chiusura WS
Wall Street ricade nelle mani dei ribassisti. Torna la paura del credit crunch
Di Alberto Susic
S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori
L'ultima seduta della settimana vede il ritorno delle vendite per la piazza azionaria americana che ha annullato il lieve recupero della vigilia, muovendosi ancora verso il basso, dopo lo scivolone registrato mercoledì scorso. La giornata si è aperta già in forte calo per gli indici che hanno mostrato da subito perdite accentuate, nonostante i diversi tentativi di recupero compiuti, che sono però andati incontro ad un fallimento. Non è stato di alcun aiuto l'unico dato macro diffuso oggi, quello della bilancia commerciale che nel mese di marzo ha fatto registrare una contrazione del deficit ben più significativa rispetto a quella attesa del mercato. Gli operatori però hanno concentrato la loro attenzione su alcune indicazioni negative giunte dal mondo societario, con particolare riferimento alla trimestrale di AIG e alla vendita di asset annunciata da Citigroup (NYSE: C - notizie) . Tanto è bastato per riportare in primo piano le preoccupazioni legate alla crisi del credito, che sembravano essere state in buona parte superate nelle ultime giornate.
Ad appesantire l'umore degli investitori ha contribuito l'ennesima impennata dei prezzi del petrolio, con il nuovo record storico al di sopra dei 126 dollari. Gli investitori iniziano ad interrogarsi sugli effetti che il caro-greggio potrà avere sull'andamento dell'inflazione, che ha già mostrato tensioni crescenti di recente.
A fine giornata così è negativo il bilancio dei tre indici principali, tra i quali il più penalizzato è stato il Dow Jones (notizie) , con una flessione dello 0,94%, seguito dall'S&P500 che ha ceduto lo 0,67%. A fronteggiare meglio le vendite è stato invece il Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) , fermatosi a 2.445,52 punti, con un rosso dello 0,23%, dopo aver segnato un minimo a 2.429 e un massimo a 2.455 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, si sono mossi a due velocità i finanziari con Jp Morgan e American Express (NYSE: AXP - notizie) capaci di spingersi in avanti, in rialzo rispettivamente dell'1,13% e dello 0,23%. In rosso dell'1,82% Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) , preceduto da Citigroup che ha lasciato sul parterre il 2,76% che non ha trovato alcun sostegno nelle dichiarazioni del numero uno del gruppo. l'AD Pandit ha fatto sapere che la banca intende dismettere asset non strategici per 500 miliardi di dollari nei prossimi anni, con l'obiettivo di migliorare la qualità degli utili.
Giornata nera per AIG che ha accusato un ribasso dell'8,77%, sulla scia della deludente trimestrale che ha evidenziato una perdita di 7,81 miliardi di dollari. Il titolo è stato inoltre penalizzato dal downgrade di S&P e di Fitch che hanno abbassato il rating sul debito.
Guardando ad altri settori, Wal-Mart si ferma poco sopra la parità, in frazionale progresso dello 0,03% dopo aver comunicato ieri vendite superiore alle previsioni per il mese di aprile. La corsa del petrolio ha permesso a Chevron (NYSE: CVX - notizie) e a Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) di limitare i danni, con un calo contenuto dello 0,05% e dello 0,13%.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, ben comprata Nvidia che ha messo a segno un progresso del 2,64%, grazie anche alla promozione di Stifel Nicolaus che ha migliorato il rating sul titoo da “sell” a “buy” con un prezzo obiettivo a 26 dollari.
In recupero Dell (NASDAQ: DELL - notizie) che è salito dell'1%, insieme a Microsoft (NASDAQ: MSFT - notizie) che ha guadagnato lo 0,41%, mentre le vendite hanno colpito Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) e Google (NASDAQ: GOOG - notizie) , in ribasso dell'1,11% e dell'1,68%.
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