé brand e sponsorizzazioni.

Le logiche del mercato sono molto semplici in questo caso.
Più follower corrispondono a più contratti ma soprattutto a cifre più elevate.
Valentina Dallari ha raccontato a Le Iene che il suo ideale era Chiara Biasi,
una delle più note e affermate influencer italiane.

Per farlo iniziò a dimagrire, ma nella sua testa si era insinuato il tarlo della magrezza assoluta,
come risposta alla smania di veder crescere i propri seguaci.

I profili delle influencer già affermate strabordano di immagini perfette,
di corpi statuari senza un filo di grasso e di immagini patinate dove nulla sembra essere sbagliato.

I leoni da tastiera non perdonano la minima imperfezione a chi sceglie di mostrarsi
sui social network e il body shaming è diventato una pratica molto diffusa.

Valentina Dallari non era così forte come dimostrava di essere quando era sul trono di Maria de Filippi
e in poco tempo entrò nel tunnel dell'anoressia, arrivando a pesare 37 Kg.

Il racconto fatto a Le Iene dalla ragazza è struggente e parla di un disagio comune a molte giovanissime.
Si rincorrono modelli di perfezione inesistenti che il più delle volte frutto di Photoshop e di altri espedienti fotografici.

Durante il servizio de Le Iene è intervenuta anche Chiara Biasi, che ha ricordato il periodo
in cui l'attenzione pubblica era concentrata su di lei proprio perché considerata eccessivamente magra.
Ai tempi, venne accusata di fare uso di sostanze non consentite pur di mantenere un peso così basso
e di non essere un buon esempio per le numerose giovani follower che la vedono come un'ideale da a cui ispirarsi.

Valentina Dallari è stata per 8 lunghi mesi in un centro specializzato, dove ha seguito un percorso di riabilitazione molto complicato.

Ha sempre avuto accanto la sua famiglia e ammette di avere tutt'oggi
un rapporto molto particolare e non semplice col cibo.
Il messaggio lanciato ieri da Valentina e da Chiara Biasi tramite le Iene è molto importante,
perché non esistono diete miracolose o standard a cui ispirarsi, l'importante è sentirsi in pace nel proprio corpo
e non lasciarsi ammaliare da un mondo artefatto come quello dei social network.

Non è tutto oro quello che luccica.
 
Poveri bambini. E povera bamba. In Olanda.

"Nelle storie di 'Paperino' non sono previsti personaggi gay.
Perché? Ve lo chiedo da figlia di una coppia omosessuale".

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È la lettera apparsa su un notiziario per bambini e scritta dalla piccola Fedra, una bimba olandese di 10 anni

. In Olanda ne è nato un caso e il direttore della versione locale di 'Paperino', Joan Lommers,
ha deciso di accontentare la piccola: in una delle prossime storie del fumetto,
tra le coppie disegnate nelle vignette ce ne sarà anche qualcuna omosessuale.
La prima sarà lesbica.

Nella rivista della Disney "si vedono sempre un sacco di coppie, alcune delle quali potrebbero anche essere Lgbt", ha scritto Fedora.

Un suggerimento piaciuto subito al direttore, che ha realizzato e mostrato subito lo schizzo di una coppia lesbica seduta al bar, modificando la vignetta originale in cui al posto di una delle due donne c'era un uomo. Una variazione che però, a sentire la ragazzina, non sarebbe sufficiente.
"Presentato in questo modo mi sembra decisamente ridicolo", lo sprezzante commento della piccola Fedra.
 
Poverino ......con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così........ma torna in america.

Roberto Saviano non perde occasione per puntare il dito contro i rappresentanti della Lega nel governo.
Questa volta nel mirino dell'autore di Gomorra è finito il ministro all'Istruzione, Bussetti.
Con un post di fuoco su Twitter, Saviano non usa giri di parole e attacca il ministro:
"Via la storia dall'esame di maturità. La scuola cambia in peggio per volontà del ministro leghista Bussetti".
E ancora: "Non studiare la storia fa vivere in un eterno presente n cui non solo non sai da dove vieni, ma non andrai mai in nessuna direzione".

Ma le critiche di Saviano a quanto pare sono del tutto superflue.

Lo stesso ministro ha infatti ribadito che non ci saranno grandi cambiamenti nella prova per la maturità e così ha replicato in modo chiaro:
"La storia non è mancata e non mancherà nelle tracce. E potrà essere proposta, in modo trasversale,
non in una sola tipologia di prova, come accadeva prima, ma in più tracce.
Nell'analisi e nell'interpretazione di un testo letterario, come anche nell'analisi e nella produzione di un testo argomentativo".
 
Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria non usa giri di parole.
Nella Commissione Finanze al Senato, il titolare del Mef svela un retroscena che riguarda la Germania, l'Italia e le banche.

Il ministro dell'Economia parla del periodo in cui venne introdotto il bail-in.

Proprio sul questo sistema la Germania decise di giocarsi una partita durissima mettendo anche nel mirino l'Italia.

Le parole del ministro non lasciano spazio ad interpretazioni:

"Era ministro Saccomanni che fu praticamente ricattato dal ministro delle finanze tedesco
che avrebbe detto che "se l'Italia non avesse accettato, si sarebbe diffusa la notizia
che l'Italia non accettava perché aveva il sistema bancario prossimo al fallimento
e questo avrebbe significato il fallimento del sistema bancario",

ha affermato il titolare di via XX Settembre.

Il ministro che di fatto avrebbe "minacciato" Roma sarebbe Wolfang Schauble,
il falco tedesco che aveva in mano il dicastero del Tesoro mentre Saccomani si trovava al timone del Mef.

Il bail-in comunque continua ad essere un sistema poco gradito al sistema bancario italiano
come ha sottolineato Patuelli, presidente dell'Abi, che lo ha etichettato come "desueto".

E Tria è d'accordo con lui. "Condivido il fatto che dovrebbe essere abolito",
ha spiegato Tria sottolineando però che "non prevedo che in tempi brevi possa essere abolito
o che ci sia una convergenza tale che si possa arrivare, almeno per ora e non so se in futuro, all'abolizione" del bail in.

Una posizione chiara che lo stesso Tria ha voluto ulteriormente sottolineare:
"Credo che quando è stato introdotto in Italia fossero quasi tutti contrari, anche la Banca d'Italia in modo discreto si oppose".
 
Ancora mettono il becco nelle leggi dello stato........puerile comportamento.

Sta facendo discutere la sentenza della corte d’appello di Milano,
che ha di fatto bocciato una clausola presente all’interno del cosidetto “bonus bebè”,
ovvero l’assegno erogato alle famiglie dove è presente un nuovo nato.

La motivazione che ha convinto i giudici ad opporsi al provvedimento,
tanto da chiedere alla regione Lombardia di apportare delle modifiche,
è da ricercarsi ancora una volta nella volontà di tutelare i diritti dei cittadini stranieri.

Stando alla delibera firmata nell’ottobre 2015 dalla giunta regionale, infatti,
per godere del sopra citato bonus entrambi i genitori devono dimostare di avere risieduto per almeno 5 anni consecutivi nel nostro Paese.
Senza tale requisito non è possibile ottenere l’assegno.

Un provvedimento, questo, che la corte d’appello ha definito senza mezzi termini come “discriminatorio”.

A portare all’attenzione dei giudici tale problematica l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione
e la onlus Avvocati per niente, che hanno quindi presentato ricorso alla corte.

Oggi, dunque, la decisione dell’organo giudiziario che, come riportato da “Repubblica”,
ha ordinato alla regione Lombardia di modificare il testo del 2015, abolendo il requisito dei 5 anni,
e di “riaprire i termini per la presentazione delle domande”.

Tutto questo per tutelare gli stranieri, particolarmente interessati al bonus bebè.

Troppe infatti, secondo i giudici, le famiglie extracomunitarie rimaste escluse,
considerato anche il fatto che i genitori dei neonati spesso non arrivano in Italia nello stesso momento,
ma uno dei due attende il ricongiungimento familiare.
 
Da un bel po' di anni me lo sto chiedendo.
Ora lo chiedo a Voi.
Ma a cosa serve quest'altro carrozzone chiamato "Nazioni Unite" ?


II "Global Compact", il documento che le Nazioni Unite vorrebbero imporre a tutti
i Paesi dell'Occidente affinché riconoscano il diritto a emigrare sempre e comunque.

Il "Global Compact" ha la pretesa di garantire uguali diritti a tutti gli immigrati,
anche a quelli economici che entrano illegalmente nel nostro Paese.
Se l'Italia l'avesse accettata, avrebbe dunque rinunciato a distinguere tra chi,
in base alla Convenzione di Ginevra, deve essere accolto perché in fuga da guerre e carestie
e chi, invece, può essere respinto perché irregolare.

