EUROPA nazista

Tsipras fa quello che i ns governanti VENDUTI non vogliono neppur pensare di fare: mercanteggia abilmente la non uscita dall'euro

forse alla UE potrebbe anche non importare troppo di una Grecia fuori, ma sarebbe un pericolosissimo precedente (per la Merdel) e un succoso invito a seguirla per diversi altri paesi

se la grecia non esce allora i tedeschi dovranno accollarsi i debiti dei greci

i tedeschi poi votanto a favore dei partiti anti euro
a seguito segura' la richiesta per i debiti del portogallo, spagna, austria... Italia? no qui non ci sono problemi non esiste piu' chi fa gli interessi degli italiani, africani forse si, ebrei forse si, italiani? dove dove dove ?

secondo me non e' alla grecia che conviene uscire o rimanere nell'euro, tanto sono gia' falliti!
secondo me e' alla germania che ora conviene uscire dall'euro, troverebbero a saldo tutti i paesi europei si abbufferebbero di imprese semi fallite a costi irrisori con le economie periferiche distrutte e caricare da un peso burocratico insostenibile con valute "deboli" :-o
 
Tsipras fa quello che i ns governanti VENDUTI non vogliono neppur pensare di fare: mercanteggia abilmente la non uscita dall'euro

forse alla UE potrebbe anche non importare troppo di una Grecia fuori, ma sarebbe un pericolosissimo precedente (per la Merdel) e un succoso invito a seguirla per diversi altri paesi
il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha svelato un retroscena sulla riunione di ieri: ha rivelato che avrebbe firmato volentieri un documento più 'aperto' alle istanze elleniche, inizialmente proposto da Moscovici, ma poi si è visto cambiare il comunicato ufficiale con toni più duri e ha bloccato la firma. La Commissione Europea smentisce di avere posizioni diverse dall'Eurogruppo, ma il giallo resta.

La Grecia sfida l'Ue: "Non firmiamo, la nostra democrazia non può essere minacciata" - Repubblica.it

niente di nuovo... avevamo già intuito che la Commissione è nazista mentre il parlamento europeo è più democratico perchè eletto ma non conta nulla


insomma siamo governati da una oligarchia che stabilisce il nostro destino a porte chiuse


e come dice Magaldi nel suo libro massoni
questi della UR LODGE Walalla gioiscono della nostra sofferenza
ben in associazione alle altre Tre reazionarie e neo-aristocratiche che vogliono distruggere il popolo e farne una mare di schiavi/servi obbedienti
 
Craxi: dopo di noi, il regime violento della finanza vi farà a pezzi

NEWS, POLITICA venerdì, 29, maggio, 2015 Dietro la longa manus della cosiddetta globalizzazione si avverte il respiro di nuovi imperialismi, sofisticati e violenti, di natura essenzialmente finanziaria e militare.


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Il regime avanza inesorabilmente. Lo fa passo dopo passo, facendosi precedere dalle spedizioni militari del braccio armato. La giustizia politica è sopra ogni altra l’arma preferita. Il resto è affidato all’informazione, in gran parte controllata e condizionata, alla tattica ed alla conquista di aree di influenza.
Il regime avanza con la conquista sistematica di cariche, sottocariche, minicariche, e con una invasione nel mondo della informazione, dello spettacolo, della cultura e della sottocultura che è ormai straripante.
Non contenti dei risultati disastrosi provocati dal maggioritario, si vorrebbe da qualche parte dare un ulteriore giro di vite, sopprimendo la quota proporzionale per giungere finalmente alla agognata meta di due blocchi disomogenei, multicolorati, forzati ed imposti. Partiti che sono ben lontani dalla maggioranza assoluta pensano in questo modo di potersi imporre con una sorta di violenta normalizzazione. Sono oggi evidentissime le influenze determinanti di alcune lobbies economiche e finanziarie e di gruppi di potere oligarchici.


