fibo76
Forumer attivo
Gli strumenti vanno giudicati ed analizzati in base all'utilizzo che se ne vuol fare e io ritengo che i futures su azionii siano uno strumento sicuramente più equo delle opzioni e dei CW per chi vuole impostare delle tattiche di copertura o sfruttare alcuni tipi trading sul medio periodo.
Faccio alcuni esempi...
1) Ritengo che ENI sia sopravalutata e Telecom sottovalutata. Quindi voglio andare short su ENI e long su Telecom. Adesso per farlo con 1000 azioni di Eni e 2000 di Telecom, dovrei investire circa 30.000 € e pagare dazio per il prestito titoli multiday (ammesso e non concesso che la SIM con cui lavoro mi permetta di farlo). Con i futures mi chiederanno 900 € di margine per le 1000 ENI e 1400 € per le 2000 Telecom, terrò 3.000 € di cuscinetto per reintegrare i margini nel caso l'operazione andasse al contrario delle mie previsioni e con circa 6000 € appronto una tattica. Con 30.000 € potrei fare 5-6 tattiche di questo tipo incrociando varie azioni e riducendo così la possibilità di errore, cosa che mi permetterebbe inoltre di ridurre il margine-cuscinetto per ogni operazione e mi permetterebbe di poter aspettare che l'evento desiderato si verifichi. Potrei mediare le tattiche che dovessero andar male perchè in realtà non medio sul valore delle 2 azioni, ma medio la differenza che si è creata fra le due che statisticamente è destinata ad annularsi. L'unico inconveniente è che devo rinnovare la tattica prima della scadenza nel caso non abbia fatto quello che io desideravo, per evitare di dover comprare o vendere le azioni coinvolte.
2) Voglio sfruttare un eventuale rimbalzo andando su azioni growth però mi voglio tutelare vendendoci sopra delle azioni difensive. Anche qui con 30.000 € posso approntare 5-6 tattiche, decidendo a priori il grado di rischio di ognuna.
3) Voglio sfruttare le divergenze di rendimento tra due società dello stesso settore con buoni fondamentali quindi vado corto su una e lungo sull'altra
4) Sono un cassettista e voglio congelare parzialmente un guadagno veloce che mi ha fatto un'azione. Per esempio ho 2000 ENI che mi hanno fatto il 10% in un mese, ci vendo sopra un future da 1000 azioni e quindi
congelo il 50% del guadagno. Se l'azione continua a salire guadagno il rialzo solo per 1000 azioni, ma se mi scende al punto di partenza avrò guadagnato un 10% sul mio investimento.
Allo stesso tempo posso anche comprare un opzione put per le restanti 1000 azioni "scoperte" con strike il prezzo da cui sono partito (costerà pochissimo perchè con il 10% di differenza del sottostante l'opzione sarà OTM)
5) Voglio sfruttare l'inevitabile sopravalutazione o sottovalutazione di una società dopo eventi particolari rispetto ad altre società dello stesso settore
Mi sembra che la malleabilità che i future sulle azioni offrono, sia già di per sè un buon motivo per ragionarci sopra.
Mi spingo anche a prevedere che siccome sono uno strumento troppo equo avranno vita difficile, perchè se verranno usati metodi del genere per gli MM saranno dolori (a meno che non abbiano dei sistemi di copertura automatica che li garantiscano). Nel caso dovessero funzionare credo che diventeranno veramente uno strumento in grado di movimentare il mercato e creare quindi un circolo virtuoso che potrebbe anche servire a ridare un po' di fiato al mercato.
Unica nota dolente sono le commissioni, 16 € ad operazione, che è carissimo, anche perchè ogni future ha un valore molto differente quindi le commissioni incidono molto percentualmente sui futures con il sottostante a quotazione sotto i 20 euro, mentre incidono poco sulle azioni con quotazioni alte (considerato che il numero delle azioni per future è uguale).
Se volete avere un'idea dei margini che servono e sulle azioni a disposizione sul mercato LIFFE andate qui
http://www.liffe.com/products/equities/stock_futures/margins.htm
Naturalmente l'esperimento italiano è decisamente meno interessante di quello inglese, quindi tanto vale armarsi di buona volontà e cominciare ad operare sul mercato migliore.
PS: Argy!!!! Avevo scritto per benino questo post sul web, ci avevo messo quasi un'oretta e quando ho dato invio mi è sparito... :-( mi è toccato riscriverlo.....
Faccio alcuni esempi...
1) Ritengo che ENI sia sopravalutata e Telecom sottovalutata. Quindi voglio andare short su ENI e long su Telecom. Adesso per farlo con 1000 azioni di Eni e 2000 di Telecom, dovrei investire circa 30.000 € e pagare dazio per il prestito titoli multiday (ammesso e non concesso che la SIM con cui lavoro mi permetta di farlo). Con i futures mi chiederanno 900 € di margine per le 1000 ENI e 1400 € per le 2000 Telecom, terrò 3.000 € di cuscinetto per reintegrare i margini nel caso l'operazione andasse al contrario delle mie previsioni e con circa 6000 € appronto una tattica. Con 30.000 € potrei fare 5-6 tattiche di questo tipo incrociando varie azioni e riducendo così la possibilità di errore, cosa che mi permetterebbe inoltre di ridurre il margine-cuscinetto per ogni operazione e mi permetterebbe di poter aspettare che l'evento desiderato si verifichi. Potrei mediare le tattiche che dovessero andar male perchè in realtà non medio sul valore delle 2 azioni, ma medio la differenza che si è creata fra le due che statisticamente è destinata ad annularsi. L'unico inconveniente è che devo rinnovare la tattica prima della scadenza nel caso non abbia fatto quello che io desideravo, per evitare di dover comprare o vendere le azioni coinvolte.
2) Voglio sfruttare un eventuale rimbalzo andando su azioni growth però mi voglio tutelare vendendoci sopra delle azioni difensive. Anche qui con 30.000 € posso approntare 5-6 tattiche, decidendo a priori il grado di rischio di ognuna.
3) Voglio sfruttare le divergenze di rendimento tra due società dello stesso settore con buoni fondamentali quindi vado corto su una e lungo sull'altra
4) Sono un cassettista e voglio congelare parzialmente un guadagno veloce che mi ha fatto un'azione. Per esempio ho 2000 ENI che mi hanno fatto il 10% in un mese, ci vendo sopra un future da 1000 azioni e quindi
congelo il 50% del guadagno. Se l'azione continua a salire guadagno il rialzo solo per 1000 azioni, ma se mi scende al punto di partenza avrò guadagnato un 10% sul mio investimento.
Allo stesso tempo posso anche comprare un opzione put per le restanti 1000 azioni "scoperte" con strike il prezzo da cui sono partito (costerà pochissimo perchè con il 10% di differenza del sottostante l'opzione sarà OTM)
5) Voglio sfruttare l'inevitabile sopravalutazione o sottovalutazione di una società dopo eventi particolari rispetto ad altre società dello stesso settore
Mi sembra che la malleabilità che i future sulle azioni offrono, sia già di per sè un buon motivo per ragionarci sopra.
Mi spingo anche a prevedere che siccome sono uno strumento troppo equo avranno vita difficile, perchè se verranno usati metodi del genere per gli MM saranno dolori (a meno che non abbiano dei sistemi di copertura automatica che li garantiscano). Nel caso dovessero funzionare credo che diventeranno veramente uno strumento in grado di movimentare il mercato e creare quindi un circolo virtuoso che potrebbe anche servire a ridare un po' di fiato al mercato.
Unica nota dolente sono le commissioni, 16 € ad operazione, che è carissimo, anche perchè ogni future ha un valore molto differente quindi le commissioni incidono molto percentualmente sui futures con il sottostante a quotazione sotto i 20 euro, mentre incidono poco sulle azioni con quotazioni alte (considerato che il numero delle azioni per future è uguale).
Se volete avere un'idea dei margini che servono e sulle azioni a disposizione sul mercato LIFFE andate qui
http://www.liffe.com/products/equities/stock_futures/margins.htm
Naturalmente l'esperimento italiano è decisamente meno interessante di quello inglese, quindi tanto vale armarsi di buona volontà e cominciare ad operare sul mercato migliore.
PS: Argy!!!! Avevo scritto per benino questo post sul web, ci avevo messo quasi un'oretta e quando ho dato invio mi è sparito... :-( mi è toccato riscriverlo.....