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MILANO (MF-DJ)--Il gruppo Fiat ha registrato in Francia nel mese di agosto una crescita delle immatricolazioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri dell'11,2% rispetto allo stesso mese del 2007. La casa torinese, la sola, insieme alla Nissan, con segno positivo nel mese passato, ha immatricolato 9.003 autovetture e veicoli commerciali leggeri, di cui 6.991 a marchio Fiat (+24,2%) per una quota di mercato per il gruppo in crescita dal 5,8% di agosto 2007 al 6,9% (5,4% a luglio 2007) e per il brand Fiat dal 4% al 5,4%.

Da inizio anno, si legge nelle tabelle dell'associazione francese dei costruttori di automobili (Comite' des Constructeurs Francais d'Automobiles), le immatricolazioni del gruppo automobilistico torinese sono pari a 100.743 unita' (+18%), di cui 77.374 a marchio Fiat (+32,3%). La quota di mercato sale dal 5,1% dei primi 8 mesi del 2007 al 5,8% per il gruppo e dal 3,5% al 4,5% per il solo brand Fiat.

Escludendo i veicoli commerciali, le immatricolazioni del gruppo ammontano a 5.440 unita' (+21,3% a/a), di cui 4.381 a marchio Fiat (+29% a/a), ad agosto e a 61.471 unita' (+27,4% a/a), di cui 51.377 a marchio Fiat (+47,1%), da inizio anno. La quota di mercato del gruppo si attesta al 5,3% nel mese (4% ad agosto 2007) e al 4,3% nei primi 8 mesi dell'anno (3,5% a gennaio-agosto 2007) e quella del brand sale dal 2,5% al 3,6% nel cumulato annuo e dal 3,1% al 4,2% nel confronto mensile.

Il mercato automobilistico francese ha registrato complessivamente nel periodo giugno-agosto 1.731.691 immatricolazioni di autovetture e veicoli commerciali (+2,9% a/a), di cui 129.629 nello scorso mese (-7,2%). Le sole autovetture immatricolate risultano pari a 1.415.254 unita' (+2,9% a/a) da inizio anno e a 103.404 unita' ad agosto (-7,1% a/a). red/mur
 
in america in settimana

Già domani si conosceranno le spese per le costruzioni che a luglio dovrebbero mostrare una variazione negativa dello 0,4%, in linea con la lettura precedente. Per l'indice ISM manifatturiero di agosto invece si prevede un calo da 50 a 49,7 punti.
Mercoledì si guarderà agli ordini all'industria di luglio che, stando alle previsioni, dovrebbero mostrare una crescita dello 0,7%, in frenata rispetto all'1,7% di giugno. In calendario anche la stima ADP (Parigi: FR0010340141 - notizie) sui nuovi posti di lavoro nel settore privato che ad agosto dovrebbero mostrare una perdita di 20mila posti di lavoro, rispetto al saldo positivo di 9mila unità registrato a luglio.
In serata invece l'attenzione si sposterà sul Beige Book, il tradizionale rapporto periodico della Federal Reserve che fornirà ulteriori informazioni sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce, in vista della prossima riunione della Banca Centrale Americana.
Giovedì ci sarà un nuovo aggiornamento sul mercato del lavoro, con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare a 415mila unità dalle 425mila dell'ultima ottava. Nella stessa seduta è atteso il dato rivisto sulla produttività non agricola del secondo trimestre che dovrebbe mostrare una crescita del 3% rispetto al 2,2% dell'indicazione preliminare e al 2,6% dei primi tre mesi dell'anno. Il costo unitario del lavoro è visto in salita dello 0,6% in confronto all'1,3% della lettura preliminare, mentre l'indice ISM servizi di agosto le stime parlano di un frazionale calo dal 49,6% al 49,5%.
Sempre giovedì sarà diffuso nel pomeriggio il consueto report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia statunitense.
La settimana si chiuderà infine con l'importante report sull'occupazione che in riferimento al mese di agosto dovrebbe mostrare un tasso di disoccupazione fermo al 5,7%, in linea con la lettura di luglio. Per il numero di occupati nel settore non agricolo si prevede invece una variazione negativa di 71mila unità, rispetto alla perdita di 51mila unità registrata a luglio, salvo revisioni che saranno comunicate nella stessa giornata di venerdì.
 
ierixoggi

La seduta di oggi può essere inquadrata nell'ottica di un consolidamento dopo il buon progresso realizzato nelle ultime due sessioni. Graficamente non sono state aggiunte molte informazioni nuove a quelle già emerse in chiusura della scorsa ottava, anche se l'indice è andato a testare nuovamente i massimi di venerdì scorso in area 28.900.
A questo punto sarà importante nell'immediato un superamento di tale livello, per scongiurare il rischio di un doppio massimo che potrebbe respingere le quotazioni verso il basso. In questa direzione sarà importante la tenuta di area 28.500/28.600, per evitare un aumento delle vendite che potrebbe condurre in direzione dei 28.200/28.500 in prima battuta. In caso di discese anche al di sotto di tale area, sarà inevitabile un ritorno verso i 28.000/27.900, annullando così i segnali positivi inviati nelle ultime sedute. Se ciò dovesse accadere si riproporrebbe il rischio di un approfondimento verso l'importante supporto dei 27.700/27.600, da cui ha preso il vita il recente movimento di recupero.
Un'evoluzione positiva prevede invece il netto superamento dei 28.900, con primo approdo a 29.200 e obiettivo successivo in area 29.500/29.600, sui recenti massimi relativi.