A ciò si aggiunga la presenza sempre più pressante della finanza internazionale, il pericolo della svendita del patrimonio pubblico, mentre peraltro continua la quotidiana, demagogica esaltazione della privatizzazione.
La privatizzazione è presentata come una sorta di liberazione dal male, come un passaggio da una sfera infernale ad una sfera paradisiaca. Una falsità che i fatti si sono già incaricati di illustrare, mettendo in luce il contrasto che talvolta si apre non solo con gli interessi del mondo del lavoro ma anche con i più generali interessi della collettività nazionale.
La “globalizzazione” non viene affrontata dall’Italia con la forza, la consapevolezza, l’autorità di una vera e grande nazione, ma piuttosto viene subìta in forma subalterna in un contesto di cui è sempre più difficile intravedere un avvenire, che non sia quello di un degrado continuo, di un impoverimento della società, di una sostanziale perdita di indipendenza.
I partiti dipinti come congreghe parassitarie divoratrici del danaro pubblico, sono una caricatura falsa e spregevole di chi ha della democrazia un’idea tutta sua, fatta di sé, del suo clan, dei suoi interessi e della sua ideologia illiberale. Fa meraviglia, invece, come negli anni più recenti ci siano state grandi ruberie sulle quali nessuno ha indagato. Basti pensare che solo in occasione di una svalutazione della lira, dopo una dissennata difesa del livello di cambio compiuta con uno sperpero di risorse enorme ed assurdo dalle autorità competenti, gruppi finanziari collegati alla finanza internazionale, diversi gruppi, speculando sulla lira (Soros) evidentemente sulla base di informazioni certe, che un’indagine tempestiva e penetrante avrebbe potuto facilmente individuare, hanno guadagnato in pochi giorni un numero di miliardi pari alle entrate straordinarie della politica di alcuni anni. Per non dire di tante inchieste finite letteralmente nel nulla.


D’Alema ha detto che con la caduta del Muro di Berlino si aprirono le porte ad un nuovo sistema politico. Noi non abbiamo la memoria corta. Nell’anno della caduta del Muro, nel 1989, venne varata dal Parlamento italiano una amnistia con la quale si cancellavano i reati di finanziamento illegale commessi sino ad allora.

La legge venne approvata in tutta fretta e alla chetichella.
Non fu neppure richiesta la discussione in aula.

Le Commissioni, in sede legislativa, evidentemente senza opposizioni o comunque senza opposizioni rumorose, diedero vita, maggioranza e comunisti d’amore e d’accordo, a un vero e proprio colpo di spugna. La caduta del Muro di Berlino aveva posto l’esigenza di un urgente “colpo di spugna”. Sul sistema di finanziamento illegale dei partiti e delle attività politiche, in funzione dal dopoguerra, e adottato da tutti anche in violazione della legge sul finanziamento dei partiti entrata in vigore nel 1974, veniva posto un coperchio.
La montagna ha partorito il topolino.

Anzi il topaccio.

