Mi scuso per la lunghezza
Sesso: Boom Di Coppie Bianche In Italia, Triplicate In 10 Anni
Adnkronos - Mar 6 Mag - 17.49
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Milano, 6 mag. (Adnkronos Salute) - Calo della libido spinta ai livelli più estremi. Fino a raggiungere una pace dei sensi precoce, una completa perdita di interesse per il sesso già intorno ai 40-50 anni. L''anoressia sessuale maschile', messa in luce tra gli uomini inglesi da un gruppo di psicoterapeutici britannici, "è un problema anche italiano". Un vero e proprio 'censimento' non è stato fatto, "ma l'impressione è che in 10 anni nella Penisola siano almeno triplicate le coppie bianche": partner fissi, sposati o conviventi, che hanno ormai rinunciato ai rapporti intimi per vivere come fratelli. Lo riferisce all'ADNKRONOS SALUTE Bruno Giammusso, responsabile dell'Unità operativa di andrologia all'università di Catania, oggi a Milano a margine del lancio di una campagna sociale contro la disfunzione erettile o impotenza.
Un'iniziativa promossa da Società italiana di andrologia (Sia) ed European Sexual Disfunction Alliance (Esda), con il supporto di Eli Lilly Italia, per inviare un messaggio di speranza ai maschi italiani che ancora soffrono in silenzio. Ma accanto agli uomini che evitano la partner per disturbi di erezione o altri sintomi di malessere organico, conferma Giammusso, "ci sono anche italiani che si rassegnano a una vita senza sesso solo per totale mancanza di desiderio", di spinta verso l'altro. E se "a volte il fattore scatenante è un disagio di coppia - precisa l'esperto - altre volte il problema alla base non è relazionale, bensì individuale": stress da super lavoro e 'mal di città'. "Nelle metropoli come Milano le coppie bianche appaiono più numerose", assicura Giammusso. Secondo l'andrologo entra infatti in gioco "quella che un tempo si chiamava 'sindrome dell'avvocato'": non certo una malattia di categoria, ma "un modo per indicare i casi in cui le attività razionali della routine professionale prendono il sopravvento sull'istinto e le emozioni".
Insomma, "se fino a 10-15 anni fa il problema del ridotto desiderio sessuale era un aspetto solo marginale, oggi è diventato sostanziale", continua Giammusso. Non solo nel Regno di Sua Maestà, come rivelano appunto le indagini condotte Oltremanica, ma anche nel Belpaese. Il 'latin lover' di un tempo lascia quindi spazio a un maschio più fragile e insicuro, che per sottrarsi ai doveri coniugali adduce non di rado alibi tradizionalmente appannaggio del gentil sesso. Cerchio alla testa in primis. "Non sempre ci sono problemi medici alla base - ribadisce l'esperto - Il calo della libido può essere indipendente da disturbi come la disfunzione erettile. E anche in questo caso, c'è chi mantiene la voglia di recuperare il desiderio perduto e chi invece preferisce abolire il sesso". All'interno e fuori dalla coppia. "Capita sempre più di frequente, magari durante un consulto urologico, di apprendere che un paziente già nella quarta-quinta decade di vita ha detto addio ai rapporti intimi".
E la scelta "appare più diffusa nei grandi centri urbani", complice una frenesia produttiva che ruba al maschio la voglia di abbandonarsi alla passione. "Lavorare 14-16 ore al giorno toglie il desiderio di fare l'amore - concorda Vincenzo Mirone, presidente dell'Esda - E quando arriva il fatidico sabato l'uomo si sente sotto pressione, quasi in obbligo verso la compagna". Questa, a sua volta, di fronte all''inappetenza' di lui "entra in crisi e si colpevolizza, si sente poco amata e pensa subito a un'altra donna", riprende Giammusso. Ma come in un circolo vizioso il tarlo del sospetto "peggiora moltissimo la situazione, che per l'uomo sfocia a volte in un primo campanello d'allarme, anticamera della depressione". Il consiglio è parlare: rivolgersi al medico senza timori, dialogare con la partner e recuperare spontaneità. Una mano può arrivare dal calendario: "La vita sessuale 'soffre' le stagioni di transizione e soprattutto l'inizio dell'inverno, quando la poca luce abbatte l'umore. In estate - conclude Giammusso - le cose migliorano".
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Sesso, Italiani Primi In Fatto Di Piacere
Adnkronos - Mar 29 Apr - 15.32
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Roma, 29 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il piacere fra le lenzuola è spesso una chimera: solo il 48% delle persone, nel mondo, riesce a raggiungerlo quasi a ogni rapporto sessuale. Ma in questa particolare classifica gli italiani si piazzano ai primi posti: il 66% arriva al piacere e all'orgasmo quasi ogni volta, e questo piazza i connazionali in vetta all'ipotetica top-ten insieme a spagnoli, messicani e sudafricani. In coda, invece, fra gli europei troviamo inglesi (53%) e francesi (48%), mentre a livello mondiale ci sono i cinesi e gli abitanti di Hong Kong, con un misero 24%. Questa la fotografia che emerge dalla terza parte della Sexual Wellbeing Global Survey di Durex, focalizzata sul tema del piacere.
Una maxi ricerca mondiale sul benessere sessuale, condotta su un campione di 26.032 persone in 26 Paesi, che passa al microscopio ogni aspetto della vita sessuale, per definire la ricetta del benessere nell'intimità. Secondo lo studio, nel mondo, il 58% di quanti raggiungono di solito l'orgasmo si dichiara contento della propria vita sessuale, rispetto al 29% di chi ci riesce solo di rado. Inoltre i più fortunati in otto casi su dieci affermano di avere un legame più forte con il partner durante il rapporto; legame che si indebolisce tra chi fatica a raggiungere il piacere (54%).
Ma la situazione italiana non è tutta rose e fiori. Benché l'86% degli uomini raggiunga quasi sempre il piacere - contro il 63% a livello mondiale - le donne arrivano solo al 48%, contro il 32% mondiale.
Sex toys, massaggi e più tempo con il partner: questi sembrano gli ingredienti della ricetta più diffusa per migliorare numero e intensità di orgasmi. Secondo lo studio, infatti, il 67% degli italiani punta su massaggi e carezze, ma anche sui sex toys, alleati soprattutto del piacere al femminile. Prendersi tutto il tempo necessario e non rinunciare ai preliminari puo' avere un impatto significativo: i connazionali più inclini a raggiungere il piacere dedicano al rapporto 7 minuti (3,9 minuti è il dato mondiale) in più rispetto agli altri.
"Sebbene l'orgasmo non rappresenti l'unico obiettivo del sesso, raggiungerlo con regolarità migliora il nostro benessere generale ed emotivo, contribuisce a ridurre gli stress della vita, oltre ad approfondire il nostro legame con il partner", sottolinea Marinella Cozzolino, presidente Aisc (Associazione italiana sessuologia clinica).
In questo caso è cruciale essere generosi e altruisti. Più si apprendono le necessità altrui, assicura la sessuologa, più il rapporto sessuale migliora. ''L' mportante è lasciarsi andare alle sensazioni piacevoli che si stanno vivendo. Il rilassamento è cruciale''.
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A mio modo di vedere c'è qualcosa che non quaglia
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