Assicurazioni Generali (G) Generali riuscirà a restare italiana o sarà mangiata da Axa?

...e investire in viaggi e altro ??? Sputtanarsi i soldi prima che ci pensino altri ad annientarti il conto? Come la giudichi l'idea ??? Del tutto da buttare o accettabile.

hai ragione , nel senso che fino a che n0n torna almeno a 15 eu non sarebbe nemmeno da guardare , nel frattempo meglio sicuram. darsi ai viaggi e/o alle trom.ba.te, c'hai ragione ....però tu sai bene come sono "affezionato" a questo titolo ....che potrebbe fungere un pò da "termometro" dell'Italia (! ?)....ciao
 
hai ragione , nel senso che fino a che n0n torna almeno a 15 eu non sarebbe nemmeno da guardare , nel frattempo meglio sicuram. darsi ai viaggi e/o alle trom.ba.te, c'hai ragione ....però tu sai bene come sono "affezionato" a questo titolo ....che potrebbe fungere un pò da "termometro" dell'Italia (! ?)....ciao


eh, tutto è tremendamente difficile, ora I NUMERI me lo dicono, un tempo non li conoscevo.:d:


Da mesi e per mesi ancora, credo che a dominare il mercato saranno confusione e tranelli. Piccoli e grandi. Le scuse ci sono del resto, perché non dovrebbero sfruttarle ??? Allo stesso tempo avrebbero modo di prepararsi per movimenti seri (positivi o negativi) FUTURI.


Tutta roba da cui è poco attratto L' INVESTITORE DA STRADA che cerca di difendere il soldini dal gatto e la volpe.
 
Generali: Il terremoto che ha colpito il Centro Italia la scorsa settimana avrà un impatto piuttosto limitato per le compagnie assicurative del Paese. Lo prevede Fitch, che stima perdite per il settore tra i 100 e i 200 milioni di euro. In particolare, Fitch prevede perdite intorno ai 40-80 milioni per gli assicurativi e di 60-120 milioni per i riassicurativi. Si tratta di costi ben inferiori rispetto a quelli del terremoto de L'Aquila nel 2009, quando le perdite furono pari a 250 milioni di euro solo per gli assicurativi.
 
eh, tutto è tremendamente difficile, ora I NUMERI me lo dicono, un tempo non li conoscevo.:d:


Da mesi e per mesi ancora, credo che a dominare il mercato saranno confusione e tranelli. Piccoli e grandi. Le scuse ci sono del resto, perché non dovrebbero sfruttarle ??? Allo stesso tempo avrebbero modo di prepararsi per movimenti seri (positivi o negativi) FUTURI.


Tutta roba da cui è poco attratto L' INVESTITORE DA STRADA che cerca di difendere il soldini dal gatto e la volpe.

:nnoo:
 
...e investire in viaggi e altro ??? Sputtanarsi i soldi prima che ci pensino altri ad annientarti il conto? Come la giudichi l'idea ??? Del tutto da buttare o accettabile.


Io da 2-3 anni propendo sempre più per questa ipotesi.
Non bisogna soffermarsi a un titolo o alla borsa.
Bisogna concatenare gli eventi. TUTTI.
 
la candela di verdì faceva ben spèerare ed invece NIEN oggi è una giornata da candelone rosso
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Anche Generali in coda per Pioneer
Il gruppo ha avanzato la sua offerta per la controllata di Unicredit, coerentemente con la strategia di rifocalizzarsi su business a base tariffaria. Mediobanca (outperform) apprezza la scelta. Intanto il Leone ribadisce la volontà di aumentare il dividendo e Caltagirone diventa il secondo azionista
di Elena Filippi
Anche Generali in coda per Pioneer - MilanoFinanza.it
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Generali si mette in coda per Pioneer. Secondo quanto anticipato da Mf-Milano Finanza, infatti, il Leone di Trieste ha presentato un'offerta non vincolante per la controllata di casa Unicredit , boccone che fa gola anche a Poste Italiane , Anima Holding e Cassa depositi e prestiti, mentre tra i gruppi esteri figurano Amundi, Allianz , Axa , Macquarie, Franklin e Aberdeen. Nessun commento ufficiale, tuttavia, è arrivato dalla compagnia assicurativa guidata da Philippe Donnet.

