@@@ gli amici di ettore_61-e-non-solo (53 lettori)

giamaica2005

Forumer attivo
Lehman Brothers a rischio?

Di Banche e Risparmio


Continua la preoccupazione sullo stato di salute di Lehman Brothers (NYSE: LEH - notizie) , probabilmente la principale banca d'investimento in USA operante nel campo mutui e di "Commercial Paper". Lehman Brothers aveva già ricevuto il 14 marzo scorso un prestito non garantito di due miliardi di dollari da un gruppo di quaranta banche. Il problema sembra stare nella grossa esposizione della banca sul mercato dei mutui subprime, che secondo alcuni analisti potrebbe riguardare anche il 50% del bilancio di Lehman Brothers.

Qualche giorno fa la banca d'investimento ha subito un "downgrade" a A da parte di Standard & Poors, un rating non certo esaltante per il settore bancario. Secondo alcune fonti, Lehman sarebbe intenzionata a raccogliere capitali, probabilmente con emissione di azioni, anche se potrebbe non essere semplice considerato che il titolo dai massimi del febbraio 2007 ha perso più del 60% (passando dai 85,80 del 2 febbraio 2007 ai 31,40 del 4 giugno 2008). Di conseguenza è aperta anche la strada di vendita diretta ad un gruppo più grande.

Per quanto sia improbabile che Lehman fallisca (sarebbe quasi inevitabile un intervento di salvataggio, per evitare danni ai consumatori), è chiaro che la situazione aggiunge turbolenze al quadro economico, per quanto ottimisticamente si possano considerare come degli scossoni di assestamento dopo la crisi dei mutui subprime.
 

giamaica2005

Forumer attivo
La lacrima dell'occupazione!

Di Andrea Mazzalai




Da mesi ormai tra le vele del nostro veliero eccheggia " LA VERITA' E' FIGLIA DEL TEMPO ", non si tratta solo di spicciola filosofia, ma di una convinzione, profonda e radicata, ovvero che prima o poi la realtà tende sempre a manifestarsi.

In economia, esistono delle leggi che non posso essere sovvertite in alcuna maniera e dopo aver evidenziato le incongruenze dei dati relativi alla Automatic Data Processing che prevedeva nuovi 40000 posti di lavori e ai sussidi di disoccupazione influenzati dalla stagionalità del Memorial Day e rivisti per l'ennesima volta al ribasso, oggi uno squarcio di realtà si è aperto nella nebbia dell'occupazione americana, la variazione in percentuale più alta dal 1975 ovvero 33 anni, uno 0,5 % che porta a 5,5 % la percentuale finale, un indicatore recessivo di assoluta affidabilità.

Questa è la realtà, tutto il resto sono chiacchere in libertà, senza alcun fondamento!

Questa è una recessione, il dibattito intorno alla sua esistenza è il respiro accademico che per la gente comune non conta nulla, questa è una recessione che erode il potere di acquisto, che riduce il patrimonio una recessione nella quale è difficile trovare un posto di lavoro. Dal dopo guerra ogni qualvolta il tasso di disoccupazione è aumentato di circa un punto percentuale in un anno è seguita una recessione!

A maggio il numero dei disoccupati è salito di 861000 unità sino a 8,5 milioni riflettendo il tasso del 5,5 % rispetto al 4,5 % di un anno fa salito di ben 1,6 milioni di disoccupati in un solo anno.

Questi sono uomini senza lavoro, lacrime della società, uomini che spesso in quella che viene considerata la democrazia principe mondiale, oltre al lavoro perdono il diritto all'assistenza sanitaria, lacrime borghesi, povere lacrime.

Se diamo un'occhiata a coloro che vorrebbere un posto di lavoro ma vi rinunciano in quanto da troppo tempo cercano senza speranza, tutte le persone che debbono accontentarsi di un posto di lavoro a part-time ma vorrebbero un lavoro a tempo pieno allora la percentuale salirà sino a quasi il 10 %.

ALTERNATIVE measure of labor underutilization



Thanks to MISH

Vogliamo fare informazione sino in fondo facendo conoscere anche l'altra faccia della medaglia e allora diamo un'occhiata a MARKETWATCH!