Se la Prima Repubblica era una fogna, è in questa fogna che, come amministratore pubblico, il signor Prodi si è fatto le ossa. I parametri di Maastricht non si compongono di regole divine. Non stanno scritti nella Bibbia. Non sono un’appendice ai dieci comandamenti. I criteri con i quali si è oggi alle prese furono adottati in una situazione data, con calcoli e previsioni date. L’andamento di questi anni non ha corrisposto alle previsioni dei sottoscrittori. La situazione odierna è diversa da quella sperata. Più complessa, più spinosa, più difficile da inquadrare se si vogliono evitare fratture e inaccettabili scompensi sociali. Poiché si tratta di un Trattato, la cui applicazione e portata è di grande importanza per il futuro dell’Europa Comunitaria, come tutti i Trattati può essere rinegoziato, aggiornato, adattato alle condizioni reali ed alle nuove esigenze di un gran numero ormai di paesi aderenti.
Questa è la regola del buon senso, dell’equilibrio politico, della gestione concreta e pratica della realtà. Su di un altro piano stanno i declamatori retorici dell’Europa, il delirio europeistico che non tiene contro della realtà, la scelta della crisi, della stagnazione e della conseguente disoccupazione.
Affidare effetti taumaturgici e miracolose resurrezioni alla moneta unica europea, dopo aver provveduto a isterilire, rinunciare, accrescere i conflitti sociali, è una fantastica illusione che i fatti e le realtà economiche e finanziarie del mondo non tarderanno a mettere in chiaro.
La pace si organizza con la cooperazione, la collaborazione, il negoziato, e non con la spericolata globalizzazione forzata. Ogni nazione ha una sua identità, una sua storia, un ruolo geopolitico cui non può rinunciare. Più nazioni possono associarsi, mediante trattati per perseguire fini comuni, economici, sociali, culturali, politici, ambientali. Cancellare il ruolo delle nazioni significa offendere un diritto dei popoli e creare le basi per lo svuotamento, la disintegrazione, secondo processi imprevedibili, delle più ampie unità che si vogliono costruire.
Dietro la longa manus della cosiddetta globalizzazione si avverte il respiro di nuovi imperialismi, sofisticati e violenti, di natura essenzialmente finanziaria e militare.
(Bettino Craxi, estratti dal libro “Io parlo, e continuerò a parlare”, ripresi da “Il Blog di Lameduck” il 19 maggio 2015. Il libro, edito da Mondadori nel 2014, cioè 14 anni dopo la morte di Craxi, raccoglie scritti del leader socialista risalenti alla seconda metà degli anni ‘90. Scritti che oggi appaiono assolutamente profetici).
 
questa foto non so perche' ma con quelle manine alzate, quasi quasi ...
 

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Barroso ammette "UE pensata apposta per essere un antidoto ai governi democratici"



Press News: Barroso ammette "UE pensata apposta per essere un antidoto ai governi democratici"

Il presidente della Commissione Europea , José Manuel Barroso, è arrivato ad ammetterlo pubblicamente. Quando ho letto le sue dichiarazioni, sono rimasto per quasi 5 minuti senza parole pensando "Ma in che mani siamo finiti?"



Ecco le dichiarazioni del Presidente della Commissione Europea, la più alta e potente carica in Europa che, purtroppo, ci rappresenta nel mondo:
"La ragione per cui abbiamo bisogno dell'Unione europea è proprio perché non è democratica. Lasciati a se stessi , i governi eletti potrebbero arrivare a fare ogni sorta di cosa semplicemente per guadagnare voti.
I governi democratici non hanno sempre ragione, se i governi democratici avessero avuto sempre ragione non avremmo la situazione che abbiamo oggi: le decisioni adottate dalle istituzioni più democratiche del mondo sono spesso molto sbagliate."

E continua: "Questa è stata, in larga misura, la logica e l'obiettivo principale per l'unificazione europea. I padri fondatori avevano attraversato la Seconda Guerra Mondiale e ne sono usciti con una visione stanca di democrazia [cioè preferivano la dittatura di Hitler e Stalin? vediamo di non dire cassate]. Così hanno deliberatamente progettato un sistema in cui il potere supremo è esercitato da commissari nominati che non hanno bisogno di preoccuparsi dell'opinione pubblica. Essi - i padri fondatori - credevano che il processo democratico a volte ha bisogno di essere guidato, temperato, vincolato."



Ora sapete che chi parla di democrazia dichiarandosi un sostenitore di questa Unione Europea, stà mentendo. In Europa non esiste nessuna democrazia, decidono 28 "super-commissari" nominati che "non devono preoccuparsi del consenso del popolo". Noi lo abbiamo sempre sostenuto, ora abbiamo avuto la conferma dai diretti interessati.


Benvenuti in Europa, altro che URSS...


Fonte: The Telegraph

Ancora una volta, Nigel Farage aveva ragione:

"Anni fa la signora Thatcher ha capito che cosa si nascondesse dietro il progetto europeo.
Ha capito che l'intento era quello di togliere la democrazia agli Stati nazionali per mettere quel potere in mano a persone che non possono essere chiamate a rispondere di ciò che fanno."
https://www.youtube.com/watch?v=ooWH3qaYS60

i flussi della finanza non si muovono mai accidentalmente, ma sempre seguendo la logica del profitto e del potenziamento della dittatura bancaria già divenuta realtà. Non è, dunque, difficile capire dove sia ubicato il potere, quali siano i suoi interessi, quali le sue battaglie: basta, in fondo, seguire le tracce dei foraggiamenti e dei flussi finanziari dei grandi magnati della finanza.

