Gas naturale: consolida in area 5-5,5 dollari
Quotazioni sopra area 5 dollari. L’accelerazione iniziata
nell’ultimo mese si è trasformata in un trend laterale che vede i
derivati sul gas naturale stabili nel range 5-5,5 dollari, con la
violazione della barriera dei 5 dollari complice un inverno
particolarmente rigido in Europa e negli USA, sono cresciute le
tensioni dal lato della domanda rafforzando le quotazioni del
metano. Le attese sono ancora per una marginale diminuzione
della produzione, anche nel 2010 (come nel 2009: scarsa
domanda) ma meno di quanto stimato in precedenza.
Produzione. La stagionalità invernale ha spinto i prezzi ma
meno del previsto, i dati del Dep. of Energy statunitense (DoE)
sottolineano un picco nella produzione e un calo delle riserve
di metano solo per la fine dell’estate, altra contingenza
stagionale, dove picchi di consumo di energia elettrica sono
motivati dalla richiesta di condizionamento degli ambienti. In questo scenario, vista anche la riduzione della volatilità del metano sui valori medi (vedi grafico) rende profittevole, anche per i produttori, porre in essere investimenti estrattivi e provare ad alimentare il rialzo, seppur blando, delle quotazioni. Consumi. Nonostante permanga un‘idea positiva sui prezzi, nel breve, e più cauta nel medio/lungo, l’acquisto di metano da parte dei consumatori a questi livelli è una buona strategia di copertura, visto che le attese sono marginalmente rialziste e che sussistono le condizioni di redditività per investimenti in termini di ricerca ed estrazione che possano tenere alte le aspettative sui prezzi futuri. A questo scenario si contrappone l’idea che possa ampliarsi l’offerta di metano in arrivo dall’Est Europa e dai Paesi Scandinavi. Performance di comparto. Dopo la rottura della soglia dei 6 dollari, a gennaio, è iniziato un ribasso delle quotazioni tramutatosi poi in un trend laterale tuttora in corso. La forza di questo inizio anno è quindi da imputarsi esclusivamente alla domanda di combustibile per riscaldamento stante la mole di scorte di metano che gravano sul sistema. La performance da inizio anno è pari a -0,3% che si confronta col GSCI Energia che vede un ribasso pari a -1,9%, il gas naturale registra performance negative in tutte le rilevazioni sia settimanale che mensile. Le performance restano negative. Il metano registra poi un CAGR a 5 anni negativo a -2,5%, migliore però del risultato negativo del GSCI Energia quinquennale, pari a -8,3%. Fonte: Thomson Reuters – Datastream, elaborazioni Intesa Sanpaolo