Falck Renewables (FKR) Falck: focus oltre la punta del naso... (21 lettori)

Toony

Ce la faremo?!?
UTILITY - CAPACITY PAYMENT, SI PARTE A GIUGNO 21/01/2015 08:46

Una pianificazione dettagliata per estendere il sistema del capacity payment in Italia dal 2017 e un progetto pilota sul tema della durata di 12 mesi, che partirebbe gia' a meta' del 2015. E' quanto emerge da un articolo del Quotidiano Energia di ieri, che indica poi che e' allo studio la possibilita' di aprire il sistema anche ad altri player europei. Centrale Termoelettrica di Cassano d’Adda (MI) di A2A Ricordiamo che il capacity payment ha lo scopo di garantire nel lungo periodo una certa disponibilita' di capacita' installata in un mercato attraverso un corrispettivo da riconoscere ai produttori, a prescindere dall' effettiva generazione d' energia elettrica. In questo modo, il sistema elettrico di un Paese e' in grado di fronteggiare adeguatamente un improvviso squilibrio tra domanda e offerta, assicurando cosi' i clienti finali contro il rischio d' improvvise impennate dei prezzi. In Italia il problema e' emerso negli ultimi anni con la forte crescita dell' energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, che ha messo in crisi i tradizionali impianti termoelettrici (gas e olio combustibile) che, anche a causa della bassa domanda, hanno dovuto chiudere oppure lavorare a ritmi non piu' profittevoli. Fonti rinnovabili, come il vento e il sole, causa della loro imprevedibilita' hanno bisogno di essere accompagnati da un sistema di back-up, che allo stato attuale puo' essere fornito in maniera adeguata solo dalle centrali termoelettriche, in particolare dagli impianti a gas a ciclo combinato (CCGT). Il capacity payment cosi' come proposto dall’Autorita' per l’energia elettrica il gas e i servizi idrici (AEEGSI) prevede un' asta madre, che configura la procedura di approvvigionamento principale, avente cadenza annuale e finalizzata a procurarsi nell' anno “t” la capacita' da rendere disponibile per un periodo di tre anni (periodo di consegna), fino all' anno “t+4″. E' poi prevista un' asta di aggiustamento annuale, per consentire la rinegoziazione delle posizioni assunte degli operatori durante la precedente asta madre. Le posizioni qui negoziate si riferiscono a periodi di consegna pari all' anno non ancora iniziati e non piu' negoziabili in aste madri. L' orizzonte di pianificazione per tali posizioni non puo' essere superiore ai tre anni. Infine, e' previsto un mercato secondario con cadenza settimanale, caratterizzato da contrattazioni continue per permettere la rinegoziazione di posizioni con periodi di consegna pari a un mese, da onorare con un orizzonte di pianificazione inferiore all' anno. Il livello target di capacita' da procurare per un determinato periodo di consegna e' definito da Terna, sulla base di simulazioni di tipo probabilistico. L' attuale capacity payment ha un costo di 150 milioni di euro per il sistema elettrico mentre non e' ancora chiaro se il costo addizionale dell' eventuale estensione sara' pagato attraverso le bollette dei consumatori oppure abbattendo i costi del sistema. In ogni caso, le societa' che producono energia elettrica da impianti alimentati da combustibili fossili, come Enel, A2A e Iren, dovrebbero trarre vantaggio dall' estensione dell' attuale meccanismo di remunerazione di questi impianti.
 

chrono

Nuovo forumer
In attesa di eventi, ancora zero:wall:. In ogni caso, qualunque cosa succeda, qualunque incremento possa registrare, .... questo titolo di M e r d ..a... anche alla luce dei movimenti di borsa di questi giorni, e di quelli che seguiranno, è solo una palla al piede : stare imbarcati qui dentro per mesi per non voler accettare di aver perso qualcosa o di aver guadagnato troppo poco è follia. Io sono stato folle. Soldi persi, tanti. Con un'azienda così, se fosse vero che prima o poi farà il botto, c'è tutto il tempo che si vuole per rientrare. Meditate, gente, meditate.
 