E' probabile che l'indice S&P/Mib possa tentare un nuovo allungo già nelle prossime ore, anche se domani, almeno in un primo momento, la cautela dovrebbe avere la meglio in attesa di ricevere nuove indicazioni dalla riapertura di Wall Street.
Il rientro alle contrattazioni sarà scandito per la piazza azionaria americana da due importanti aggiornamenti macro. In calendario troviamo infatti le spese per le costruzioni di luglio che dovrebbero mostrare una variazione negativa dello 0,4%, in linea con quella del mese precedente. Per l'indice ISM manifatturiero di agosto si prevede invece un calo a 49,7 punti rispetto ai 50 punti dell'ultima lettura.
 
La crisi ferma le fusioni ma rilancia le Opa ostili



Da Il Sole 24 Ore: Il mercato finanziario non riesce a partire, frenato dai timori di un'ondata di ritorno della crisi dei mutui subprime. Non c'è comparto che non continui a registrare nuovi cali dalle operazioni di capital market, a quelle di equity, alle emissioni obbligazionarie, alle operazione di merger and acquisition. Gli unici in controtendenza sono le acquisizioni ostili che dall'inizio dell'anno hanno toccato il massimo degli ultimi dieci anni, con volumi per 82,1 miliardi di dollari, per un totale di 24 operazioni, secondo i dati elaborati da Thomson Reuters. Ma la sorpresa viene dalla Cina che ha avuto una esplosione di acquisizioni di società europee tanto che oggi rappresentano il 14,4% del totale realizzato nel Vecchio Continente, una crescita che ha polverizzato il 2% messo a segno lo scorso anno.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
dialogo ahahahahahahahahah

Ultimatum del Governo al sindacato. Berlusconi: “Su Alitalia non si può dire no”



Da La Repubblica: E' un vero e proprio ultimatum quello lanciato dal Governo ai sindacati durante l'incontro che si è tenuto ieri sul futuro di Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) . Senza molti giri di parole il commissario Augusto Fantozzi ha dichiarato: “Sono a rischio sia la possibilità di emettere biglietti sia quella di acquistare il carburante. Abbiamo dieci giorni per evitare il crac”. Ma la vera trattativa partirà solo da dopodomani pomeriggio. Intanto, è intervenuto ieri anche il premier Silvio Berlusconi dicendo che “i sindacati fanno il loro mestiere, il loro avallo è fondamentale, ma il piano non si può non accettare”.
 
per farsi un'idea

Il problema principale con cui dovrà misurarsi il nuovo governo è la caduta dell'attività economica, in coincidenza con un rialzo dei prezzi al consumo: è esattamente lo scenario della "stagflazione", il più temuto e meno curabile dalle autorità di politica economica. Nel trimestre da aprile a giugno il Pil nipponico è diminuito in termini reali dello 0,6%: il Giappone è stato così il primo fra i grandi paesi industrializzati ad entrare ufficialmente in crescita negativa, precedendo di alcune settimane l'Eurozona.

Al tempo stesso l'indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 2,3% a luglio, un record per un paese che aveva sofferto a lungo della deflazione. Recessione più inflazione: è un cocktail micidiale che esaspera il malcontento nell'opinione pubblica, perché le retribuzioni ristagnano mentre il costo della vita aumenta. Prima di dimettersi, il governo Fukuda aveva annunciato una manovra di rilancio da 11.500 miliardi di yen (72 miliardi di euro).

Il pacchetto era composto di sgravi fiscali, sussidi ai consumi di carburanti, e finanziamenti alle imprese. Troppo poco per l'opposizione, che sottolineava il contrasto con le dimensioni della manovra americana: questa primavera Washington aveva distribuito alle sole famiglie 100 miliardi di dollari per sostenere il potere d'acquisto e i consumi. Ma il margine di manovra di Tokyo è limitato. Anche se il disavanzo corrente dello Stato è solo il 2% del Pil, il Giappone ha il debito pubblico più elevato del mondo.
 
dona46 ha scritto:
*Bce: Ocse, necessario altro rialzo tassi per contenere inflazione

Ci stritolano ancora di piu' i maroni ........
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ma che belle notizie!!

MILANO (MF-DJ)--"Nella zona euro e nelle tre sue maggiori economie, cosi' come in Gran Bretagna, l'attivita' e' prevista rimanere sostanzialmente piatta".

E' quanto prevede l'Ocse che ha rivisto le stime di crescita per la zona euro di quest'anno da +1,7% a +1,3%, per la Germania da +1,9% a +1,5%, per la Francia da +1,8% a +1% e per l'Italia da +0,5% a +0,1% a/a. Sono state abbassate anche le stime sull'espansione economica della Gran Bretagna da +1,8% a +1,2%.

Per quanto riguarda l'inflazione, si legge nel report dell'Ocse, "occorre ridurre le pressioni" sui prezzi. "Al momento c'e' poca necessita' di un cambiamento di politica monetaria".
 

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