Unione Europea, quando i finanziamenti arrivano da Goldman Sachs - Il Fatto Quotidiano
Unione Europea, quando i finanziamenti arrivano da Goldman Sachs

di Diego Fusaro | 23 gennaio 2016


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Non è un mistero il fatto che molti grandi potentati bancari e finanziari d’oltreoceano stiano aiutando e sostenendo il progetto dell’Unione Europea. Ovviamente non con parole e teorie filosofico-politiche, affidate invece agli europeisti che anche di fronte alle tragedie più clamorose causate dalla dittatura eurocratica dei mercati continuano a ripetere, come tarantolati, il refrain del “ci vuole più Europa”: l’aiuto fornito dalle banche è un aiuto economico.
In particolare, le grandi banche americane stanno foraggiando a flusso continuo le massicce campagne pubblicitarie contro “Brexit”, ossia contro il possibile distanziamento della Gran Bretagna dalla Ue. Goldman Sachs ha inaugurato il modello, donando – così pare – oltre mezzo milione di sterline alla campagna “Britain Stronger in Europe”. Hanno successivamente aderito alla campagna anche Morgan, Morgan Stanley e Bank of America: anch’esse hanno messo mano al portafoglio per aiutare questa “nobile” causa, mossi indubbiamente, come sempre avviene quando vi sono di mezzo le banche, da disinteressati e filantropici sentimenti.
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Sono qui necessarie, credo, due considerazioni generali. In primis, i flussi della finanza – è superfluo ricordarlo – non si muovono mai accidentalmente, ma sempre seguendo la logica del profitto e del potenziamento della dittatura bancaria già divenuta realtà. Non è, dunque, difficile capire dove sia ubicato il potere, quali siano i suoi interessi, quali le sue battaglie: basta, in fondo, seguire le tracce dei foraggiamenti e dei flussi finanziari dei grandi magnati della finanza. Tutte le cause politiche finanziate dalle banche devono quanto meno destare sospetti sulla loro reale natura. Le “rivoluzioni colorate” e la vicenda dell’Ucraina dovrebbero pur averci insegnato qualcosa.
I tanti difensori dell’Unione Europea, che stentano a capire come essa sia la negazione completa della nobile idea di un’Europa di Stati fratelli e democratici, dovranno pur porsi delle domande se nelle loro battaglie per il “ci vuole più Europa” e per frenare gli “euroscetticismi” dilaganti si trovano, di fatto, dalla stessa parte della barricata con Goldman Sachs, Morgan, Morgan Stanley e Bank of America. O sono diventate filantrope le banche, o sono gli “euroinomani” del “ci vuole più Europa” a fare, volenti oppure no, gli interessi della finanza che sta uccidendo il lavoro e i diritti sociali in nome del “fiscal compact” e del vangelo della competitività. Tertium non datur.
Seconda considerazione, altrettanto brevemente.
Vi è una collaudata pratica tesa a silenziare gli euroscettici e chiunque, non appagato dalla superficie, cerchi di mostrare il volto del potere e delle oligarchie neofeudali che lo gestiscono: è la pratica della demonizzazione per mezzo della categoria di “complottismo”.
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Secondo la neolingua orwelliana oggi dominante, “complottista” non è solo chi vede in modo paranoico complotti ovunque (ossia chi complottista è a tutti gli effetti): è, per estensione, chiunque non si accontenti della versione dei fatti ufficiale e cerchi una verità nascosta dietro il vitreo teatro delle ideologie e delle costruzione retoriche del potere. Secondo questo “uso largo” della categoria, sarebbero, peraltro, liquidati come complottisti anche “maestri del sospetto” come Freud, Nietzsche e Marx.