In attesa di eventi, ancora zero:wall:. In ogni caso, qualunque cosa succeda, qualunque incremento possa registrare, .... questo titolo di M e r d ..a... anche alla luce dei movimenti di borsa di questi giorni, e di quelli che seguiranno, è solo una palla al piede : stare imbarcati qui dentro per mesi per non voler accettare di aver perso qualcosa o di aver guadagnato troppo poco è follia. Io sono stato folle. Soldi persi, tanti. Con un'azienda così, se fosse vero che prima o poi farà il botto, c'è tutto il tempo che si vuole per rientrare. Meditate, gente, meditate.

Hai perfettamente ragione: ogni giorno c'è chi vende e chi compra... immagino che oggi tu abbia venduto... sei comunque sempre il benvenuto se in futuro vorrai continuare ad esprimere qua sul thread i tuoi pensieri sebbene non più direttamente interessato all'andamento dei corsi di Borsa! :up:
 

Toony

Ce la faremo?!?
Domanda: l'indebolimento dell'euro non dovrebbe agevolare Falck per la parte degli impianti che si trovano in Gran Bretagna pagati in Sterline?
 

chrono

Nuovo forumer
Hai perfettamente ragione: ogni giorno c'è chi vende e chi compra... immagino che oggi tu abbia venduto... sei comunque sempre il benvenuto se in futuro vorrai continuare ad esprimere qua sul thread i tuoi pensieri sebbene non più direttamente interessato all'andamento dei corsi di Borsa! :up:
Caro Spotti, grazie, lo farò. Chiedendo scusa a chi legge se uso un esempio per andare lievemente fuori tema, volevo dire due parole sulla mia esperienza nel forum. Da quasi neofita ho letto molto, e non sol qui, e su Falck, non avendo particolari esigenze di liquidità, ho voluto fare un po' alla Warren Buffet, che dice di avere un chiaro obiettivo e poi di dimenticarsi le chiavi del cassetto, arriverà. Quindi oltre 2 anni e parecchi liquidi su questo titolo, di cui ho seguito ogni vicenda, e del quale sono sicuro prima o poi darà quell'obiettivo. Però, tra tante anomalie di comportamento (manovrato, qualche mio dubbio su quello che vogliano e stiano facendo proprio i Falck e i danesi, momento di stand by per le rinnovabili, fatti gestionali ecc ecc) ho iniziato a chiedermi...ma quando? Un po' snervato, circa 2 mesi fa, ho voluto fare l'esatto contrario del mio modo e del mio credo, e ne ho scelto una che mi fa proprio schifo anche solo a nominarla. La seguivo con curiosità dopo aver letto del suo padrone, il nano, in particolare un libro (il Cavaliere Nero) che tutti dovrebbero almeno sfogliare, e che fa capire anche come dietro quell'azienda ci siano continue manovre interne di investimento. E' assolutamente ciclica da anni tra i 2,5 € e i 4,3, e tutte le volte che il nano si appresta ad uscire dal sarcofago, inizia a volare. Tra la sensazione che stesse nuovamente per accadere e un po' di news sul prossimo futuro del canale Premium, ho preso 20K e li ho buttati lì a 2,60. Ieri, pur sapendo che per un po' continuerà a salire, a 3,9 ho venduto, accontentandomi, perchè non sono mai stato ingordo. Fai tu i calcoli. Pur vergognandomi un po' per aver in qualche modo preso soldi dal nano, per 2 mesi ho messo da parte i sacri testi e la mia morale, e mi sono così messo in pari con il disastro FKR, totalmente liquido, pronto sulla sponda del fiume. Magari perderò un giorno di up mai visto, o una settimana di crescita lenta più in stile Falck, ma penso di aver capito la lezione, che per me è stata : le cassette di vino pregiato si tengono in cantina, non in borsa, altrimenti possono trasformarsi in aceto. A presto (??), o meglio, a quando questo bradipo ci dirà se ha deciso di svegliarsi per davvero dal letargo, allora ci sarò nuovamente anch'io. Con stima
 
Domanda: l'indebolimento dell'euro non dovrebbe agevolare Falck per la parte degli impianti che si trovano in Gran Bretagna pagati in Sterline?