Ad apprezzare particolarmente la mossa del gruppo sono stati gli analisti di Mediobanca Securities (rating outperform e target price a 14,5 euro) che hanno dichiarato di prendere in seria considerazione la direzione presa dalla società, anche se è ancora presto per determinare chi sarà il vincitore. "Crediamo che Generali , così come ha indicato il management a suo tempo, debba porsi come obiettivo accordi nel ramo infortuni e sinistri (P&C, ndr) e/o nel segmento di raccolta e gestione del risparmio, questo per bilanciare il suo portafoglio di business verso settori a base tariffaria", hanno commentato gli esperti, aggiungendo che Pioneer potrebbe giocare un ruolo importante in questo senso.

Nel frattempo, i vertici di Generali hanno partecipato a un roadshow con gli analisti di Banca Imi (rating add e target price a 16 euro), incontro dove il tema M&A ha trovato posto tra i maggiori spunti di discussione, insieme agli obiettivi 2015-2018, le nuove prospettive strategiche e la digitalizzazione. Negli ultimi tempi, in effetti, oltre a Pioneer, altri due nomi sono stati affiancati alla compagnia friulana, primo tra tutti quello di Axa , la fusione con la quale è stata recentemente smentita dall'ad Donnet, e, successivamente, FinecoBank , altro gioiello di Gae Aulenti.

Tuttavia, quest'ultima ipotesi è stata scartata dagli esperti, con Banca Imi che aveva definito un accordo tra le due parti come "troppo complesso e di limitata potenzialità a livello sinergico a causa di due modelli di business troppo differenti e adatti alle singole società, che mostrano strutture operative già di per sé efficienti".

Sul fronte strategico, in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre, rivelatosi solido con la crescita sia del settore vita sia di quello non vita, con un utile operativo vicino ai 2,5 miliardi (2,78 miliardi nel primo semestre 2015) su cui ha gravato la decisione di ridurre l'apporto delle plusvalenze, la compagnia aveva confermato gli obiettivi del proprio piano strategico 2015-2018. In particolare, la realizzazione di un flusso di cassa operativo oltre 7 miliardi di euro, dividendi cumulativi per almeno 5 miliardi e un ritorno sul capitale proprio (RoE) oltre il 13%.

Tali target, ha puntualizzato Banca Imi, sono in linea alla performance del gruppo e ne rappresentano la chiave per l'equity story. Infatti, "sulla base delle nostre stime, il dividendo cumulativo nel periodo è pari a 5,2 miliardi di euro, con una progressione nei singoli anni da 0,72 euro per azione nel 2015, a 0,8 euro nel 2016 e a 0,95 euro nel 2018".

La direzione futura verrà resa nota, ufficialmente il 23 novembre a Londra, anche se, come ha ricordato Banca Imi, alcuni spunti sono già stati dati come, ad esempio, la volontà di rifocalizzarsi sul business assicurativo, di rivedere la propria distribuzione geografica, in modo da liberare risorse per potersi concentrare su aree a maggior potenziale di sviluppo, e di adottare un atteggiamento più aggressivo sui costi. Quest'ultimo punto sarebbe possibile tramite i futuri risparmi derivanti dagli investimenti portati avanti ora nel ramo digitale, grazie alla partnership con la statunitense Progressive, uno dei leader mondiali nell'assicurazione telematica per auto.

Al riguardo, la banca d'affari ha ricordato i passi avanti fatti da Generali che ha circa 1 milione di polizze telematiche in Italia e nel 2015 ha acquisito la britannica MyDrive, start-up ai vertici nell'uso dell'analisi dei dati per tracciare il profilo dei guidatori, mentre nel settore vita l'alleanza con Discovery Insurance ha permesso il lancio di Vitality Programme, ossia un programma che promuove il miglioramento delle abitudini e un sano stile di vita sulla base di schemi personalizzati e incentivi di prezzo.

Intanto il titolo Generali al momento cede l'1,07% a quota 11,07 euro, mentre continuano i movimenti nell'azionariato del Leone con il vice presidente del gruppo, Gaetano Caltagirone , che è salito al 3,49% del capitale sociale, coerentemente con l'obiettivo espresso in passato di arrivare al 5%. La scorsa settimana, infatti, il top manager ha acquisito, attraverso Fincal, 1,2 milioni di azioni a 11,79 euro, per un controvalore di 14,15 milioni, cedendone, nello stesso giorno, 23.600 a 11 euro con un guadagno di 260 mila euro. Infine, tramite la sua società, Echetlo, Caltagirone ha comprato 100 mila titoli a 10,9323 euro con un esborso di oltre 1 milione. Attualmente è il secondo azionista della compagnia, alle spalle di Mediobanca che ha il 13,04% e davanti alla Delfin di Leonardo Del Vecchio (3,16%).
 

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