scarso entusiasmo
Il rimbalzo trova pochi adepti a Wall Street. Non basta il dato sul lavoro
Di Alberto Susic
Dopo lo scivolone della vigilia, la piazza azionaria americana è chiamata ad una prova importante quest'oggi, per vedere se quella di ieri è stata solo una breve parentesi o se piuttosto possa rappresentare l'inizio di una correzione più duratura. Intanto nella fase di pre-apertura non si registra una grande convinzione da parte degli acquirenti, almeno stando alla lettura dei futures. Entrambi i contratti hanno infatti trascorso la mattinata in positivo, preannunciando un rimbalzo che sembra destinato a sfumare in questi ultimi minuti. I futures infatti si stanno muovendo a passo di gambero, azzerando quasi interamente il vantaggio iniziale, con un frazionale progresso ora dello 0,1%. La frenata si è avuta in seguito alla diffusione del primo dato macro della seduta, nonostante le nuove richieste di sussidi di disoccupazione siano calate più del previsto nell'ultima settimana.
Il mercato attende ancora di conoscere un altro aggiornamento dal fronte macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio delle contrattazioni. Si tratta delle scorte di magazzino all'ingrosso che stando alle previsioni, nel mese di marzo dovrebbero mostrare una crescita dello 0,4%, in rallentamento però rispetto all'1,1% registrato a marzo.
Per quanto riguarda invece le novità che arrivano dal mondo societario, da seguire Wal-Mart che ha diffuso i dati relativi alle vendite same-store del mese di aprile, archiviato con una crescita del 3,2%. Il dato ha superato le previsioni degli analisti che si aspettavano in media un incremento più contenuto del 2,1%. Le vendite globali sono aumentate del 9,8% a 29,18 miliardi di dollari, mentre per il primo trimestre dell'anno la crescita dovrebbe essere compresa tra 0 e 2%.
Buone notizie anche per McDonald's che ad aprile ha registrato vendite same-store in salita del 2% negli Stati Uniti, mentre nei fast food aperti da almeno un anno l'aumento è stato ancora più significativo, pari al 5%. Si sale invece al 13,7% a livello globale, con una variazione positiva del 6,5% a cambi costanti.
Da seguire ancora il comparto finanziario, in attesa dei risultati che saranno diffusi dal colosso assicurativo AIG che dovrebbe consegnare ancora una volta una perdita, per via di alcune svalutazioni legate alla crisi del credito.
Tra i titoli del settore high-tech, da seguire Warner Music che ha chiuso il primo trimestre con un rosso di 37 milioni di dollari, con una perdita per azione di 0,25 dollari, più che doppia rispetto ai 12 cents messi in conto dalla comunità finanziaria. In controtendenza il fatturato che è aumentato del 2%, segnalando che la società ha fatto sapere che non procederà alla distribuzione del dividendo trimestrale con l'obiettivo di migliorare la sua stabilità finanziaria.