ricpast
Sono un tipo serio
gioric ha scritto:Bid One ha scritto:gioric ha scritto:accoacco
una sorta di "soddisfatti o rimborsati" quindi
mentre questo è possibile nel commercio: se acquisto un bene ho il diritto di ritrovare nel bene tutte le caratteristiche e qualità descritte dal produttore
non è possibile in Borsa dove le eventuali performances passate non sono di alcuna garanzia x il futuro
la Borsa (la speculazione) è paragonabile ad una scommessa: se la vinco incasso, se la perdo pago
Se questo non é commercio mi spieghi allora che cos'è?
Nel campo dei TS è pur vero che non può esserci garanzia per il futuro ma per il passato?
In altri termini, vista la rilevanza che ha la materia del Risparmio, non si capisce perchè il Legislatore non interviene per impedire a chiunque di commercializzare servizi di consulenza in assenza di verifiche preventive sulla sua professionalità e/o sulla bontà del "metodo" venduto.
Saluti.
Bid One
il fenomeno del TOL, delle consulenze in rete, dei ts, ecc. tutto sommato è nuovo, ma il legislatore si è già messo all'opera, non ti preoccupare (e su interessamento di qualcuno...)
Ecco il punto.
A mio parere non ha nessun senso quando si dice: la borsa è così non puoi sapere con certezza come andrà.
Trattasi di affermazione generale, condivisibile ma che poco o nulla ha a che fare con il fatto di pagare un SERVIZIO come quello di fornitura di segnali per operare nei mercati.
Credo che pochi avrebbero da ridire sul fatto che di SERVIZIO si tratti.Bella scoperta, direte voi!
Facendo un altro passetto in + si può tranquillamente affermare che trattasi di SERVIZIO PARTICOLARE (...un servizietto??!! :smile: ).
Scherzi a parte la questione è difficilmente inquadrabile in COMMERCIO TOUT COURT (o come caspita si scrive!!).
Il fatto che il legislatore se ne stia occupando è un fatto positivo.
A quali contorte ed assurde decisioni il legislatore possa arrivare dio solo lo sa!!
Personalmente vedo la cosa come una fornitura di un servizio assai particolare ma che, nel momento in cui questo viene proposto, deve avere delle caratteristiche tali (o dovrebbe essere valutato da parametri oggettivi) che possano rassicurare chi decide di avvalersene.
Certo è che la soddisfazione del cliente viene raggiunta solo ed esclusivamente se l'insieme dei segnali forniti ha dato performance positive.
E questo nessuno lo può assicurare, tuttalpiù lo storico dei segnali può essere visto come una certa forma di "garanzia".
Personalmente auspico quindi che il legislatore riempia al + presto i vuoti legislativi, sia per impedire il diffondersi di TS poco efficienti, sia per garantire coloro i quali in buona fede e con ottima preparazione hanno deciso di fornire un servizio a pagamento.
Cose che si dovrebbero fare:
1- redigere un modello snello di contratto tra chi fornisce i segnali e chi li utilizza NEL QUALE VENGA DATO AMPLISSIMO RISALTO ALLA FORTE INCERTEZZA SUI RISULTATI CHE SI ANDRANNO AD OTTENERE, ALLA CONSAPEVOLEZZA DICHIARATA DELL'ACQUIRENTE.
2- cercare di orientare (anche magari attraverso una fiscalità ben strutturata) la metodologia di quantificazione del corrispettivo verso un'accentuata variabilità legata ai risultati.
In parole povere: pago una piccola/piccolissima parte di prezzo FISSO e l'altra in modo VARIABILE rispetto ai risultati che ottengo attraverso una corretta applicazione dei segnali avuti.
Credo in questo modo si possa rispondere all'esigenza di tutela da parte dell'acquirente che paga SOPRATTUTTO se guadagna, e ciò potrebbe anche essere visto come un'indiretta incentivazione a chi fornisce i segnali dei migliori TS.