Oggi, però, il parlamento ha fatto un passo successivo, grazie alla mozione targata Fratelli d'Italia,
impegnando l'esecutivo a non sottoscrivere, né ora né in futuro, il "Global Compact".

"Finalmente ce l'abbiamo fatta non ci sarà alcuna invasione in Italia. L'immigrazione non sarà mai un diritto fondamentale".

La mozione, approvato con 112 voti a favore, 102 contrari e l'astensione di 262 deputati,
ha provocato un forte scossone nei Cinque Stelle che hanno visto alcuni parlamentari dell'area ortodossa
rompere le fila e votare con le opposizioni in dissenso.

Si tratterebbe di Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio,
Valentina Corneli e Doriana Sarli.

Altri grillini avrebbero, invece, lasciato l'emiciclo in polemica con la linea del Movimento.

La sinistra subito cavalcato i dissensi dei Cinque Stelle per chiedere al premier Giuseppe Conte di venire in Aula a riferire.

"È grave che non sia la maggioranza a decidere su una questione così rilevante per la politica estera del Paese",
hanno lamentato da LeU. Il piddì Ivan Scalfarotto, invece, ha accusato l'esecutivo di
"non avere una politica estera" e di lasciare che "questioni delicate come la firma del Global Compact siano dettate dal voto di Fratelli d'Italia e Forza Italia".
 
Prima di preoccuparmi di questo global, direi alle nazioni unite di pensare
alla libera circolazione di cittadini anche per soli scopi turistici e di studio.
Altro che migranti economici. Provate ad entrare in questi stati senza visto.

Australia
Per entrare come turisti in Australia occorre il visto. (Come migrante non entri)

Arabia Saudita
Per visitare l’Arabia Saudita è necessario il passaporto con una
validità residua di almeno sei mesi
alla data della partenza e occorre anche il visto.
I visti sono concessi esclusivamente su richiesta di un garante saudita (sponsor).
Per lasciare l’Arabia Saudita i residenti devono disporre di visto di uscita o uscita/re-ingresso.

Bangladesh
Il passaporto con visto è necessario.

Cina (Repubblica Popolare Cinese)
Richiesto il passaporto con con validità residua di almeno sei mesi.
Attenzione: è necessario mostrare il possesso di un biglietto aereo di uscita dalla Cina
in direzione geograficamente opposta rispetto a quella di provenienza

Cuba
Richiesto il passaporto con validità residua non inferiore ai sei mesi.

India
È richiesto il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo e visto d’ingresso.
All’arrivo i viaggiatori devono inoltre dimostrare di disporre di un biglietto di ritorno e risorse sufficienti a copertura del soggiorno.

Iran
Per viaggi in Iran, occorre il passaporto con validità residua di almeno sei mesi
Il visto è necessario, ma è bene ricordare che non viene concesso il visto di ingresso sui passaporti che riportano il visto o il timbro di ingresso in Israele.


Myanmar
Per entrare in Myanmar (Birmania), occorre il passaporto con validità residua non inferiore a sei mesi

Russia (Federazione Russa)
Per entrare in Russia occorre il passaporto con validità residua di almeno sei mesi

Zanzibar (Tanzania)
Per andare in Tanzania e a Zanzibar, arcipelago al largo della sua costa, occorre il passaporto con validità residua di sei mesi
Si ricorda il divieto assoluto di effettuare qualsiasi attività lavorativa se muniti di solo visto turistico;
 
Commento.

"Torno ora da Cuba dove comandano i comunisti veri che hanno queste semplici regole per gestire l'immigrazione:
1) per entrare a Cuba devi avere anche il biglietto di ritorno ed assicurazione sanitaria,
devi esibire il passaporto con il permesso di soggiorno e ti fanno pure una bella foto della retina.
2) se non sei in regola con quanto sopra torni al paese tuo in giornata.
3) se sei cubano hai la cittadinanza, altrimenti no, a nulla conta se stai fuggendo dalla guerra,
dalla persecuzione politica o dalla carestia, la regola è talmente ferrea che dalla rivoluzione castrista ad oggi c'è stata solo una eccezione.
4) allo scadere dei tempi previsti torni a casa, sempre che tu ti sia ben comportato, altrimenti parti prima,
se hai commesso reati innanzitutto sconti la pena e poi parti.
Nonostante ciò né il Papa né i pidioti italiani e stranieri hanno mai lanciato accuse di razzismo ai fratelli Castro, perché?"
 

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