Falck Renewables (FKR) Falck: focus oltre la punta del naso... (9 lettori)

AmonCM

Forumer attivo
Cosa fai, cerchi scuse?!?! :prr::D

Bisogna sempre avere un Piano B :-o

Comunque siamo anche sfortunati... Erg nel terzo trimestre ha avuto ventosità maggiore del 28% rispetto all'anno prima.. noi non credo, con un Settembre a -50%..

Gli spunti positivi non mancano comunque.. però qui mi stanno per spendere tutta la cassa..

Secondo te con l'eventuale rifinanziamento di cui parlavano, e che farebbe alzare l'indebitamento, allungherebbero anche la durata media del debito?
 
Bisogna sempre avere un Piano B :-o

Comunque siamo anche sfortunati... Erg nel terzo trimestre ha avuto ventosità maggiore del 28% rispetto all'anno prima.. noi non credo, con un Settembre a -50%..

Gli spunti positivi non mancano comunque.. però qui mi stanno per spendere tutta la cassa..

Secondo te con l'eventuale rifinanziamento di cui parlavano, e che farebbe alzare l'indebitamento, allungherebbero anche la durata media del debito?

Francamente il fatto che stiano per cominciare a spendere la cassa per realizzare gli investimenti previsti a piano a me fa piacere dato che in questo modo allontana forse definitivamente l'ipotesi di un delisting "autofinanziato"... :)

L'ipotesi rifinanziamento mi sembra invece che attualmente riguardi unicamente l'impianto di Petralia (il cui project è stato perfezionato in un periodo poco favorevole dal punto di vista delle condizioni e quindi si stia ovviamente pensando di cercare di ottenere un miglioramento delle stesse) e gli asset inglesi detenuti insieme a CII mentre è stato sostanzialmente escluso per tutti gli altri impianti che beneficiano di tassi particolarmente allettanti... :rolleyes:
Ad ogni modo l'eventuale rifinanziamento libererebbe risorse finanziarie utili per i nuovi investimenti ma, non essendocene una necessità immediata, tali operazioni saranno perfezionate (come anche la cessione di ulteriori minorities) solo se effettivamente vantaggiose per la società! :up:
 

AmonCM

Forumer attivo
Francamente il fatto che stiano per cominciare a spendere la cassa per realizzare gli investimenti previsti a piano a me fa piacere dato che in questo modo allontana forse definitivamente l'ipotesi di un delisting "autofinanziato"... :)

L'ipotesi rifinanziamento mi sembra invece che attualmente riguardi unicamente l'impianto di Petralia (il cui project è stato perfezionato in un periodo poco favorevole dal punto di vista delle condizioni e quindi si stia ovviamente pensando di cercare di ottenere un miglioramento delle stesse) e gli asset inglesi detenuti insieme a CII mentre è stato sostanzialmente escluso per tutti gli altri impianti che beneficiano di tassi particolarmente allettanti... :rolleyes:
Ad ogni modo l'eventuale rifinanziamento libererebbe risorse finanziarie utili per i nuovi investimenti ma, non essendocene una necessità immediata, tali operazioni saranno perfezionate (come anche la cessione di ulteriori minorities) solo se effettivamente vantaggiose per la società! :up:

Appunto.. ho avuto l'impressione che stiano cercando risorse per fare più investimenti di quelli che già conosciamo..

Industrialmente niente da eccepire.. ma "borsisticamente" mi stanno allontanando il tempo del raccolto.. io qui a forza di seminare sto diventando contadino :) vorrei solo raccogliere qualche spiga di grano ogni tanto :D
 

TonyM

......SEMPRE AVANTI!
Insomma, al target dell'EBITDA ci arriviamo se l'assicurazione paga il danno di Trezzo e se in questo ultimo mese e mezzo la ventosita sarà buona, dato che l'ultimo mese e mezzo non é stato un granché.