Chi guarda solo il fotogramma si ritroverà una PFN peggiorata per l'effetto cambi (la PFN degli SPV inglesi peserà maggiormente...) ma chi invece farà uno sforzo e guarderà l'intero film (piuttosto che da cassettista attenderà di leggere i risultati operativi futuri) noterà un effetto positivo (a partire ovviamente dal 2015) legato al fatto che sia i margini che i flussi di cassa positivi prodotti dalle attività in UK avranno ovviamente un cambio più favorevole e dunque peseranno in maniera più favorevole sui risultati del gruppo! :up:

La mia speranza è che la società si attivi per cogliere l'opportunità derivante dai tassi eccezionalmente bassi; con un po' di lavoro sarebbe oggi possibile procedere alla ristrutturazione dei project costruiti per finanziare gli impianti in portafoglio e così conseguire un duplice risultato:
i) liberare l'enorme liquidità oggi esistente all'interno dei veicoli e attualmente non distribuibile/utilizzabile (a memoria supera i 100 milioni di euro! :eek:)
ii) ridurre eventualmente ulteriormente il costo del debito migliorando quindi il risultato netto complessivo.

Personalmente sarei estremamente soddisfatto di conseguire anche solo il primo obiettivo che a mio parere in questa fase del mercato (tassi eccezionalmente bassi e enorme liquidità in cerca di rendimenti soddisfacenti a fronte di rischi contenuti) non sarebbe assolutamente irragionevole ottenere! :bye:
 
Caro Spotti, grazie, lo farò. Chiedendo scusa a chi legge se uso un esempio per andare lievemente fuori tema, volevo dire due parole sulla mia esperienza nel forum. Da quasi neofita ho letto molto, e non sol qui, e su Falck, non avendo particolari esigenze di liquidità, ho voluto fare un po' alla Warren Buffet, che dice di avere un chiaro obiettivo e poi di dimenticarsi le chiavi del cassetto, arriverà. Quindi oltre 2 anni e parecchi liquidi su questo titolo, di cui ho seguito ogni vicenda, e del quale sono sicuro prima o poi darà quell'obiettivo. Però, tra tante anomalie di comportamento (manovrato, qualche mio dubbio su quello che vogliano e stiano facendo proprio i Falck e i danesi, momento di stand by per le rinnovabili, fatti gestionali ecc ecc) ho iniziato a chiedermi...ma quando? Un po' snervato, circa 2 mesi fa, ho voluto fare l'esatto contrario del mio modo e del mio credo, e ne ho scelto una che mi fa proprio schifo anche solo a nominarla. La seguivo con curiosità dopo aver letto del suo padrone, il nano, in particolare un libro (il Cavaliere Nero) che tutti dovrebbero almeno sfogliare, e che fa capire anche come dietro quell'azienda ci siano continue manovre interne di investimento. E' assolutamente ciclica da anni tra i 2,5 € e i 4,3, e tutte le volte che il nano si appresta ad uscire dal sarcofago, inizia a volare. Tra la sensazione che stesse nuovamente per accadere e un po' di news sul prossimo futuro del canale Premium, ho preso 20K e li ho buttati lì a 2,60. Ieri, pur sapendo che per un po' continuerà a salire, a 3,9 ho venduto, accontentandomi, perchè non sono mai stato ingordo. Fai tu i calcoli. Pur vergognandomi un po' per aver in qualche modo preso soldi dal nano, per 2 mesi ho messo da parte i sacri testi e la mia morale, e mi sono così messo in pari con il disastro FKR, totalmente liquido, pronto sulla sponda del fiume. Magari perderò un giorno di up mai visto, o una settimana di crescita lenta più in stile Falck, ma penso di aver capito la lezione, che per me è stata : le cassette di vino pregiato si tengono in cantina, non in borsa, altrimenti possono trasformarsi in aceto. A presto (??), o meglio, a quando questo bradipo ci dirà se ha deciso di svegliarsi per davvero dal letargo, allora ci sarò nuovamente anch'io. Con stima

Ciao Chrono,

tutto ciò che hai scritto è ovviamente ragionevole e condivisibile...
Non ci trovo nulla di male a fare il cassettista e neppure a fare il trader e non credo che in linea di principio ci sia un approccio che abbia una dignità più alta dell'altro e neppure che sia garanzia di maggiori guardagni! :no:

Ognuno è giusto che scelga la strategia che gli è più congeniale, tenendo conto delle proprie capacità operative (c'è chi è bravo nello studiare i fondamentali e chi eccelle nell'AT...), il proprio profilo caratteriale (c'è chi vuole dormire sonni tranquilli nella convinzione di essere azionista di una azienda solida e sana e chi preferisce seguire il "momentum" del mercato, a prescindere dai fondamentali ma cavalcando le onde...) e anche dei propri obiettivi (guadagnarsi la "pagnotta quotidiana" piuttosto che detenere nel lungo termine una quota di un'azienda che crea valore...). :bye:
 

AmonCM

Forumer attivo
Chi guarda solo il fotogramma si ritroverà una PFN peggiorata per l'effetto cambi (la PFN degli SPV inglesi peserà maggiormente...) ma chi invece farà uno sforzo e guarderà l'intero film (piuttosto che da cassettista attenderà di leggere i risultati operativi futuri) noterà un effetto positivo (a partire ovviamente dal 2015) legato al fatto che sia i margini che i flussi di cassa positivi prodotti dalle attività in UK avranno ovviamente un cambio più favorevole e dunque peseranno in maniera più favorevole sui risultati del gruppo! :up:

La mia speranza è che la società si attivi per cogliere l'opportunità derivante dai tassi eccezionalmente bassi; con un po' di lavoro sarebbe oggi possibile procedere alla ristrutturazione dei project costruiti per finanziare gli impianti in portafoglio e così conseguire un duplice risultato:
i) liberare l'enorme liquidità oggi esistente all'interno dei veicoli e attualmente non distribuibile/utilizzabile (a memoria supera i 100 milioni di euro! :eek:)
ii) ridurre eventualmente ulteriormente il costo del debito migliorando quindi il risultato netto complessivo.

Personalmente sarei estremamente soddisfatto di conseguire anche solo il primo obiettivo che a mio parere in questa fase del mercato (tassi eccezionalmente bassi e enorme liquidità in cerca di rendimenti soddisfacenti a fronte di rischi contenuti) non sarebbe assolutamente irragionevole ottenere! :bye:

Manzoni disse che l'unico PF che stavano pensando di rifinanziare era quello per (se non ricordo male) Petralia-Sottana?
Perché fatto in un cattivo momento..

Resta il fatto che rifinanziare la parte UK libererebbe risorse anche per gli investimenti cospicui che stanno per iniziare proprio in UK...
 
Manzoni disse che l'unico PF che stavano pensando di rifinanziare era quello per (se non ricordo male) Petralia-Sottana?
Perché fatto in un cattivo momento..

Resta il fatto che rifinanziare la parte UK libererebbe risorse anche per gli investimenti cospicui che stanno per iniziare proprio in UK...

Le condizioni dei mercati finanziari sono cambiate significativamente, anche rispetto a solo sei mesi fa ed oggi è possibile trovare finanza a lungo termine su questa tipologia di progetti (soprattutto quando la qualità degli assets è eccellente) a meno di 300 bps... :eek:

Peraltro non è neppure necessario ricorrere alle banche in considerazione della fame di rendimenti che c'è in giro! :no:
A fine anno ad esempio Antin aveva proceduto alla emissione di un solar bond che era andato in oversubscription (L'Italiana Antin Solar piazza project bond alle assicurazioni francesiBeBeez.it) e sostanzialmente era poi stato accaparrato interamente da due assicurazioni francesi ad un rendimento assolutamente competitivo (ma oggi con il QE si può probabilmente fare addirittura meglio!) :mumble:

Probabilmente il riferimento fato da Manzoni in passato si riferiva ad una operazione stipulata a ben oltre 500 bps (si era arrivati addirittura ben oltre i 600 bps nei momenti più critici) ma le condizioni attuali del mercato (ulteriormente migliorate come sottolineato con il recente annuncio del QE) rendono allettanti i rifinanziamenti anche delle operazioni stipulate in epoche diverse, soprattutto nel caso gli impianti abbiano performato in modo eccellente e ci sia oggi una DSRA assai elevata all'interno dei veicoli! :rolleyes:

Mi auguro si colga nei prossimi mesi questa allettante opportunità... :up:
 

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