Fotovoltaico (2 lettori)

lorenzo63

Age quod Agis
Ma siamo sempre lì ...leggi l'articolo e parla di incentivi e grazie a quelli allora diventa competitivo...


detto questo nvece esiste una tecnologia che da subito sarebbe competitiva con i fossili: il kite gen.

Sta per partire in Piemonte una centrale sperimentale mi sembra costruita nn ricordo se era uno spin off dell' Univ To o altro...


Kite Gen

http://kitegen.com/

Ma ad ogni buon conto poi và integrata con una grid intelligente
 

superbaffone

Guest
Ma siamo sempre lì ...leggi l'articolo e parla di incentivi e grazie a quelli allora diventa competitivo...


detto questo nvece esiste una tecnologia che da subito sarebbe competitiva con i fossili: il kite gen.

Sta per partire in Piemonte una centrale sperimentale mi sembra costruita nn ricordo se era uno spin off dell' Univ To o altro...


Kite Gen

http://kitegen.com/

Ma ad ogni buon conto poi và integrata con una grid intelligente

ne avevo sentito parlare interessante, comunque riguardo ai finanziamenti è vero che creano una distorsione sulla competitività di un prodotto ma sono essenziali all'inizio per far partire una tecnologia che si spera diventi in futuro concorrenziale senza incentivi.
da questo punto di vista bisogna ammettere che l'Italia si è comportata bene con gli incentivi per le rinnovabili creando mercato e interesse.
 

superbaffone

Guest
Nucleare versus rinnovabili: l’importanza di essere obiettivi
scritto alle 11:55 del 04/04/2011 da nicoletta in Energie rinnovabili

Se il dibattito sull’opportunità di tornare al nucleare nel nostro paese era già caldo nei mesi passati, dopo i drammatici fatti di Fukushima è più che mai necessaria una serissima riflessione sulle politiche energetiche. Soprattutto se si pensa che il Giappone era un paese che dava le massime garanzie in termini di sicurezza, mentre a questo punto la situazione è palesemente fuori controllo e le future conseguenze del disastro sono assolutamente imponderabili.

Tutti sono d’accordo sul fatto che, al momento, le energie rinnovabili non sono sufficienti da sole a coprire i fabbisogno. Ma urge comunque una riflessione, considerato che negli ultimi decenni la popolazione del globo si è triplicata, mentre consumi energetici sono aumentati di almeno dieci volte. Occorre pensare alle nuove generazioni, che si troveranno sicuramente in emergenza energetica, se i consumi continueranno ad aumentare in maniera esponenziale.

Le cosiddette centrali nucleari di “quarta generazione”, con reattori a fusione e autofertilizzanti, sono ancora in fase di studio. Il premio Nobel Carlo Rubbia crede fortemente nel progetto del “nucleare al torio“, una risorsa assai più sicura del plutonio e dell’uranio, attualmente usati come combustibili nelle centrali nucleari. Ma anche qui, non si tratta di una soluzione immediata.

Anche per chi non è idealmente contrario al nucleare, oggi come oggi scegliere di investire ancora su questo tipo di centrale pone non solo problemi di sicurezza, ma anche di costo: praticamente nessuna banca nessun governo possono permettersi di investire su qualcosa il cui rischio eventuale – come abbiamo visto – non è quantificabile e quindi non è “assicurabile”. A ben guardare, forse il disastro giapponese è il miglior sponsor possibile per le rinnovabili, per quanto viste con ostilità da più parti.

D’altro canto, bisogna capire che cosa sta dietro la resistenza all’adozione di energie rinnovabili: l’utente che si munisce di tecnologie solari ed eoliche, potenzialmente diventa autosufficiente. Ed è dunque la fine del monopolio, con tutti gli interessi economici che ne discendono.

Ultimamente è stata tirata in ballo anche la questione dell’alto costo derivante dagli incentivi per le rinnovabili, che andrebbero a ricaricare le nostre bollette. In realtà, degli incentivi che paghiamo in bolletta, solo la metà è destinato alle energie pulite, il resto è speso per inceneritori, combustione di materiali fossili di raffineria, decommissioning delle vecchie centrali nucleari ecc. Una demonizzazione quasi totalmente ingiustificata, dunque.

