FTSE MIB - A.T. Tradizionale + candlestick (1 Viewer)

SEE FU

AMO LA NANA 😁
La cosa più probabile che mi aspetto per la prossima settimana è una correzione dei mercati dell'ordine del 5%.
 

lorsetto

OrsettoLavatore
questa è un'altra possibile view che spiazzerebbe molti , secondo me il canale principale resta quello che congiunge i massimi discendenti del 2007 nn mi stupirei che il mercato (sceso senza controllo come fece nel 2001) recuperasse il canale principale
 

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billionare

Forumer storico
MANCANO 13 GIORNI ALLA DATA....

ECCO LA DEFINIZIONE DI 3 STREGHE
CHE NEL CALENDARIO E' VENERDI 19 GIUGNO

Attenzione: ogni terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre c’è la scadenza di opzioni e futures sugli indici azionari. Questa giornata caratterizzata dalle scadenze tecniche si chiama “le tre streghe”.

Attenzione quindi a questa scadenza tecnica importante: i volumi negoziati tendono ad essere elevati anche qualche giorno prima della scadenza di venerdì.

Chi opera sui mercati finanziari conosce questa scadenza e di solito opera con ancora maggiore cautela, ben conoscendo i rischi finanziari e la volatilità che il mercato azionario potrebbe avere a causa di importanti sistemazioni tecniche di portafogli azionari.
 

etftrader

Forumer attivo
Vedi l'allegato 19928

Dal grafico del nostro indice si può vedere che:

1) Il nostro indice sta fortemente comprimendo la volatilità tra la retta bleu e la retta nera. Questa compressione di volatilità la si può vedere anche sull'oscillatore Bollinger Bandwith che sta andando verso lo zero. Ci dobbiamo dunque aspettare un violento movimento a breve. Forse già lunedì 8 giugno.

2) Gli oscillatori (MACD, Williams e Momentum) sono adesso negativi e stanno scendendo.

3) Le ultime due candele sono delle doji (la prima una highwave doji e la seconda una rickshaw man). Steve Nison, nel suo libro, dice che le doji sono affidabili in "calling tops". Ovverossia, delle doji che si formano dopo un rialzo in genere indicano che un massimo è stato raggiunto.

4) Resistenza statica = 20.532 / Supporto statico = 18.921

CONCLUSIONI: Sono diversi giorni che ci stiamo tutti chiedendo sul significato della congestione in atto tra quota 18.900 e quota 20.500, cioè se questo è un pattern di inversione o di continuazione.
In base a quanto detto sopra sembrerebbe che il movimento in essere è di tipo distributivo. Siccome siamo in una fase di compressione di volatilità, è logico che a breve (lunedì 8 giugno?) ci sarà un violento movimento direzionale che svelerà le vere intenzioni del mercato. Se lunedì 8 o al massimo martedì 9 si dovessero formare delle lunghe candele rosse con incremento di volumi, allora questa mia ipotesi ribassista verrebbe confermata.
Chi acquista i ribassi? Chi ha cavalcato poco o nulla il rialzo


Di Massimo Brambilla
06/06/2009 6.00
1-SP500.jpg
Le ragioni che spingono gli investitori a incrementare le posizioni in borsa sono attualmente più di ordine emotivo che oggettivo, visto che il recupero delle quotazioni ha risollevato il rapporto con gli utili attesi (p/e, o price/earning) dalla zona di sensibile sottovalutazione in cui era caduto nell’autunno-inverno scorso verso il valore medio mantenuto dall’estate del 2006 a quella del 2008 (attualmente il p/e atteso per l’S&P500 è pari infatti a 15,88 rispetto al valore medio di 16,8 registrato nel periodo indicato): l’attuale spinta emotiva deriva quindi dal fatto che nessuno vuole perdersi ulteriori rialzi dopo aver assistito al prodigioso rally primaverile; e siccome non passa giorno senza sentire che il peggio della crisi economico-finanziaria è alle spalle ognuno approfitta delle discese all’interno di ogni seduta per passare all’acquisto, disposto a sopportare eventuali correzioni che possono intervenire nel breve termine impedendo di fatto l’inserirsi della correzione stessa, per altro opportuna.

Il forte recupero di borsa, che come tutti sanno anticipa di almeno sei mesi la ripresa del ciclo economico, sta poi alimentando la convinzione dei consumatori e delle aziende (già beneficiate dagli ordini relativi al ripristino delle scorte) che il peggio sia alle spalle, sostenendo i miglioramenti degli indici di fiducia macroeconomici che guardano al futuro. Tutto ciò ha favorito il rapido rientro della percezione del rischio da parte degli investitori (ben sottolineata dal ridimensionamento del Vix per quanto riguarda Wall Street e dei Credit default swap per quanto riguarda le obbligazioni societarie, nonché dalla protratta debolezza del dollaro dopo aver svolto il solito ruolo di moneta rifugio nella fasi più incerte), facendo progressivamente ritorno sui mercati azionari e su quelli delle materie prime (veri protagonisti della settimana appena conclusa) contenti di abbandonare i miseri ritorni offerti dagli strumenti di liquidità e parzialmente di quelli un po’ meno miseri, ma pur sempre bassissimi, corrisposti dai titoli di stato a più lunga scadenza. Su questi ultimi incombe tra l’altro un maggior rischio di discesa dei prezzi, dove le obbligazioni governative europee e soprattutto i T-Bond americani ne hanno già avuto un chiaro assaggio a partire da metà maggio, a causa sia dei debiti pubblici ben più elevati rispetto al 2008 e sia delle possibili spinte inflative causate dall’eccezionale dose di liquidità introdotta dalle banche centrali per fronteggiare la crisi creditizia, anche se Fed e Bce tendono a escludere questa possibilità sentendosi perfettamente in grado di ritirarla prontamente dal mercato ai primi segnali di ripresa.

Circolo virtuoso?
La speranza è naturalmente che questo circolo virtuoso capace di autoalimentarsi non venga smentito da una falsa partenza nell’uscita dalla crisi economico-finanziaria, visto che attualmente i mercati azionari scontano una figura a V o al massimo a U nel processo di ripresa: nel primo caso i listini entro breve tempo sarebbero pronti a ripartire, magari dopo una veloce correzione o un andamento laterale attorno ai livelli di oggi; le prospettive degli utili aziendali si adeguerebbero rapidamente verso l’alto seguite dalle quotazioni borsistiche, mantenendo quindi il rapporto prezzo/utili non lontano dai valori medi sostenibili nel lungo periodo (rilavabili attorno a 16-18 e suscettibili di aumento in presenza di spinte dell’inflazione).

Nel secondo caso l’andamento contrastante degli indicatori macroeconomici e dei bilanci aziendali dei prossimi mesi imporrebbe una correzione più incisiva, senza che gli indici cedano oltre la metà della strada recuperata dal minimo di marzo: in questo scenario la situazione si fa più delicata, perché man mano che si dovesse avvicinare la metà strada di ritracciamento del recupero primaverile le vendite si farebbero più copiose (inizialmente i listini scenderebbero infatti a fatica, per allungare progressivamente il passo) rischiando di infrangere la fiducia dei numerosi investitori che hanno acquistato in prossimità dei massimi di periodo o qualche punto percentuale più in basso; quest’altra faccia dell’emotività potrebbe arrivare a sancire un’estensione della discesa i cui effetti sarebbero analoghi a quella di una ripresa a W dell’economia, che contempla una falsa partenza prima di trovare la giusta strada. (riproduzione riservata)

Mi sembra logico ed interessante
 

etftrader

Forumer attivo
Vedi l'allegato 19750

Mio caro PATRID.
tutti noi ci stiamo chiedendo cosa porterà sul nostro indice questa famosa formazione a triangolo.
Anch'io avevo fatto notare che "in teoria" l'obiettivo di questo triangolo è quota 23.300.

Tuttavia la mia esperienza è decisamente in contrasto con questa ipotesi in quanto:
a) non si sono mai visti rialzi nel periodo estivo dopo i dividendi
b) ancora di più non si è mai visto un mercato andare in rialzo dopo un rally del 70% in tre mesi.
Inoltre
c) la mia sensazione è che oramai il mercato è decisamente spompato. I prezzi sembrano oramai fermi e non più in grado di salire.

Personalmente penso che ben difficilmente superemo quota 20.500 - 20.600. Anzi, penso che una volta che i mercati si saranno accorti che anche Wall Street ha raggiunto un massimo, si avranno delle forti correzioni.

E d'altronde per salire ci vogliono i compratori. E mettiti un pò nei loro piedi.....andare a comprare adesso, d'estate e dopo un simile rialzo, c'è da rimanere con il cerino in mano.

CONCLUSIONI: E' vero che esiste una formazione grafica che sembra un triangolo con target 23.300 punti. Ma molto probabilmente gli assomiglia e basta. In realtà potrebbe essere un movimento distributivo sotto la zona di resistenza a quota 20.500 - 20600. Questa ipotesi verrà confermata se entro i prossimi 15 - 20 giorni non si riuscisse a rompere la suddetta area resistiva.
Facevo delle riflessioni macro e vorrei confrontarmi con chi avesse la bontà di leggere questo mio post. Le analogie con la crisi del 29 ci sono per le cause ma non per gli effetti. All'epoca però non c'era la possibilità di concordare politicamente tra tutti gli stati la mano di bianco che si sta dando a dati ed eventi al fine di scongiurare il PANICO. Ma il panico è una delle componenti dei cicli macro e che deve esserci periodicamente. Premesso che i volumi non confortano l'entusiasmo che i politici sbandierano a destra e a manca ma sembrano piuttosto derivanti da forzature fatte dagli operatori economici ( non vedo altrimenti il motivo per cui un dealer comperi azioni in ipercomprato e non aspetti una salutare correzione ), va comunque e sicuramente dato per acquisito che il panico sia stato messo alla porta e la fiducia sia aumentata (cfr il VIX). Ma gli imprenditori i soldi dalle banche non li prendono e forse neanche li chiedono, i consumi sono sempre e comunque in calo, ma sale solo la fiducia dei consumatori che guarda caso è rilevata con i sondaggi. Bene, le materie prime aumentano e con esse aumenterà l'inflazione, i consumi non salgono e gli ordinativi crollano. Ma non è che i politici stanno facendo l'ennesima cavolata ? non è che magari per allontanare il panico, se tra qualche mese la gente continua ad essere in difficoltà nonostante l’ottimismo sbandierato, subentrerà la DELUSIONE? Elliot ci ha insegnato ad analizzare i cicli a suon di panico ed euforia, e i governanti hanno imparato a “pilotarne” le cause ( chissà gli effetti) . Io ho però forti dubbi sul fatto che politici e quanti altri seduti in un congresso di G8 G12 G20 o G40 riusciranno a governare la DELUSIONE. Perché se la depressione scaturisce da panico o da delusione gli effetti non credo siano tanto diversi. Quindi chiedo conforto anche a qualcuno che sappia di sociologia, non sarebbe stato meglio far chiudere qualche altra Lehman e purificare l’aria piuttosto che non drogare l'economia con false promesse e infondato ottimismo? magari riusciranno a tirare avanti fino ad una stabilizzazione del ciclo economico e quindi a fare anche bella figura. Il rischio è però enorme. Perché se questo non riesce, e nonostante tutto viene fuori qualche brutto scheletro dall'armadio, la delusione lo fermerà davvero il mondo. Mi auguro chiaramente che ciò non accada, ma anche che lascino fare il naturale corso alle borse e al sottostante economico, tanto il conto da pagare prima o poi arriverà comunque. Pensavo, che se fosse fallita AIG sarebbe stato un disastro, va bene; ma adesso AIG sta molto peggio di prima ( cfr CDS della GM ) solo che è nazionalizzata. quindi? sono spariti i buchi di bilancio? no, sono solo nascosti. E gli aumenti di capitale? Magari sottoscritti dalle stesse istituzioni cui dovranno restituire i capitali prestati. Perché io che sono l’ultimo degli stupidi non sottoscriverei neanche 1 USD di aumento di un istituto di credito che non ha saputo gestire 10 anni di economia fiorente, figuriamoci le decine di miliardi vantati finora. Sarei curioso di vedere l’elenco nominativo dei sottoscrittori. In Italia è bastato un decreto col quale si è garantito il capitale delle banche e si sono stanziati sulla carta miliardi di euro che non esistono per fermare l'emorragia delle banche stesse. Ma state pur tranquilli che se tutto insieme già solo il 10% dei correntisti di Unicredit o di qualsiasi altro grosso istituto di credito dovesse chiedere il rimborso dei soldi depositati , non li avrebbero e sarebbero in bancarotta. Infatti i grossi istituti hanno impieghi anche oltre il 150% della raccolta. E quindi, tra cds, obbligazioni, azioni e default vari, non avrebbero i soldi da restituire ai correntisti (numeri alla mano) . Concludo: ho il timore che non siano in grado gestire una grande delusione. Nel caso, il prezzo sarebbe enorme. Forse troppo.
 

SEE FU

AMO LA NANA 😁
Come previsto stamani si e' avuta una esplosione di volatilita' al ribasso.
Il target ribassista di questa correzione dovrebbe essere quota 18.900.
 

SEE FU

AMO LA NANA 😁
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Come previsto La compressione di volatilita tra la retta verde e la arancione ha generato un segnale di vendita. A questo punto sarebbe logico che la correzione proseguisse fino sul supporto a 18.930.

In teoria potremmo trovarci sul supporto a 18.930 verso mercoledi 10 giugno, dove questo supporto statico incrocia una delle rette del ventaglio di Fibonacci originato sul minimo del 9 marzo.

Questa ipotesi di ritorno sul supporto a 18.930 sarebbe anche la piu augurabile, in quanto dopo potremmo tranquillamente fare degli acquisti su questo supporto.
 

Hatiro

Forumer storico
Grande SEE FU!...lo dicevi da tempo! a 18.930 si ricompra!
Buona serata a te e tutti gli amici!
 

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