Statistical noise?
The government cautioned that the scope of the increase in the unemployment rate in May could be a statistical distortion. Month-to-month changes from April through July can be hard to adjust seasonally.
"There is a substantial flow of workers, particularly young workers, into the labor force during these months," said Phillip Rones, deputy commissioner of the Bureau of Labor Statistics.
The unemployment rate for teenagers surged to 18.7% from 15.4%, the largest increase since the data were first collected in 1948.
A broader measure of unemployment that includes so-called discouraged workers rose to 9.7% in May from 9.2%.
DIstorsioni statistiche, modelli virtuali stagionali, modelli privati che moltiplicano il numero dei lavoratori mentre in realtà stanno scomparendo......non aggiungo altro a Voi ogni considerazione.

Per quanto riguarda il dato di 49000 posti persi invece dei 55000 attesi e la revisione del mese precedente da meno 20.000 a meno 28.000 non rispecchiano la realtà, continuando ad essere deformati dalla distorsione stagionale immessa dall'ormai leggendario CES/NET Birth/Death Model.

Martedi nel post SCACCO_ALL'OCCUPAZIONE! scrissi cosi:

Abbiamo già visto la volta scorsa che questa meraviglia è riuscita ad aggiungere 45.000 posti di lavoro nell'edilizia in piena recessione immobiliare, considerando che questi stagionalmente sono i mesi più produttivi per un'impresa di costruzioni aggiungiamoci altri 46.000 posti di lavoro. Proviamo ora ad aggiungere piuttosto che a togliere nel settore manifatturiero, dimentichiamo i problemi del settore finanziario e focalizziamoci sui settori Professional & Business Services, Education & Health Services e Leisure & Hospitality, a maggio nell'istruzione la stagionalità declina e nei servizi professionali e del business proviamo a seguire la tendenza storica.

In sostanza il modello in questione dovrebbe avere un minore impatto di circa 80/90.000 unità!

Ebbene mai previsione fu così azzeccata! Anche in questo caso il modello in questione è riuscito ad aggiungere 42000 posti nell'edilizia in pieno boom immobiliare suppongo, vista la presunta stagionalità, pronostico ripettato nell'industria manifatturiera che ha visto assegnarsi 9000 posti in più rispetto ai 10000 persi nell'occasione precedente, continuamo a dimenticare la realtà finanziaria con l'onda di licenziamenti in corso ed aggiungiamoci altri 9000 posti per arrivare al netto ridimensionamento dei professional & business services di pari passo con il settore education & Health Services. In totale abbiamo più 217000 posti di lavoro sulla base di un modello stagionale che rapportato allo scorso anno vede un aumento di 62000 posti, il tutto in piena recessione economica. CES_NET_B/D_MODEL



Nessun'altra considerazione da aggiungere, il vento soffia a favore delle nostre tesi, ben pochi vi offrono la realtà, analisi e ricerche, riferimenti e link per una maggiore consapevolezza, fatti e non chiacchere dell'ingenuità e della mancanza di trasparenza di coloro che non hanno ancora compreso che questa è la madre di tutte le crisi finanziarie della storia e che la sua incredibile correlazione nasconde ancora un potenziale tutto da scoprire, un diluvio in grado di riequilibrare nel tempo tutti gli squilibri e le anomalie della teoria monetarista e della concezione mercatista della finanza e dell'economia.
 

dona46

Forumer storico
Re: nn ho parole

giamaica2005 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!


è sconvolto dalle enormi possibilità che gli si sono aperte davanti, essendo solo per 4 giorni.




possibilità di riflessione che avevi capito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