Noi non possiamo che auspicare che siano installate sempre più centrali nucleari di “quinta generazione”: pannelli solari sui tetti di casa nostra; quelle in cui il nocciolo del reattore, cioè il sole, sta a 150 milioni di chilometri da noi e non può mettere a rischio la nostra salute in in alcun modo. Si produce energia, si consuma il necessario, il rimanente si mette in rete. Quando finisce la sua vita utile, dopo almeno vent’anni, non produce danni smantellare un impianto solare, almeno se è del tipo riciclabile come lo sono quelli messi in commercio recentemente.

E’ vero: non si può oggi risolvere tutto il problema di produzione di energia elettrica con le rinnovabili. Ma a ben guardare, nel resto del mondo si stanno già facendo passi da gigante: in Spagna, dove il nucleare c’è (e copre il 19% del fabbisogno), per la prima volta nel mese di marzo 2011 l’energia eolica lo ha superato, arrivando a produrre il 21% dell’energia elettrica. Con il resto delle fonti rinnovabili la Spagna arriva al 42%. La Germania, solo con l’impegno e gli investimenti degli ultimissimi anni è già arrivata a produrre il 17% della sua energia in maniera pulita. Il piano energetico australiano prevede che in dieci anni la produzione energetica deriverà al 100% dalle rinnovabili. Sono numeri che parlano chiaro.

Non si può fare tutto con le rinnovabili, ma bisogna mettersi seriamente in cammino, intraprendere la strada. In fondo, anche all’inizio del 900 quando si passò dai cavalli al motore a scoppio c’erano molte persone che guardavano con sospetto la novità. Occorre guardare avanti con ottimismo, con una mentalità da giovani. Cominciare a seminare oggi in investimenti e ricerca, per avere i frutti domani.
 

MATLEY

Forumer storico
Fotovoltaico, le proposte di Assosolare per il Conto Energia

Riduzione graduale degli incentivi senza tetti, salvaguardia per gli impianti già autorizzati, obiettivo di potenza di 1 GWp per quadrimestre


08/04/2011 - Assosolare rende nota la propria posizione ufficiale e le proposte per il quarto Conto Energia.

L’assemblea straordinaria di Assosolare - si legge nel comunicato - ha approvato a grande maggioranza le proposte dell’associazione, vicine a quelle di altre associazioni del settore e condivise da molte altre aziende del comparto che singolarmente hanno segnalato il proprio appoggio.

Il documento chiede di:
- ridurre gradualmente gli incentivi, senza tetti annuali o cumulati;
- confermare per il 2011 gli incentivi del Terzo Conto Energia per impianti in possesso di titolo abilitativo idoneo alla data di entrata in vigore del Decreto Rinnovabili (29 marzo 2011) o, se non necessitano di titolo abilitativo in quanto edilizia libera, che entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2011;
- adottare, per gli impianti che non rientrano in questo regime di salvaguardia, un sistema incentivante strutturato che non preveda alcun tetto annuale o cumulato, per tipologia o taglia;
- dal 1° giugno e per tutto il 2011, ridurre del 5% delle tariffe rispetto al Terzo Conto Energia, per impianti di taglia superiore a 200 kW;
- dal 2012, assegnare gli incentivi solo dopo dichiarazione di “fine lavori certificata”;
- fissare un obiettivo di potenza di 1 GWp per quadrimestre, con ulteriore 2% di riduzione se l’obiettivo viene superato nel quadrimestre;
- dal 1° gennaio 2012 ridurre le tariffe, rispetto a dicembre 2011, dell’8% per gli impianti tra 1 e 200 kWp e del 10% per quelli superiori a 200 kWp;
- successivamente ridurre le tariffe del 3% a quadrimestre per gli impianti tra 1 e 200 kWp e del 4% per quelli superiori a 200 kWp;
- definire incentivi che consentano il consolidamento delle aziende manifatturiere “Made in Italy”;
- estendere la possibilità di “scambio sul posto” agli impianti fino ad 1 MW;
- applicare tariffe a edificio alle serre;
- prevedere un premio di almeno 0,05 €/kWh per la rimozione dell’amianto;
- confermare le disposizioni del Terzo Conto Energia relative agli impianti “integrati con caratteristiche innovative” impianti “a concentrazione”, impianti fotovoltaici “con innovazione tecnologica”;
- istituire un tavolo al MSE per monitorare il mercato e i costi in bolletta dei nuovi incentivi.

