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BORSE Da qui a fine 2010 saliranno del 22%
Websim - 03/12/2009 17:15:15
Secondo Goldman Sachs le Borse europee saliranno l'anno prossimo del 22% e in particolare l'indice complessivo europeo Stoxx 600 fra 12 mesi sarà a quota 300, dall'attuale livello di 247 punti. Oggi la banca d'affari americana ha rotto il ghiaccio lanciandosi per prima, fra tutte le altre banche e istituzioni finanziarie, nelle previsioni su cosa devono aspettarsi gli investitori dall'anno prossimo.
In particolare, dalla sfera di cristallo di Goldman Sachs è uscita l'indicazione di un forte primo trimestre 2010, cui potrebbero seguire sei mesi di consolidamento/incertezza/trading range, che porteranno al gran finale di un quarto trimestre molto forte perché influenzato dalle aspettative di robusta crescita economica del 2011.
Per il 2010 le aspettative sono di una crescita del Pil mondiale del 4,4% e del 4,5% nel 2011. In Europa il tasso di sviluppo sarà dell'1,7% nel primo anno e del 2,3% nel secondo, più basso che negli Usa dove Goldman Sachs prevede rispettivamente +2,1% e +2,4%.
Le Borse in Europa saranno sostenute da una forte crescita degli utili (+38% nel 2010 e +28% nel 2011) e dall'assenza di inflazione per i prossimi due anni, per cui Goldman Sachs prevede che in America la Fed terrà i tassi invariati all'attuale livello minimo (fra 0 e 0,25 per cento) fino alla fine del 2011, mentre in Europa la Bce opererà solo un mini-rialzo di 25 punti base nel quarto trimestre 2010.
La previsione sugli utili si basa su quello che è successo nelle precedenti fasi di ripresa dopo una recessione. Ad esempio, dopo avere toccato il minimo nel 2003, i profitti delle aziende salirono nei successivi due anni di oltre il 75%. Adesso Goldman Sachs si aspetta una crescita del 72% fra il 2010 e il 2011. Una stima troppo ottimistica? No, rispondono gli economisti della banca americana, sottolineando che se le cose andranno come dicono loro, alla fine del 2011 il totale degli utili delle società quotate in Europa sarà comunque inferiore del 2% rispetto al picco del 2007.
Sulla base di queste stime di utili futuri, i multipli attuali delle Borse europee non sono cari. Goldman Sachs dice che attualmente il mercato azionario europeo nel suo complesso (quello rappresentato dall'indice Stoxx 600) tratta a un P/E 2010 di 11,4 e a un P/E 2011 di 8,9.
I settori preferiti sono quelli che secondo Goldman Sachs hanno le maggiori potenzialità di crescita degli utili: società petrolifere (il prezzo medio del greggio per il 2010 è fissato a 90 dollari), auto, beni industriali, beni di lusso e beni per la casa (elettrodomestici). Da evitare banche, assicurazioni e alimentari.
Secondo la banca americana nei prossimi due anni il mercato non distinguerà tanto fra settori ciclici e settori difensivi, ma guarderà caso per caso alla capacità delle aziende di creare profitti e qui entreranno in gioco diverse variabili. Una delle più importanti sarà l'esposizione verso i Paesi cosiddetti Bric (Brasile, Russia, India e Cina) dove proseguirà forte la domanda di infrastrutture e di consumi.