@@@ gli amici di ettore_61-e-non-solo (10 lettori)

dona46

Forumer storico
intesa acotel

venerdì 9 maggio 2008 - 17:10


Intesa Sanpaolo e Acotel hanno completato le operazioni societarie previste nell'accordo, firmato lo scorso 28 dicembre, per sviluppare un collaborazione industriale nel settore delle tlc e dei servizi. In particolare, Intesa Sanpaolo è entrata in Acotel Group con una quota del 4,75%, in Noverca con il 10% e in Noverca Italia con il 34%. Sono stati inoltre nominati gli organi di gestione e di controllo di Noverca e Noverca Italia. Il lancio dei servizi è previsto entro il 2008 tramite sim card con proprio brand sulle reti Gsm e Umts di Telecom Italia.
 

dona46

Forumer storico
telecom

MILANO (Reuters) - Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) ha chiuso il trimestre con risultati tutto sommato in linea con le aspettative, che vedono una decisa riduzione dell'utile netto e un'erosione dei margini, ma conferma gli obiettivi per i prossimi anni grazie al buon andamento del mercato interno.


"La performance del mercato domestico ha consentito di compensare il temporaneo rallentamento della crescita nell'area internazionale, per cui gli obiettivi vengono confermati", dice una nota della società, ricordando che il trimestre soffre ancora di "discontinuità regolatorie".


E' inoltre vicina la cessione di Alice France, per la quale sono arrivate tre offerte vincolanti.


Il titolo ha avuto un andamento insolito oggi, con un balzo circa 10 minuti prima dei risultati, che ha esteso dopo l'uscita dei dati, prima di una leggera correzione.


Si è poi ripreso nuovamente durante la conference call. Il titolo, tra i pochi positivi dell'indice S&PMIB (Milano:
notizie) in chiusura, sale infatti dell'1,83% a 1,3350 euro.


UTILE NETTO IN CALO DEL 35%


La nota della società informa che l'utile netto si attesta a 501 milioni di euro in calo del 35,4% rispetto allo stesso periodo del 2007.


L'Ebitda è a 2.966 milioni in calo del 6,7% anche su base organica, escludendo quindi gli effetti della variazione dei cambi e del perimetro di consolidamento. Il fatturato si attesta a 7.298 milioni, in calo del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2007, -4% su base organica.


Sull'Ebitda continuano a pesare le recenti "discontinuità regolatorie" per complessivi 219 milioni di euro. In particolare il decreto Bersani ha portato a un effetto negativo di 125 milioni. La nota cita poi 24 milioni per la riduzione dei prezzi dei servizi wholesale, 38 milioni per le nuove tariffe di terminazione fisso mobile, e 32 milioni per l'adeguamento delle tariffe del roaming internazionale.


L'Ebit si attesta a 1.528 milioni in calo del 15,9%, variazione organica -16%.


I dati considerano Liberty Surf, holding che detiene le attività in Francia, come discontinued operations.


Il debito netto a fine marzo si attesta a 35.436 milioni in calo di 265 milioni rispetto a fine 2007.
 

ettore_61

?????????????????????
X il vesuviano

Eccoti la lista dei derivati (certificati leaverage). ncome ti avevo promesso.

La "S" prima dello strike significa PUT mentre la "L" significa CALL.
La scadenza e' indicata come, per esempio, "L10" che significa dicembre 2010.
La tecnica di utilizzo e la loro pericolosita' ne abbiamo gia' parlato....
Prima di operare guarda come si muovono cosi capisci la leva......
Ora sono posizionato sull'ultimo della lista (+90% in 2gg).


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giamaica2005

Forumer attivo
Re: X il vesuviano

ettore_61 ha scritto:
Eccoti la lista dei derivati (certificati leaverage). ncome ti avevo promesso.

La "S" prima dello strike significa PUT mentre la "L" significa CALL.
La scadenza e' indicata come, per esempio, "L10" che significa dicembre 2010.
La tecnica di utilizzo e la loro pericolosita' ne abbiamo gia' parlato....
Prima di operare guarda come si muovono cosi capisci la leva......
Ora sono posizionato sull'ultimo della lista (+90% in 2gg).


