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veilfast

Forumer storico
Continua la rivoluzione.....

Via libera della Fed alla richiesta avanzata dalle due maggiori banche di investimento americane, Goldman Sachs e Morgan Stanley, di cambiare il proprio status e divenire 'bank holding company'.
Lo ha annunciato la stessa Banca centrale. Il nuovo status consentirà alle due istituzioni finanziarie di diventare banche commerciali in grado accettare depositi, così da rafforzarsi.
Rappresenta uno dei cambiamenti più radicali a Wall Street, in un momento di epocale trasformazione per il sistema finanziario americano.
Secondo alcuni osservatori il cambio di status in banche commerciali indica inoltre come la Fed non abbia intenzione di far fallire Goldman o Morgan.
 

dona46

Forumer storico
movimento odierno non va ad inficiare la bontà del rialzo record messo a segno venerdì scorso, e può essere inquadrato nell'ottica di un consolidamento che lascia la porta aperta a ulteriori apprezzamenti nel breve. Indicazioni in tal senso giungeranno dall'immediato recupero dei 27.500, peraltro molto vicini, e da ritorni sopra quota 28.000, che favoriranno un nuovo test dei massimi odierni in area 28.300.
Qualora l'indice dovesse riuscire ad avere ragione di quest'ultimo
livello, secondo quanto indicato dal trader Pasquale Torcolacci, si potrà individuare un obiettivo successivo a 28.700, prima di approdare ai 29.000/29.400 e in seguito ai recenti massimi relativi in area 29.500/29.600.
Negative saranno invece discese sotto quota 27.350/27.300, la cui rottura favorirà approfondimenti ribassisti in direzione dei 26.300/26.000, con passaggio successivo sui minimi dell'anno segnati la scorsa settimana a 25.585 punti.
Dopo la correzione odierna, è importante quindi che l'indice S&P/Mib riesca a recuperare terreno da subito, per evitare nuove incursioni dei ribassisti che potrebbero compromettere graficamente il forte rialzo di venerdì scorso.

Al pari di quella odierna, anche la prossima seduta non prevede alcun appuntamento di rilievo sul fronte macroeconomico americano e non si segnalano eventi degni di nota neanche sul versante societario.
E' molto probabile che il mercato continui a concentrare la sua attenzione sul comparto finanziario e sulle eventuali novità che potranno arrivare nelle prossime ore. Da monitorare con interesse anche l'andamento dei prezzi del petrolio che oggi stanno vivendo una sessione in forte rally, tanto che le quotazioni si sono riportate ad un passo dalla soglia dei 120 dollari al barile, con un progresso di oltre 15 dollari rispetto al close di venerdì scorso.

Proprio per questo motivo saranno da seguire con attenzione a Piazza Affari i titoli del settore petrolifero che potrebbero beneficiare nelle prossime ore di questa impennata dei prezzi del greggio.
Da non trascurare ovviamente i bancari e gli assicurativi che continuano
a rimanere oggetto privilegiato di attenzione da parte del mercato, anche alla luce del forte rialzo di venerdì scorso e del consolidamento registrato nella sessione odierna.
Resta sotto i riflettori Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) , in vista della riunione del Cda che si terrà giovedì prossimo, mentre tra le società a piccola e media capitalizzazione segnaliamo Kerself nel giorno in cui si riunisce l'assemblea per la nomina del nuovo Cda. Prevista una riunione assembleare anche per Alerion (Milano: ARN.MI - notizie) per deliberare in merito alla proposta di aumento del capitale e ad alcune modifiche statutarie.
Possibili movimenti anche su Telecom Italia Media (Milano: TME.MI - notizie) che domani terrà una conferenza stampa per la presentazione del nuovo piano indus
triale 2009-2011, le cui linee guida sono state approvate quest'oggi dal Cda.
Ricordiamo infine che da domani sarà efficace per Txt e-Solutions (Milano: TXT.MI - notizie) , l'esclusione del titolo dalle negoziazioni sul mercato after-hours, secondo quanto disposto da Borsa Italiana a seguito di esplicita richiesta da parte della società stessa.
 

giamaica2005

Forumer attivo
Lehman contro Lehman

Da giorni serpeggia un forte malumore nei corridoi della filiale di Lehman Brothers (NYSE: LEH - notizie) basata a Londra. Il fattaccio in questione è che il lunedì in cui è stata annunciata l'amministrazione controllata, le casse della sede londinese risultavano totalmente vuote. I liquidatori di Pricewaterhousecoopers hanno così chiesto alla casa madre negli USA il rimpatrio in Inghilterra di ben 8 miliardi di dollari.

Secondo i benpensanti il trasferimento del denaro in questione rientrerebbe in un'operazione di routine e il danaro non sarebbe sparito di colpo ma gradualmente.

Secondo le malelingue, invece, il danaro stornato da Londra alla casa madre sarebbe servito per mantenere l'istituto solvente durante le trattative con Barclays (Londra: BARC.L - notizie) .