Ciò che mi ha stupito positivamente sono le pipeline che stanno sviluppando sia nel waste che nel wind, e il numero di autorizzazioni che hanno....., bene anche il fatto che la liquidità la reinvestano nei progetti della società.

Ciò che invece mi lascia un po' l'amaro in bocca é il rallentamento nel settore servizi. Pensavo dessero qualche indizio per nuove acquisizioni......invece con Vector sono ancora in fase di rodaggio......
 

zanna90

...a grande richiesta...
ho appena ascoltato la conferenza...

che dire... sono sempre perplesso sulla pfn...

per il resto tutto bene...

mi sembra di aver capito che per fine anno ci si aspetta una pfn in ulteriore salita... e così sarà anche per il primo trimestre 2015...

ora, è vero che ci sono ingenti investimenti in programma... ma con la cassa che dovrebbe essere generata dagli impianti in funzione la pfn non dico che dovrebbe calare (se si investono 100mln è difficile) ma quantomeno rimanere stabile... visto che si parla di generazione di cassa operativa per quasi 100milioni l'anno...

http://www.falckrenewables.eu/~/med...sentation-of-results-at-30-september-2014.pdf

pag 10

chiedo a chi è competente un commento rispetto a "Exch difference on assets" per 29mln e "Derivatives Fair Value Variation" per 22mln... io onestamente ancora non ho capito bene... se avete anche link dove si spiegano per bene cosa sono e come si calcolano ve ne sono grato.
Mi interessa, oltre che capire da cosa derivano, anche se queste sono uscite monetarie una tantum... non penso sia marginale visto che si tratta di 50mln in 9 mesi... e sono capaci di stravolgere l'andamento annuale della pfn... per le capex invece niente da dire, sono investimenti importanti da fare... noto inoltre che non ha parlato del nuovo piano industriale... le notizie uscite ieri a riguardo sono affidabili o erano solamente rumors?

inoltre chiedo un parere... visto gli scarsi risultati di vento quest'anno mi aspetto che quando saranno incassati i crediti (diciamo nell'ultimo trimestre di quest'anno e nei primi due del prossimo) poca cassa in entrata che dovrebbe appesantire ulteriormente la pfn... concordate? inoltre che ne pensate dei prezzi del petrolio?
 
Ultima modifica:

termico

Nuovo forumer
Appunto.. ho avuto l'impressione che stiano cercando risorse per fare più investimenti di quelli che già conosciamo..

Industrialmente niente da eccepire.. ma "borsisticamente" mi stanno allontanando il tempo del raccolto.. io qui a forza di seminare sto diventando contadino :) vorrei solo raccogliere qualche spiga di grano ogni tanto :D

idem:wall:
 
ho appena ascoltato la conferenza...

che dire... sono sempre perplesso sulla pfn...

per il resto tutto bene...

mi sembra di aver capito che per fine anno ci si aspetta una pfn in ulteriore salita... e così sarà anche per il primo trimestre 2015...

ora, è vero che ci sono ingenti investimenti in programma... ma con la cassa che dovrebbe essere generata dagli impianti in funzione la pfn non dico che dovrebbe calare (se si investono 100mln è difficile) ma quantomeno rimanere stabile... visto che si parla di generazione di cassa operativa per quasi 100milioni l'anno...

http://www.falckrenewables.eu/~/med...sentation-of-results-at-30-september-2014.pdf

pag 10

chiedo a chi è competente un commento rispetto a "Exch difference on assets" per 29mln e "Derivatives Fair Value Variation" per 22mln... io onestamente ancora non ho capito bene... se avete anche link dove si spiegano per bene cosa sono e come si calcolano ve ne sono grato.
Mi interessa, oltre che capire da cosa derivano, anche se queste sono uscite monetarie una tantum... non penso sia marginale visto che si tratta di 50mln in 9 mesi... e sono capaci di stravolgere l'andamento annuale della pfn... per le capex invece niente da dire, sono investimenti importanti da fare... noto inoltre che non ha parlato del nuovo piano industriale... le notizie uscite ieri a riguardo sono affidabili o erano solamente rumors?

inoltre chiedo un parere... visto gli scarsi risultati di vento quest'anno mi aspetto che quando saranno incassati i crediti (diciamo nell'ultimo trimestre di quest'anno e nei primi due del prossimo) poca cassa in entrata che dovrebbe appesantire ulteriormente la pfn... concordate? inoltre che ne pensate dei prezzi del petrolio?