Ora, da quanto tempo sentiamo ossessivamente silenziati come “complottisti” quanti sostengono che dietro l’Unione Europea si nascondono in realtà gli interessi delle grandi banche e delle compagnie finanziarie?
Ormai è un cliché. Un cliché che, tuttavia, alla luce di questi ultimi eventi legati al “Brexit” pare inconsistente. A meno che non si continui a usare la categoria di complottista ai danni di chiunque non accetti serenamente la nuova dittatura finanziaria e classista dell’èlite oligarchica che governa a proprio vantaggio il nuovo ordine mondiale.

 
da La deflazione che portò ad Hitler.E quella d?oggi? - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato


La UE accresce la mortalità

Giancarlo Blangiardo Oggi dovremmo parafrasare quella sgomenta conclusione: come mai l’Europa Unita ha preso la strada della barbarie?
Aveva promesso prosperità e benessere attraverso la neutralizzazione della politica, ed è ragione di miseria scontento per un numero crescente di nazioni, per quelli del Mediterraneo una vera prigione dei popoli.

Era nata sul presupposto che sottrarre sovranità era necessario perché non sorgessero più degli Hitler,
era nata per neutralizzare la politica (la volontà popolare) nella convinzione che era quella a provocare le eterne guerre fra europei.

La tecnocrazia che ha preteso di sostituire i governi s’è tramutata in un’altra versione di quei “pazzi e mascalzoni” che era nata per scongiurare: una burocrazia arrogante ed irresponsabile verso le nazioni, le società e i popoli che non “governa”, ma che “gestisce” con perfetta insensibilità verso le sofferenze dei sottoposti, secondo un piano ideologico e concezioni preconcette. Una entità che lascia governare da una parte “il mercato” e dall’altra la Banca centrale, supposti meccanismi oggettivi e neutri, a tal punto che non si vuole – né si sa più, temo – governare per far crescere i popoli fra gli scogli e gli imprevisti della storia: i concetti di “giustizia sociale”, previdenza, “redistribuzione”, non entrano più nel discorso politico, sostituiti dalla promozione di “diritti arcobaleno”. E’ una oligarchia dove, mancando per negazione delle sovranità luoghi di mediazione politica certa, gli stati potenti opprimono gli stati deboli, senza alcuno scrupolo, né possibilità di difesa.


Il risultato di questo totalitarismo non-governante si comincia a vedere:
in Italia ha fatto solo brevemente scalpore sapere che nel 2015 ci sono stati 68 mila morti di troppo, un aumento dell’11 per cento (1) pari ai periodi delle due guerre mondiali;

ma anche in Francia la speranza di vita è diminuita, per la prima volta dal 1969,

e così in Spagna,
Grecia,

Portogallo (2)

– i soli paesi dove arretra, insieme alla Siria, la Tunisia, la Libia, l’Irak. Ma in questi c’è la guerra e il caos. L’arretramento della speranza di vita di paesi europei “in pace” può essere imputata ad una causa ben precisa: la Unione Europea.
E’ una dittatura di nuovo tipo, una plutocrazia iniqua e senza unità di destino, tenuta insieme da “regolamenti” ed arbitrii dei più ricchi; solo il prossimo futuro ci dirà se non farà rimpiangere gli hitlerismi che è nata per scongiurare. Quelli hanno fatto morire gli europei in guerra; la UE ci fa’ morire in tempo di pace.
 
EUROGENDFOR – Vi dice nulla? Dovrebbe! VI AMMAZZERANNO PER STRADA... E LEGALMENTE.



da Fabio Castellucci (Note) Lunedì 14 maggio 2012 alle ore 8.19


EUROGENDFOR – Vi dice nulla? Dovrebbe!

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EUROGENDFOR TUTTO QUESTO SARÀ LEGALE!!!