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grazie umido

copiato tutto, domani me li inserisco in watch così vedo come si muovono

un abbraccio :)
 

giamaica2005

Forumer attivo
questa è proprio brutta brutta

Hezbollah controlla Beirut, per governo è colpo di stato
Reuters - da 1 ora 51 minutiBEIRUT (Reuters) - I militanti di Hezbollah hanno preso il controllo della parte musulmana di Beirut nel terzo giorno di combattimenti fra il gruppo filo iraniano e i combattenti fedeli alla coalizione di governo, che ha definito l'offensiva un "colpo di stato armato".

(Pubblicità)
Fonti della sicurezza hanno riferito che negli scontri sono state uccise almeno 13 persone e 30 sono rimaste ferite.

La miccia che ha provocato gli aspri combattimenti di questi giorni è stata la decisione dell'esecutivo di colpire la rete di telecomunicazioni di Hezbollah, che ha scatenato la reazione violenta del gruppo militante islamico.

Hezbollah -- movimento sciita guidato da Sayyed Hassan Nasrallah e appoggiato da Siria e Iran -- ha minacciato di mantenere i blocchi stradali che da ieri paralizzano la capitale libanese fino a quando non sarà trovata una soluzione alla crisi politica, che va avanti da quasi un anno e mezzo.

In una situazione che ricorda la guerra civile 1975-1990, ragazzi armati di fucili da assalto oggi percorrevano le strade della capitale tra carcasse di auto bruciate e edifici da cui si levano colonne di fumo nero.

Dopo aver preso il controllo di molti uffici dei partiti filo governativi nella parte occidentale della capitale, i combattenti sciiti li hanno consegnati all'esercito libanese, ancora riconosciuto come una forza neutrale da entrambe le fazioni.

"Il colpo di stato armato e violento ha lo scopo di riportare la Siria in Libano ed estendere l'influenza dell'Iran nel bacino mediterraneo", ha detto il leader cristiano Samir Geagea leggendo una dichiarazione congiunta delle forze che sostengono il governo del primo ministro Fouad Siniora.

USA PREOCCUPATI. FARNESINA PRONTA A EVACUARE ITALIANI

Gli Stati Uniti, che appoggiano il governo libanese, si sono definiti "molto preoccupati" dall'offensiva di Hezbollah e hanno rinnovato la loro fiducia nell'esecutivo di Siniora.

Intanto il Ministero degli Esteri italiano, attraverso un suo portavoce, ha detto oggi che l'Italia sta predisponendo un piano di evacuazione volontaria per i connazionali a Beirut, precisando però che il piano non è ancora operativo e che verrà attuato solo in caso di bisogno.

Il neoministro Franco Frattini ha avuto oggi conversazioni telefoniche con Siniora e con il segretario generale della Lega Araba Amr Moussa, auspicando che quest'ultima "superando le difficoltà e le incomprensioni delle varie parti, possa svolgere un'azione incisiva in questa delicata fase, anche attraverso una riunione straordinaria da convocare quanto prima", dice una nota della Farnesina

L'Arabia saudita, vicina al governo libanese, ha sollecitato oggi la convocazione di un vertice di emergenza dei ministri degli Esteri arabi per affrontare la crisi, mentre la Francia si è offerta di mediare fra i rivali libanesi.

VITTIME FRA I CIVILI

Fra le vittime degli scontri di questi giorni ci sono una donna con il figlio 30enne, uccisi mentre cercavano di fuggire da Ras al-Nabae, uno dei quartieri di Beirut teatro degli scontri più accesi.

"Cercavano di fuggire sulle montagne e invece ... sono finiti in ospedale", ha detto un parente delle vittime che non ha voluto farsi identificare per motivi di sicurezza.

"Stanotte è stata terrificante. Non riuscivamo neanche a muoverci dentro casa", ha detto una donna scappata da Ras al-Nabae all'alba insieme ai suoi figli.

Uomini armati fedeli a Hezbollah hanno oscurato la televisione filo governativa Future News, secondo quel che ha riferito un alto funzionario della stazione tv di Beirut. Il proprietario di Future News è Saad al-Hariri, politico sunnita e leader della coalizione di governo.

I militanti di Hezbollah hanno anche preso il controllo delle strade che conducono all'aeroporto internazionale di Beirut, praticamente paralizzato da mercoledì scorso.

Ieri Hezobollah ha rifiutato una proposta avanzata da Hariri per cercare di porre fine ai combattimenti.