Provo a cercare di rispondere ai tuoi due quesiti:

- Falck ha investito in Gran Bretagna (ovviamente in sterline) finanziando gli impianti con finanziamenti denominati nella stessa valuta e ha swappato il tasso in fisso (per il 75%) in modo da proteggersi da una indesiderata crescita dei tassi sul mercato (in realtà sono le banche finanziatrici che lo impongono...)
Diciamo che ha speso 100 e che il finanziamento era originariamente di 80 e durava 18 anni con uno spread di 300 bps sull'euribor a 6 mesi swappato poi al 6%: ora dato che la sterlina si è rivalutata traducendo il debito in euro si avrà un debito più elevato... analogamente dato che l'euribor è sceso a livelli infimi la società non trarrà sui finanziamenti swappati in fisso (il 75% del totale) beneficio dal calo in quanto dovrà corrispondere ogni semestre alla banca con cui ha fatto la copertura il differenziale tra l'euribor attuale e il tasso fisso... In altri termini facendo il mark to market della copertura emergerebbe una sorta di debito fittizio pari a quanto dovrebbe essere corrisposto complessivamente alla banca fino al termine della copertura se i tassi restassero invariati...
Entrambi gli aspetti (differenze valutarie e tassi) sono in realtà piuttosto "fittizi" in quanto per quanto riguarda il primo aspetto bisogna ricordare che parallelamente alla rivalutazione del debito si è anche registrata la rivalutazione dell'asset (i 100 originari) e del margine industriale che sarà generato durante la vita utile e quindi in ultima analisi la rivalutazione della sterlina genera un beneficio ma mentre l'effetto cambi sulla PFN emerge immediatamente, quello sul margine è unitariamente meno rilevante ma dura 20 anni!!!
Per quanto riguarda invece la questione tassi, con la copertura si voleva fissare per tutta la durata del finanziamento l'ammontare annuo degli interessi e non correre il rischio che un rialzo dei tassi erodesse il margine industriale; certo con il calo registrato tale margine sarebbe aumentato ma si tratta di una mancato guadagno e non certo di una perdita! Nella PFN emerge il valore del "debito" che si dovrebbe liquidare qualora si volesse chiudere oggi la copertura ma in realtà nessuno ha intenzione di chiuderla e, a tassi invariati, tale debito si sgonfierà progressivamente con il passare del tempo mano a mano che gli interessi maturano (ad un tasso pari all'euribor oggi più basso)...

Non so se sono stato sufficientemente chiaro ma spero almeno di non averti confuso ulteriormente le idee! :D
Ad ogni modo dal mio punto di vista per una società come Falck e per un investitore di lungo termine tali fenomeni non devono assolutamente preoccupare ed anzi in ultima analisi sono positivi in quanto significa che gli assets si sono rivalutati (e i debiti sono sempre inferiori all'ammontare totale dell'investimento) e i margini prodotti dal funzionamento dell'impianto "peseranno" di più espressi in euro e che i tassi si sono ridotti e quindi sulla parte dei finanziamenti non "coperte" si sta effettivamente risparmiando! :up:

Riguardo agli effetti sulla generazione di cassa futura delle condizioni meteo poco favorevoli, ti posso dire che lo sfasamento è solo di un paio di mesi: nel terzo trimestre abbiamo scontato le avverse condizioni meteo del secondo trimestre e qualora novembre e dicembre fossero "normali" il prossimo esercizio anche la generazione di cassa tornerebbe nella norma! :)
 

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