Crisi... una parola che serve a nascondere le cause vere e profonde di collasso delle cosiddette “società avanzate democratiche”. Un mucchio di parole ipocrite che non significano nulla.
Disordini, sommosse, vere e proprie guerre civili e massacri in arrivo. In arrivo qui, perché nel resto del mondo sono norma da sempre.
Il Potere se ne sta con le mani in mano a guardare mentre i Popoli lo giudicano?

Alzi la mano chi sa cos’è il trattato di Velsen.

Eppure in questa piccola città olandese è stato posto un tassello decisivo nel mosaico del nuovo ordine europeo e mondiale. Una tappa del processo di smantellamento della Sovranità nazionale e di qualsiasi Popolo o Comunità. Smantellamento portato avanti di nascosto, nel silenzio tipico dei ladri e delle canaglie.I
l Trattato Eurogendfor venne firmato a Velsen il 18 ottobre 2007 da Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Italia. L’acronimo sta per Forza di Gendarmeria Europea (EGF): in sostanza è la futura polizia militare d’Europa.
Non risponde a nessun Parlamento. A nessun organo di controllo elettivo dei Cittadini.
Non esistono corti di Giustizia che possano giudicarli o metterli sotto inchiesta.
Può uccidere in caso di disordini e nessuno può giudicarne i membri.
Credevate che il sistema oppressivo si ritirasse senza portare lo scontro al livello di assassinio di massa?
Siete degli “ingenui”... se avete mai pensato una cosa del genere.
Useranno esercito ed ogni tipo di arma violenta contro qualsiasi cittadino che provi ad opporsi al sistema unico mondiale “banche-partiti-chiesa”.

Parlo a chi non si è mai interessato a questi fatti. E che vive nel “Terrore che impedisce di Pensare”. E chi non pensa... è già schiavo.

Ricapitolando: (tutti i punti seguenti sono inseriti nel trattato di Velsen, approvato e vigente dal 2007!):
la Gendarmeria europea assume tutte le funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e arresti compresi;
la Nato, cioè gli Stati Uniti, avranno voce in capitolo nella sua gestione operativa;
il nuovo corpo risponde esclusivamente ad un comitato interministeriale, composto dai ministri degli Esteri e della Difesa dei paesi firmatari.
In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e propri, che non si limitano a missioni militari, sottoposti alla supervisione di un’organizzazione sovranazionale in mano a una potenza extraeuropea cioè gli Usa, e che, come se non bastasse, è svincolata dal controllo del governo e del parlamento nazionali.
Ma non è finita.

L’EGF gode di una totale immunità:
- inviolabili locali, beni e archivi (art. 21 e 22);
- le comunicazioni non possono essere intercettate (art. 23);
- i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati (art. 28);
- i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29).
Come si evince chiaramente, una serie di privilegi inconcepibili in qualsiasi Stato di diritto.

Qualcuno di voi ha visto il film “Diaz”?
Bene: immaginatevelo applicato tutti i giorni ed in ogni luogo. E reso “legale e non giudicabile!!”


Il tutto accettato passivamente dai “Cittadini” (???) in nome della “Sicurezza e dell’ordine sociale”.
«Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.» Ed è destinato a perderle entrambe!
Lo dice Benjamin Franklin. Uno degli estensori della Costituzione Usa. Uno dei padri fondatori degli USA.
NON un terrorista o anarco-insurrezionalista...

Fabio Castellucci – Cittadino SOVRANO oppure Terrorista... decidete voi.

Tratto in parte da:
Eurogendfor ed oligarchia totalitaria orwelliana | Informare per Resistere
http://www.informarexresistere.fr/2012/05/06/eurogendfor-ed-oligarchia-totalitaria-orwelliana/

NEI COMMENTI I LINK AI DOCUMENTI CORRELATI (TRATTATO DI VELSEN).
SMETTETELA DI OCCUPARVI DI MINCHIATE.

link: "EUROGENDFOR - la polizia militare dei..."
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EUROGENDFOR - la polizia militare dei banchieri www.video-reporter.info Eurogendfor il nuovo corpo di polizia europeo con il compito di intervenire in caso di crisi sommosse e rivolte.Ebbene si! Lo hanno fatto! Hanno
 

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