L'unico modo per tornare ad una situazione di normalità, ha detto Nasrallah, è che il governo ritratti la decisione di considerare illegale la rete di comunicazione del movimento sciita e accetti di sedersi ad un tavolo per negoziare con l'opposizione.
 

dona46

Forumer storico
chiusura WS

Wall Street ricade nelle mani dei ribassisti. Torna la paura del credit crunch
Di Alberto Susic

S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori

L'ultima seduta della settimana vede il ritorno delle vendite per la piazza azionaria americana che ha annullato il lieve recupero della vigilia, muovendosi ancora verso il basso, dopo lo scivolone registrato mercoledì scorso. La giornata si è aperta già in forte calo per gli indici che hanno mostrato da subito perdite accentuate, nonostante i diversi tentativi di recupero compiuti, che sono però andati incontro ad un fallimento. Non è stato di alcun aiuto l'unico dato macro diffuso oggi, quello della bilancia commerciale che nel mese di marzo ha fatto registrare una contrazione del deficit ben più significativa rispetto a quella attesa del mercato. Gli operatori però hanno concentrato la loro attenzione su alcune indicazioni negative giunte dal mondo societario, con particolare riferimento alla trimestrale di AIG e alla vendita di asset annunciata da Citigroup (NYSE: C - notizie) . Tanto è bastato per riportare in primo piano le preoccupazioni legate alla crisi del credito, che sembravano essere state in buona parte superate nelle ultime giornate.
Ad appesantire l'umore degli investitori ha contribuito l'ennesima impennata dei prezzi del petrolio, con il nuovo record storico al di sopra dei 126 dollari. Gli investitori iniziano ad interrogarsi sugli effetti che il caro-greggio potrà avere sull'andamento dell'inflazione, che ha già mostrato tensioni crescenti di recente.
A fine giornata così è negativo il bilancio dei tre indici principali, tra i quali il più penalizzato è stato il Dow Jones (notizie) , con una flessione dello 0,94%, seguito dall'S&P500 che ha ceduto lo 0,67%. A fronteggiare meglio le vendite è stato invece il Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) , fermatosi a 2.445,52 punti, con un rosso dello 0,23%, dopo aver segnato un minimo a 2.429 e un massimo a 2.455 punti.

Tra i titoli del Dow Jones, si sono mossi a due velocità i finanziari con Jp Morgan e American Express (NYSE: AXP - notizie) capaci di spingersi in avanti, in rialzo rispettivamente dell'1,13% e dello 0,23%. In rosso dell'1,82% Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) , preceduto da Citigroup che ha lasciato sul parterre il 2,76% che non ha trovato alcun sostegno nelle dichiarazioni del numero uno del gruppo. l'AD Pandit ha fatto sapere che la banca intende dismettere asset non strategici per 500 miliardi di dollari nei prossimi anni, con l'obiettivo di migliorare la qualità degli utili.
Giornata nera per AIG che ha accusato un ribasso dell'8,77%, sulla scia della deludente trimestrale che ha evidenziato una perdita di 7,81 miliardi di dollari. Il titolo è stato inoltre penalizzato dal downgrade di S&P e di Fitch che hanno abbassato il rating sul debito.
Guardando ad altri settori, Wal-Mart si ferma poco sopra la parità, in frazionale progresso dello 0,03% dopo aver comunicato ieri vendite superiore alle previsioni per il mese di aprile. La corsa del petrolio ha permesso a Chevron (NYSE: CVX - notizie) e a Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) di limitare i danni, con un calo contenuto dello 0,05% e dello 0,13%.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, ben comprata Nvidia che ha messo a segno un progresso del 2,64%, grazie anche alla promozione di Stifel Nicolaus che ha migliorato il rating sul titoo da “sell” a “buy” con un prezzo obiettivo a 26 dollari.
In recupero Dell (NASDAQ: DELL - notizie) che è salito dell'1%, insieme a Microsoft (NASDAQ: MSFT - notizie) che ha guadagnato lo 0,41%, mentre le vendite hanno colpito Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) e Google (NASDAQ: GOOG - notizie) , in ribasso dell'1,11% e dell'1,68%.


