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Domani a Piazza Affari: è ancora braccio di ferro tra rialzisti e ribassisti. Chi vincerà?
Di Alberto Susic
S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori
La pesante chiusura di ieri a Wal Street, ha condizionato sin dalle prime battute la giornata delle Borse europee che da subito sono ricadute nelle mani dei ribassisti. Nonostante un tentativo di recupero compiuto al giro di boa, gli indici sono tornati a perdere terreno, scivolando su nuovi minimi e mandando così in fumo il rimbalzo della vigilia. A distinguersi quest'oggi è stata Piazza Affari che ha performato meglio delle altre colleghe europee, anche se ciò non ha impedito all'indice S&P/Mib di chiudere gli scambi in flessione dell'1,16%, a quota 28.437 punti.
L'indice ha segnato nella parte iniziale della seduta un minimo intraday poco s opra i 28.300, da cui ha tentato di risalire la china spingendosi fino ai 28.827 punti, salvo ripiegare nuovamente nel finale. Il mercato è riuscito comunque a contenere le spinte ribassiste, nel tentativo di avviare una fase di consolidamento che consenta un recupero più solido e duraturo nel breve. Conditio sine qua non perché tale scenario si realizzi, sarà la tenuta dei minimi odierni in area 28.300, visto che flessioni al di sotto di tale soglia riproporranno inevitabilmente un ritorno sui minimi dell'anno a 28.100.
Molto negativa sarebbe la perdita anche di quest'ultimo livello, perché in tal caso si aprirebbero spazi ribassisti da non trascurare. Secondo quanto indicato dal trader Davide Biocchi, il supporto successivo di un certo rilievo lo si trova a 26.150, che costituisce la base del movimento laterale realizzato tra fine 2003 e fine 2004.
Sarà fondamentale dunque che l'indice realizzi un consolidamento sui livelli attuali, gettando così le basi per un recupero che dovrebbe consentire all'S&P/Mib di raggiungere anche in tempi brevi l'area dei 30.000/30.500 punti. Lo stesso Biocchi però mette in guardia dal fatto che siamo in presenza di una fase di estrema incertezza, in conseguenza della quale ci si può attendere qualsiasi sviluppo, in una direzione o nell'altra.
A guidare il movimento del mercato nell'ultima seduta della settimana, almeno in avvio, sarà la chiusura dei listini americani che continuano a muoversi in territorio positivo. Questo potrebbe contribuire a favorire una partenza in rialzo, anche se i mercati dovranno in seguiti fare i conti con i diversi appuntamenti macro e societari in programma.
La prossima seduta sarà piuttosto impegnativa sul fronte macroeconomico, con diversi dati di rilievo, a partire dai prezzi import-export di giugno. Per i primi non è attesa alcuna novità significativa, visto che la scommessa è per una conferma della lettura precedente che aveva consegnato un incremento del 2,3%.
Da seguire con attenzione anche l'aggiornamento relativo alla bilancia commerciale di maggio, dalla quale ci si attende un saldo negativo di 62,3 miliardi di dollari, in peggioramento rispetto all'indicazione di aprile, in rosso di 60,9 miliardi. Infine è atteso il dato preliminare della fiducia Michigan che a luglio dovrebbe attestarsi a 55,5 punti, in calo dai 56,5 dell'ultima lettura.
In ambito societario, sempre in America, si guarderà in particolare alla trimestrale di General Electric (NYSE: GE - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 0,54 dollari.
Per quanto riguarda infine il mercato domestico, da monitorare ancora gli energetici che potrebbero tentare di recuperare terreno, sulla scia della risalita dei prezzi del petrolio in direzione dei 138 dollari al barile.
Tra le blue chips segnaliamo anche Banca Monte Paschi, che ha reso noto in serata di aver avviato trattative in esclusiva con il consorzio formato da FRM Holdigns e Clessidra Sgr, finalizzate al perfezionamento degli accordi relativi alla cessione del 66% di Mps Asset Management Sgr.
Sempre domani, si concluderà l'aumento di capitale sociale a pagamento di Fidia (Milano: FDA.MI - notizie) , Stefanel (Milano: STEF.MI - notizie) e Prima Industrie (Milano: PRI.MI - notizie) , e sarà l'ultimo giorno di trattazione in Borsa dei diritti di Retelit (Milano: LIT.MI - notizie) , relativi anch'essi alla ricapitalizzazione del gruppo. Termina inoltre il periodo di riofferta in Borsa dei diritti inoptati di Banca Etruria.
