mercati asiatici
Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 : Topix (Tokyo) -0.50% Nikkei 225 (notizie) -0.83% Hang Seng (notizie) -0.08% Shanghai -1.02% Shenzhen -1.51% Taiwan Taiex -0.87% Kospi -0.83% Dollaro, petrolio, divise asiatiche. Sembra che nessuno dei livelli raggiunti solo pochi giorni fa sia più sostenibile. Anche questa mattina a Singapore i prezzi del barile di petrolio continuano a calare spinti al ribasso, si dice, dai timori su rallentamento generalizzato della crescita. Rallentamento generalizzato ? E' possibile, ma io ritengo che le motivazioni siano altre
quando a protestare per strada erano i poveracci dei paesi in via di sviluppo, che in pochi mesi hanno visto raddoppiare i costi del cibo andava tutto bene, si poteva speculare e ci si poteva vantare di facili arricchimenti ottenuti speculando sul rialzo del petrolio sino a 200 dollari al barile, perché questo era il livello dichiarato dai grandi guru finanziari. Ma adesso con le proteste che si stanno estendendo anche nella ricca Europa, oltre che negli Stati Uniti e con i guru sempre in coda a chiedere favori e soldi alla Fed, qualcuno comincia a pensare che per salvare i questuanti si rischiano gravi conflitti sociali. Il presidente della banca centrale americana, Ben Bernanke ha quindi dichiarato che l'inflazione è“significativamente più alta di quanto la Fed vuole”, che gli elevati prezzi dell'energia pongono“significative sfide” e ha ribadito quindi che la corsa dei prezzi e' “una preoccupazione” per la Fed. Detta in altri termini : Abbiamo già dato. Roberto Malnati