Fortezza Bastiani - elaborazione di trading systems, analisi ciclica, onde di Elliott

Io ho Stm in portafoglio da quando quotava 10 euro.
Il titolo è sempre rimasto in portafoglio: a 40 euro ha "sputato" fuori denaro con il quale ho comprato quote di altri titoli.
Adesso il mio pmc su Stm è sui 25 euro, ma fa lo stesso.
La colonna che io guardo è quella del controvalore di mercato: quello è il parametro sul quale si fanno i ribilanciamenti, lì operano i "pesi".

Il pmc è "roba" per parco-buoi: questa è stata la scoperta che mi ha aperto gli occhi sull'operatività degli istituzionali.

Poi io continuo a fare trading per diletto (anzi, per sfida!), ma è una battaglia persa.

Si vince solo con il money monagement e "tagliando" la volatilità con i ribilanciamenti.
 
Se si ribilancia e si rispettano i pesi (che sono dati dal controvalore di mercato e non dal pmc), alla fine si batte il mercato.
E, se si fa meglio del mercato (cioè se si perde di meno quando il mercato scende e si guadagna di più quando il mercato sale), a un certo momento si guadagnerà qualunque sia stato il punto di partenza: alla fine si guadagnerà anche se si è comprato sui massimi.
Per questo il pmc è irrilevante.
 
Ma nel ribilanciamento, con che criterio decidi che un titolo è "maturo" per essere venduto (o acquistato o mantenuto)?
Ti affidi sempre al broker?
O hai un obbiettivo fissato (tipo se il titolo mi fa il 20% vendo)?
Ti ha già risposto Il fattore umano, provo a rispondere anch'io alla mia maniera, senza far ricorso a broker

Quando ti sei creato l'asset allocation iniziale, hai ragionato su una diversificazione per titoli/settori

A mo di esempio, supponiamo tu abbia deciso di assegnare un quindici percento al settore Salute, dell'FtseMib, supponiamo abbia scelto Recordati

Recordati scende. Per ripristinare gli equilibri iniziali devi comprare diciamo 2000€ del settore : non è detto tu debba comprare necessariamente 2000€ di Recordati. Potresti anche riequilibrare il settore acquistando quel che manca comprando Diasorin o Amplifon (Recordati, Diasorin ed Amplifon sono i soli tre titoli dell'FtseMib del settore Salute) e puoi comprare anche senza vendere altro se una parte del flusso dei dividendi generati dalla gestione nel suo complesso te lo consente (... e risparmi sulle commissioni, nel mio caso un vero e proprio furto. Obiezione : sui dividendi hai perso il 26% di tasse. Corretto, ma per talune esigenze i dividendi, pur tassati, possono essere importanti). Non è detto tu debba però diversificare su Diasorin o Amplifon anzichè incrementare semplicemente Recordati. E' una decisione tua (o del broker, se ti ci affidi, io preferisco pur coi miei limiti, decidere da me)

Problematico il discorso se un settore, ad esempio, è presente con un solo titolo. Esempio : consumi non ciclici, un unico titolo presente nell'FtseMib. Campari. Qui, volessi diversificare dovresti uscire dall'FtseMib

Le nostre blue chips, purtroppo sono solo 40, e si trovano casi in cui diversificare per titoli di uno stesso settore diviene problematico
 
Già.
Forse per settori è più facile.
E magari si può fare a meno del broker.
Ma bisogna comunque decidere su quali settori puntare.
In questo caso per chi ragiona sul breve (max 6 mesi direi) credo basterebbe essere attenti alle notizie.

Si comincia a parlare in tv un po' troppo di virus e pandemie?
Compro Diasorin.
Le truppe russe entrano in ucraina?
Compro Leonardo.
Il governo vara il superbonus 110%?
Compro Gabetti.
È persino ovvio detto cosi.

Poi come sempre a parole è facile.
Ma personalmente non ci sono mai riuscito a operare in questa maniera.
 
Per quanto mi riguarda: se oggi dovessimo chiudere sotto i 24340 (o lunedì 24220) troverei probabile una repentina discesa.
 
Ultima modifica:
Dal sito che hai linkato :

"Quando serve ribilanciare il portafoglio?

Ribilanciare il portafoglio è un’attività fondamentale per investire in modo corretto, ma non occorre farlo automaticamente a una frequenza definita.
Serve invece controllare periodicamente se sia il caso di farlo: mensilmente, trimestralmente o semestralmente, ad esempio.
In questo modo eviti di farti coinvolgere dai tanti rialzi e ribassi quotidiani dei tuoi investimenti, che possono facilmente portare a scelte solo emotive, e continui ad avere chiaro ciò che fa realmente la differenza: mantenere il portafoglio allineato a te e ai tuoi obiettivi.

Un metodo alternativo per ribilanciare il tuo portafoglio è farlo quando l’asset allocation si è modificata in modo significativo.

Se il peso di azioni e obbligazioni è variato solo di qualche punto percentuale non è importante ribilanciare.

In più, se gestisci da solo i tuoi risparmi devi anche considerare i costi di intermediazione che paghi per le operazioni di acquisto e vendita, e questi possono anche essere così elevati da rendere non opportuno un ribilanciamento più frequente. "
 
... Ogni mese tutti i titoli del portafoglio devono avere lo stesso controvalore di mercato.

...

Nel mio caso, oltre al fatto che i ribilanciamenti saranno ben radi per motivi di costo, non assegno ad ogni titolo lo stesso peso

Si distinguono infatti per una molteplicità di fattori che me li farebbero pesare diversamente

Esempio differente volatilità, differente beta, dinamici o difensivi, mucche da mungere (cash cow) o crescita, .........

Non posso naturalmente essere preciso nel peso da assegnare a ciascuno, non ne sarei capace

Mi sono perciò trovato una mia regola empirica che mi pare funzionare, peso i difensivi il doppio dei dinamici
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto