@@@ gli amici di ettore_61-e-non-solo (2 lettori)

ettore_61

?????????????????????
Re: X Agata

agamarino ha scritto:
eccomi.....che c'è ...........scusate ma il fine settimanaaaaaaaaaaaaa èèèèèèèèèèèèèèèè fine settimana per tutti caro ettorucciolo ora daro' un occhio

Uela, bella topona..... niente golf oggi?
 

veilfast

Forumer storico
Fiat, Marchionne...

crisi finanziaria colpirà settore industriale
L'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne ha detto in un'intervista esclusiva a Reuters che la crisi finanziaria Usa ha causato una situazione di "completo stallo" in un ramo della sua azienda, e ha previsto che gli effetti del tracollo si tradurranno in un "fenomenale aumento del costo del rischio" destinato a colpire il settore industriale. Parlando a margine di una fiera a Chicago, Marchionne ha detto che la crisi Usa ha mostrato "il lato negativo di un mercato senza regole", e ha espresso consenso per le decisioni prese dall'amministrazione Bush per rispondere all'emergenza.
"Non credo che avessero comunque molta possibilità di scelta", ha detto il numero uno di Fiat.
Marchionne ha detto che la stretta del mercato creditizio ha reso difficile finanziare lo sviluppo della divisione Fiat che produce macchine per l'agricoltura e l'edilizia, e che la sua azienda non è l'unica a dover affrontare questa situazione. "Sarà molto più difficile ottenere credito per le aziende", ha detto Marchionne.
 

dona46

Forumer storico
devo andare a prenderlo per le orecchie e riportarlo a casa
poverino è anziano e ogni tanto si perde in giro per gli altri trheads :ihih:
 

veilfast

Forumer storico
a poche ore dalla ripartenza dei mercati...

il clima sembra cambiato
Nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere il futuro, tanto più se si tratta di dare qualche indicazione su come si potranno muovere i mercati è impossibile dire se il rimbalzo non avrà soluzioni di continuità.
Bisogna tuttavia prendere atto che l'intervento della Fed e del Tesoro Usa è imponente.
Certo è, però, che bisogna continuare a fare molta attenzione.
Se è ben vero, infatti, che il rischio fino a ieri era tendente all'infinito , la situazione d'emergenza rimane: bisogna continuare a muoversi con cautela.
Gli utili, per esempio, soprattutto a causa del rallentamento dell'economia scenderanno. Questo potrebbe indurre a stimare la percentuale del calo dei profitti e, di conseguenza, il valore del P/e (rapporto prezzo utili,) .
 

veilfast

Forumer storico
I problemi delle industrie

Dopo aver evitato il tracollo, si porranno comunque altri problemi.
Potremo assistere a una serie di fallimenti nel settore industriale dovuti alla difficoltà di rinnovare il debito.
Per quale motivo?
Un'azienda, normalmente, quando ha in scadenza un bond non lo paga in cash.
Di solito ne emette un altro per ripagare l'emissione scaduta.
Con l'attuale crisi del credito, però, sarà molto difficile trovare qualcuno pronto a sottoscrivere il nuovo bond».
E c'è di più.
assisteremo ad un taglio degli investimenti aziendali.
Proprio la difficoltà di reperire mezzi di terzi, giocoforza, si ridurranno i soldi indirizzati allo sviluppo del business.
Risultato?
Un ulteriore "colpo" ad una congiuntura che sta rallentando con forza.
 

veilfast

Forumer storico
Poiche' la crisi finanziaria e' la dimostrazione del fallimento della vigilanza preventiva a livello internazionale, il raccordo fra gli stati e la serieta' degli impegni nell'applicazione di regole uniformi diventa cruciale ai fini del contrasto della crisi e della prevenzione.
La risposta alla mondializzazione della finanza sta nella capacita' di regolazione e di controllo a livello globale; si inizia, percio', a parlare della necessita' di una nuova Bretton Woods.
Secondo quanto riportato da Milano Finanza, in seguito alla recente crisi dei mercati finanziari, il ruolo del pubblico ricompare in tutto il suo spessore e pone la necessita' di ridefinire il rapporto con il mercato e con il sistema bancario, a partire dalla regolazione.
Negli Stati Uniti, ad esempio, si progetta l'istituzione di un fondo statale per rilevare gli intermediari finanziari in forte difficolta'.
La revisione riguarda, innanzitutto, le banche d'investimento o d'affari, la cui sopravvivenza e' stata di recente messa in discussione.
In particolare occorre intervenire sull'ambito di operativita', sul capitale, sulla struttura del bilancio anche se le banche d'affari dovessero essere ricondotte, non piu' indipendenti, a gruppi di cui capifila siano istituti retail.
Sarebbe, inoltre, preferibile una nuova legislazione organica che interessi tutti gli intermediari finanziari, creditizi, assicurativi e previdenziali.
Bisogna poi riconsiderare i rapporti tra politica monetaria e compiti di vigilanza finanziaria, tanto negli Stati Uniti quanto in Europa.
 

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