dona46

Forumer storico
Come si suol dire i nodi dovevano venire al pettine. Li hanno tenuti sotto la polvere per mesi ma dovevano esplodere anche al difuori dei salotti dove si inventano strategie
Tutti i buoni dati emanati negli ultimi giorni, nonostante la congiuntura economica non sia delle più rosee, cominciano ad insospettire gli analisti. A Wall Street gira infatti la voce che gli indicatori non siano proprio attendibili, complice l’elezioni presidenziali di quest’anno. E’ consuetudine che nell’anno delle elezioni negli Usa l’economia venga “spinta” al rialzo perchè una parte politica (quella che governa) non venga penalizzata quando gli elettori dovranno scegliere per chi votare Infatti i dati usciti, hanno due letture divergenti e la fed, con tutto il denaro che ha pompato finora, non può accettare che vada perso. Ma al di là degli indicatori che sono dei fari di riferimento da anni, la presuntuosa America non vuole accettare l'idea che non è più il polo economico mondiale e che, anzi, le ultime scelte di politica, l'hanno condotta sull'orlo del baratro. La guerra in Iraq è stata lo svotasche, siamo al punto che nei bilanci non vi è più la tracciabilità degli ultimi stanziamenti per il rifinanziamento dei soldati. Si è trovato un foglietto con sopra la firma di un pinco pallino per la trasmissione di 750000 dollari all'esercito in fronte. Le banche Cinesi , giapponesi, indiane e Brasiliane, sono piene di pagherò americani, sottoforma di quegl'incredibili strumenti di nuova generazione che praticamente creano l'illusione ottica di denaro dove denaro non c'è. Questa è la realtà che l'amer8ica vuole coprire e cioè il livello di indebitamento che sfiora i trilioni di dollari. Ovviamente, visto che Trichè non capisce una mazza, la promessa di aumentare di un quarto di punto i tassi dell'euro, ha scatenato una reazione di vendita di dollari, come il relativo grafico può evidenziare, peraltro perfettamente sovrapponibile al grafico del DJ. Non dimentichiamo che già da un anno le maggiori società medioorientali e asi8atiche sono entrate in società americane con milioni di dollari, ma di questo nessuno parla, o si vela sottoforma di joint venture, o acquisizioni, e stanno perdendo pesantemente. L'economia americana è un mercato delle pulci che vuole difendere il suo primato storico ma non più verosimile alla luce di altre economie più forti ma anche loro soggette alla fragilità di un'economia globale ormai alla mercè di pochi produttori di petrolio e con l'impoverimento della grande massa di popolazione che comincia a reclamare per appropriarsi di diritti o mai avuti o rapinati. La finanza è ormai globalizzata e non ci sono più bandiere di appartenenza, è con questa realtà che tutti i mercati dovranno fare i conti


byDona46
 

ottodenari

Forumer attivo
Re: ++ BORSA: NY AFFONDA, DJ CHIUDE A -3,27%, NASDAQ -2,96%

agamarino ha scritto:
NEW YORK, 6 GIU - Wall Street in netto calo,
appesantita dai dazi sulla disoccupazione e sulla nuova fiammata
dei prezzi del petrolio. Il Dow Jones chiude in flessione del
3,27% a 12.192,47 punti (-411,98 punti), il Nasdaq lascia sul
terreno il 2,96% a 2.474,56 punti, mentre lo S&P 500 arretra
del 3,14% a 1.359,96 punti. Per il Dow Jones si tratta del
maggiore calo dal febbraio 2007.(ANSA).

Ma che è? :eek:
Torno in letargo, mi sveglio solo un attimino per dare un'occhiata... Nà catastrofe! :eek:
Qui finisce che il prossimo investimento borsistico lo faccio nel 2009!
Che @@...

Ciao e buona domenica a tutti.
 

ettore_61

?????????????????????
Re: ++ BORSA: NY AFFONDA, DJ CHIUDE A -3,27%, NASDAQ -2,96%

ottodenari ha scritto:
Ma che è? :eek:
Torno in letargo, mi sveglio solo un attimino per dare un'occhiata... Nà catastrofe! :eek:
Qui finisce che il prossimo investimento borsistico lo faccio nel 2009!
Che @@...

Ciao e buona domenica a tutti.

Ciao ghirotto.

Torna a dormire e cerca di fare dei bei sogni......il 2009 e' ancora lontano....

:lol: :lol: :lol: :lol:
 

dona46

Forumer storico
a Medvedev bisognerebbe rispondere che intanto l'inflazione a due cifre che attanaglia la Russia non deriva dalla politica economicxa americana ma dalla dissennata gestione Putin. Di conseguenza, in Russia cresce il boom consumistico: si spende tutto quello che si riesce a guadagnare in beni di consumo durevoli, in automobili, in viaggi nei Paesi esotici. Vale a dire che il metodo scelto dalla Banca centrale per far fronte alla corsa dei prezzi, non fa che favorirla. “In realtà l’aumento del tasso di rifinanziamento rappresenta una mossa piuttosto simbolica, volta a far vedere che la Banca centrale è preoccupata dal problema dell’inflazione. Ma non si vedono misure realmente efficienti, in grado di frenare la corsa dei prezzi”, ha sottolineato Guriev.
Una situazione ancora più drammatica si sta creando in Ucraina dove il tasso d’inflazione è stato nei primi tre mesi dell’anno di circa il 10 per cento. La corsa dei prezzi minaccia di scatenare una nuova crisi politica in Ucraina dove continua il braccio di ferro tra il Governo e il Parlamento da una parte, e il presidente, Viktor Yuschenko, dall’altra. Di fronte a questa minaccia le banche ucraine hanno sospeso l’erogazione dei crediti per l’acquisto di alloggi.
 

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