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Massaio di Voghera
rogna colossale questa..ed il problema e' che la scadenza e' per il 30 gennaio...il che vorrebbe dire varie sedute di profonda incertezza con sta spada che incombe sulla testa, se non la risolvono...e non e' cosi' semplice
Roma, 23 gen. (TMNews) - Le autorità della Cina sono sul punto di intervenire per evitare il fallimento di un fondo fiduciario, con un caso finito sotto i riflettori perché in caso contrario potrebbe assestare un duro colpo ad un mercato cresciuto a dismisura. In Cina infatti il giro d'affari dei "trust" ha raggiunto l'astronomica cifra di 1.200 miliardi di dollari, superando perfino la mole del comparto assicurativo e diventando un canale chiave per i finanziamento dei progetti infrastrutturali locali. Il fondo in questione ha emesso nel 2010 titoli di debito per mezzo miliardo di dollari, che promettevano rendimenti del 10 per cento annuo, ed erano stati concepiti più per investitori istituzionali e professionali che per la raccolta al risparmio. Legati ad un gruppo minerario, la Zhenfu energy, scadranno il 31 gennaio e già nel 2012 era diventato chiaro che il gruppo era in difficoltà sui pagamenti, dopo che il comparto del carbone a cui è esposto è stato duramente colpito dalle politiche di riduzione delle emissioni di Pechino. Secondo il Financial Times le autorità della provincia di Shanxi stanno stanno pensando di effettuare un salvataggio, dopo che il gigante bancario Icbc ha annunciato che non intende coprire i pagamenti dei titoli sui quali ha curato la distribuzione. Finora nessun fondo fiduciario in Cina è mai fallito, ma secondo alcuni analisti questo status quo derivante dal supporto pubblico non rappresenta la scelta più giusta. Se le autorità dovessero lasciar fallire uno di questi "trust" il mercato reagirebbe "rapidamente e in modo energico", ammette David Cui, che si occupa di Cina per conto di Bank of America. Ma "se sceglieranno di continuare a tirare avanti così le cose peggioreranno". Il tutto mentre da mesi si inseguono ipotesi di economisti e stampa finanziaria sui rischi dio bolle speculative nel paese.
Roma, 23 gen. (TMNews) - Le autorità della Cina sono sul punto di intervenire per evitare il fallimento di un fondo fiduciario, con un caso finito sotto i riflettori perché in caso contrario potrebbe assestare un duro colpo ad un mercato cresciuto a dismisura. In Cina infatti il giro d'affari dei "trust" ha raggiunto l'astronomica cifra di 1.200 miliardi di dollari, superando perfino la mole del comparto assicurativo e diventando un canale chiave per i finanziamento dei progetti infrastrutturali locali. Il fondo in questione ha emesso nel 2010 titoli di debito per mezzo miliardo di dollari, che promettevano rendimenti del 10 per cento annuo, ed erano stati concepiti più per investitori istituzionali e professionali che per la raccolta al risparmio. Legati ad un gruppo minerario, la Zhenfu energy, scadranno il 31 gennaio e già nel 2012 era diventato chiaro che il gruppo era in difficoltà sui pagamenti, dopo che il comparto del carbone a cui è esposto è stato duramente colpito dalle politiche di riduzione delle emissioni di Pechino. Secondo il Financial Times le autorità della provincia di Shanxi stanno stanno pensando di effettuare un salvataggio, dopo che il gigante bancario Icbc ha annunciato che non intende coprire i pagamenti dei titoli sui quali ha curato la distribuzione. Finora nessun fondo fiduciario in Cina è mai fallito, ma secondo alcuni analisti questo status quo derivante dal supporto pubblico non rappresenta la scelta più giusta. Se le autorità dovessero lasciar fallire uno di questi "trust" il mercato reagirebbe "rapidamente e in modo energico", ammette David Cui, che si occupa di Cina per conto di Bank of America. Ma "se sceglieranno di continuare a tirare avanti così le cose peggioreranno". Il tutto mentre da mesi si inseguono ipotesi di economisti e stampa finanziaria sui rischi dio bolle speculative nel paese.