Per ulteriori informazioni visita il sito di Trend Online
 

veilfast

Forumer storico
UN ITALIANO SU TRE PRENDE GLI INTEGRATORI

Un italiano su tre utilizza integratori alimentari, soprattutto vitamine, minerali e fermenti lattici. Ma l'elenco di prodotti che gli italiani acquistano e utilizzano ormai con regolarita' e' veramente lungo, tutti a caccia del benessere psico-fisico (46.1%) ma anche per rispondere a specifiche esigenze di salute (42.8%). E' quanto emerge da uno studio promosso da FederSalus (Federazione Italiana che riunisce le aziende produttrici di prodotti salutistici). Lo studio e' stato realizzato attraverso 505 interviste a Italiani che utilizzano integratori alimentari e prodotti salutistici. Che si tratti di vitamine, di integratori per diete, di fermenti lattici o di tonici, il "luogo deputato" al loro acquisto e' ancora prevalentemente la farmacia, anche se erboristeria e supermercati sono in crescita. I motivi? per il canale farmaceutico soprattutto la garanzia di avere prodotti sicuri, per il supermercato la possibilita' di acquistare a prezzi piu' contenuti. A prescindere dal canale di acquisto, per decidere quelli piu' adatti il medico rimane sempre il punto di riferimento, almeno per il 51.7% degli intervistati, ma uno su tre si affida al metodo fai da te, sia per i prodotti da utilizzare che per i periodi dell'anno in cui farlo. Integratori di vitamine e minerali in cima alla preferenze degli italiani, ma i prodotti utilizzati sono moltissimi. Sei intervistati su dieci utilizzano integratori da oltre 2 anni Che tipologie di integratori alimentari utilizzano gli Italiani? Al primo posto nelle loro scelte gli integratori di vitamine e di minerali (52.5%), ma piu' di un intervistato su tre (36%) utilizza fermenti lattici o integratori energetici sportivi, a base di vitamine, sali minerali, aminoacidi e proteine (14.4%), categoria, questa, che vede un predominio maschile (il 23% degli utilizzatori di integratori, contro il 9.9% delle donne). Ma l'elenco dei prodotti che gli Italiani utilizzano e' veramente lungo: dagli integratori dietetici a base di crusche e altre fibre (8.3%), agli estratti vegetali, come aloe o papaia (7.8%), per arrivare, solo per citare i piu' utilizzati, a ginseng, pappa reale e tonici (7.4%). Il dato interessante e' che questo consumo, che coinvolge il 32% della popolazione italiana, non deriva da una moda passeggera. Ben il 62.1% di chi dice di utilizzare integratori, lo fa da oltre due anni, o comunque da piu' di un anno (13.9%). E se il 45.6% dice di farlo occasionalmente, ovvero in determinati momenti dell'anno, ben il 18.1% dice di utilizzare gli integratori regolarmente, durante tutto l'anno (soprattutto gli uomini, con il 20.6%, contro il 16.8% di donne), mentre il 35.3% lo fa ciclicamente, in relazione a determinate stagioni.Ma qual e' il profilo del consumatore di integratori alimentari? Dallo studio promosso da FederSalus emerge che circa due terzi di utilizzatori sono donne (in media il 66.1%, che diventano il 71.6% nel Nord Ovest), con un livello di istruzione medio-alta (51.7%). Molti sono attenti al benessere: il 42.1% degli utilizzatori infatti svolge un'attivita' sportiva (46.9% di uomini) e il 39.1% segue abitualmente un regime alimentare salutistico. Il profilo degli utilizzatori, cosi' come il luogo di acquisto, e' specifico a seconda della tipologia di prodotti: dai complessi vitaminici e minerali, utilizzati da Italiani di livello d'istruzione medio-alto (56.8%, con il 63.2% tra i laureati), per una scelta di benessere (57.2%), ai fermenti lattici, i cui consumatori si concentrano di piu' nelle regioni del Nord Ovest (43.6%) e del Sud (39.7%) e sono rappresentati soprattutto da casalinghe (49.6%). A comprarli sono soprattutto le responsabili d'acquisto e per farlo si fanno consigliare dal medico, ma uno su tre e' un acquirente "fai da te" A chi spetta all'interno della famiglia il compito di acquistare gli integratori? Nella quasi totalita' dei casi (85.6%) si tratta del o della responsabile d'acquisto, ovvero di chi fa tutta la spesa per la famiglia e il "luogo" deputa ...

ma andate a fan@@@@ :lol: :lol: W :yeah:
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