Fortezza Bastiani - elaborazione di trading systems, analisi ciclica, onde di Elliott

[Tancredi_Altavilla]

Copio e incollo:

Fineco applica una commissione di intermediazione per ogni ordine eseguito. Non vengono applicate commissioni agli ordini revocati, cancellati o non andati a buon fine.

In caso di esecuzione in più tranches, le commissioni si applicano una volta sul totale. Nel caso in cui la commissione sia espressa in percentuale, la base di calcolo è il controvalore dell'ordine (prezzo del titolo moltiplicato per la quantità).

Per il mercato azionario italiano, le commissioni di negoziazione sono espresse in percentuale e pari allo 0,19% del controvalore totale dell'ordine.

Ad ogni negoziazione azionaria vengono applicate due soglie alla commissione percentuale: una minima di 2,95€ e una massima di 19€.

Ho telefonato, mi sono informato, ... nada

Nada de nada

Le condizioni, oggi (tu sei un vecchio cliente) sono quelle che ho detto

 

[Tancredi_Altavilla]

Anche questo "educa" ( costringe, purtroppo) alla creazione di gestioni le più statiche possibili

Statiche al punto di dover rinunciare persino alla stragrande maggioranza, alla quasi totalità, dei riequilibri

 

[il fattore umano]

Anche questo "educa" ( costringe, purtroppo) alla creazione di gestioni le più statiche possibili

Statiche al punto di dover rinunciare persino alla stragrande maggioranza, alla quasi totalità, dei riequilibri

Cambia operatore, a questo punto.
Il ribilanciamento è fondamentale.

 

[Tancredi_Altavilla]

Cambia operatore, a questo punto.
Il ribilanciamento è fondamentale.

Perfettamente d'accordo. Altri però sono i motivi per i quali potrei dover rimanere con Fineco

Devo pensarci bene prima di farlo, e non è detto lo faccia. Non è una scelta facile


Grazie

 

[il fattore umano]

Il conteggio continua

 

[alayasf]

Tu non hai un portafoglio, ma autogestisci un tuo fondo personale.
Se ribilanci i pesi ogni mese (o ogni tre mesi), tu cosa fai? Vendi alto e compri basso!
O, meglio, vendi alto la quota-parte dei titoli che sono saliti e compri basso la quota-parte dei titoli che sono scesi.

Quando sui thread si legge: X è entrato a 10, Y è entrato a 15, si individua subito il parco-buoi.
Il parco-buoi guarda al pmc, gli istituzionali guardano alle prospettive del titolo e si disinteressano del pmc, perché, tanto, all'infinito (e i fondi guardano nel lunghissimo periodo), tutti i pmc saranno uguali.

I movimenti quotidiani di borsa sono in gran parte dovuti ai ribilanciamenti degli istituzionali, i quali ribilanciano ogni giorno.
Noi pesci piccoli, ma non parco-buoi, non possiamo sopportare i costi di un ribilanciamento quotidiano: io, quindi, ribilancio una volta al mese.

Ovviamente lo stock-picking è fondamentale: però deve essere fatto da un professionista (io ho rinunciato, perché troppo difficile).

Ogni tanto io vendo in perdita e magari ricompro la stessa qta sullo stesso titolo.
Giusto per avere sempre un po' di minusvalenze in canna da sfruttare.

 

[alayasf]

Ogni tanto io vendo in perdita e magari ricompro la stessa qta sullo stesso titolo.
Giusto per avere sempre un po' di minusvalenze in canna da sfruttare.

Raramente vendo un titolo se non ho sufficiente copertura di minusvalenze.

 

[alayasf]

Tu non hai un portafoglio, ma autogestisci un tuo fondo personale.
Se ribilanci i pesi ogni mese (o ogni tre mesi), tu cosa fai? Vendi alto e compri basso!

Ma nel ribilanciamento, con che criterio decidi che un titolo è "maturo" per essere venduto (o acquistato o mantenuto)?
Ti affidi sempre al broker?
O hai un obbiettivo fissato (tipo se il titolo mi fa il 20% vendo)?

 

[il fattore umano]

Ma nel ribilanciamento, con che criterio decidi che un titolo è "maturo" per essere venduto (o acquistato o mantenuto)?
Ti affidi sempre al broker?
O hai un obbiettivo fissato (tipo se il titolo mi fa il 20% vendo)?

Sì, mi affido al broker.
Non ho obiettivi di prezzo, perché ciò che conta è la performance globale del portafoglio.
Se un titolo cresce, va tenuto in portafoglio: quel titolo, infatti, produce il denaro che sarà "spalmato" sugli altri titoli del portafoglio.
Un titolo che cresce viene "spuntato" e i gain vengono dirottati sugli altri titoli.

Un titolo esce dal portafoglio quando le sue prospettive industriali diventano sfavorevoli: si tratta di una decisione del mio broker (perché io non sono in grado di prenderla).

 

[il fattore umano]

Se il titolo X fa il 100%, io vendo il 50% delle azioni e distribuisco il ricavato sugli altri titoli.
Se, poi, il titolo X perde il 20%, io ricompro il titolo X per riequilibrarne il peso nel portafoglio.
Finché il titolo X ha prospettive industriali, non esce dal portafoglio: si modificano le quantità, ma il titolo resta nel paniere.

Ovviamente il pmc cambia sempre, sale e scende, ma, in fondo, è irrilevante: ciò che conta è il controvalore di mercato dei titoli, che ogni mese io riequilibrio.
Ogni mese tutti i titoli del portafoglio devono avere lo stesso controvalore di mercato.

Alla fine, con somma mia impressione e massimo stupore, mi sono reso conto che il pmc è un parametro molto secondario, quasi irrilevante.