Euro sì-euro no - euro fallisce?

incuriosito, ho letto l'articolo di DaRold

lo riporto per estratti:

I 10 suggerimenti che l'Italia può accettare dalla crisi greca

di Vittorio Da Rold
Cosa insegna la crisi greca all'Italia? Pur considerando le peculiarità della vicenda ellenica, che consiste in una storia di conti truccati, clientelismo sfrenato, corruzione oltre la media europea, in un'Olimpiade del 2004 superiore alle forze del paese e nella mancanza di un robusto settore manifatturiero privato, rivolto all'export, ci sono alcune lezioni che possono essere apprese.


1) TROPPI DIPENDENTI PUBBLICI.

2) GIUNGLA RETRIBUTIVA.
3) ABOLIZIONE DELLE PROVINCE.
4) INFRASTRUTTURE AL COLLASSO
5) L'EVASIONE FISCALE.
6) IL FALLIMENTO È POSSIBILE.
7) COESIONE POLITICA.
8) LIBERALIZZAZIONI AL PALO. Tommaso Padoa-Schioppa, quando era consulente del premier Papandreou, suggerì di liberalizzare le professioni e i trasporti,
9) SISTEMA POLITICO INGESSATO. In Grecia due partiti si sfidano il primato, ma sono praticamente delle dinastie
10). GIUSTIZIA BLOCCATA.





i parallelismi sono evidenti, ma qui vorrei far notare come i punti (tranne il 6, ovviamnete) sono all'interno della famosa lettera BCE


l'articolo per altro è del settembre 2011: allora il fallimento era assai più vicino per la Grecia .. e per noi


cmq: riforme vs fallimento vincono 9 a 1 nell'articolo
o, se vogliamo: fallire non basterebbe nemmeno, se non fai le riforme... e allora, perchè non fare le riforme senza fallire ???
 
se lo credi, andrebbe spiegato a Jappone, GB e USA e a tutti quelli che pensano che la soluzione sia solo monetarista

sai il giappone se continua cosi' avra' i tassi negativi e valuta forte per l'eternita' in pratica hanno gia' fatto carachiri e devono solo stabilire la data per comunicarlo :D
 
sai il giappone se continua cosi' avra' i tassi negativi e valuta forte per l'eternita' in pratica hanno gia' fatto carachiri e devono solo stabilire la data per comunicarlo :D


fuori uno ... :up:
e sulle politiche GB e USA cosa mi dici ?

Dalla Fed nuova ondata di liquidità: 40 miliardi al mese. Ma Bernanke ammette: la politica monetaria non cura tutti i problemi

Dalla Fed nuova ondata di liquidità: 40 miliardi al mese. Ma Bernanke ammette: la politica monetaria non cura tutti i problemi - Il Sole 24 ORE
 
fuori uno ... :up:
e sulle politiche GB e USA cosa mi dici ?

Dalla Fed nuova ondata di liquidità: 40 miliardi al mese. Ma Bernanke ammette: la politica monetaria non cura tutti i problemi

Dalla Fed nuova ondata di liquidità: 40 miliardi al mese. Ma Bernanke ammette: la politica monetaria non cura tutti i problemi - Il Sole 24 ORE

penso che quelli del Texas si sono scocciati ;)

Voglia di secessione in Texas

La petizione che chiede di staccarsi dagli USA ha raccolto 100 mila firme

CdT.ch - Mondo - Voglia di secessione in Texas


p.s. ma come cavolo si fa ad avere un presidente delle Hawaii di origini del Kenya ma dai i texani non sono mica fessi :D
 
Ultima modifica:
Quelli che: “faremo la spesa con la carriola”


di Alberto Bagnai | 15 agosto 2012Commenti (2713)




Come ogni ideologia, anche il luogocomunismo rinsalda il consenso col terrore.

Che qualcosa suoni falso, nei grandi proclami ideologici, nel grande sogno europeo, i meno sprovveduti lo intuiscono presto.

Basta leggere sul Sole 24 Ore le lucide parole di Da Rold: per un paese dell’eurozona, in caso di crisi “non ci sono alternative: o si svaluta la moneta (ma nell’euro non si può più) o si svaluta il salario”.

Impeccabile: come ogni economista sa, e come del resto lo stesso “padre dell’euro”, Mundell, tranquillamente ammetteva, lo scopo del gioco, nelle unioni monetarie, è “disciplinare” i lavoratori, scaricando su di essi e solo su di essi il peso degli shock avversi.

Il meccanismo funziona alla perfezione, se non fosse per un dettaglio: quando la crisi arriva, anche chi non se ne fosse accorto prima intuisce di aver preso una fregatura. Interviene allora, puntuale come un detonatore svizzero, il terrorismo, per convincerlo che nella trappola è meglio restarci.
Il terrorismo più naif echeggia le parole della nuova guida (rinuncio a tradurre) europea, Angela Merkel: “fuori dall’euro c’è la guerra!”


Ma alla guerra, oggi, in Europa, non ci crede più nessuno: tutti pensano che sia ormai una cosa per persone dal colore della pelle diverso dal nostro, una cosa che quindi non ci fa più paura, a casa nostra, di quanta ce ne facciano la malaria o i tifoni.


Il terrorismo si fa allora più subdolo: “fuori dall’euro c’è l’iperinflazione, sarà come a Weimar, andremo a fare la spesa con una carriola di monete, compreremo il giornale con un chilo di lire in tasca”.

