Un giovane ha ridotto in fin di vita una ragazza per derubarla; le ha fracassato il cranio e nascosto il corpo sotto le foglie o gli arbusti. Tuttavia la ragazza è sopravvissuta ed è stata salvata. Il giovane è stato accusato di tentato omicidio.
Cioè, se la persona che hai tentato di ammazzare, però essendo così maldestro da non riuscire a chiudere il conto, magari per una sua forte fibra, o perché il caso ha portato in tempo un soccorritore, sopravvive, allora è andata "bene" anche a te. Come dire che se cerco di far violenza a una fanciulla epperò il coso rimane a mezz'asta al momento buono, allora è solo tentata violenza. O che se ti sfondo la portiera del Suv, che però poi non parte perché la batteria sta in crisi, è solo tentato furto.
Ognuno giudicherà da sé su queste sottigliezze giuridiche. Io mi limito ad approfittare dello spunto per portarlo nel campo dell'arte e chiedere: è giusto che, come mi risulta, se uno ti appioppa un quadro falso eseguito malino, una banconota falsa di fattura piuttosto rozza, una certificazione grossolana ecc ecc la sua colpa sia considerata meno grave? Vediamo spesso ai mercatini opere ambigue, con le iniziai, per esempio, di artisti famosi che avrebbero potuto realizzare proprio un quadro così, è nel loro stile: oppure firmati, ma con una variante calligrafica, o un'ambiguità in qualche lettera, ecc. In tutti questi casi, se il "lavoro" era stato fatto male, la colpa, anche se il bidone ti è arrivato in piena responsabilità, cioè il quadro ti è stato venduto come autentico, risulta minore che se il lavoro fosse stato tale da ingannare anche un esperto.
Va bene così?