Il Presidente di Assosolare Gianni Chianetta ha commentato: “È giusto che il governo pensi al fotovoltaico come una fonte che può contribuire fattivamente all’ autonomia energetica di cui il Paese ha tanto bisogno. Ancora una volta portiamo l’esempio della Germania, che sta puntando all’ 80% da fonti rinnovabili entro il 2050. È il momento di prendere decisioni forti: auspichiamo che dal governo venga un atto di coraggio, non solo nell’interesse degli operatori ma della politica energetica del Paese. Non si tagli l’energia pulita ma piuttosto ben altre zavorre che pesano sul Paese e sulle bollette, e che niente hanno a che fare con l’interesse degli italiani”.


Stando a quanto annunciato due giorni fa dal sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, il decreto che definirà il nuovo regime di incentivazione al fotovoltaico arriverà in Consiglio dei Ministri la prossima settimana. Saglia ha spiegato che il provvedimento “disciplinerà il periodo transitorio tra il 1° giugno ed il 31 dicembre 2011 per le domande giacenti e poi costruirà un nuovo sistema dal 1° gennaio 2012, che sarà simile al modello tedesco”.
 

lorenzo63

Age quod Agis
Mah ..... In medio stat virtus ...


E quindi centrali al th e rinnovabili ....

Perchè sogno un mondo libero totalmente dai fossili, e quindi con vetture a propulsione elettrica: se penso che un motore endotermico solo il 25% :eek: il resto della potenza è buttata in calore ed attriti (cioè in ultima analisi calore) ... ergo vuol dire che un motore di un' auto normale con potenza al banco da 100KW (136CV) in realtà stiamo parlando di un motore che ha una potenza reale di 400 Kw ovvero 543 CV se fosse idealmente possibile sfruttarla appieno ... e quindi è un motore enormemente disefficiente .... Un motore elettrico ben progettato, invece, arriva al 90% ... un abisso dunque ...

Una delle classiche obiezioni è che l' inquinamento è spostato a monte (produzione elettricità, ed a valle smaltimento batterie) ma sono scemenze tout court: intanto alimentare qualcosa che farà rendere la forza motrice a perlomeno il 70% significa comune avere aumentato di tre volte tre la resa rispetto all' endotermico con i conseguenti abbattimenti di emissione; per le batterie ci sono tali avanzamenti nel settore (penso per esempio ai nanopolimeri di litio che è un metallo alcalino) che rendono il pb obsoleto - ed a parte tutto - la batteria al pb ben gestita è pur sempre meno inquinante dei 1200/2500 kg di plastiche di vario tipo e porcherie di vario tipo .... se ben gestita ovvio...
 

superbaffone

Guest
Mah ..... In medio stat virtus ...


E quindi centrali al th e rinnovabili ....

Perchè sogno un mondo libero totalmente dai fossili, e quindi con vetture a propulsione elettrica: se penso che un motore endotermico solo il 25% :eek: il resto della potenza è buttata in calore ed attriti (cioè in ultima analisi calore) ... ergo vuol dire che un motore di un' auto normale con potenza al banco da 100KW (136CV) in realtà stiamo parlando di un motore che ha una potenza reale di 400 Kw ovvero 543 CV se fosse idealmente possibile sfruttarla appieno ... e quindi è un motore enormemente disefficiente .... Un motore elettrico ben progettato, invece, arriva al 90% ... un abisso dunque ...

Una delle classiche obiezioni è che l' inquinamento è spostato a monte (produzione elettricità, ed a valle smaltimento batterie) ma sono scemenze tout court: intanto alimentare qualcosa che farà rendere la forza motrice a perlomeno il 70% significa comune avere aumentato di tre volte tre la resa rispetto all' endotermico con i conseguenti abbattimenti di emissione; per le batterie ci sono tali avanzamenti nel settore (penso per esempio ai nanopolimeri di litio che è un metallo alcalino) che rendono il pb obsoleto - ed a parte tutto - la batteria al pb ben gestita è pur sempre meno inquinante dei 1200/2500 kg di plastiche di vario tipo e porcherie di vario tipo .... se ben gestita ovvio...

sempre interessanti i tuoi interventi :up:
 

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