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Forumer storico
Generali: utili giù del 10% ma meglio del previsto
Pubblicato il 29 luglio 2016, ore 08:03. Ultimo aggiornamento 29 July 2016 , ore 08:03
Nel primo semestre Generali paga le turbolenze finanziarie dei mercati. Raccolta premi a 37 miliardi (-2%)
Generali paga lo scotto delle turbolenze dei mercati e chiude il semestre con utili in calo ma superiori alle stime degli analisti e conferma l’intenzione di migliorare la remunerazione degli azionisti in linea con gli obiettivi del piano strategico. L’utile netto si è attestato a 1,178 miliardi con un calo del 9,9% e contro attese di emrcato che convergono su un risultato di 1,144 miliardi. L’utile operativo è sceso del 10,5% a 2,487 miliardi contro il consensus di 2,325 miliardi. Il calo deriva dalla performance finanziaria che ha risentito dell’attuale contesto di bassi tassi di interesse, dalle maggiori svalutazioni operate nel secondo trimestre per effetto dei mercati azionari e dall’applicazione di una politica prudenziale che prevede un minor contributo di profitti da realizzo, spiega una nota.
I premi complessivi hanno raggiunto quota 37 miliardi con un calo del 2,1%: la flessione è evidente nel Vita (-3,5% a 25,8 miliardi), mentre nel Danni i premi crescono dell’1,3% a 11,1 miliardi con un combined ratio che migliora al 92,3%. L’Economic Solvency Ratio, che applica il modello interno all’intero perimetro del gruppo, è stabile rispetto a fine marzo al 188% (202% a fine 2015). Il Regulatory Solvency Ratio, che applica il modello interno soltanto nei paesi in cui è arrivato l’ok al suo utilizzo, è stabile al 161%.
di Mirco Galbusera
Generali: utili giù del 10% ma meglio del previsto - Finanza e Borsa - InvestireOggi.it
Pubblicato il 29 luglio 2016, ore 08:03. Ultimo aggiornamento 29 July 2016 , ore 08:03
Nel primo semestre Generali paga le turbolenze finanziarie dei mercati. Raccolta premi a 37 miliardi (-2%)

Generali paga lo scotto delle turbolenze dei mercati e chiude il semestre con utili in calo ma superiori alle stime degli analisti e conferma l’intenzione di migliorare la remunerazione degli azionisti in linea con gli obiettivi del piano strategico. L’utile netto si è attestato a 1,178 miliardi con un calo del 9,9% e contro attese di emrcato che convergono su un risultato di 1,144 miliardi. L’utile operativo è sceso del 10,5% a 2,487 miliardi contro il consensus di 2,325 miliardi. Il calo deriva dalla performance finanziaria che ha risentito dell’attuale contesto di bassi tassi di interesse, dalle maggiori svalutazioni operate nel secondo trimestre per effetto dei mercati azionari e dall’applicazione di una politica prudenziale che prevede un minor contributo di profitti da realizzo, spiega una nota.
I premi complessivi hanno raggiunto quota 37 miliardi con un calo del 2,1%: la flessione è evidente nel Vita (-3,5% a 25,8 miliardi), mentre nel Danni i premi crescono dell’1,3% a 11,1 miliardi con un combined ratio che migliora al 92,3%. L’Economic Solvency Ratio, che applica il modello interno all’intero perimetro del gruppo, è stabile rispetto a fine marzo al 188% (202% a fine 2015). Il Regulatory Solvency Ratio, che applica il modello interno soltanto nei paesi in cui è arrivato l’ok al suo utilizzo, è stabile al 161%.
di Mirco Galbusera
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