Affermazioni confezionate sapientemente, per far breccia nelle menti degli elettori più ingenui (sperando siano i più numerosi). In queste parole lievemente imprecise certo non può esserci buona fede.

Cerchiamo di riportarci almeno un minimo di buon senso:
(1) Tutti concordano sul fatto che si tornerà alle valute nazionali con un cambio uno a uno: un euro per una “nuova lira” (vedi Sapir, Bootle, ecc.). È la cosa più semplice e razionale da fare per facilitare la transizione e per evitare fregature come quella che ci siamo presa con il passaggio dalla lira all’euro (vedi oltre).
(2) Ci sarà una svalutazione, ovvio: usciamo proprio per non essere stritolati da un cambio troppo forte. Di quanto sarà? Le stime vanno da un 20% (Altomonte) a un 30% (Bootle).
(3) Come si calcola? Andando a vedere quanta competitività abbiamo perso rispetto al nostro principale partner commerciale (la Germania): il cambio nominale si muoverà per compensare questa perdita. Questo dice la teoria della parità dei poteri d’acquisto, che (giusta o sbagliata che sia) è quella cui fanno riferimento gli stessi mercati nel formulare le loro previsioni. È già successo. Fra 1992 e 1993 la svalutazione fu di circa il 20%, perché nei cinque anni precedenti, quelli seguiti all’ultimo riallineamento dello Sme (1987-91), l’inflazione italiana era stata in media di quattro punti più alta di quella tedesca: come da copione, il cambio recuperò con 5×4=20 punti di svalutazione.
(4) Sarà una catastrofe? No. Tanto per capirci, questo è più o meno l’ammontare della svalutazione che subì l’euro nel primo anno di vita (26.7% dal gennaio 1999 all’ottobre 2000). Attenzione: noi l’euro non lo avevamo ancora in tasca, ma già lo usavamo negli scambi internazionali, cioè per comprare i dollari necessari ad acquistare le materie prime (i cui prezzi erano in crescita). Qualcuno ricorda carriole in giro per le strade?
(5) L’inflazione aumenterà di 30 punti, arrivando al 33%! No, appunto. Il coefficiente di trasferimento della svalutazione sull’inflazione è di norma molto inferiore a uno. Nel 2000, nonostante l’euro si fosse svalutato di quasi il 30% dall’anno precedente, l’inflazione aumentò di un solo punto (dall’1.6% al 2.6%). Nel 1993 il tasso di inflazione addirittura diminuì di mezzo punto (dal 5% al 4.5%). E la sapete la cosa più divertente?

Perfino il prof. Monti ammise che la svalutazione (di circa il 20%) ci aveva fatto bene!
Insomma: l’idea dell’on. Bersani che il giorno dopo la liberazione andremo a comprare il giornale con 2323 monete da una lira in tasca (al posto di 1,20€) è molto pittoresca.

A noi piace ricordarlo così, con la sua eloquenza immaginifica e le sue maniche rimboccate, a ostentare pragmatismo. Se il governo farà il suo lavoro, ci si andrà con 1.20 nuove lire, che diventeranno 1.30 dopo un anno (contando che l’inflazione aumenti di 6 punti, ad esser pessimisti). Non mi pare una tragedia, rispetto al devastante cambio 1000 lire = 1 euro, che abbiamo subìto per la colpevole inerzia del governo Berlusconi. Proprio questa esperienza recente ci aiuterà a fare più attenzione.

molti temono la svalutazione
ho detto svalutazione e non ipersvalutazione....

ma i governi, se vogliono, riescono a controllarla mentre la deflazione è molto più pericolosa

con la deflazione i salari diminuiscono mentre il debito resta sempre alto e diventa difficile pagarlo


inoltre con la deflazione la gente impoverisce


ora dico io....
è bello avere una moneta forte... ma abbasta che ti consenta di non morir di fame e di debito



Ora tornando al problema Italia è evidente che il vero probvlema è la classe politica
in quanto a fronte di stipendi che dimimuiscono
il debito aumenta assieme ai loro introiti che si votano

di recente hanno triplicato la loro buonuscita da 50mila a 150mila euro

la nazione sta male... e loro continuano a rubare più o meno evidentemente

perchè a fronte di Lusi - Belsito - Fiorito che si sono impossessati di ingenti somme derivanti dal finanziamento pubblico dei partiti camuffato da rimborso elettorale
ce ne sono altri, tipo Alemanno, che asssumono amici e loro amanti dando fono ad ogni risorsa
per poi chiudere gli ospizi dei vecchi e lasciarli soli perchè non ci sono soldi



i politici in Italia sono troppo numerosi bisogna
o ridurre il numero almeno del 70%
o ridurre lo stipendio in egual misura



ovviamente gli avvoltoi sono in branco destro e sinistro
e si spalleggiano
 
gli inglesi hanno il controllo della finanza globale possono fare quello che vogliono :-o


e allora ritieni che le sterline siano più sicure dell'euro,
nonostante stiano facendo le stesse manovre della FED e , per quanto riguarda la secessione ...
L’accordo è fatto. Il premier britannico David Cameron e il primo ministro indipendentista scozzese Alex Salmond hanno firmato il protocollo d’intesa per il referendum sull’autodeterminazione della Scozia. La consultazione popolare si terrà nell’autunno del 2014.

sono più avanti dei texani !!! :eek: :eek:
 

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