Mentre, i più diffidenti temono che il denario sia in parte servito a finanziare i bonus dei banchieri della filiale Usa, tra cui le retention fees dei 200 top manager.

Alla semplice richiesta scritta di rimpatrio, potrebbe presto seguire un'azione legale formale, rendendo la vicenda assai più drammatica.
 

giamaica2005

Forumer attivo
Petrolio

Petrolio: rialzo record sopra quota 120 $. Maggior progresso dal 1991

Di Alberto Susic

Una giornata da dimenticare quella odierna per i prezzi del petrolio che in una sola sessione hanno mandato in fumo buona parte del ribasso registrato nelle ultime settimane. Gli acquisti hanno avuto la meglio sin dalle prime battute tanto da spingere le quotazioni subito oltre quota 108 dollari. Una vera e propria impennata si è avuta nella seconda parte della sessione, quando il future con scadenza ottobre è arrivato a segnare un massimo intraday a 130 dollari, per poi ripiegare prima del close. La giornata si è conclusa a quota 122,6 dollari, con un poderoso rally del 17,51%, il maggior rialzo mai registrato in una sola sessione dal 1991.
Diversi i fattori che hanno contribuito ad innescare questa corsa all'acquisto, a partire dal significativo indebolimento del dollaro nei confronti dell'euro, con un ritorno sopra quota 1,48. A pesare sono stati anche i timori legati alla produzione in Nigeria, messa in pericoloso dai disordini provocati dai ribelli. Un ruolo determinante è stato giocato anche dall'attesa per i dettagli relativi al maxi piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari annunciato dal Governo Usa. Secondo gli esperti questo provvedimento potrebbe scongiurare un forte calo della domanda di materia prima, temuto invece nei giorni scorsi dagli operatori.
 

veilfast

Forumer storico
PIANO SALVATAGGIO NON EVITERA' RECESSIONE

Il petrolio s'infiamma.
Il piano di salvataggio messo a punto dall'amministrazione Bush non riuscirà a scongiurare la recessione.
E Wall Street, dopo due giorni di rally, torna a calare, pesantemente: il Dow Jones chiude perdendo il 3,31% a 11.011,79 punti, il Nasdaq arretra del 4,17% a 2.178,98 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,82% a 1.207,10 punti.
La discesa è trainata dai finanziari, bestia nera da 13 mesi a questa parte degli indici americani, e dai titoli tecnologici, con l'unica eccezione per Microsoft.
Il cambio di status di Goldman Sachs e Morgan Stanley a banche commerciali tradizionali mette pressione ai titoli delle banche medio-piccole, che così infatti vedono aumentare la concorrenza.
Goldman Sachs archivia la seduta in flessione del 6,39% a 121,50 dollari, Morgan Stanley invece sale dello 0,17% a 27,26 dollari.
A spingere Morgan è il possibile accordo con il colosso giapponese Mitsubishi Ufj, che ha espresso la propria intenzione di acquisire fra il 10% e il 20% dell'istituto tramite un aumento di capitale, per un esborso complessivo che potrebbe raggiungere i 6 miliardi di euro.
Scende invece Washington Mutual, -19,86% a 3,41%, sulla scia delle preoccupazioni relative all'impatto del piano del segretario al Tesoro Henry Paulson: si teme che il progetto possa non ripulire adeguatamente i conti di Wamu e quindi scoraggiare eventuali offerte.
In calo anche Citigroup, -3,73% a 19,88 dollari, Wachovia, -19,09% a 15,17 dollari, Bank of America, -8,46% a 34,31 dollari, e JPMorgan, -12,50% a 41,17 dollari. Avanzano, in vece, Fannie Mae e Freddie Mac, rispettivamente +11,59% a 0,77 dollari e +45,45% a 0,80 dollari.
Fra i tecnologici, Apple perde il 7,17% a 130,80 dollari, Yahoo! il 6,08% a 18,68 dollari
 

ettore_61

?????????????????????
Teos89 ha scritto:
D'accordo con voi, con un petrolio così ritorneranno a correre i petroliferi e affini.

Come ad esempio Tenaris.

Ho postato due grafici a tale proposito:

http://tradingmercati.blogspot.com/

qual'è la vostra view?


Ciao Teos
Tenaris sembra ben impostata.
Effettua un doppio minimo da confermare con il superamento del livello 16.7 che proietterebbe i corsi verso 18.4 e alla rottura del canale ribassista fornendo un primo segnale di possibile inversione di breve/medio......
Farei attenzione per all'hammer fatto ieri che viene dopo una long-white candle con in piu' l'effetto resistivo della MM21......non e' detto che rompa la resistenza.....
MACD si avvicina al trigger e sembra preparare la rottura rialzista fornendo il segnale di buy..... i volumi pero' non segnalano tanta forza.

Si entra su rottura di 16.7 e stop abbastabza stretta sotto questa quota......


Petrolio.

Ottimo il segnale fornito con rottura del canale ribassista.
Per chi volesse operare attenderei la formazione del secondo mmiinimo crescente per poter quindi evidenziare l'inizio del trend rialzista .....

Buona giornata

Ettore
 

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